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Demolizioni dei villini a Roma, Montuori: “Troppe deroghe e scorribande dei partiti”

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Paolo Boccacci) –  "Evidentemente in questi giorni si stanno facendo grandi polveroni. Il Comune si trova di fronte a una legge promulgata dalla Regione che consente premi di cubatura molto appetibili in caso di demolizione e ricostruzione. Il problema è questo. Forse la Regione non ha ben capito i danni che può provocare il Piano Casa nei quartieri storici di Roma".

L'assessore all'Urbanistica del Campidoglio Luca Montuori ribatte alle polemiche dopo i casi di via TicinoVilla Paolina e piazza Caprera, altri sei permessi dati per demolire e ricostruire e decine le richieste simili nei quartieri storici, da Prati a Coppedè, dal quartiere Trieste ai Parioli, al Pinciano.

Il soprintendente Prosperetti vi invita a consultare ogni volta la soprintendenza e a vincolare le vie e le piazze storiche.
"Ho mandato numerose lettere al soprintendente chiedendo cosa fare e lui ci risponde spesso che non è di sua competenza. Noi decidiamo a valle di pareri espressi da altri".

Perché non vincolate le vie e le piazze storiche?
"Se si può fare saremo ben disposti a farlo. Chiediamo un tavolo con la soprintendenza. Ma il Comune non può imporre vincoli. Li imponga il ministero.
Ho scritto lettere alla presidente del II Municipio, che sostiene che non rispondiamo ai suoi allarmi, dicendo che ci stiamo muovendo per Villa Paolina".

Cristina Rinaldi, la presidente del comitato "Salviamo Villa Paolina " ha inviato un esposto al ministro Franceschini.
"Stiamo verificando che gli indici territoriali per quanto riguarda la cubatura stabiliti dalla legge 1444 siano rispettati dal nuovo edificio che dovrebbe sorgere al posto dell'ex convento. Al momento il permesso a costruire non è stato accordato. Quello che trovo inaccettabile è che un tema di tale importanza per una città che è patrimonio dell'umanità sia luogo di scorribande di partiti e soggetti che usano strumentalmente il problema. Il nostro unico obiettivo è il bene pubblico".

Si è sempre detto che un problema aperto è quello della qualità dell'architettura per evitare violenze al tessuto urbano. Come si può controllarla?
"La qualità dell'architettura non si può controllare per legge, appartiene al dibattito culturale. Io auspico che nel futuro la qualità della progettazione si intrecci con la scala della pianificazione".

In consiglio comunale si discute la legge regionale sulla Rigenerazione urbana che sostituisce il Piano Casa. E c'è già un ordine del giorno di Fassina di SI, che mira ad evitare altre operazioni di demolizione e ricostruzione. Che posizione prenderà il Campidoglio?
"La Regione ha già approvato la legge sulla Rigenerazione urbana. Io ho fatto osservazioni. Purtroppo sono ampi gli spazi per derogare alla pianificazione del Comune a cui la legge si sovrappone".

Suggeriscono di perimetrare luoghi da vincolare.
"Ma è complesso da pianificare in tempi brevi e non si può vincolare tutto. Il fatto è che questa legge strizza l'occhio a un certo modo di fare soldi attraverso l'edilizia senza favorire realmente la qualità urbana".

Anche Italia Nostra ha invitato il presidente Zingaretti ad intervenire.
"Se la Regione rifletterà sugli effetti non previsti della legge siamo disponibili a sederci a un tavolo comune per discutere. Se ci sarà la possibilità di confrontarci io ci sarò".