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Blitz antiabortisti nel Municipio, Alfonsi: aggredita perchè difendo la legge dello Stato

Sabrina Alfonsi, Presidente del I Municipio, è stata intervistata da Jacopo Nassi dopo l'irruzione nella sede del consiglio del Centro storico da parte di alcuni manifestanti di Militia Christi. La mini sindaca ha spiegato: "Il fatto parte da un atto dell'altra settimana quando l'associazione (Pro Vita) ha aperto una sede in viale Manzoni e sulle vetrine sono stati appesi manifesti lesivi della libertà individuale. I manifesti, che erano stati esposti per tutta la città, erano stati tolti dalla cittadinanza e quindi la Giunta del I Municipio ha coperto quei manifesti e contemporaneamente ho scritto una lettera al Comandante Maggi per andare alla sede e rimuovere i manifesti. C'è stato questo blitz di una ventina di uomini che sono entrati con lo striscione con scritto "Alfonsi dimettiti". Noi tuteliamo le leggi dello Stato. C'è stato un fenomeno di aggressione nell'aula consiliare. Tema politico forte perchè la 194 è stata una grande conquista per le donne, con maternità consapevole. Siamo disposte a tutto per difenderla. I manifestanti Pro Vita sono stati allontanati dall'aula ed erano appartenenti, anche se hanno smentito, a Militia Christi. 
Il Decreto Pillon è inaccettabile sulla situazione dell'affido dei minori. Siamo di fronte a degli attacchi politici importanti. C'è una forte volontà di cambiare la 194. Tante cittadine del mio territorio si aspettavano una risposta dalle istituzioni ed è per questo che mi sono opposta a questi manifesti e sede pro vita. Si sentono forti di una politica che va in loro favore. Si sentono sdoganati. Il motivo per cui viene rimosso questo manifesto è proprio l'articolo 12bis perchè è vietata l'esposizione di manifesti lesivi dei diritti individuali. Sono loro con quel manifesto a ledere la realtà di molti. Sono loro ad aggredire perchè difendiamo la legge dello Stato. Non verrà mai cambiata questa legge perchè dovranno passare sul cadavere di molte uomini e donne. Stiamo parlando di una legge dello stato e noi siamo in prima fila a difenderla".