Massimiliano Mattiuzzo, Presidente dell'associazione “Fuori Pista”, è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale per parlare del progetto di ampliamento dell'aeroporto di Roma a Fiumicino e della loro posizione in merito. Intervistato da Jacopo Nassi, Mattiuzzo ha ricordato il motivo per il quale si sono costituiti associazione: "La nostra associazione è nata molto prima, nel 2008, nel momento in cui si prospettava la costruzione di un secondo aeroporto, invadendo la Riserva Naturale del Litorale Romano portando all'esproprio di circa 300 persone fra famiglie e aziende agricole. Quello che ci ha fatto arrabbiare è che di 1500 ettari molti erano in mano alla famiglia Benetton la quale a sua volta era la maggiora azionista di Aeroporti di Roma. Noi ci siamo mossi perchè è una situazione assurda. Tre nuovi piste, nuovi collegamenti ferroviarie, nuove autostrade e un totale sconvolgimento del territorio dell'agro romano a ridosso dell'area di Fregene".
Sui motivi della loro contrarietà: "Siamo contrari per una questione ambientale non indifferente in quanto l'aeroporto invaderebbe la Riserva Naturale. Ci siamo dati da fare per dare un progetto alternativo sostenuto da studi scientifici. C'era la possibilità di aumentare il numero di movimenti per poter passare dai 90 teorici (ad oggi ne fanno solo 63, al di sotto delle potenzialità eterne) con un progetto che si sviluppava all'interno dell'Aeroporto senza invadere alcun metro esterno. Abbiamo presentato il progetto a tutti i livelli, allo stesso ingegnere a capo di Adr. Sembrerebbe dalle ultime dichiarazioni di stampa che anche l'ingegnere non sia convinto di questa scelta".
Mattiuzzo ha parlato poi dei vari contatti che, come associazione, hanno avuto con le varie istituzioni:"Questa battaglia è stata possibile perchè abbiamo avuto il sostegno pieno dell'amministrazione comunale. Abbiamo avuto degli incontri in Regione con il consigliere Porrello con il quale siamo in rapporto e con lui anche con il Ministero dell'Ambiente. Quest'ultimo ha dato una sospensiva a questo progetto e ora sta ripartendo la procedura. Speriamo di avere un incontro nei prossimi giorni per ritirare la procedura. A livello regionale sia Zingaretti che la Lombardi hanno inserito l'aspetto di non sviluppare l'attuale aeroporto se non all'interno di quello già esistente. Questo aeroporto sta diventando un polo solo per voli low cost che rappresentano la maggioranza. Di solito i voli low cost sono decentrati. All'inizio era previsto Viterbo per questi tipi di volo, ora sono concentrati solo su Fiumicino".