Oria Gargano si è espressa sulla questione riguardante la chiusura della Casa Internazionale dei Diritti delle Donne, che appare sempre più probabile. Brutte notizie, infatti, arrivano dal Campidoglio, che ha annunciato la revoca della Convenzione. "Siamo disperate e estremamente perolesse – dice la Gargano – Il Comune è incapace di guardare il valore sociale che non sempre ha natura economica. Sul piano economico, comunque, La Casa delle Donne non si ritiene debitore del Comune.
"La cosa agghiacciante è la volontà di portare avanti il progetto senza le organizzazioni del consorzio che lo hanno reso vivo. Il progetto è unico ed è nato proprio dalla collaborazione delle donne attive nel territorio. In più, tutto è gratuito per le donne che vengono a bussare alle nostre porte: la consulenza è gratuita per una serie di temi (legale, psicologica, inserimento lavorativo, ecc). L'ex sindaco Marino – spiega Oria Gargano – aveva chiesto di quantizzare i servizi per capire quanto sarebbero costati al Comune se non fossero gratuiti. L'ammontare, che non è stato definito da noi, è risultato essere di 700 000 euro l'anno. La Casa delle Donne cura la manutenzione ordinaria e straordinaria, le utenze e le imposte di uno stabile del 1600. Abbiamo sottratto donne a situazioni tragiche e diamo lavoro ad 11 donne. Questa è una cosa sciocca e crudela e noi bbiamo cercato di spiegarlo. Tuttavia, non sappiamo più come comunicare con il Comune, è come parlare con i muri".
L'affluenza delle persone è stata straordinaria: abbiamo fatto fatica a gestire: in molti sono intervenuti come, per esempio, Fiorella Mannoia. La petizione su Change.org ha raggiunto 100 000 firme. Cercheremo, tramite sottoscrizione, di sostenere le spese legali.
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