Laura Baldassarre, Assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale, è intervenuta nel corso del programma "Ma che parlate a fa" per parlare dell'emergenza freddo nella Capitale (che ha portato anche ad alcuni decessi fra i clochard) e degli interventi portati avanti dall'amministrazione capitolina. Intervistata da Paolo Cento, l'Assessora ha dichiarato: "Sono notizie che ci colpiscono. Per questo abbiamo incrementato i posti disponibili e c'è un lavoro legato al "Piano Freddo". Abbiamo un circuito binario che accoglie 1075 persone che trovano un'accoglienza e questi posti vengono incrementati nel periodo 10 dicembre – 10 aprile. Quest'anno abbiamo incrementato i posti dell'accoglienza notturna. Negli anni stiamo progressivamente aumentando. C'è un piano emergenziale attivo, cioè il "Piano Gelo" che ha visto l'apertura di alcune stazioni, come Tiburtina. Grande lavoro fatto dalla Sala Operativa Sociale, tante chiamate arrivate in questi giorni. In queste ore tantissimi operatori che sono per strada per far accettare l'accoglienza e dobbiamo convincerli ad accettare"
Sulle critiche mosse da alcune associazioni su come è stata gestita l'emergenza, Baldassarre risponde:"Si può sempre fare meglio e verranno incrementati i posti. Rapporto costante con l'associazionismo nel periodo del "Piano Freddo". Lavoro di accordo fatto per tempo. Noi abbiamo un "Piano Freddo" pianificato e ci sono dei bandi che testimonia la presenza di una programmazione. Siamo passati dal Piano Freddo con 127 posti nel 2016 a 400 posti nel 2019 con coinvolgimento dei Municipi. C'è una parte emergenziale e quindi una programmazione".
A Nereo, clochard morto in zona Pinciano, Paolo Cento propone di dedicare una strada. A tal proposito l'Assessora ha risposto: "Importante riconoscerne la dignità. Una figura dalla quale abbiamo molto da imparare. Vorrei intitolargli la prima stazione di posta, vicino a dove lui alloggiava. In ogni Municipio ci sarà un luogo per l'accoglienza proprio perchè su Roma ci sono tante persone che lavorano in positivo. Per chi vive in strada c'è un lavoro che stiamo sperimentando facendo un percorso dalla strada alla casa, creando un accompagnamento per le persone che vivono per strada. Abbiamo utilizzato un bene confiscato alla criminalità e c'è adesso un bando in corso. Stiamo profondamento riformando il sistema di accoglienza dei senza fissa dimora e, in questo ambito, rientrerà anche il tema del reddito di cittadinanza".