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Casa Internazionale delle Donne, assessora Castiglione a Radio Roma Capitale: non vogliamo assolutamente chiuderla; i 90mila euro della Regione sono contributo minimo, Campidoglio dà 790mila euro ogni anno

L'assessora al Patrimonio e alle Politiche Abitative del Comune di Roma Rosalba Castiglione, ai microfoni di Radio Roma Capitale, nel corso della trasmissione di Paolo Cento "Ma che parlate a fa", ha dichiarato: "Non vogliamo assolutamente chiudere la Casa Internazionale delle Donne, che per noi rappresenta un patrimonio inestimabile per la città e va tutelato. Stiamo lavorando nella direzione di poter mantenere questo patrimonio, ma dobbiamo agire nei limiti consentiti dalla legalità. Abbiamo intavolato un confronto molto sereno da entrambe le parti e stiamo cercando di trovare una soluzione condivisa che possa permettere alla Casa Internazionale delle Donne di proseguire le proprie attività e a Roma Capitale di rientrare del debito. Abbiamo un altro incontro programmato per fine gennaio".

Sul contributo di 90mila euro annunciato da Zingaretti per le attività della Casa Internazionale delle Donne l'assessora ha detto: "Siamo lieti del contributo di 90mila euro, ma è un apporto minimo al sostegno delle attività della Casa. Il Comune di Roma contribuisce ogni anno con 790mila euro, offrendo al Consorzio una sede a Trastevere con un canone abbattuto del 90% rispetto al prezzo di mercato". 

Per quanto riguarda gli immobili comunali, Rosalba Castiglione ha spiegato: "A breve arriverà in Aula il regolamento per che ridefinisce le concessioni: chiunque utilizza immobili comunali, è in regola con i pagamenti e svolge reali attività per il territorio non deve preoccuparsi. Agli altri non faremo sconti".

L'assessora ha inoltre affermato: "Abbiamo finito il censimento delle case popolari dell'Edilizia Residenziale Pubblica di Roma Capitale, che non era mai stato fatto in termini così globali. Questo ci ha permesso di conoscere i nostri inquilini. Abbiamo trovato circa 2000 persone benestanti e 1.600 appartamenti i cui legittimi assegnatari sono deceduti. La nostra intenzione è ripristinare ordine e trasparenza per restituire le case popolari a chi ne ha diritto".

"Stiamo lavorando – ha aggiunto Rosalba Castiglione – nell'ottica dello svuotamento dei Caat assegnando ai nuclei famigliari un percorso che li porti ad una vita autonoma. Non faremo più assistenzialismo, ma accompagneremo le famiglie ad una nuova vita con gli strumenti che abbiamo a disposizione".