Giuseppe Carluccio, consigliere dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, è stato intervistato a Radio Roma Capitale. A pochi giorni dal sisma di Colonna, anche nella capitale continuano le verifiche agli edifici e agli asili nido. Per approfondire il tema Jacopo Nassi ha chiesto di spiegare all'ingegnere il procedimento che si segue dopo il verificarsi di un terremoto anche di lieve entità: "La scossa si è concentrata a Colonna con ripercussioni nei comuni limitrofi. La procedura di protezione della Protezione Civile è molto collaudata e viene seguito un iter preciso. E' il Sindaco che in prima battuta gestisce le criticità ed è il Sindaco che si rende conto se questo primo intervento non è sufficiente. La Protezione Civile si è attivata subito e ha chiamato associazioni esperte di valutazione e di dati per consentire un primo screening sui danni. L'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma ha sostenuto l'associazione di ingegneri volontari nell'emergenza i cui soci sono tutti ingegneri che molto spesso sono stati impegnati sia nel terremoto del centro Italia sia in altre situazioni di emergenza. In questo caso specifico la sala operativa regionale ha chiamato subito questa associazione e quest'ultima dopo venti minuti era sul posto. Il secondo giorno erano presenti tre squadre per fare una valutazione del rischio presente".
Sull'eventuale monitoraggio fatto su edifici pubblici e privati a Roma, dopo le scosse avvenute in altri comuni e sull'effettiva pericolisità per i romani, Carluccio ha detto: "La città di Roma è diventata zona sismica di recente, dai primi anni del 2000. Tutti gli edifici realizzati in precedenza tenevano conto di alcuni accorgimenti per fronteggiare con effficacia situazioni sismiche ma non rispondevano alla specifica normativa. Le prime normative sono relativamente recenti e si parla degli anni '70. Il patrimonio immobiliare di Roma è anziano. A Roma non si può verificare un epicentro del terremoto e può risentire solo di quelli che si sono verificati altrove con un livello di intensità meno intensa. I Municipi IV, IV, VI, VII, VIII (quelli della zona est della città) e sono quelli che hanno un livello di sismicità leggermente più alte rispetto alle altre. Per gli edifici privati ci sono delle campagne di sensibilizzazione per intervenire e controllare il programma "Sisma Bonus". Per quanto riguarda le scuole, invece, risulta un programma di controlli avviate dal Comune con risorse interne. I tecnici del Comune vanno a verificare se ci sono situazioni di rischio. C'è un programma a livello nazionale per gli edifici pubblici che porta ad una verifica sistematica della vulnerabilità sismica. Le scuole vengono considerate, dal punto di vista sismico, molto sensibile e si possono considerare delle perdite dal punto di vista umano molto elevate e sono quindi tenute conto. Quando si parla di terremoto bisogna ricordarsi che la prevenzione è fondamentale".