5 APRILE 1923 Viene pubblicato a Roma il primo numero del quotidiano "IL POPOLO" diretto da Giuseppe Donati.
Il giornale è organo d'informazione del Partito Popolare Italiano di Don Luigi Sturzo.
La linea di Donati fu improntata a mettere gli elettori cattolici in guardia dal fascismo e a mostrarne l'impronta eversiva. L'improvviso abbandono della segreteria del PPI da parte di don Sturzo (10 luglio 1923) non ebbe effetti immediati sulla linea del giornale.
L'antifascismo del quotidiano si acuì in seguito al delitto Matteotti (10 giugno 1924). Dal 9 ottobre 1924 divenne l'organo ufficiale del partito.
Preso di mira dal regime, nel 1925 Il Popolo fu costretto a sollevare il direttore dal suo incarico. Giuseppe Donati partì per un volontario esilio a Parigi, dove giunse il 13 giugno.
Le pubblicazioni ripresero il 4 luglio sotto la guida del caporedattore Giuseppe Margotti ma il quotidiano continuò ad essere oggetto di nuovi e ripetuti sequestri. Dal 19 novembre 1925 fu costretto a sospendere le pubblicazioni per tutta la durata del regime fascista.
La testata fu ripresa il 1º ottobre 1943, nella Roma occupata dai nazisti. Furono pubblicati in clandestinità 14 numeri, fino al 18 maggio 1944.
In giugno, dopo la Liberazione di Roma, Il Popolo divenne l'organo ufficiale della neonata Democrazia Cristiana, con la direzione di Guido Gonella.
Nel 1994, sciolta la DC, divenne giornale del nuovo Partito Popolare di Mino Martinazzoli.
Le pubblicazioni cessano nel 2003, con la nascita del nuovo quotidiano de La Margherita, Europa, il quale ne ha assorbito parte della redazione e molti collaboratori.
(* immagine di Valerie Everett)