Oggi pomeriggio è intervenuto ai nostri microfoni, intervistato da Silvia Cangelosi, il responsabile nazionale di A.S.I.A – USB, Giacomo Gresta, per parlare della situazione di via Scorticabove. Il sig. Gresta ha raccontato la storia dei rifugiati sudanesi: "Non erano occupanti, ma persone che erano state messe lì nel 2006. Si tratta di un gruppo di rifugiati politici del Sudan, persone scappate perchè perseguitate dal loro stato, persone con asilo politico. Non erano occupanti: è stato il Comune di Roma ad averli messi lì. Dal 2006 al 2015 sono stati in via Scorticabove fino a che la cooperativa che gestiva di fatto il centro d'accoglienza è stata inquisita nell'ambito di mafia capitale. Nel 2015 è decaduta la convenzione della cooperativa e alcuni membri sono stati inquisti. Dal 2015 al 2018 le persone che stavano lì si sono autogestite. Abbiamo visto i documenti e la cooperativa aveva guadagnato molto". Il responsabile A.S.I.A ha poi fatto il punto sugli ultimi fatti di cronaca riguardanti gli uomini scacciati dalla struttura:" C'è stato uno sfratto giovedì scorso e un centinaio di rifugiati politici sudanesi sono stati allontanati dalla casa. Queste persone stanno attualmente in mezzo alla strada. Per fortuna i rifugiati si sono organizzati e c'è stata manifestazione di grande solidarietà da parte delle persone che abitano lì intorno. Stiamo fornendo pasti e cerchiamo di aiutarli insieme ad altre associazioni. I sudanesi non vogliono rientrare nel centro d'accoglienza perchè è troppo dispendioso e le condizioni di vita lì dentro non sono dignitose. I rifugiati hanno bisogno di un' abitazione stabile. Stiamo proponendo al Comune un progetto co – housing per questa comunità come strumento di emergenza abitativa in grado di creare una socialità e un nuovo modello di abitare. Giovedì ci sarà un incontro con l' Assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale Laura Baldassarre. Questa comunità ha pagato gli errori di tutte le amministrazioni comunali che ci sono state fino adesso. Noi abbiamo chiesto anche di realizzare questo progetto in un casale abbandonato, ma fino adesso l'amministrazione non ha fatto nulla".
In conclusione Gresta ha lanciato questo appello:"Invito tutti a venire a via Scorticabove e incontrare questi ragazzi, conoscere le loro storie per capire cosa hanno passato".
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Gresta (A.S.I.A – USB): “Proponiamo al Comune progetto di co-housing”