29 MARZO 1946 Viene presentata a Roma la VESPA.
I figli di Rinaldo Piaggio, Enrico e Armando, nell’immediato dopoguerra curarono il nuovo avvio della produzione industriale. Enrico, ebbe il compito di ricostruire il grande stabilimento di Pontedera, anche recuperando parte dei macchinari che intanto erano stati trasferiti a Biella. Enrico, dal canto suo, puntò ad una totale riconversione industriale, puntando sulla mobilità individuale di un Paese che usciva dalla guerra. Avrebbe realizzato la sua intuizione, creando allo stesso tempo un veicolo destinato a grandissima celebrità, grazie allo straordinario lavoro progettuale di Corradino D’Ascanio, ingegnere aeronautico e geniale inventore.
La Vespa nasce così dalla volontà di Enrico Piaggio di creare un prodotto a basso costo e di largo consumo, idea già elaborata negli ultimi anni di guerra. E fu nello stabilimento di Biella che venne realizzato un “motorscooter” sul modello delle piccole motociclette per paracadutisti. Il prototipo, siglato MP 5, venne battezzato “Paperino” per la sua strana forma: ma non piacque ad Enrico, che incaricò Corradino D’Ascanio di rivedere il progetto.
Il progettista aeronautico non amava però. Secondo lui era scomoda, ingombrante, con gomme troppo difficili da cambiare in caso di foratura; e inoltre, a causa della catena di trasmissione, sporcava. E dunque cerò di rimediare a tutti questi inconvenienti, riuscendovi proprio grazie alla sua esperienza aeronautica.
L’immagine più famosa è quella di Gregory Peck e Audrey Hepburn, mentre a bordo di una Vespa volano, liberi e innamorati, per le vie di Roma. “Vacanze romane”, film del 1953, rappresentò in effetti la consacrazione di un prodotto che aveva tutte le caratteristiche per diventare un mito: mix rivoluzionario di tecnologia e di design, degno di figurare al MoMa, il museo d’arte moderna di New York, e capace, allora come oggi, di interpretare un desiderio collettivo di libertà, praticità e movimento.
(* immagine di ntr23)