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L’almanacco romano: 6 maggio 2013, muore a Roma Giulio Andreotti

6 maggio 2013 Muore a Roma GIULIO ANDREOTTI. 

Senatore a vita dal 1991, fu il politico più votato in Italia in tutte le elezioni politiche, tranne nel 1948 e nel 1953 (quando fu secondo in preferenze al solo Alcide De Gasperi) e nel 1963 e 1968 (secondo ad Aldo Moro). Andreotti è stato anche il politico con il maggior numero di incarichi di presidente del consiglio (7) e di ministro (27) nella storia della repubblica. 

Dal 1945 al 2013 fu sempre presente nelle assemblee legislative italiane: dalla Consulta Nazionale all'Assemblea costituente, e poi nel Parlamento italiano dal 1948, come deputato fino al 1991 e successivamente come senatore a vita. Fu presidente della Casa di Dante in Roma.

A cavallo tra XX e XXI secolo subì un processo per concorso esterno in associazione mafiosa. Assolto con formula piena da tutte le accuse dal Tribunale di Palermo, venne poi assolto il 2 maggio 2003 anche dalla Corte d'Appello di Palermo per i fatti successivi al 1980, mentre per quelli anteriori si stabilì che Andreotti aveva «commesso» il «reato di associazione per delinquere» (Cosa Nostra), ma fu dichiarata una sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione.

La Cassazione, infine, confermò la sentenza di appello.