Categorie
Cultura

L’almanacco romano: 11 aprile 1514 si spegne il Bramante

11 Aprile del 1514 si spegne Donato di Angelo di Pascuccio detto IL BRAMANTE , architetto e pittore, tra i maggiori artisti del Rinascimento.

A Roma progetta il Chiostro di Santa Maria della Pace, il Tempietto di San Pietro in Montorio e la nuova Basilica di San Pietro.

Oltre ad opere architettoniche, Bramante si occupò anche di realizzare una delle trasformazioni urbane volute da Giulio II che volle rettificare la via "magistralis" per farne una direttrice di espansione edilizia e di riqualificazione della città, parallela alla Via della Lungara voluta da Alessandro VI, progettando di farla giungere con un nuovo ponte, non realizzato, fino al Vaticano. 

Nel 1507 Bramante cominciò le demolizioni a destra e sinistra della nuova "strada Recta" che diventerà una delle zone di maggior attività edilizia sotto Leone X, prendendo il nome di Via Giulia.

Lavorò al Progetto per la chiesa dei Santi Celso e Giuliano, su incarico di Giulio II in conseguenza della demolizione dell'antica chiesa a seguito dei lavori di allargamento di via dei Banchi. 

Il progetto, a pianta centrale, viene messo in relazione a quelli contemporanei per San Pietro. 

Per mancanza di fondi non fu compiuta e quanto realizzato fu distrutto e sostituito dall'attuale chiesa.

(* immagine di jean louis mazieres)