Dalla protesta nel piazzale, agli applausi del pubblico presente nell’aula del Consiglio Regionale del Lazio alla Pisana. Questo è accaduto dopo l’approvazione di due ordini del girono (uno della maggioranza di centrosinistra e uno del M5S) che impegnano la giunta guidata dal presidente Zingaretti sulla legge Bolkestein. «Già a ottobre, con i colleghi di SEL – afferma il consigliere Fichera (PSI) – ponemmo la questione dell’applicazione della Bolkestein al commercio ambulante. È un errore di principio, perché non è un settore a rischio di monopolio, ma un settore diffuso e fatto di imprese familiari. Ma nello specifico: si può procedere a delle gare quando ancora non sappiamo per esempio cosa si può mettere a bando nella città di Roma, visto che non c’è un piano? Il rischio era quello di creare un cortocircuito. Il governo è intervenuto rinviandone l’applicazione, noi chiediamo che la Regione si impegni affinché questo rinvio sia congruo a permettere agli enti locali di definire un perimetro giusto perché questa normativa sia applicata, senza ledere gli interessi delle famiglie». Ancora più duro Cangemi (Cuori Italia): «Si deve arrivare in tutte le sedi opportune per fermare questa deriva che mette in crisi un sistema sociale delicato. Chiediamo alla Regione che si impegni in tutti i modi affinché quesat cosa sia frenata, con la stessa Regione che sia parte attiva nella discussione e non spettatrice».
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Bolkestein: alla Pisana dalla protesta agli applausi
