Valerio Massimo Manfredi, scrittore e storico, è stato intervistato ai microfoni di Radio Roma Capitale da Jacopo Nassi.
Si è parlato di ambiente, raccontando anche la trama dell'ultimo lavoro dello scritto, il libro "Quinto Comandamento":"Romanzo che parla in apertura di un missionario che si trova intubato all'ospedale. Egli è in quelle condizioni perchè è stato gravemente avvelenato in Amazzonia dove i grandi proprietari terrieri avevano iniziato a defogliare la foresta. Lui riesce a prendere un campione di questo preparato, corre inseguito dalle guardie, ma alla fine sviene e rimane in coma per 19 giorni. Libro che parla dell'inquinamento ambientale, una vera e propria azione criminale. Facendo morire gli animali e le tribù che la abitano".
Sul cambiamento climatico lo scrittore ha detto: "Ci sono stati accordi di facciata. Gli scienziati hanno lanciato l'allarme, ma si è vicini al punto di non ritorno".
Sull'importanza della storia e della letteratura, lo scrittore ha detto: "La storia si apprende nelle università ed è qualcosa di difficile che deve essere appreso, metabolizzato e deve entrare nel nostro patrimonio culturale. L'uomo non può vivere una vita piatta, un giorno come un altro. La letteratura serve a far vivere queste emozioni, a rendere la vita non piatta".
Sulla situazione di Roma: "Oggi la capitale è la somma di tutte le Roma che si sono succedute nei 28 secoli di storia. Non possiamo indignarci quando vediamo Roma nell'abbandono e nel degrado. Ho visto al Gianicolo mucchi di rifiuti ed è una cosa che mi fa stare male. Mi metterei a dare un po' di esempio, pulendo io stesso le strade della città".
Categorie
Cambiamento climatico,Valerio Massimo Manfredi: “Vicini al punto di non ritorno”
