«Se fossi nei panni del Presidente sarei prudente ad esultare per un giudizio che ormai é diventato una formalità visto l’esito scontato nonostante la relazione sui dati evidenzi un risultato allarmante. Il disavanzo complessivo al 31 dicembre 2016 è di quasi 10 miliardi mentre quello consolidato si attesta a poco più di 3 miliardi. Dato negativo anche per il risultato di amministrazione che si attesta a poco più di -2 miliardi. La Corte ha rilevato criticità sul piano metodologico e di durata rispetto al ripiano del disavanzo impostato dalla gestione di Zingaretti a partire dal 2015 e rileva la non conformità del piano di rientro adottato dalla Regione a copertura del disavanzo. Criticato anche il ricorso massiccio, operato nelle annualità 2013-2015, alle anticipazioni di liquiditá alle quali l’Ente fa fronte attraverso la maggiore leva fiscale. Emerge pertanto ancora il ricorso massiccio all’indebitamento a scapito di una resa efficiente dei servizi ai cittadini, prioritariamente in materia di sanità e trasporti. Nella disquisizione odierna la Corte ritiene “ancora sussistenti quelle condizioni di non auto sufficienza della cassa a coprire le spese programmate che insieme all’assenza di meccanismi contabili tesi a neutralizzare gli effetti pregiudizievoli per il bilancio discendenti dalla mancata appostazione di risorse vincolate a copertura della spesa programmata, sono causativi del sostanziale dissesto finanziario dell’Ente”. Nonostante le numerose criticità rilevate e l’evidente insostenibilità della situazione debitoria della Regione, la Corte ha ritenuto di dover parificare i conti e il presidente esulta». Questo afferma la consigliera regionale del M5S Valentina Corrado.
Categorie
Corrado (M5S): “Zingaretti ha poco da esultare”