(Fonte: Corriere della Sera, di Rinaldo Frignani) – Agivano travestiti da guardia giurata e per introdursi all’interno di istituti bancari e falsificare le chiavi d’accesso agli sportelli bancomat nonché ricostruire con una speciale apparecchiatura il codice d’apertura della cassaforte. Poi rubavano anche in abitazioni e in gioiellerie sparse nel centro Italia. Era questa l’attività degli «Irriducibili» come li chiamano i carabinieri della compagnia Roma Centro che giovedì mattina hanno notificato nove misure cautelari nei confronti di altrettanti personaggi della malavita romana che dal 2010 al 2016 hanno agito in trasferta in alcune regioni centrali.
Due in carcere
Due le persone finite in carcere, per le altre obbligo di dimora e obbligo di firma. Le indagini sono scattate dopo le segnalazioni ricevute dai carabinieri della compagnia di Cisterna, nel napoletano, che hanno ricostruito alcuni furti commessi da noti «cassettari» romani in trasferta. A questo punto gli investigatori dell’Arma hanno cominciato a indagare almeno su 15 episodi, quattro dei quali in sportelli bancomat. Derubato anche un anziano pensionato che in casa custodiva in contanti i suoi risparmi, 220 mila euro. Per neutralizzare l’allarme delle gioiellerie, invece, la banda utilizzava un sistema jammer , ovvero un’apparecchiatura che consentiva di accecare anche le telecamere di sorveglianza.