15 marzo 44 IDI DI MARZO :Avanti Cristo Un gruppo di congiurati repubblicani uccide in Senato l’imperatore romano Caio Giulio Cesare. Tra gli assassini anche il figlio adottivo Bruto, e Cassio. Prima di morire sembra che ebbe la forza di dire: "Anche tu, o Bruto, figlio mio!".
Secondo Plutarco, Cesare era stato avvisato del pericolo ma non aveva preso in considerazione tali avvertimenti: gli aderenti alla congiura e i fiancheggiatori furono in numero variabile tra una sessantina ed un'ottantina, divisi in due schiere: i repubblicani che non si rassegnavano al cambio epocale che si stava instaurando nella reggenza dello stato e i cesariani delusi dal comportamento del dittatore.Questo giorno è ricordato come le “Idi di Marzo”, dal nome che nell’antico calendario dei Romani veniva dato al 15° giorno dei mesi di marzo, maggio, luglio e ottobre. Per gli altri mesi le Idi ricorrevano il 13° giorno.
Nelle lotte di potere che seguirono la morte di Cesare, i cesaricidi perirono uno dopo l'altro, in una scia di vendette e di sangue che si concluse solo il 42 a.C., quando, nella battaglia di Filippi, Bruto e il cognato e amico Cassio furono sconfitti da Antonio e Ottaviano, che in questo frangente erano alleati. Dopo la disfatta, Bruto e Cassio si tolsero la vita. Dante Alighieri, nella sua Commedia, li inserirà nella parte più profonda dell'Inferno, la Giudecca, tra le fauci dello stesso Lucifero, assieme a Giuda Iscariota. Essi sono infatti considerati traditori dell'impero.
(* immagine di @Romaapiedi)