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Cultura

L’almancacco romano: il 25 febbraio 1863 si inaugura la linea ferroviaria tra Roma e Napoli

25 febbraio 1863 si inaugura la linea ferroviaria tra Roma e Napoli.

La stazione di Roma Termini deve il suo nome alla vicinanza delle Terme di Diocleziano (di fronte alla stazione). 

Viene aperta al pubblico con il nome di “Stazione Centrale delle Ferrovie Romane”, in concomitanza con l’inaugurazione del collegamento ferroviario di Roma con Ceprano e quindi Napoli (il treno, partito da Roma alle 6 del mattino, giunge a Napoli alle 19,50 con 1 ora e 26 minuti di ritardo sull’orario previsto).

Dopo la realizzazione delle due linee ferroviarie dello Stato Pontificio (del 1856 e del 1859), ci fu il problema di dare un assetto al nodo ferroviario romano, viste anche altre due linee in progetto. 

La stazione si trova sul sito in cui sorgeva un quartiere del II secolo d.C., da tempo abbandonato, sul colle dell’Esquilino. Nel Cinquecento qui fu costruita la Villa Montalto-Peretti, di proprietà del cardinale Felice Peretti (divenuto poi papa Sisto V). La villa venne in seguito ceduta allo Stato Pontificio e, infine, demolita. La prima stazione fu edificata a partire dal 1862 e inaugurata il 25 febbraio 1863.   

(* Foto di Emanuele)

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Cronaca

Camorra, confisca milionaria al clan Mallardo

(Fonte: Il Quotidiano del Lazio)

Immobili, beni aziendali, partecipazioni societarie, autoveicoli e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di circa 20 milioni di euro, sono stati confiscati oggi dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma a PALUMBO Michele, classe 1952, SEQUINO Angela, classe 1977 e RUSSO Francesco Biagio, classe 1966, formalmente imprenditori ma, di fatto fiduciari e “prestanome” del capoclan MALLARDO Feliciano. Le imprese riconducibili ai tre soggetti riciclavano e reimpiegavano i proventi delle molteplici attività delittuose del clan “MALLARDO”, egemone nel comune di Giugliano in Campania e nei territori limitrofi.

La confisca, disposta dal Tribunale di Roma – Sezione Specializzata per le Misure di Prevenzione, interviene a distanza di circa tre anni da una serie di sequestri eseguiti nei confronti dei citati proposti all’esito di laboriose indagini di polizia economico-finanziaria, avviate nel corso del 2013 dal G.I.C.O. (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma e coordinate dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia. In tale contesto, venivano confermate e valorizzate evidenze investigative di pregresse indagini di polizia giudiziaria, dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli, nel cui ambito erano state approfondite le dichiarazioni rese da diversi collaboratori di giustizia circa l’esistenza di una cellula camorristica federata con il noto clan, con ramificazioni estese fino alla Capitale.

 

Gli accertamenti patrimoniali – effettuati nei confronti di 94 persone fisiche e giuridiche – hanno permesso di ricostruire un vero e proprio gruppo imprenditoriale, composto da diverse società attraverso le quali i destinatari della confisca hanno effettuato ingenti investimenti, principalmente nel settore delle costruzioni edilizie – di qui il nome dell’operazione – nonché in quello della distribuzione di combustibile per uso domestico, il tutto per conto della predetta organizzazione camorristica. Nel decreto in esecuzione, infatti, il Collegio rileva come i tre soggetti abbiano “due caratteristiche in comune”, ovvero:

a) “sono legati da vincoli di sangue o comunque parentela con tale gruppo criminale;

b) hanno una propria attività imprenditoriale avviata, secondo il metodo indicato da più collaboratori, i quali hanno chiarito come i MALLARDO cercassero sempre quali loro interposti fittizi soggetti che avessero una loro ‘credibilità’ imprenditoriale, in modo che risultasse più difficile poterne individuare l’interposizioneutilizzato per l’effettuazione degli illeciti investimenti (ingiustificati sotto il profilo economico), volto a dare loro un’apparente liceità allo scopo di eludere eventuali provvedimenti ablativi.

La “holding” criminale ha, in tal modo, accumulato un enorme patrimonio mobiliare ed immobiliare, del tutto incongruente con i redditi dichiarati dagli interessati. L’odierno provvedimento del Tribunale conferma la solidità dell’impianto accusatorio formulato dalla D.D.A. capitolina, sia per quanto concerne la qualificata “pericolosità sociale” dei tre proposti – ai quali è già stata applicata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza (per anni 5 nei confronti di PALUMBO e RUSSO, per anni 2 nei confronti di SEQUINO) – sia in ordine alla manifesta sproporzione tra il patrimonio mobiliare, immobiliare e societario riconducibile ai medesimi e la loro modesta situazione reddituale.

 Di seguito i beni oggi confiscati:

– patrimonio aziendale e relativi beni di 5 società con sede nelle province di Roma e Napoli, di cui 2 operanti nel settore della costruzione di edifici, 1 in quello della compravendita di immobili, 2 nel commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico;

– quote di 1 società con sede nella provincia di Napoli, operante nel settore della locazione di immobili;

– 74 unità immobiliari (fabbricati, terreni e posti auto) site in Roma e nelle province di Roma, Napoli e Caserta;

– 15 autoveicoli;

– rapporti finanziari, per un valore complessivo di circa 20 milioni di euro.

L’esecuzione del provvedimento è in corso ad opera di oltre 30 Finanzieri nelle città di Roma, Napoli e Caserta e in provincia di Latina.

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Politica

Da Giunta priorità sgombero a immobili per usi non socio – culturali

(Fonte: RomaIt)

Dare priorità all'esecuzione degli sgomberi degli immobili in concessione, attualmente privi di regolare autorizzazione, gestiti da soggetti che non svolgono attività di rilievo prevalentemente socio-culturale. Così da privilegiare la riacquisizione di quelli utilizzati da movimenti e partiti politici o da organismi che svolgono attività puramente commerciali. E' quanto prevede la delibera approvata mercoledì dalla Giunta Capitolina, a integrazione della precedente delibera 140/2015 sulle "Linee guida per il riordino del patrimonio indisponibile in concessione".

Il provvedimento è stato adottato in ragione dell'effettiva sostenibilità organizzativa degli interventi di rilascio degli immobili, che spesso comportano importanti ricadute di rilievo sociale e di ordine pubblico. Pertanto, si stabilisce che l'esecuzione degli atti di sgombero, oltre a rispettare le suddette priorità, debba essere concertata tra Dipartimento Patrimonio e strutture interessate a seguito di mirate azioni di verifica sulle attività concretamente svolte all'interno degli edifici di proprietà comunale.

 

Inoltre, la Giunta ha deliberato di dare impulso a ogni intervento finalizzato a una rapida approvazione, da parte dell'Assemblea Capitolina, del nuovo Regolamento sulle concessioni del patrimonio demaniale e indisponibile, che porterà anche un beneficio per le casse del Campidoglio.

"In attesa del nuovo Regolamento, che ripristinerà la legalità assegnando gli immobili con procedure a evidenza pubblica, bisogna evitare che venga compromessa l'esistenza di associazioni che svolgono funzioni di interesse pubblico in ausilio a quelle istituzionali dell'amministrazione capitolina – spiega l'assessore al Bilancio e Patrimonio di Roma Capitale, Andrea Mazzillo- L'obbligo di procedere alla riacquisizione dei beni va dunque riconsiderato alla luce delle esigenze di tutela delle attività socio-culturali svolte al loro interno: posto che gli sgomberi non possono essere realizzati tutti contestualmente, decidiamo di dare priorità al rilascio degli immobili utilizzati da partiti e movimenti politici, che già godono dei contributi pubblici, o da chi svolge attività meramente commerciali".

Il presupposto dell'atto della Giunta è infatti quello di recuperare la disponibilità degli immobili attualmente utilizzati senza un titolo valido o i cui concessionari risultino morosi, come prevede la stessa delibera 140/2015 e come ha disposto la magistratura contabile imponendo all'amministrazione di richiedere anche il pagamento dei canoni d'uso pregressi.

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Cultura

L’Almanacco romano: il 24 febbraio 2003 muore Alberto Sordi

24 febbraio 2003 muore a ROMA ALBERTO SORDI

Dopo gli esordi come doppiatore negli anni Trenta, durante i quali prestò la propria voce a Oliver Hardy del famoso duo comico Stanlio & Ollio, e le prime comparsate in pellicole di poche pretese, raggiunse la fama tra il 1952 e il 1955 con personaggi che incarnavano i vizi dell'italiano medio: dal ruolo di approfittatore in Lo sceicco bianco all'infantile de I vitelloni (entrambi diretti dal grande Federico Fellini), fino al simpatico e celebre scansafatiche di Un americano a Roma (1954).

Gli anni Sessanta e Settanta lo consacrarono come attore completo, capace di alternare parti di grande intensità drammatica, come i protagonisti di di Detenuto in attesa di giudizio (1971) e Un borghese piccolo piccolo (1977), ad altre di geniale comicità, passando con disinvoltura dall'espressione dialettale all'italiano più forbito.fu insignito di numerosi riconoscimenti, tra cui 11 David di Donatello  6 Nastri d’argento, un Orso d’oro e un Orso d’argento per il miglior attore al Festival di Berlino, un Golden Globe per il miglior attore e un Leone d’oro alla carriera nel 1995.Gli manca un OSCAR che avrebbe ampiamente meritato.

Il 7 dicembre del 2003 gli è stata intitolata la restaurata galleria Colonna, divenuta galleria Alberto Sordi.

Il 16 febbraio 2013 è stato inaugurato, all’interno di Villa Borghese, un viale a lui dedicato.

Il 15 giugno del 2000, per i suoi 80 anni, è stato Sindaco di Roma per un giorno. 

Domani pomeriggio all’interno di “Roma vista dal grande schermo” ricorderemo la figura di Alberto Sordi

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Cronaca

Roma: ville all’Olgiata, Ferrari, società e un veliero del 1920: sequestro per 40 milioni a imprenditore

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Immobili, imbarcazioni, auto, preziosi, beni aziendali e partecipazioni societarie, per un valore complessivo di oltre 40 milioni di euro, sono stati sequestrati dai finanzieri del comando provinciale della guardia di finanza di Roma a un imprenditore romano, fittiziamente residente a Dubai e, in precedenza, nel principato di Monaco. Tra i beni sequestrati anche un veliero unico al mondo, realizzato nel 1920 e recentemente restaurato.

Il provvedimento ablativo, disposto dal Tribunale capitolino ed eseguito dagli specialisti del Gruppo investigazione criminalità organizzata (Gico) del Nucleo di polizia tributaria di Roma, si colloca nell'ambito di un'articolata indagine, iniziata nel 2015 e coordinata dalla locale procura della Repubblica. L'inchiesta, sottolineano i finanzieri, ha consentito di individuare D.B.G., dominus di un articolato sistema societario, attraverso cui ha 'schermato', nel tempo, un ingente patrimonio, assolutamente sproporzionato rispetto alla pressoché nulla capacità reddituale.

L'indagato, fa sapere la guardia di finanza, aveva, di fatto, la gestione diretta o indiretta, come emerso dagli approfondimenti del Gico, di una galassia di compagini societarie italiane e straniere aventi sede, queste ultime, anche in «paradisi fiscali», intestate formalmente a prestanome, allo scopo di occultare i proventi plurimilionari di numerosi reati fiscali e fallimentari.

Più di 80 militari sono impegnati nel sequestro di un rilevantissimo patrimonio, mobiliare ed immobiliare, costituito, tra l'altro, da lussuose ville con piscina, imbarcazioni uniche nel loro genere, collezioni di auto d'epoca e orologi di pregio. In particolare, i beni indicati nel decreto di sequestro sono: quote societarie, patrimonio aziendale di 12 società, di cui sette con sede in Italia a Roma, Viareggio e Grosseto e 5 all'estero, in Gran Bretagna, Seychelles, Isole Vergini Britanniche, operanti nel settore della compravendita e locazione immobiliare, della compravendita di veicoli leggeri e nel settore della ristorazione; 18 unità immobiliari, tra fabbricati e terreni, nei comuni di Roma, Bracciano (Roma), Formello (Roma), Monte Argentario (Grosseto), Olbia e Torgiano (Perugia).

Ancora, sono stati sequestrati 29 autoveicoli e 7 motoveicoli, quattro imbarcazioni, conti correnti e titoli, preziosi per un valore complessivo pari ad oltre 41 milioni di euro. Sigilli anche a un veliero unico al mondo, realizzato nel 1920 e recentemente restaurato di un valore superiore a 10 milioni di euro, tre lussuose ville all'Olgiata a Roma e numerose automobili di lusso, tra cui Rolls Royce, Jaguar, Bentley e Ferrari.

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Politica

Campidoglio: Firmato protocollo di intensa con Assobioplatistiche

Il nostro inviato, Jacopo Nassi, era presente alla conferenza stampa di presentazione ed alla firma del protocollo di intesa sui rifiuti organici nella raccolta differenziata tra il Campidoglio (presente Ass. Montanari), AMA e Assobioplastiche. Molto importante questo protocollo sia per la raccolta e smaltimento dei rifiuti sia per l'impatto ambientale.

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Cronaca

Fondi, pregiudicato australiano si barrica in edificio privato: fermato

(Fonte: Il Quotidiano del Lazio)

Il 22 febbraio 2017, alle ore 10,00 circa, a Fondi (LT), militari della locale Tenenza, nel corso di servizi di controllo del territorio traevano in arresto, nella flagranza di reato G.C. 46enne australiano senza fissa dimora, pregiudicato. In particolare il prevenuto, dopo avere forzato la porta d’ingresso, si introduceva all’interno di un’ abitazione privata, occupandola abusivamente, barricandosi al suo interno sino all’arrivo dei militari operanti allertati dl proprietario che pensava si trattasse di un ladro d’appartamenti. L’arrestato – temporaneamente ristretto in camera di sicurezza – nella mattinata odierna sarà giudicato con rito direttissimo, innanzi all’Autorità Giudiziaria.

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Politica

Grillo in riunione in Campidoglio con consiglieri maggioranza

(Fonte: RomaIt)

E' iniziata in Campidoglio la riunione dei consiglieri di maggioranza M5S con Beppe Grillo sullo stadio della Roma. Il leader del Movimento è arrivato in Campidoglio a piedi, 'scortato' da numerosi consiglieri pentastellati che gli sono andati in contro ai piedi del colle per poi accompagnarlo su via di San Pietro in Carcere fino all'ingresso principale di Palazzo Senatorio.

Aggiornamento: "Le decisioni che sono state prese verranno comunicate al momento giusto". Lo ha detto il capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Assemblea capitolina, Paolo Ferrara, lasciando il Campidoglio dove Beppe Grillo ha incontrato la maggioranza M5S. Prima di Ferrara hanno lasciato Palazzo Senatorio il presidente dell'Aula, Marcello De Vito e i consiglieri Enrico Stefano, Angelo Sturni, Alisia Mariani, Cristina Grancio e Gemma Guerrini. Quello di oggi pomeriggio, ha spiegato Ferrara, "è stato un incontro costruttivo in cui abbiamo parlato della città e anche dello stadio. Beppe ha illuminato ulteriormente questo Campidoglio". 

 

Tre ore di incontro per spronare i consiglieri capitolini a dare il massimo e a "impegnarsi sempre di più". Beppe Grillo ha riunito la maggioranza M5S – assente la sindaca Virginia Raggi – per fare il punto sullo stato della città di Roma ma, a quanto si apprende, il tema dello stadio di Tor di Valle sarebbe stato affrontato solo marginalmente. "Lavorate e impegnatevi, lo state già facendo e fatelo ancora di più", le parole del leader pentastellato agli eletti romani.

"Nessuno è contrario alla realizzazione dello stadio della Roma", ha dichiarato poi Grillo al Tg2, "se c'è una leggera discussione è sulla collocazione, sulla zona… Lì c'è un rischio idrogeologico, dunque c'è una discussione su dove farlo". "Decideranno giunta e sindaco. Nessuno dice di "no", diciamo di sì ma in una parte che non sia quella", ovvero a Tor di Valle, "è meglio farlo in una zona che non esonda", ha concluso il leader del M5S.

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Politica

Stadio, Roberto Troncarelli (Ordine dei Geologi di Roma e del Lazio): io sceglierei un’altra area; anche la casa di Totti in zona alluvionabile

Roberto Troncarelli, presidente dell'Ordine dei Geologi di Roma e del Lazio, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Roma Capitale nel corso della trasmissione di Francesco Vergovich "Roma ogni giorno". Sul rischio idrogeologico nella zona di Tor di Valle, Troncarelli ha dichiarato: "E' un rischio di cui sono note le componenti ed i fattori. Il rischio di alluvionabilità, che non è circoscritto a Tor di Valle, c'è, ma può essere limitato attraverso alcuni interventi". 

"Tuttavia quella di Tor di Valle – ha aggiunto il presidente dell'Ordine dei Geologi di Roma e del Lazio – è una zona complessa, io sceglierei un'altra area. Ad esempio, anche la zona dove c'è la casa di Totti è alluvionabile, sta tra il fosso del Torrino ed il fosso di Vallerano".

Troncarelli ha inoltre affermato: "Quando venne realizzato l'ippodromo di Tor di Valle certe problematiche non si conoscevano. Inoltre, i carichi che trasmette un ippodromo non sono gli stessi che trasmetterebbero uno stadio e gli edifici circostanti".

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Cronaca

Presentazione del Carnevale Romano 2017

Il nostro inviato, Jacopo Nassi, in Campidoglio per la presentazione del Carnevale Romano 2017. Rivivono le tradizioni del carnevale rinascimentale con concerti, sfilate in maschera, incontri culturali. Rivive la tradizione del carnevale di Roma!