La stagione lirica 2017/2018 del Teatro dell’Opera di Roma s’inaugura martedì 12 dicembre (ore 19) con un’opera che manca dal cartellone del Costanzi da più di sessant’anni. La damnation de Faust “leggenda drammatica in quattro atti” di Hector Berlioz fu infatti eseguita l’ultima volta nell’aprile 1955, diretta da Franco Capuana con la regia di Herbert Graf. Torna ora in un nuovo allestimento, in coproduzione con il Regio di Torino e il Palau de Les Arts Reina Sofía di Valencia, e rimane in scena per 5 repliche fino a sabato 23 dicembre. Il mito goethiano del Faust, che ha ispirato vari compositori, acquista nuove tinte in questa versione, non a caso ideata dal musicista francese più vicino al clima romantico tedesco. Il lavoro vede impegnati il maestro Daniele Gatti alla direzione dell’Orchestra dell’Opera di Roma e il regista Damiano Michieletto, due artisti che tornano dopo il grande successo avuto nella scorsa stagione: il primo con il Tristan und Isolde inaugurale, il secondo con un intelligente, personalissimo allestimento de Il viaggio a Reims di Rossini. Le scene sono di Paolo Fantin, i costumi di Carla Teti, le luci di Alessandro Carletti, Rocafilm firma i video e Chiara Vecchi i movimenti mimici. Un unico cast sarà interprete delle vicende faustiane. Pavel Cernoch veste i panni di Faust, Alex Esposito quelli di Mefistofele, Veronica Simeoni debutta nel ruolo di Marguerite e Goran Juric da voce al personaggio di Branden. Maestro del Coro Roberto Gabbiani. Con la partecipazione della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma. Dopo la “prima” di martedì 12 dicembre (ore 19), l’opera verrà replicata giovedì 14 (ore 20), domenica 17 (ore 16.30), martedì 19 (ore 20), giovedì 21 (ore 20) e sabato 23 (ore 18).
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Il Teatro dell’Opera inaugura con Faust