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Cronaca

Droni in volo per Matteo Barbieri La mamma Maria: lo aspettiamo

(Fonte: Corriere della Sera, di Valeria Costantini) – Lo stanno cercando persino dal cielo, con l’aiuto dei droni a sorvolare le periferie della Capitale fino ad Anguillara. Matteo Barbieri ormai è scomparso da sei, lunghi giorni insieme alla sua Honda. «Non riesco a evitare di pensare al peggio, che qualcuno gli abbia fatto del male, fisicamente…»: per la mamma Maria Mogavero la speranza si alterna all’angoscia straziante, quella che spezza il fiato, che toglie il sonno. Anche ieri familiari e amici erano in giro a cercare il 18enne sparito dalla notte di mercoledì scorso. Gli ultimi spostamenti sono noti. A mezzanotte e mezza Matteo è uscito dal ristorante «Capperi» al Trionfale per tornare in moto all’appartamento di Anguillara Sabazia (paesino a metà strada con Viterbo) che divide con un amico. L’ultimo messaggio alla fidanzata Diana – «Amore sto tornando a casa» – e poi il nulla.

«Matteo stava bene, era felice del suo lavoro, io spero ormai in un allontanamento volontario perché altre ipotesi non posso prenderle in considerazione», sospira la giovane che da un anno condivide con il 18enne sogni e futuro. Un mistero assoluto la sua scomparsa. I carabinieri della compagnia Trionfale, che coordinano le ricerche a tutto campo e con il massimo impegno, non possono escludere invece alcuna ipotesi, nemmeno quella peggiore. Ieri mattina i militari hanno sequestrato il computer di Matteo per scoprire eventuali minacce, qualche amicizia sospetta o possibili guai in cui si possa essere andato a cacciare a sua insaputa. L’unico neo nella vita di questo «bravo ragazzo che mai ha dato problemi» è stata la decisione di lasciare la scuola (l’Itis Fermi di Roma) a soli due mesi dal diploma.

Un dispiacere, racconta ora con rammarico la mamma, che aveva creato con il figlio qualche discussione: lei, preoccupata per il suo futuro, tuttavia non gli ha mai negato né affetto né sostegno. «Ci manca terribilmente», la voce di Maria è ferma ma carica di sofferenza quando si rivolge direttamente a Matteo: «Voglio che sappia che qualunque cosa sia successa, qualunque problema abbia avuto, nulla è troppo grande da non poterlo superare insieme…. noi lo aspettiamo». Così la mamma si rivolge al figlio dallo sguardo trasparente e il sorriso dolce. Le ricerche non si sono mai interrotte: da giorni cacciatori, ciclisti, motociclisti sono in giro senza tregua a setacciare le strade tra Roma e Anguillara (ma non solo) o a distribuire volantini.

Ieri un amico del papà Angelo ha anche fatto volare un drone nell’area tra La Storta e la Braccianese, la zona dove è comparso per l’ultima volta giovedì il segnale Gps del cellulare del giovane cameriere. Le segnalazioni giunte ai militari sono decine, per ora senza risultati; il nome e il volto di Matteo sono inseriti in ogni database delle forze dell’ordine in Italia, in attesa di qualunque «alert». «Noi non ci fermiamo, chiediamo a tutti di aiutarci a cercare Matteo e riportarlo a casa», l’appello di una mamma non conosce la parola resa.