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Caso scontrini: ricorso della Procura di Roma

Sembra non doversi concludere realmente la storia dell'utilizzo della carta di credito del Comune da parte dell'ex sindaco della Capitale Ignazio Marino. "L'organo dell'accusa ha fornito l'evidenza positiva del fatto che Ignazio Marino ha utilizzato la carta di credito per spese voluttuarie al solo fine di soddisfare bisogni personali". Questo scrive la Procura di Roma nell'atto di impugnazione della sentenza che ha assolto l'ex sindaco, lo scorso 7 ottobre, dalle accuse di peculato, truffa e falso nell'ambito del processo sul caso scontrini (una serie di cene pagate con carta di credito dell'amministrazione) e le consulenze della Onlus Imagine. Il gup Pierluigi Balestrieri aveva parlato di "errori ed imprecisioni" non penalmente rilevanti, ma figlie di "un sistema organizzativo improntato a imprecisione e superficialità" e per questo aveva assolto l'ex sindaco, che a questo punto dovrà come minimo rimettere in campo i suoi avvocati difensori.