Torniamo a parlare di Coronavirus, con le tante notizie che riguardano le ipotetiche zone gialle in Italia. Da oggi, lunedì 13 dicembre, la Calabria cambierà colore, ma arrivano le parole di rassicurazione, per quanto riguarda il Lazio, dell'assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato: per il momento, Roma e territori limitrofi non entreranno in zona gialla.
Nessun cambio di colore, quindi, per il Lazio che resterà bianco. L’assessore regionale alla sanità, Alessio D’Amato, ha spigato a Il Corriere della Sera: “da qui a fine mese non ci sarà un cambio di colore: l’incidenza cresce, ma meno di prima. Il valore Rt è al di sotto della media nazionale. Tra il colore bianco e quello giallo le differenze sono pochissime: l’uso obbligatorio delle mascherine all’aperto, ma in molti Comuni e nella stessa Roma è già disciplinato; e poi il divieto di essere più di 4 seduti a tavola al ristorante. Ma ad essere sincero già ora non vedo grandi tavolate”. Non esclude però, l'assessore, che dopo Natale e Capodanno possano esserci dei cambiamenti, con gli effetti delle feste.
"L’unico modo per sbarrare l’ingresso al virus è chiudere la porta a tre mandate, come tre devono essere le dosi di vaccino a cui sottoporsi” ha continuato l'assessore D’Amato, affermando, poi, che sono i numeri e i dati as parlare: “siamo dentro una pandemia in cui il virus ha subito almeno sei mutazioni. Ma rispetto a 22 mesi fa, a parità di contagi, la differenza si vede in area medica dove oggi i pazienti sono 2.500 in meno, in terapia intensiva dove a fine 2020 erano 230 in più, e nei decessi: le vittime erano 50 di più. E questo è per effetto dei vaccini”.
A proposito di vaccini, l'assesore ribadisce anche l'importanza di dedicare l'attenzione ai bambini, in particolare alla fascia d’età 5-11 anni. “Oggi un caso ogni quattro riguarda loro” ha continuato con Il Corriere della Sera – ricordiamo, a questo proposito, che da oggi, lunedì 13 dicembre, saranno aperte nel Lazio le prenotazioni delle vaccinazioni per i bambini. Per i molti genitori che pensano che i propri figli debbano fare il vaccino per colpa degli adulti che decidono di non farlo, l'assessore ribabisce èerò che “non è cosi: questo vaccino è per loro. Anche i bambini hanno diritto a essere protetti, a recuperare i loro spazi di socialità e la loro normalità. Si tratta di un farmaco tarato sull’età pediatrica”.
Rigurardo l'ipotesi di un possibile lockdown, l'assessore D'Amato conclude che questo dovrebbe riguardare i No vax. "Se ci saranno ulteriori restrizioni, è giusto che ricadano su chi è stato meno responsabile: non può essere penalizzato chi ha mostrato il massimo livello di collaborazione e responsabilità".