Il nostro inviato, Jacopo Nassi, sta seguendo la prima distribuzione di 100 pasti caldi per i più bisognosi da parte del noto fast food che di recente ha aperto i battenti, tra le polemiche, in zona Borgo Pio, a due passi da San Pietro
Il nostro inviato, Jacopo Nassi, sta seguendo la prima distribuzione di 100 pasti caldi per i più bisognosi da parte del noto fast food che di recente ha aperto i battenti, tra le polemiche, in zona Borgo Pio, a due passi da San Pietro
Laura Baldassarre, assessore alla Persona, Scuola e Comunità solidale del Comune di Roma, è intervenuta questa mattina ai microfoni di Radio Roma Capitale nel corso della trasmissione di Francesco Vergovich "Roma ogni giorno". L'assessore ha presentato il piano sociale cittadino #RomaAscoltaRoma: "dopo 13 anni torniamo a programmare a Roma le politiche sociali, iniziamo ascoltando i cittadini e le associazioni. La novità è la creazione di un coordinamento con tutti gli assessori alle Politiche sociali dei Municipi. L'azione di ascolto quindi verrà realizzata in ogni Municipio. Dopo il primo incontro di presentazione nel X Municipio, lavoreremo insieme su temi come povertà, accoglienza stranieri, rom, sinti e camminanti, politiche scolastiche, violenze, disabilità e dipendenze patologiche. Saranno quindici incontri".
Laura Baldassarre ha aggiunto: "sul tema della dispersione scolastica, ad esempio, abbiamo trovato scuole che rimangono aperte l'estete. Un obiettivo è poi quello di impiegare i richiedenti asilo in attività di volontariato: su questo abbiamo trovato una circolare del Viminale del 2014 ancora non attuata su Roma. Abbiamo già inviato la proposta di protocollo al Prefetto, penso che sarà una questione di settimane".
(Fonte: RomaToday)
(di Ylenia Sina) Affitti gonfiati per gli inquilini e fondi pubblici 'scomparsi' dal conteggio per il canone finale. Sigilli questa mattina in via Decimomannu, per tre edifici nel piano di zona di Monte Stallonara, all'estrema periferia ovest della Capitale, tristemente famoso per le cronache romane per l'immagine delle sue strade sterrate mai asfaltate e per gli allagamenti degli ultimi mesi. Dopo i fatti di questa mattina, a cui si aggiungono i sequestri dello scorso 11 gennaio a Castelverde, la bolla dei piani di zona della Capitale si sta gonfiando sempre di più sul tavolo dell'amministrazione di Virginia Raggi e del suo assessore all'Urbanistica Paolo Berdini che commenta: "Ora faremo chiarezza su quanto accaduto e prenderemo seri provvedimenti".
I SEQUESTRI – I sequestri, eseguiti dalla sezione di Polizia Giudiziaria dalla Polizia Locale e dalla Guardia di Finanza, su disposizione del Gip Costantino De Robbio, sono scattati per 37 conti correnti, 17 quote azionarie e 53 proprietà immobiliari nel Lazio e in Toscana appartenenti a 6 persone, 4 uomini e 2 donne di nazionalità italiana, componenti dei Consigli di Amministrazione di quattro cooperative romane e diverse società, tutti indagati per truffa nei confronti della Regione Lazio, del Comune di Roma e di circa 76 persone con il concorso di un dirigente e di un funzionario di Roma Capitale, indagati per abuso d'ufficio. "Con il solo scopo preventivo di tutelare le vittime delle truffe" si legge nel comunicato stampa diffuso questa mattina dalla sezione della Polizia Giudiziaria della Polizia Locale, sono stati apposti i sigilli anche a tre edifici realizzati dalle cooperative nel Piano di Zona. In totale, 76 appartamenti per la gestione dei quali è stato nominato un Amministratore Giudiziario. Gli inquilini, quindi, potranno restare nei loro appartamenti.
LE INDAGINI – Le indagini, coordinate dal Sostituto procuratore Alberto Galanti, affidate alla sezione di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di Roma dirette dalla dottoressa Rosa Mileto, hanno portato a scoprire una truffa da oltre 14 milioni di euro ai danni di Regione, Comune e di circa 76 soci di 3 cooperative del piano di zona inerenti il progetto '20 mila alloggi in locazione'.
LE DENUNCE – Le indagini sono state avviate in seguito a una serie di esposti e denunce. Figurano l'esposto avanzato dal consigliere regionale Fabrizio Santori relativo alle mancate opere di urbanizzazione e quello dalla deputata del Movimento cinque stelle Roberta Lombardi relativo però alle responsabilità del mancato controllo da parte dei funzionari comunali. A chiedere l'intervento della Procura, anche una trentina di inquilini che avanzarono una denuncia con l'aiuto dell'avvocato Vincenzo Perticaro, che da anni segue le vicende dei piani di zona della Capitale. Altra denuncia era partita dal sindacato Asia Usb, anch'esso concentrato da tempo sulle irregolarità emerse in merito all'edilizia convenzionata romana.
PREZZI GONFIATI – Come spiega la Polizia locale in una nota, "i consigli di amministrazione delle tre cooperative, formati sempre dagli stessi indagati, assegnatarie di circa 3.509.061 euro dalla regione per la locazione degli alloggi costruiti e del terreno comunale creavano una quarta cooperativa, nella quale facevano confluire contemporaneamente tutti i soci delle altre tre cooperative al fine di poter giustificare il prezzo di cessione, cioè la vendita degli appartamenti ai soci costruttori ad un prezzo raddoppiato (pari a 13.624.940 euro) invece di fargli pagare il solo costo totale di nuova edificazione (7.896.424, 69 euro) che gli indagati avevano dichiarato alla Regione al fine di poter fruire del finanziamento pubblico e di assegnare poi gli alloggi in locazione o ai soci, se aventi diritto, o a terzi".
FINANZIAMENTI 'SCOMPARSI' – In sintesi, il finanziamento di circa tre milioni e mezzo indirizzato alle cooperative "doveva essere utilizzato per abbassare i costi totali della nuova edificazione" che ammontano a quasi 7 milioni e 900 mila euro. Con una semplice sottrazione, le case costruzioni sarebbero dovute costare, ricostruiscono gli inquirenti, circa 4 milioni e 300 mila euro. E' il senso del meccanismo che sta alla base dell'edilizia convenzionata: Regione e Comune forniscono finanziamenti e terreni in modo che gli appartamenti possano essere venduti o affittati a prezzi inferiori a quelli di mercato, in base a convenzioni stipulate con il Comune. Il finanziamento però, continua la nota, "non è stato detratto ai soci, i quali si sono ritrovati a dover versare, oltre a ingenti somme in contanti (la cui esatta cifra non è stata ancora quantificata anche se la stima presunta si aggira attorno ai 2 milioni di euro, ndr) anche un ulteriore mutuo da 9.750.000 euro alle banche, superiore al costo totale di nuova edificazione dichiarato dalla Regione".
DIRIGENTE E FUNZIONARIO 'IN CONCORSO' – Secondo gli inquirenti "tutto questo si è potuto realizzare in concorso con la responsabilità del dirigente e del funzionario del Comune di Roma della UO Edilizia sociale del Dipartimento Programmazione Attuazione Urbanistica, che abusando del loro potere, in violazione dell'art.11 del Disciplinare della Convenzione, facevano 'passare', dandone il via libera, i prezzi di cessione accontentandosi della semplice dichiarazione dei Consigli di Amministrazione, mentre era necessario che i prezzi di cessione fossero approvati e deliberati dai soci delle cooperative". I soldi, spiegano infine, "venivano poi fatti girare e sparire dalle casse delle cooperative, con la motivazione di ulteriori prestazioni di servizi, all'interno di società e consorzi sempre intestati agli stessi indagati in una sorta di scatola cinese".
"FARE CHIAREZZA" – "In corso sequestro preventivo disposto dalla Procura di Roma nel Piano di Zona Monte Stallonara in via Decimomammu a seguito delle denunce mie e degli inquilini attraverso Asia USB e l'avvocato Vincenzo Perticaro" scrive su Facebook la deputata del Movimento cinque stelle in una nota. "Adesso la Regione Lazio e il Comune di Roma devono intervenire a fare chiarezza sull'intera questione dei Piani di Zona" conclude la deputata. "Tutto questo accade perché c'è un'evidente inerzia del Comune di Roma e della Regione sulla vicenda dei piani di zona" denuncia l'avvocato Vincenzo Perticaro. "Se avessero vigilato, la magistratura non avrebbe avuto bisogno di intervenire con un sequestro. Chi doveva vigilare non ha vigilato". Anche il sindacato Asia Usb punta il dito contro le istituzioni: "Sia il Comune sia la Regione continuano nel loro silenzio assenso coprendo, di fatto, questa grande truffa ai danni della città".
BERDINI: 'NON SUCCEDERA' PIU''– "Stiamo riportando la legalità dove finora è mancata. Non vogliamo esistano più zone d’ombra dove corruzione e malaffare trovano terreno fertile per diffondersi. Grazie ad un esposto presentato dal Movimento 5 Stelle e al prezioso lavoro della magistratura, della Polizia Locale e della Guardia di Finanza si fa luce sulla vicenda controversa del progetto del piano di zona B50 Monte Stallonara" continua l'assessore. "In pratica i dipendenti comunali, abusando del loro potere, davano il via libera ai prezzi di concessione accontentandosi della semplice dichiarazione dei Consigli di amministrazione mentre invece era necessario che i prezzi di cessione fossero approvati e deliberati dai soci delle cooperative. I soldi poi venivano fatti sparire nelle casse delle cooperative in una sorta di scatola cinese” spiega. “L’aumento del prezzo massimo di cessione doveva essere concordato con Regione e Comune. E così non è stato: c’è stata una mancanza di vigilanza da parte degli uffici pubblici. Con noi questo non succederà più” conclude Berdini.
LOMBARDI – "Nei tanti esposti che ho presentato in questi anni sui più critici tra i 102 piani di zona attualmente presenti a Roma segnalavo le responsabilità di molti funzionari e dirigenti comunali e regionali nel mancato controllo sull'utilizzo dei soldi pubblici" spiega la deputata Roberta Lombardi. "I piani di zona sono strumenti di attuazione urbanistica dei piani di edilizia residenziale pubblica, ovvero il mezzo attraverso cui lo Stato si preoccupa di garantire un tetto anche a quelle famiglie economicamente più fragili che non possono permettersi una casa sul libero mercato. Ci sono tante persone in questi immobili, tante famiglie sotto ingiusto sfratto che aspettano qualcuno che faccia giustizia sulla truffa perpetrata alle loro spalle. Perchè in tutti questi anni i costruttori privati che hanno costruito con soldi pubblici su terreni comunali impegnandosi a realizzare opere di urbanizzazione primaria in molti casi inesistenti hanno lucrato sulle spalle della povera gente nell'assoluta inerzia, quando non complicità, della Regione Lazio e di chi in passato ha amministrato il Comune di Roma. Oggi la Procura è intervenuta iniziando a tutelare queste famiglie e iniziando a richiamare alle proprie responsabilità chi non ha voluto seguire la legge".
SANTORI – Si dice soddisfatto il consigliere regionale del Lazio di Fratelli d'Italia Fabrizio Santori autore di una delle denunce che hanno fatto scattare le indagini: "Nel corso degli anni ci siamo impegnati con enormi sacrifici per sostenere le battaglie di persone comuni che vedevano infrangersi il sogno di una casa a costi contenuti e sostenibili. Oggi finalmente viene resa loro giustizia. Siamo convinti che il percorso di rinascita dei Piani di zona possa ripartire dalle disposizioni odierne, alla luce del fatto che in tutta Roma ci sono almeno sette altre situazioni simili sotto indagine. Roma Capitale e la Regione Lazio devono impegnarsi a tenere sotto osservazione queste realtà, verificando lo sviluppo di piani di urbanizzazione primaria a tutela dei romani e di un territorio su cui si è speculato in maniera ignobile in passato solo per fare profitto, a volte truffando ignari cittadini come accaduto a Monte Stallonara”.
(Fonte: www.ilmessaggero.it)
(di Marco De Risi) A notte fonda si sono arrampicati sul Colosseo e sono precipitati. Uno di loro si è fratturato il bacino. E' accaduto ieri notte e ad essere trasportato da un'ambulanza in ospedale con codice rosso è stato un ragazzo brasiliano mentre l'amico, un connazionale, non ha riportato nessuna frattura. I due dopo avere percorso piazza del Colosseo si sono avventurati all'interno del Colosseo. Ad un certo punto sono precipitati nel vuoto da cinque metri d'altezza. E' intervenuta la polizia. I due sono stati denunciati a piede libero per invasione di edificio.
Il nostro inviato, Jacopo Nassi, torna a visitare le banchine lungo il Tevere e a raccontare le situazioni di disagio (rese drammatiche dal gelo di questi giorni) che si trovano sotto i ponti di Roma, oggi nella zona di Ponte Vittorio Emanuele II, Ponte Principe Amedeo e Ponte Mazzini.
In occasione della visita all’Istituto Giordano Bruno per la consegna dei primi kit di attrezzature sportive richieste nell’ambito del progetto “Scuola di Squadra”, il presidente del CONI Giovanni Malagò e quello della Regione Lazio Nicola Zingaretti, hanno parlato anche della situazione dello Stadio della Roma. «Dal primo giorno ho sempre auspicato che si realizzi lo stadio della Roma – ha affermato Malagò – poi tutto il resto, come le cubature, non è giurisdizione del mondo dello sport. Questo non vale solo per la Roma, ma per tutte le società che devono avere un loro impianto per essere più competitive. Non mi sembra che ci siano analogie con quanto successo per Roma 2024. Loro stanno parlando, si stanno confrontando, mentre noi non abbiamo avuto questa fortuna». Secondo il presidente Zingaretti invece c’è un ritardo del Campidoglio: «Noi abbiamo già detto che non ci sono gli atti amministrati, perché mancano pochi giorni e quello di cui non c’è bisogno sono interviste o prese di posizione. Ora è il momento di mettere nero su bianco, con atti amministrativi, quali sono le vere intenzioni. Quando le capiremo, giudicheremo».
(Fonte: Il Quotidiano del Lazio)
A seguito di denuncia querela presentata dal Partito animalista europeo avverso il sindaco di Roma, la Procura di Roma ha iscritto Virginia Raggi nel registro degli indagati con numero 187968/2016". Lo fa sapere, con una nota, il Partito animalista europeo.
"Il reato contestato è omissioni d'atti d'ufficio – spiegano – ed eventuali altri reati che la Procura ravviserà nel periodo delle indagini preliminari, per non avere dato corso al bando, già vinto ed assegnato con decorrenza 1 ottobre 2016, per la gestione dei canili comunali di Roma e per avere mantenuto rapporti istituzionali con l'ex gestore privato Avcpp, che da maggio 2016 occupa abusivamente le strutture comunali impedendo con la forza fisica l'insediamento degli affidatari vincitori del bando pubblico.
Di fatto l'amministrazione Raggi sta dando continuità ad uno stato contra legem accertato dall'Autorità nazionale anticorruzione del magistrato Raffaele Cantone con la delibera numero 759/2016. Riscontriamo, inoltre- conclude il comunicato del Pae– un evidente stato di maltrattamento degli animali detenuti in eccessivo sovrannumero".
(Fonte: Il Quotidiano del Lazio)
"La tragica morte di una donna senza dimora in una roulotte di Tor Marancia, il secondo decesso per freddo in questo inizio di inverno a Roma, interroga ognuno di noi – cittadini, amministratori, comunità parrocchiali e istituzioni – a un maggiore senso di responsabilità e a un'attenzione particolare verso i poveri che vivono ai margini". Così il direttore della Caritas, monsignor Enrico Feroci, rilancia l'appello della Chiesa di Roma a segnalare le situazioni di senza dimora che vivono isolati e in pericolo di vita, chiamando il numero 06.88815201 del Servizio Notturno Itinerante della Caritas.
Per monsignor Feroci "lo straordinario impegno della Chiesa di Roma negli ultimi giorni, che ha visto mobilitarsi parrocchie, associazioni e movimenti ecclesiali insieme a tante componenti della società civile, è il segno di una città solidale, di una comunità che chiede alle istituzioni la necessaria programmazione per fronteggiare i disagi dei mesi più freddi, che a Roma è ancora cronicamente carente e assente dalle priorità degli amministratori. Allo stesso tempo, tanta generosità deve sollecitare la partecipazione attiva di ognuno alle sofferenze dei fratelli in difficoltà. Da qui l'invito ad ognuno a vedere con occhi nuovi quanti vivono in strada e segnalare le situazioni di reale pericolo e difficoltà". Così in un comunicato la Caritas Roma.
Dall'1 dicembre 2016 è stato attivato il Piano Freddo nell'ambito delle iniziative a sostegno dei senza dimora promosse dalla Chiesa di Roma. La Caritas diocesana ha intensificato il servizio notturno con cinque equipe di operatori e volontari che presidiano le zone in cui i senza dimora rischiano di rimanere isolati ed emarginati. Per far fronte alle maggiori richieste di posti letti, la Caritas ha aumentato, in emergenza, la capienza di posti all'Ostello "Don Luigi Di Liegro" alla Stazione Termini, nella struttura "Gabriele Castiglion" di Ostia e alla Casa "Santa Giacinta" alla Cittadella della Carità.
Sono stati inoltre disposti spazi di accoglienza nelle parrocchie Ognissanti, San Giustino e San Giovanni Battista De Rossi, altre se ne aggiungeranno nei prossimi giorni. Per quanti – parrocchie, gruppi o singoli – vorranno impegnarsi nell'accoglienza come volontari, mettendo a disposizione strutture o desiderino segnalare situazioni di particolare disagio e grave emarginazione su cui intervenire, è disponibile il centralino telefonico al numero 06.88815201. Continua presso l'Ostello Don "Luigi Di Liegro" in via Marsala 109 la raccolta di coperte e sacchi a pelo proposta agli inizi del mese di dicembre durante il periodo di Avvento, conclude la Caritas Roma. ( Ag. Dire)
(Fonte: Il Quotidiano del Lazio)
Quattro scosse nel giro di 4 ore e 30 ai Castelli Romani, in corrispondenza del lago di Albano (o di Castel Gandolfo, che dir si voglia). La prima scossa si è registrata alle ore 4 01, con magnitudo 2,4 della scala Richter e una profondità di 10 chilometri. La seconda alle 4.50: magnitudo 2,3 gadi, profondità di 10 km. La terza alle 8.29, di magnitudo 2,2 gradi Richter e alla medesima profondità delle precedenti. L’ultima pochi minuti dopo, alle 8.33, è stata la più forte: 2,5 gradi Richter, identica profondità di 10 km.
L’epicentro è stato localizzato ad Albano Laziale. Le altre località comprese entro i 10 chilometri dall’epicentro sono Castel Gandolfo, Ariccia, Marino, Genzano, Nemi, Rocca di Papa, Frascati, Lanuvio,Grottaferrata,Ciampino, Monte Porzio Catone e Monte Compatri. Non si hanno notizie danni a persone o cose.
(Fonte:Il Quotidiano del Lazio)
Incendio nelle prime ore della mattinata a Roma. Per cause in corso di accertamento un rogo è divampato, intorno alle 4.30, in un appartamento situato in via dello Scalo Prenestino. Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco con le squadre 3A, 1A e AB 10 e TA6, che hanno operato con l’ausilio del carro crolli al fine di eseguire dei puntellamenti al piano superiore, lesionato dal calore.
Si registrano due intossicati, che hanno dovuti trascorrere la notte in auto e sono stati visitati dai sanitari del 118. Polizia e Carabinieri sono al lavoro per ricostruire la dinamica dei fatti.