La prima donna sindaca di Roma caccia le donne dalla loro Casa. "Con una puntualità inconsueta per questa amministrazione comunale, l'annunciata revoca della concessione del Buon Pastore al Consorzio Casa Internazionale delle Donne è stata notificata questa mattina.
Arriva agli inizi di agosto, come spesso accade con provvedimenti impopolari e ingiusti, nel tentativo di nasconderli o sperando di non suscitare reazioni."
Lo dichiara la Presidente del Primo Municipio di Roma, Sabrina Alfonsi, insieme a tutta la sua giunta. "È inutile che le assessore coinvolte continuino ad invitare ad effettuare donazioni alla Casa: questo è quello che stanno facendo e faranno le cittadine e i cittadini che hanno saputo riconoscere il valore di questa esperienza.
Valore che invece hanno misconosciuto e negato, contro ogni evidenza, la prima donna sindaca di Roma e la sua giunta, incluse le assessore che hanno seguito il dossier. Sottolineiamo la differenza di atteggiamento avuta dalla giunta regionale del Lazio, che ha invece dichiarato, in suo atto approvato di recente: "La Casa Internazionale delle Donne, e' da anni un presidio unico nel suo genere e svolge con continuità un'opera meritoria di contrasto al razzismo e alle discriminazioni, e di sostegno alle donne in difficoltà." Conclude la giunta del Primo Municipio: "Come abbiamo già avuto modo di dire, la Casa non eroga servizi, elabora politiche pensate dalle donne per le donne: è questa la pratica femminista che evidentemente non può più essere tollerata. Ma noi non molliamo: la casa siamo tutte (e tutti) e resisteremo al suo fianco."
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I Municipio a sostegno della Casa Internazionale delle Donne: “Resisteremo al suo fianco”
