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Cronaca

Roma, Atac: mercoledì 22 sciopero di 4 ore indetto da Faisa-Confail

(Fonte: Il Quotidiano del Lazio)

"Mercoledì 22 febbraio trasporto pubblico a rischio per 4 ore, dalle 8,30 alle 12,30, per lo sciopero indetto tra i lavoratori dell'Atac dal sindacato Faisa Confail. L'agitazione interesserà bus (tranne le linee periferiche gestite da Roma Tpl che funzioneranno regolarmente), tram, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Roma-Civitacastellana-Viterbo e Termini-Centocelle". Così una nota di Roma Servizi per la Mobilità.

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Politica

Stadio. Grillo incontra Raggi: “Decida Comune senza pressioni esterne”

(Fonte: RomaIt)

Nessun riferimento a una consultazione popolare sullo stadio della Roma. La decisione dovrà essere presa dal Comune senza subire pressioni esterne, tenendo conto della tutela ambientale e dell’ecosostenibilità del progetto. Questa la posizione politica del leader del M5s, Beppe Grillo sullo stadio della Roma emersa al termine della riunione di oggi con il sindaco Virginia Raggi.

“L’incontro è andato molto bene”, ha dichiarato Grillo uscendo dal Campidoglio. “Stanno lavorando bene. Si pensa al diritto all’ambiente e alla salute, il posto ha dei problemi come ubicazione, per la composizione e per il suolo, per l’idrogeologia. Ci sono, però risolveremo. Sarà la soluzione migliore per i cittadini e per il luogo”.

Beppe Grillo si sofferma anche sulla nomina del nuovo assessore all’Urbanistica, dopo le dimissioni di Paolo Berdini. “Ci sarà, ma il nome non c’è ancora– spiega il leader pentastellato-. Abbiamo delle scelte. Ci saranno delle belle novità. Comunque stanno lavorando bene per i cittadini”.

La riunione è durata circa 2 ore e mezza e si è svolta alla presenza di Davide Casaleggio, del vicesindaco Luca Bergamo, dei parlamentari Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro, della presidente della commissione Donatella Iorio e dell’avvocato Luca Lanzalone.

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Cronaca

Tassisti in piazza Montecitorio

Il nostro inviato, Jacopo Nassi, in Piazza Montecitorio dove i tassisti si sono ritrovati per manifestare durante la discussione alla Camera del decreto Milleproroghe, in contemporaneamente è previsto anche un incontro con il Ministro Del Rio. Moltissimi i partecipanti. 

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Cronaca

Tassisti bloccano Via del Corso

Dopo aver manifestato in Piazza Montecitorio molti tassisti si sono spostati sotto Palazzo Chigi e stanno bloccando Via del Corso con conseguenti disagi per la viabilità. Situazione tesa ma sotto controllo, il nostro inviato Jacopo Nassi sta seguendo in diretta la vicenda. 

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Cronaca

Tassisti sotto il Ministero dei Trasporti

La manifestazione dei Tassisti si è spostata sotto al Ministero dei Trasporti, dove è previsto l'incontro tra il Ministro Del Rio e i rappresentanti dei tassisti.   I manifestanti hanno bloccato la via Nomentana e la zona di Porta Pia. Tensione molto alta, cn gli agenti schierati in assetto anti sommossa.

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Sport

La Lazio rimonta l’Empoli in trasferta e vince 1-2

(Fonte: Il Quotidiano del Lazio)

Nell’anticipo della venticinquesima giornata, la Lazio batte l’Empoli in rimonta per 1-2 al Castellani e si rilancia in classifica nella corsa all’Europa. L’approccio alla partita dei biancocelesti è il solito: tanta aggressività negli ultimi trenta metri e manovre sulle fasce a sfruttare la velocità degli esterni. Con  questo approccio le occasioni da rete sono molte, ma gli attaccanti della Lazio non trovano il bersaglio grosso, complice anche un’ottima prestazione del portiere Skorupski, e la partita rimane inchiodata sullo 0-0 sino al 67’ quando l’Empoli improvvisamente sblocca il risultato, con un fulmine da 25 metri di Krunic che scaglia la palla all’incrocio dove Strakosha non può arrivare. Il vantaggio toscano è solo un’illusione: dura solo poco più di 70 secondi. Felipe Anderson prova il lancio verso Immobile, palla deviata da Krunic che diventa un campanile per Immobile appostato in area di rigore, zampata di punta e palla alle spalle di Skorupski. A dieci minuti dal termine la Lazio spinge e riesce a ribaltare la partita: Anderson riceve da Immobile, cross dentro, deviazione di Costa che regala il pallone a Keita, botta da distanza ravvicinata, altro tocco di Costa che inganna Skorupski e insacca la palla in rete. Al triplice fischio esulta la Lazio che ritrova il quinto posto in classifica, in attesa dell’Inter impegnata contro il Bologna in trasferta.

Empoli (4-3-1-2): Skorupski; Laurini (78’ Veseli), Bellusci, Costa, Pasqual; Krunic, Diousse, Croce (73’ Mauri); El Kaddouri; Pucciarelli, Maccarone (71’ Thiam). A disposizione: Pelagotti, Dimarco, Cosic, Zambelli, Barba, Buchel, Zajc, Tello, Marilungo. Allenatore: Giovanni Martusciello.

Lazio (4-3-3): Strakosha; Basta (86’ Bastos), Wallace, Hoedt, Radu (79’ Djordjevic); Parolo, Biglia, Milinkovic (57’ Keita); Felipe Anderson, Immobile, Lulic. A disposizione: Borrelli, Vargic, de Vrij, Patric, Lukaku, Crecco, Tounkara, Murgia, Mohamed. Allenatore: Simone Inzaghi.

 

ARBITRO: Rizzoli di Bologna.

RETI: 67’ Krunic (E), 68’ Immobile (L), 80’ Keita (L).

AMMONITI: 2’ Costa (E), 60’ Biglia (L), 84’ Diousse (E), 90’+3 Krunic (E).

ESPULSI: –

 

Marco Spartà

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Sport

Roma inarrestabile in casa,Toro matato 4-1 e secondo posto in classifica

(Fonte: Il Quotidiano del Lazio)

La Roma non si ferma e batte in casa anche il Torino per 4-1, proseguendo nella striscia di vittorie in casa adesso a 12 successi su 12 gare in campionato. All’Olimpico ai giallorossi bastano 17 minuti per portarsi sul 2-0, grazie alle reti di  Dzeko e Salah, nella ripresa una prodezza di Paredes e il gol di Nainggolan chiudono i conti, a nulla serve la rete di Maxi Lopez nel finale.

Roma subito cinica e aggressiva che sblocca la partita al 9’ con il solito Dzeko, puntero che sta vivendo una stagione incredibile con numeri impressionanti. Grande lavoro di Nainggolan sulla sinistra, scarico sul bosniaco posizionato al limite, diagonale rasoterra ad effetto, palla imprendibile per Hart che deve arrendersi alla conclusione del numero 9 giallorosso. La squadra di Spalletti continua la pressione e ancora Dzeko prova a far male con una botta da posizione defilata al quarto d’ora: Hart è attento e blocca. Questo è il preludio per il raddoppio che arriva due minuti più tardi con Salah che al volo di sinistro fulmina Hart su un rimpallo in area. Prima rete per l’egiziano nel nuovo anno con la Roma, dopo l’assenza dovuta alla Coppa D’Africa.  La Roma è in un momento di forma incredibile e al 20’ sfiora il tris che avrebbe definitivamente tagliato le gambe al Toro: Salah strappa la palla dai piedi di Barreca, si invola verso la porta e dal limite calcia a giro verso la porta, Hart battuto, ma palla che si stampa sul palo. Dopo il raddoppio, i padroni di casa rimangono pericolosi e giocano un bel calcio, ma abbassano i ritmi aspettando un po’ di più l’avversario. A cinque minuti dal duplice fischio, Lukic prova la botta da fuori su un disimpegno difensivo della Roma, palla potente che esce di un soffio alla sinistra della porta giallorossa. All’ultimo respiro buona occasione per gli ospiti con Iago Falquè che innesca Benassi in area di rigore, ma Bruno Peres con un’ottima chiusura rallenta la conclusione al centrocampista del Torino. L’arbitro Guida senza recupero manda le squadre negli spogliatoi con la Roma avanti per 2-0.

Nel secondo tempo, il Torino sembra essere entrato meglio in campo e prova a salire per riaprire subito la partita. La prima occasione della ripresa, però, è per i padroni di casa con Paredes che sventaglia in area di rigore, Dzeko stoppa con il petto e dal limite dell’area piccola calcia di collo pieno, palla fuori di pochissimo. L’intensità della gara scende sensibilmente e il Torino sembra non avere più idee per provare a rientrare in partita. La squadra di Spalletti intuisce l’andazzo della gara e arretra il baricentro, impedendo la manovra agli avversari. Ad illuminare la partita ci pensa un lampo, una prodezza di Paredes che chiude definitivamente la gara al 65’. Calcio d’angolo dalla destra, respinge la difesa del Toro e Paredes di prima intenzione calcia di potenza dai 25 metri, fucilata che rimane bassa e sorprende Hart sul primo palo. Al 75’ buona apertura di Paredes per Nainggolan che calcia al volo, Hart smanaccia con una parata plastica, il pallone arriva a Bruno Peres che da pochi metri colpisce la traversa, ma il gioco era fermo per fuorigioco del brasiliano. Negli ultimi minuti cresce ancora il forcing della Roma che vuole dilagare, ma il Torino chiude bene in difesa e impedisce ai padroni di casa di siglare il poker. All’81’ esulta il popolo giallorosso per l’ingresso in campo di Francesco Totti, alla 612^ presenza in serie A con la maglia della Roma. A sei dal termine arriva la rete della bandiera per il Torino firmata da Maxi Lopez che raccoglie l’assist di Zappacosta, penetra in area e batte Szczesny con un preciso diagonale. Nel recupero entra nel tabellino dei marcatori anche Nainggolan: Salah appoggia in area per Totti, il capitano giallorosso vede l’inserimento di Nainggolan e lo serve, il belga arriva a  rimorchio e di prima intenzione scarica un missile terra aria alle spalle del portiere granata. Si chiude, dunque, con la vittoria della Roma il posticipo delle 18 che consente alla squadra di Spalletti di tornare al secondo posto e rimettersi a meno 7 dalla Juventus, capolista della classifica.

Marco Spartà

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Cronaca

Amatrice, i VVF recuperano campana secolare in piena zona rossa

(Fonte: Il Quotidiano del Lazio)

I Vigili del Fuoco hanno recuperato in via Cola, in piena zona rossa ad Amatrice, una secolare campana posta sopra la Torre Urbica nell'ex Chiesa di Sant'Emidio da anni adibita a Museo Civico. Attraverso l'uso di tecniche SAF "Speleo Alpine Fluviali", anche grazie all'ausilio di un'autoscala, la vecchia campana cittadina dapprima è stata imbracata e messa in sicurezza nella sommità della torre e poi si è fatta successivamente giungere a terra. Al termine delle operazioni, grazie ad un bobcat dei Vigili del Fuoco, è stata portata fuori dalla zona rossa e messa a disposizione delle autorità competenti.

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Cronaca

Cestini antiterrorismo, un fallimento. Cari vecchi cestoni di ghisa…

(Fonte: Il Quotidiano del Lazio)

Sono saliti agli onori delle cronache all'approssimarsi dell'apertura dell'ultimo Giubileo, concepiti come misura preventiva contro il terrorismo: sono i cosiddetti "Cestini antiterrorismo", nati dall'esigenza di rendere ispezionabile il contenuto dei sacchi trasparenti. Prodotti da un'azienda del Nord Italia, hanno sostituito progressivamente i vecchi cestoni di ghisa nelle zone centrali della Capitale, in quelle più "sensibili" ad eventuali offese di natura terroristica. 

I raccogli rifiuti di ghisa furono installati nell'anno 2000, in occasione della proclamazione, lo stesso, dell'Anno Santo; rappresentavano una peculiarità del decoro urbano capitolino, una sorta di icona, un po' come i "nasoni", le caratteristiche fontanelle create nell'Ottocento.

 

E' bastato poco tempo dal loro posizionamento, perché si manifestassero i limiti del modello prescelto come cestino "anti terrorismo".

Innanzitutto la capacità di contenimento è bassa, si riempie in breve tempo, dovendo raccogliere poi tutto, indifferentemente, dal vetro alla plastica, alla carta, nonché materiale organico, scarti di cibo; colmi fino all'orlo, rimangono così saturi, inutilizzabili per diverse ore, e sovraccarichi tendono a scendere verso il suolo fino a liberarsi dal sostegno metallico con spargimento dei rifiuti sulla strada.

L'acqua piovana facilita questo meccanismo, entrando dalla parte superiore aperta del cestino e raccogliendosi sul fondo, determinando un ulteriore stimolo alla rottura. Sono i volatili, in particolare gli uccelli di mare, i gabbiani, i veri nemici dei cestini anti terrorismo.

Attirati dagli scarti alimentari, hanno imparato ad aprire i fragili sacchetti a colpi di becco in breve tempo; ne risulta una visione indecorosa per l'immagine della città di Roma, le cui piazze e vie centrali assumono l'aspetto di una cartolina poco gratificante dal punto di vista igienico ed estetico: cestini riversati a terra con il contenuto sparso sulla superficie, piccioni e gabbiani tutt'intorno.

Questo accade alla luce del giorno, sotto gli occhi di turisti meravigliati e cittadini inermi, e di vigili che più di qualche tiepido tentativo per far desistere i volatili non possono. Ormai, vedere i sacchetti che giacciono sulle strade è una immagine abituale per i romani, tanto da non farci più caso, ma per uno che viene da fuori, non lo è.

Nei giorni scorsi, Vincenzo De Luca, il governatore della Campania, in visita nella città eterna, ha rilasciato una nota in cui biasimava l'Amministrazione grillina prendendo spunto proprio dai cestini trasparenti montati sulle piazze romane, nel caso specifico, piazza San Silvestro: "Come è possibile che nella Capitale d'Italia in una piazza del centro vi siano delle buste di plastica al posto di normali cestini raccogli rifiuti? è una cosa da terzo mondo. Non sono romano, ma in quella circostanza mi sono vergognato di essere italiano", ha dichiarato De Luca.

E gli amministratori locali? I dirigenti Ama? Forse per loro questo dei cestini non è ancora un problema, una questione da porsi e da risolvere. E' difficile credere che siano ciechi a questa realtà. Il Giubileo è terminato da un pezzo, perché non si riposizionano i vecchi cestoni di ghisa, più efficienti e funzionali dei fallimentari cestini trasparenti?

Fabio Vergovich

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Politica

Pd, Sen. Stefano Esposito a Radio Roma Capitale 93fm: La casa comune non si lascia mai; la logica anti-Renzi non è un argomento politico

Il senatore Stefano Esposito è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Roma Capitale nel corso della trasmissione di Francesco Vergovich "Roma ogni giorno" sulla possibile scissione interna al Pd: "La casa comune non si lascia mai. In questa fase l'eccesso di tifoseria tra favorevoli e contrari alla scissione non serve. Mi auguro che venga meno questa logica anti-Renzi, che non è un argomento politico".

"Come tutti i leader Renzi – ha aggiunto il senatore dem – genera grandi amori e grandi odi. Credo che a partire dalla mia generazione dobbiamo evitare che vecchie logiche travolgano l'esperienza del Pd, molti elettori non lo perdonerebbero".

Esposito ha concluso: "Si deve lavorare per rimanere insieme, seguiamo le regole e confrontiamoci sulla politica. Gli indirizzi da seguire sono quelli illustrati negli interventi di Veltroni e di Orlando".