Giacomo Cascalisci, 54enne leader dell'organizzazione "Cosa Nostra Tiburtina" si sarebbe tolto la vita. A scoprirlo sono stati gli infermieri dell'ospedale Molinette di Torino dove il detenuto era ricoverato. Insospettiti dalla mancata risposta del capo della banda dedicata allo spaccio, i medici presenti nella struttura hanno trovato intorno alle 20:45 l'uomo con al collo stretto un lenzuolo nella sua stanza da letto.
A riferire i dettagli della vicenda è stato il Sappe, sindacato autonomo di polizia penitenziaria, che ha commentato il fatto così: "Questo nuovo drammatico suicido evidenzia come i problemi sociali e umani permangono nei penitenziari, lasciando isolato il personale di Polizia Penitenziaria (che purtroppo non ha potuto impedire il grave evento) a gestire queste situazioni di emergenza".
E' stata disposta, intanto, l'autopsia da parte della Procura per verificare e approfondire le dinamiche dell'episodio.
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Boss della “Cosa Nostra Tiburtina” suicida a Torino
