"Con l'apposizione in aula Giulio Cesare dello striscione 'Foibe: Roma non Scorda', Fdi ha inteso porre l'accento sul mancato finanziamento del viaggio nei luoghi delle foibe istituito durante la Giunta di centrodestra e confermato durante gli anni di Marino, seppur con polemiche. I consiglieri dei gruppi di Fdi e Con Giorgia hanno semplicemente, a Consiglio chiuso, esposto per pochi secondi uno striscione. La risposta del M5S, che sia in Consiglio comunale quando era all'opposizione che in Parlamento è prodigo di iniziative simili di protesta, è stata quella di espellerci per una seduta: una decisione totalmente fuori da ogni regolamento e legge in quanto il Consiglio non era ancora regolarmente iniziato perché non era ancora stato fatto l'appello". Così in una dichiarazione congiunta i consiglieri di Fdi-An, Fabrizio Ghera, Francesco Figliomeni, Maurizio Politi e Andrea De Priamo e la consigliera della lista Con Giorgia, Rachele Mussolini, a margine della seduta dell'Assemblea capitolina. "Il M5S invece di pensare a imbavagliare l'opposizione e i giornalisti pensi a trovare gli opportuni stanziamenti per ripristinare il viaggio che ricorda il dramma degli esuli istriani barbaramente trucidati dai comunisti titini – proseguono gli esponenti dell'opposizione di centrodestra – Il presidente dell'Aula De Vito, che ricordiamo sarebbe anche un legale, con questa ridicola pseudo decisione applica il regolamento in modo partigiano, in barba al suo ruolo di garante di tutti. A questo punto temiamo che in preda al delirio di onnipotenza possa iniziare ad andare in giro per Roma ad espellere i passanti".
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Consiglieri sospesi: “De Vito non garante di tutti”
