Il professore di Filosofia Teoretica e Filosofia delle mente all'Università di Bari, Meattini è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale. Jacopo Nassi ha chiesto al docente di parlare del "Sono vicino ad Enrico Montesano per quello che gli è successo. Dovremmo fare una riflessione diversa sullo stato d'abbandono dei cimiteri. La distinzione fra sacro e profano viene annullata da questi gesti. Il gesto della profanazione è difficile da capire in tutto il suo spessore e forza sia simbolica che storica. Noi abbiamo sempre avuto nella nostra storia culturale ed esistenziale una distinzione fra i luoghi della quotidianeità e dell'eccezionalità. Foscolo insorse sul provvedimento riguardante i cimiteri al di fuori delle città perchè rischio di una profanazione e di non riconoscere più come qualcosa d'eccezionale la dimensione della morte. Il gesto che stiamo commentando è un gesto di allontanamento fra la vita e la morte. Ciò che è in un cimitero è indisponibile perchè appartiene alla morte. Impossessarsi di una tomba è andare oltre il limite. La morte genera un rispetto universale perchè la morte ha questa sacralità. Questo gesto della profanazione annulla la sacralità della morte".
Sulla morte dello scrittore Guido Ceronetti: "Un uomo che ha avuto la coerenza di avere a che fare con ciò che amava sempre e comunque, un nemico della scienza non sempre convincente, ma ci ha consegnato una lingua italiana e pensieri che non dimenticheremo facilmente. Poeta che ha saputo dare forza e vigore alla lingua italiana che rischia molto per gli importi esterni. Ha saputo dire cose che spingono ad andare oltre alle ovvietà".
Categorie
Cimiteri romani, Professor Meattini: profanazione gesto che annulla la sacralità della morte
