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Politica

Campidoglio, maratona in Aula per il Bilancio. Raggi: “Sblocca-cantieri, più opere e lavoro”

(Fonte: www.repubblica.it)
E' proseguita anche oggi la maratona dell'Aula Giulio Cesare, presieduta da Marcello De Vito, per approvare la variazione di bilancio 2018. Una "manovra che ha un impatto sulla spesa corrente di oltre 94,5 milioni, di cui più di 73 milioni destinati a maggiori spese finanziate con risorse comunali", come ha spiegato nei giorni scorsi l'assessore al Bilancio Giovanni Lemmetti.
E a cui va ad aggiungersi un maxi-emendamento approvato ieri dalla giunta che vale circa 125 milioni. Obiettivo della maggioranza a 5 Stelle è approvare il documento entro la seduta che è infatti convocata ad oltranza.
E su Fb, la sindaca dà il dettaglio degli interventi.  "Venti milioni per le strade, otto milioni per le scale mobili e la sicurezza delle metropolitane, 300 mila euro per il completamento della scuola media di Corcolle, un milione per la manutenzione straordinaria dell'ex cinema Apollo, quattro milioni per le corsie preferenziali e la segnaletica stradale, ventotto milioni per co-finanziare il ponte dei Congressi, tre milioni per i parcheggi della stazione Acilia-Dragona".
La prima cittadina continua l'elenco degli interventi in programma: "Tre milioni per la biblioteca pubblica di via della Lega Lombarda, sette milioni per riqualificare il verde pubblico, tre milioni per la riqualificazione del centro che accoglie i minori in via del Casaletto, due milioni per gli incroci pericolosi sulle strade, 350 mila euro per la ludoteca di Villa Torlonia.
In totale 125 milioni di euro che mettiamo a disposizione della città con l'assestamento di bilancio, grazie ai conti finalmente in regola ed ai risparmi che abbiamo realizzato. Il Ministero dell'Economia ci ha permesso di poter utilizzare i fondi risparmiati e la Giunta ha subito colto l'occasione per presentare un piano #sbloccacantieri – ricorda -, che ora è in discussione in Assemblea Capitolina. Tutte queste opere verranno avviate entro i prossimi cinque mesi e, quindi, i lavori vedranno presto il via.
Lo #sbloccacantieri che proponiamo all'Aula consente investimenti importanti per Roma: più lavoro, maggiori opportunità per le aziende e soprattutto il completamento di opere ferme da anni. Passo dopo passo lavoriamo per far rinascere Roma".
Polemico il capogruppo del Pd capitolino. "L'assemblea capitolina è in balia delle forzature di giunta e maggioranza nella fase di assestamento di bilancio – scrive Giulio Pelonzi –  Dopo ben 8 variazioni di bilancio in 6 mesi che mostrano la scarsa capacità programmatica dell'amministrazione Raggi, la giunta ha prodotto un maxiemendamento 'monstre' che supera la proposta di assestamento. Solo grazie al governo amico recuperano 125 milioni per manutenzioni che sono parte di quei 206 milioni in conto capitale che la giunta non è riuscita nell'anno precedente. Non è un successo ma una toppa che mostra il grado di inaffidabilità di questa giunta. Quindi più che avanzi di bilancio si tratta di recuperare quello che l'amministrazione Raggi non è riuscita a spendere per assicurare manutenzioni stradali, cura del verde e interventi sulle scuole"
 

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Cronaca

Consegnate 3.500 casette

(Fonte: www.ansa.it)
Sono 3.500 le casette consegnate ad oggi nelle aree del centro Italia colpite dai terremoti del 2016 rispetto alle 3.639 ordinate nella prima fase dell'emergenza. I numeri aggiornati sono stati forniti dal Dipartimento della protezione Civile secondo il quale altre 56 Soluzioni abitate d'emergenza (Sae) sono già state installate ma non ancora consegnate ai sindaci perché devono essere conclusi i lavori di urbanizzazione. Restano dunque da realizzare 83 casette, alle quali si aggiungono le 216 ordinate in una seconda fase, a novembre del 2017: 123 nelle Marche, 62 in Abruzzo, 28 in Umbria e 3 nel Lazio. Nel dettaglio, ad oggi sono state consegnate 1.720 Sae nelle Marche su 1.825 ordinate, 815 nel Lazio su 824, 748 in Umbria su 752 e 217 in Abruzzo su 238 in Abruzzo.

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Cronaca

Controlli straordinari nel campo nomadi di Castel Romano e della Monachina da parte della Polizia

Continuano i servizi ad Alto Impatto predisposti con specifiche ordinanze di servizio dal Questore Guido Marino.
Lo scopo primario di tale attività di controllo è quello di ristabilire la legalità anche a seguito dei recenti fatti legati al lancio di sassi dal cavalcavia. Non di meno quello di prevenire e reprimere i reati così detti predatori o inerenti lo spaccio ed il consumo di stupefacenti.
Hanno partecipato ai servizi oltre agli agenti del Commissariato Spinaceto e del Reparto Volanti, anche quelli della Divisione Anticrimine, Squadra Mobile,  Reparto Prevenzione Crimine, Reparto Mobile, Cinofili, Polizia Stradale, Ufficio Immigrazione e Polizia Scientifica. Inoltre, erano presenti per la parte di competenza, personale di Polizia locale di Roma Capitale, dell’ASL, Veterinaria, dell’Astral e del Gruppo N.A.E. del Comune di Roma.
Durante il servizio al campo nomadi di Castel Romano sono state controllate 400 persone, 44 i veicoli sottoposti ad accertamenti dei quali 35 contravvenzionati al Codice della Strada  e 6 veicoli sequestrati. 25 le persone agli arresti domiciliari controllate.  
Ieri mattina invece gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Aurelio, con l’ausilio del personale del Reparto Volanti,  Reparto Prevenzione Crimine, Squadra Mobile, Reparto Mobile, Ufficio Immigrazione, Polizia Stradale, hanno effettuato un servizio straordinario ad Alto Impatto presso il campo nomadi di via della Monachina:
90 le persone controllate di cui 62 straniere e 31 veicoli.
Durante le verifiche una persona è stata trovata sprovvista di documenti e pertanto  accompagnata presso l’ufficio immigrazione per accertamenti.

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Cronaca

Roma, esplosione davanti all’ambasciata turca: sul marciapiede si apre un cratere

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
Esplosione a Roma davanti l'ambasciata Turca. È accaduto intorno alle 14 in via Palestro, in zona Castro Pretorio. Secondo quando si apprende, lo scoppio non ha provocato feriti, ma avrebbe causato l'apertura di una buca su un marciapiede. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia.
Nessuna fuga di gas, come si ipotizzava in un primo momento. «La società ha svolto tutte le opportune verifiche e rilevato l'integrità dei propri impianti. Pertanto esclude che l'evento sia attribuibile a una dispersione di gas dalla rete cittadina». Lo fa sapere un portavoce di Italgas. Tra le ipotesi al vaglio dei pompieri, anche quella di un eventuale contatto tra cavi elettrici.
Paura in zona Castro Pretorio quando intorno alle 14 si è sentita l'esplosione. A causa dello scoppio, in via Palestro, si è divelta una parte del marciapiede

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Cronaca

Aprilia, inseguito e pestato perché ritenuto un ladro: muore un immigrato

(Fonte: Corriere della Sera, di Valeria Costantini) – Inseguono un’auto sospetta, la raggiungono e poi picchiano quello che ritengono un potenziale ladro, che alla fine muore. Una notte di violenze ad Aprilia, comune di Latina a pochi chilometri dalla Capitale. Un episodio ancora da chiarire nei dettagli, ma che ha portato alla denuncia per omicidio preterintenzionale di due italiani.

Erano di «ronda» intorno alle 2 di sabato, una «passeggiata di legalità» con tanto di bambini al seguito, quando il gruppo di abitanti della residenziale via Guardapasso hanno notato una vettura sospetta aggirarsi per il quartiere, già oggetto di furti. La Renault Megane con a bordo due uomini (che si sono resi conto di non essere passati inosservati), ha improvvisamente accelerato e, sgommando, ha cercato di allontanarsi nella notte. Tre uomini, tutti quarantenni, sono però saliti in auto e hanno iniziato l’inseguimento.

Pochi chilometri a forte velocità e la Renault è uscita di strada, schiantandosi sulla via Nettunense. Il conducente si è dato alla fuga nei campi mentre il passeggero, un marocchino di 43 anni, appena sceso è stato raggiunto dagli italiani: non si sa se sia rimasto ferito per l’incidente, ma è certo che è stato raggiunto da un pugno e da più di un calcio, almeno stando alla prima ricostruzione dei carabinieri che indagano sul decesso dello straniero.

Il nordafricano ha piccoli precedenti per documenti falsi e nel veicolo è stato ritrovato uno zaino con arnesi da scasso. Uscito dal veicolo ha anche provato a difendersi dagli aggressori. I due, incensurati, sono finiti nei guai soprattutto per i filmati di alcune telecamere di videosorveglianza dei negozi della zona e il racconto di diversi testimoni presenti: uno degli indagati era rimasto sul luogo del fatto, l’altro era fuggito ma si è presentato nella caserma dell’Arma dopo aver saputo che lo stavano cercando. La sua testimonianza potrebbe essere fondamentale per ricostruire i movimenti nella prima fase della vicenda, quando l’auto si aggirava nella strada in cui poi l’hanno «intercettata» i residenti.

Gli investigatori hanno anche sentito gli aggressori su quello che era avvenuto. Uno di loro ha detto di essersi limitato a difendersi quando «ha visto il marocchino infilare le mani nel marsupio» e, temendo che avesse un’arma, ha reagito, colpendolo. Il terzo italiano salito in macchina non è stato denunciato perché contro di lui non ci sarebbe alcun sospetto: secondo i carabinieri non ha partecipato al presunto pestaggio e, da quanto ricostruito, non conosceva i due denunciati. Inoltre, è stato lui a chiamare il 112 per dare l’allarme sull’inseguimento.

Sarà comunque l’autopsia che verrà eseguita nelle prossime ore a chiarire le cause del decesso del marocchino. Se siano stati insomma i colpi sferrati dagli italiani a causarne il decesso oppure se le eventuali ferite riportate nell’incidente abbiano avuto un ruolo decisivo per la sua morte. L’unico elemento che finora sembra emergere con chiarezza è che dietro alla vicenda non ci sia alcun motivo razziale.

È stato invece questo il motivo scatenante per l’aggressione di venerdì scorso al diciannovenne senegalese di Partinico, in provincia di Palermo. La vittima ha riconosciuto il suo picchiatore in fotografia: è un operaio di 34 anni ad aver insultato («Sporco negro») e picchiato il giovane Dieng Khalifa. L’uomo è stato denunciato per lesioni personali aggravate dall’odio razziale. La tensione è alta in Sicilia anche dopo un altro episodio avvenuto alla stazione dei pullman di Catania: un autista della Etna Trasporti avrebbe chiuso le porte in faccia a cinque donne di colore con biglietto pagato, partendo senza farle salire. Un fatto registrato via Facebook da alcuni testimoni, ma contraddetto dal direttore della società, Mario Nicosia, che parla di equivoco.

(29 luglio – modifica il 30 luglio 2018)

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Cronaca

Terracina, assenteismo in casa di riposo, parte la denuncia

(Fonte: Corriere della Sera, di Stefania Moretti) – «Previdenti» al punto da rischiare di commettere reati. Sulla casa di riposo «Curzio Salvini» di Terracina, c’è una denuncia presentata alla procura di Latina. Assenteismo l’ipotesi di Luciana Selmi, avvocato e commissario straordinario dell’Ipab Santissima Annunziata di Gaeta, sotto la cui gestione ricade tanto l’ospizio di Terracina quanto la casa famiglia di Gaeta. Adesso saranno i magistrati a dover indagare per capire se quei sospetti siano fondati.

Da un controllo alla scoperta

I carabinieri di Terracina arrivano alla casa di riposo di via Anxur il 27 luglio. Ad aspettarli c’è il direttore della struttura Clemente Ruggiero, sul posto dalla mattina presto per un controllo. «Sospettavamo irregolarità, ma la realtà ha superato la fantasia», afferma il commissario straordinario Selmi. Di un dipendente che risultava in servizio, nessuna traccia; un altro, al lavoro, non aveva firmato il foglio presenze. In quattro, invece, lo avrebbero letteralmente precompilato fino al 31 luglio, segnando entrate, uscite e straordinari futuri; due di questi dipendenti, al momento, del controllo, non erano a lavorare. Anomala, insomma, risulterebbe la condotta di sei impiegati, tra operatori socio sanitari, cuochi e inservienti (non pochi, su un totale di una decina di dipendenti dell’ospizio). Rischiano di finire indagati – almeno – per truffa ai danni dello Stato. Ma oltre al profilo penale c’è quello contabile: «Dovrò valutare se segnalare il tutto alla Corte dei conti – continua il commissario straordinario Selmi -. Il nostro personale è pagato con soldi pubblici, essendo l’Ipab un ente regionale».

Ombre sulla gestione dell’ente

Non sarebbe la prima opacità. L’Ipab di Gaeta è commissariato dal 2015. L’ultima denuncia, per presunto assenteismo, riavvolge il nastro fino al 2010, cioè all’atto di nascita della Fondazione Alzaia. «Un ente mediatore – secondo Selmi – cui è stata trasferita, dall’Ipab, la gestione di casa di riposo e casa famiglia. Ma che bisogno c’era di un mediatore?». Il commissario straordinario parla di 300mila euro trasmigrati dall’Ipab alla Fondazione per l’avvio dell’attività. Oggi l’Alzaia è in liquidazione per riportare la gestione della casa di riposo e della casa famiglia sotto la diretta competenza dell’Ipab. «Ho segnalato tutto alla procura di Cassino – conclude Selmi – ma non so com’è andata a finire. Certo è che quando sono arrivata all’Ipab da commissario, ho trovato perfino le utenze staccate per morosità: non c’erano più neanche i soldi per pagare le bollette. L’Ipab era ridotto a un osso spolpato».

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Pazza Bologna, fai-da-te per segnalare gli incroci pericolosi

(Fonte: Corriere della Sera, di Simona De Santis) – Il fai-da-te inizia dove l’amministrazione comunale continua a essere assente. E si traduce in piccoli gesti di «resistenza urbana», come quello che è spuntato nei dintorni di piazza Bologna, nello specifico in piazza dei Vespri Siciliani, all’incrocio tra via Michele di Lando e via Giovanni da Procida: uno «stop» (bello grosso) disegnato a terra con la bomboletta spray bianca per indicare un incrocio pericoloso. Laddove, ovviamente, la segnaletica orizzontale è scomparsa da tempo immemore. Così, visto che le segnalazioni a chi di dovere non sono bastate, i cittadini con un gesto tutto sommato semplice hanno fatto quello che dovrebbe essere garantito dal municipio competente: indicare le situazioni di pericolo, per evitare incidenti.

La «nuova» segnaletica in piazza dei Vespri Siciliani non è sfuggita ad un lettore del Corriere del Sera che l’ha fotografata: «I cittadini suppliscono alle carenze del Comune», scrive Fabio Ruggeri. Le iniziative come questa si moltiplicano. In primis, i cerchi gialli e verdi che i cittadini – rispondendo all’appello lanciato dalla mamma di Elena Aubry, morta a 25 anni su via Ostiense a causa del manto stradale dissestato – hanno segnato a terra per indicare i crateri che rendono impraticabili le strade. Il fai-da-te, a febbraio, era già stato scelto dai commercianti di Prati che hanno installato (e pagato) otto cartelloni con la scritta «Metrò-Ottaviano», esasperati dalle richieste di informazioni dei turisti persi nell’assoluta assenza di cartellonistica. Sempre a Prati e al Trionfale per sostituire i numerosi alberi caduti i cittadini hanno deciso di autotassarsi per acquistare nuovi arbusti e rinvigorire il verde pubblico.

Sulla segnaletica la questione sicurezza si fa ancora più stringente e, considerando cartelli e semafori invisibili perché coperti dai rami, e «stop» e strisce sbiadite, la lista delle strade pericolose diventa sterminata: «Vogliamo parlare – chiedono i cittadini della zona – della manovra pericolosissima di chi taglia largo Lanciani da circonvallazione Nomentana, a quando una segnaletica orizzontale adeguata?». Parliamone.

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Fecondazione eterologa: la Regione Lazio decide di attivare due centri

La Regione Lazio ha deciso di attivare per la prima volta un servizio regionale di fecondazione eterologa. Inizialmente saranno la clinica di Sant'Anna il San Filippo Neri, che fanno parte della ASL di Roma 1, a guidare l'innovazione. Questo, inoltre, sarà il primo dei progetti di fecondazione eterologa nel centro-sud. Per accedere, basta prenotare una prima visita ginecologica per infertilità al Recup regionale. In merito a questa iniziativa il presidente Zingaretti ha dichiarato: "In questo modo si rispetta la Costituzione della Repubblica".

"Prima bisognava pagare un centro privato a andare all'estero – spiega Paola Guerci – Ci sono tante coppie costrette a rinunciare ad un figlio perchè non hanno modi di intervenire privatamente o prendere parte ad un viaggio della speranza". 

In basso il podcast… non perderlo!

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Campo rom di Salone, 4 arresti e 19 indagati per i roghi tossici

(Fonte: Corriere della Sera) – Quattri arresti nel campo nomadi di Salone per i roghi tossici. È in corso dall’alba l’operazione della Polizia Locale di Roma Capitale, in relazione al traffico ed allo smaltimento illecito dei rifiuti nel campo. Le indagini condotte dai gruppo Sicurezza Pubblica Emergenziale e Comando Generale, erano iniziate nel febbraio 2017 a seguito delle numerose denunce, presentate dai residenti, nei confronti del fenomeno degli incendi di materiale tossico che con cadenza pressoché quotidiana, si sviluppavano all’interno del campo.

Le indagini

Le indagini hanno portato alla scoperta di un sodalizio criminale nato proprio nel campo rom che si occupava di stoccare, incendiare e smaltire rifiuti, anche speciali, di cui in qualche caso curava anche il trasporto per conto di compiacenti ditte italiane. Su quest’ultimo aspetto, sono 19 i nomi iscritti nel registro degli indagati, che dovranno rispondere di reati ambientali e smaltimento illecito di rifiuti. Eseguiti anche 5 sequestri dei relativi furgoni in uso al sodalizio: un vero e proprio «autoparco» a disposizione del clan per svolgere i propri affari con intensa attività quotidiana. Uno dei mezzi era munito di braccio meccanico per lo spostamento ed il trasporto di rifiuti particolarmente ingombranti e pesanti, come fusti di oli esausti o solventi o prodotti chimici.

Sul posto anche Di Maggio

Le attività tecniche di investigazione sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, nella figura de sostituto procuratore Desirè di Gironimo e del procuratore aggiunto Nunzia D’Elia. Le operazioni, che hanno visto impiegati gli uomini dei gruppi Spe, Pso, Gpit, Tuscolano e VI Torri, sono state dirette sul posto dal Comandante Generale Antonio Di Maggio.

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Cronaca

Trastevere: tana libera tutti dei Carabinieri

La scorsa notte, i Carabinieri della Compagnia Roma Trastevere, unitamente a quelli della Compagnia Speciale e dell’8° Reggimento Lazio, hanno nuovamente passato al setaccio i vicoli dello storico quartiere capitolino per contrastare fenomeni di illegalità e degrado. Il bilancio delle attività è di una persona arrestata e due denunciate, trovate in possesso di  droga, due coltelli, una mazza da baseball e arnesi da scasso. Controllati anche numerosi locali, 6 dei quali sanzionati e dove sono stati sequestrati circa 150 kg di generi alimentari.

I Carabinieri hanno arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti un 54enne del Senegal, senza occupazione e con precedenti, controllato in piazza San Calisto e trovato in possesso di 50 g di hashish e denaro contante, ritenuto provento dello spaccio. Due 35enni, uno italiano e uno bosniaco, sono stati denunciati a piede libero per porto di armi ed oggetti atti ad offendere perché, durante i posti di controllo alla circolazione stradale in via Dandolo e in via Mameli, sono stati sorpresi a bordo delle rispettive autovetture, il primo in possesso di un grosso coltello, di un set di chiavi multiuso e di una mazza da baseball, il secondo in possesso di un coltello, un piede di porco, un martello e un set di chiavi multifunzione. Tutto quanto rinvenuto è stato sequestrato.

Inoltre, i Carabinieri della Compagnia Roma Trastevere, con l’ausilio del personale del N.A.S. di Roma e del I° Gruppo della Polizia di Roma Capitale, hanno elevato sanzioni amministrative per un totale di circa 14.000 euro a 6 locali controllati, sequestrando circa 150 kg di alimenti. Si tratta di un ristorante in piazza Santa Maria in Trastevere sanzionato per la violazione delle norme sulla tracciabilità degli alimenti e per occupazione abusiva di suolo pubblico con tavoli; un ristorante in via della Fonte dell’Olio per la violazione direttiva in materia di sicurezza alimentare, insegna esterna abusiva ed occupazione abusiva di suolo pubblico con tavoli; un minimarket in via della Lungaretta,  un ristorante-bar in via della Paglia e un pub in piazza Trilussa per la mancata esposizione dell’ordinanza anti alcool in quattro lingue; una trattoria in via Roma Libera per l’inosservanza delle procedure Hccp e la vendita di alimenti privi di tracciabilità.

I Carabinieri hanno anche sanzionato 16 persone per la violazione dell’ordinanza sindacale perché sorprese a consumare bevande alcoliche sulla pubblica via. Durante l’ingente attività sono state controllate e identificate 401 persone e sono stati eseguiti accertamenti su 90 veicoli.