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Il Tar: via del Corso pedonale, ma il Comune deve trovare entro 10 giorni una viabilità alternativa per i bus turistici

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
Il Tar conferma la pedonale di un tratto di via del Corso, tra largo Goldoni e l'intersezione con via delle Convertite. Nessuna sospensione al momento della decisione del Comune di Roma di ridisciplinare il traffico nel centro storico capitolino. I giudici amministrativi hanno però obbligato l'amministrazione comunale a pronunciarsi su un percorso alternativo dei bus turistici così come indicato dalle stesse aziende. Dieci giorni di tempo per l'adempimento; prossima udienza il 10 ottobre. L'ha deciso il Tar del Lazio con due ordinanze con le quali ha respinto le richieste fatte da Big Bus Tours Rome e CityRoma per sollecitare la sospensione dell'efficacia dei provvedimenti con i quali è stata disposta l'istituzione della zona pedonale di Via del Corso.
Il Tar ha ritenuto che «ad un primo sommario esame proprio della fase cautelare – si legge nell'ordinanza – non appaiono sussistere i presupposti per accogliere la domanda cautelare, in considerazione della prevalenza, nel bilanciamento dei contrapposti interessi, di quello alla sicurezza e alla viabilità, sotteso all'ordinanza comunale impugnata, rispetto a quello della ricorrente, di natura squisitamente patrimoniale, non potendosi ascrivere alla stessa una funzione di servizio pubblico». In più, per i giudici «sussiste l'obbligo in capo all'Amministrazione procedente di pronunciarsi sulla proposta di percorso alternativo a quello precedentemente autorizzato, potendo costituire un migliore contemperamento dei contrapposti interessi rispetto al percorso attualmente consentito, corrispondente a quello previsto per i giorni di sabato, domenica e i giorni festivi nel regime previgente alla pedonalizzazione».

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Roma, l’auto si ferma sull’A1: Anna e Francesco travolti e uccisi mentre mettevano il triangolo

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
(di Raffaella Troili)Erano di ritorno da una vacanza insieme, a Sorrento, dopo gli studi, le trasferte, i momenti lontani. Ma qualcosa è andato storto e due fidanzatini romani, Anna Donzelli, 22 anni, e Francesco Maresca, 23, hanno trovato la morte sull'autostrada A1 Napoli Milano, al chilometro 577, all'altezza di San Cesareo.
Erano circa le 17,30 di ieri, quando l'auto su cui viaggiavano, una Citroen C1 si è spenta per via di un guasto. I due ragazzi si sono fermati sulla carreggiata e sono scesi per posare a terra il triangolo. In quel momento arrivava una Seat Leon, guidata da un uomo, che a tutta velocità li ha centrati in pieno facendoli volare per diverse decine di metri. Per la coppia romana non c'è stato nulla da fare. L'uomo che era al volante della Seat è rimasto gravemente ferito ed è stato trasportato dal personale del 118 in ospedale in codice rosso. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco di Colleferro che hanno temporaneamente chiuso la direzione Nord dell'autostrada per poi più tardi riaprire una sola corsia, con il personale di Autostrade per l'Italia impegnato a distribuire acqua agli automobilisti bloccati. Sul posto pattuglie della Polizia stradale e diverse ambulanze del 118. Un'altra tragedia sulle strade, due giovani vite falcidiate. Francesco Maresca e Anna Donzelli si frequentavano da qualche anno, entrambi erano andati a scuola al liceo classico Tasso, lui era un musicista, originario di Sorrento, la mèta da cui rientravano. Aveva studiato Letteratura, musica e spettacolo all'università La Sapienza, ora aveva finito il corso di studi e preparato una tesi sul jazz presso il Saint Louis College of Music di Roma. Lei anche studiava, era stata all'estero, ora era a Roma, dove era impegnata nel sociale e amava ballare.
Poliedrici entrambi, spesso viaggiavano, non solo per studio. Lui impegnato in concerti con il suo sassofono, alla ricerca di sonorità e melodie nuove. Una passione per Chet Baker e interessi a tutto tondo. Nelle foto sui social sorridono abbracciati, le smorfie ingenue e impacciate di chi non si prende sul serio, stretti in capo al mondo, per brevi vacanze. Come dove essere anche ieri pomeriggio, quando la loro auto si è fermata e insieme sono scesi per posare quel triangolo che però non li ha messi al riparo.

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Regione Lazio: oltre 3 milioni di euro ai Comuni per riqualifazione urbanistica

Finanziamenti regionali per oltre 3 milioni di euro assegnati ai Comuni di Aprilia, Pomezia e Lariano per programmi di risanamento igienico sanitario e di riqualificazione urbanistica e ambientale. Questa mattina, su proposta dell’assessore all’Urbanistica, Massimiliano Valeriani, la Giunta regionale ha approvato la delibera per la concessione dei contributi agli Enti locali, che sono stati aggiudicati con bando pubblico secondo quanto previsto dalla legge regionale 6/2007.
In particolare, sono stati assegnati circa 830mila euro al Comune di Pomezia, 1,5 milioni di euro al Comune di Aprilia e 720mila euro al Comune di Lariano per la realizzazione di interventi di urbanizzazione primaria. Lo comunica in una nota la Regione Lazio.

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Faccia a faccia tra la sindaca Raggi e la ministra Trenta: «Nasce il progetto #LaDifesaDeiComuni»

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
Faccia a faccia questa mattina tra la sindaca di Roma Virginia Raggi e la ministra della Difesa Elisabetta Trenta. La riunione, nella sede del ministero, fa seguito ad una serie di riunioni faccia a faccia della prima cittadina di Roma con i ministri del Governo, da Luigi Di Maio a Matteo Salvini. «Oggi ho avuto il piacere di ricevere il sindaco di Roma Virginia Raggi. Abbiamo affrontato tematiche ed interventi a sostegno della Capitale. Ma, soprattutto, abbiamo inaugurato quella che io chiamo #LaDifesaDeiComuni. Presto altri incontri con altri sindaci, per aiutare il Paese!» scrive su Twitter, postando anche una foto dell'incontro, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta. E twitta anche la prima cittadina della Capitale: «Ho incontrato il ministro della Difesa Elisabetta Trenta. Abbiamo parlato di tutela del territorio, poteri di Roma Capitale, degli immobili non funzionali di proprietà del Ministero».
L'uso dei militari per il controllo dei campi nomadi sulla questione dei roghi tossici è una delle ipotesi di lavoro di cui si è parlato nell'incontro. «Abbiamo attivato una cabina di regia su Roma che affronterà anche altri temi tra cui l'uso di beni come forti militari e caserme che dobbiamo gestire magari attraverso progetti congiunti. Possiamo sviluppare tutto il tema del controllo del territorio e dei campi rom», ha detto la sindaca Raggi entrando in Campidoglio. Su una maggiore presenza dell'esercito sul territorio di Roma e sul controllo dei campi rom per la questione roghi tossici la sindaca ha aggiunto: «Ne stiamo parlando, ne parleremo anche con altri ministri. È sicuramente un tema sul tavolo».
Gli immobili «non funzionali» alle esigenze della Difesa potranno essere utilizzati dal Comune di Roma «per l'avvio di ambiziosi progetti sociali» spiega la Trenta. Un incontro, scrive il ministro su Facebook a proposito del faccia a faccia con la Raggi, nel quale «abbiamo affrontato varie tematiche ed interventi a sostegno della Capitale, su cui il ministero può dare un grande contributo, dai roghi tossici ai beni immobili non funzionali. Abbiamo parlato di idee, di comunità, di persone, di futuro». Quello con Raggi, conclude Trenta, è infatti «solo il primo di una lunga serie di incontri, nell'ambito di un'azione che il ministero vuole implementare a sostegno delle città e, più in generale, di tutto il territorio nazionale. Il cambiamento è appena iniziato e noi stiamo dando il massimo, giorno dopo giorno».

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Roma, medici in affitto e reparti chiusi per ferie: la sanità in emergenza continua

(Fonte: la Repubblica, di Carlo Picozza) – Chiudono per ferie reparti e servizi negli ospedali e nelle Asl. O vengono accorpati. La rete dell’ictus continua a essere malata grave: sono azzoppati tre dei quattro centri per il trattamento degli infarti cerebrali ischemici (l’80%; il resto è rappresentato da quelli emorragici). Mancano personale e materiali. E crescono i pericoli di morte e di invalidità delle funzioni cognitive e motorie. C’è posto pure per qualche stramberia estiva nell’assistenza pubblica: il ricorso ( con risultati nulli) a medici in affitto per le guardie notturne in Pronto soccorso o lo spostamento ( con relativa chiusura di accettazioni e ricoveri) di reparti inaugurati qualche mese fa, sotto elezioni. È la nuova sanità regionale, sempre commissariata, ma con assessorato in servizio effettivo.

Qualche ora fa la direzione sanitaria del San Camillo ha disposto la chiusura temporanea della Chirurgia toracica. Motivo: il suo trasferimento dal piano terra del padiglione “Baccelli”, al secondo piano. Ma proprio al piano terra alla fine di febbraio, il reparto era stato inaugurato, in pompa magna. Ora finirà al posto della Chirurgia pediatrica, di fatto scomparsa, perché manca il personale. Nei giorni scorsi, complici le ferie, sempre la direzione sanitaria aveva fatto chiudere uno dei due reparti di Pneumologia e cancellato di fatto le degenze dell’Endoscopia toracica.

Così, nell’ospedale di Monteverde le malattie respiratorie sono in affanno. Come i medici del Pronto soccorso costretti a turni massacranti e a mansioni spurie, come l’assistenza a una quarantina di degenti che, non trovando posto nel reparto giusto ( dopo il sacrificio sull’altare del rientro dal deficit, di 600 letti voluto dall’ex dg, Luigi Macchitella), stazionano lì, nella front line ospedaliera. La stessa dove le morti sono quasi sei volte di più di quelle del 2000 (erano 64; sono state 400 nel 2017) mentre si è quasi dimezzato il numero degli accessi quotidiani ( da 300 a 160). E la direzione che fa? Con una “ lettera aperta” ai 3.800 dipendenti ( refrain: “ Io non ci sto”), cerca i colpevoli tra i sanitari che parlano con i giornalisti, invece di riorganizzare l’ospedale, visto l’allarme di quei dati.

Accade nell’azienda ospedaliera più grande d’Europa. Che resta però il monumento ai “caduti” della rete dell’ictus, avendo l’unico centro di trattamento in funzione ( chiuso quello del Gemelli per un guasto all’angiografo; attivi solo di giorno, weekend esclusi, quelli dei Policlinici Umberto I e Tor Vergata). Ma anche al San Camillo, soprattutto in Pronto soccorso, cominciano a scarseggiare stent, guide e cateteri.

All’Umberto l, che del Vecchio Continente è l’ospedale universitario più grande, la musica è la stessa. Con qualche variante “creativa”, come il ricorso (vano) a medici in affitto per coprire (“fino al 31 agosto”) 48 turni di guardia notturna in Pronto soccorso. Anche qui, e negli altri ospedali, servizi e reparti accorpati, se non chiusi del tutto, dai day hospital ai day surgery, alle Chirurgie, con rinvio a settembre ( per i meno sfortunati) degli interventi programmati.

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Termini, furti e rapine: 4 custodie cautelari

Sono stati catturati nella mattinata odierna, dal personale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Lazio, quattro italiani facenti parte di un’associazione criminale dedita ai furti e rapine sui treni notturni nella tratta Villa San Giovanni-Roma. I quattro, tutti residenti tra Napoli e provincia, erano soliti mettere a segno i colpi approfittando del sonno dei viaggiatori e giungendo finanche a minacciare il personale ferroviario in servizio a bordo treno.

L’attività di indagine, iniziata nel 2015 a seguito di una recrudescenza di episodi delittuosi, si è basata inizialmente sulla descrizione fornita dalle vittime e dal personale di bordo. Ne sono scaturiti mirati servizi di scorta a bordo dei convogli interessati da parte degli operatori della polizia ferroviaria in abiti civili per arrivare all’individuazione del gruppo criminale.

L’esito degli accertamenti, trasmesso alla Procura presso il Tribunale di Vallo della Lucania che ha coordinato le investigazioni, si è tradotto nell’emissione a carico dei quattro soggetti di altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti e rapine. Le misure sono state eseguite in collaborazione con i Compartimenti Polizia Ferroviaria per la Campania e per le Marche, Umbria e Abruzzo.

Tra i soggetti destinatari della misura restrittiva: un ventisettenne raggiunto dal provvedimento presso la casa Circondariale di Pescara, dove si trova detenuto per reati analoghi e tratto in arresto nel decorso anno sempre da personale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Lazio; un ventinovenne, rintracciato presso una comunità sita nel Comune di Vasto (CH) e tradotto presso la Casa Circondariale di Vasto; un trentunenne ed un trentasettenne, individuati e rintracciati nelle proprie abitazioni di Napoli e tradotti presso la Casa Circondariale di Poggioreale.

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Termini, rapina due turiste: autista arrestato

Ci sono voluti mesi ma alla fine l’indagine, coordinata dal gruppo “Reati gravi contro il patrimonio” della Procura della Repubblica di Roma, ha portato gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Viminale ad individuare ed arrestare T.A., 41 anni , dipendente di una cooperativa romana di autonoleggio con conducente, responsabile di una rapina ai danni di due turiste. L’episodio risale all’aprile scorso quando le due ragazze arrivate a Fiumicino hanno chiesto all’uomo di portarle  in un hotel del centro cittadino concordando con questi il prezzo di 58 euro.

Al termine della corsa, tuttavia, dopo aver già preteso più soldi dalle clienti lungo il tragitto, il conducente  ha provato a truffarle nascondendo la banconota da 50 euro ricevuta insieme ad un'altra da dieci euro e pretendendone un'altra dello stesso valore.   Scoperto da una delle due clienti che aveva visto il movimento, l’uomo è salito velocemente in macchina e nonostante una delle ragazze, postasi di fronte all’autovettura, reclamasse a gran voce la restituzione dello zaino rimasto dentro, l’uomo accelerando e frenando bruscamente facendo finta di investirla, riusciva ad allontanarsi. Dopo la denuncia formalizzata presso gli uffici del commissariato Viminale , gli investigatori, grazie alle telecamere presenti lungo il tragitto   hanno potuto individuare la targa del veicolo che è risultato in uso ad una cooperativa della capitale che fornisce servizio di noleggio autovetture con conducente e l’uomo alla giuda del veicolo, riconosciuto anche in sede di individuazione fotografica sia dalla parte offesa che dalla sua amica.

Da accertamenti successivi è emerso che anche in passato T.A era stato denunciato per fatti analoghi, commessi sempre in danno di turiste straniere con lo stesso modus operandi: la richiesta di una somma maggiorata, rispetto alla tariffa pattuita, culminata anche in un altro caso con l’impossessamento della borsa. Grazie agli elementi raccolti il Giudice delle indagini Preliminari concedeva la misura cautelare, richiesta dalla locale Procura della Repubblica, degli arresti domiciliari a cui gli agenti hanno dato esecuzione .

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Via Tiburtina, la ex fabbrica di penicillina tra l’inferno e l’oblio

(Fonte: Corriere della Sera, di Giuseppe Pullara) – Uscendo da Roma, sulla via Tiburtina, per chi volesse dare un’occhiata all’Inferno non c’è che inoltrarsi nella foresta di vecchio cemento arrugginito che si trova tra Ponte Mammolo e San Basilio. E’ una ex fabbrica di penicillina – Leo, la prima in Italia – in azione negli anni ’50 e abbandonata da decenni. La sera vi confluisce alla spicciolata una folla di disperati in gran parte africani, ma ci sono ormai anche italiani. Vi trovano riparo, tra amianto e velenosi residui chimici, un migliaio di persone. Molti hanno attrezzato una miserabile abitazione senza acqua, luce e wc. Da anni questa drammatica realtà è nota senza che nessuna autorità pensi di intervenire. Sgomberare, riqualificare: niente di niente. Troppo difficile, troppo costoso. Ogni tanto ci passano vari gruppi di volontariato, angeli inutili che non portano alcuna redenzione.

Qui prende corpo la straordinaria metafora di «Roma, madre matrigna» creata trent’anni fa dal sociologo Franco Ferrarotti. Città dell’accoglienza dai tempi di Augusto, ora Roma si accontenta di accogliere benevolmente solo i turisti, che portano un po’ di moneta. Niente braccia aperte per i diseredati dell’ex fabbrica, a loro non pensa nessuno. Non si tratta tanto di sgomberare, ma di creare un’alternativa possibile facendo precise scelte di bilancio. Se la sindaca Raggi prendesse il toro per le corna e riqualificasse l’inferno, solo per questo passerebbe, con indubbio merito, alla storia.

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Cronaca

Punto Donna, inchiesta Fausto Brizzi: richiesta l’archiviazione

Paola Guerci, nella sua rubrica "Punto Donna" a Radio Roma Capitale, ha sottolineato le ntotizie più interessanti della giornata al femminile: "Dopo le prime denunce di Holliwood le donne di tutto il mondo sono uscite allo scoperto con storie di molestie sessuali. In Italia è stato proprio Fausto Brizzi ad essere finito al centro delle polemiche. Il regista, infatti, era stato inserito tra gli indagati per le accuse di violenza sessuale dopo la denuncia di tre donne. Gli episodi si sarebbero verificati nel 2014, 2015 e 2017. Per l'inchiesta è stata richiesta l'archiviazione. Tale archiviazione è stata coordinata dal Procuratore Aggiunto Maria Monteleone. Per i PM il fatto non sussistite".   

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Migrazione dei rifiuti, Ieva: “L’estensione del nuovo modello di raccolta differenziata risolverà il problema”

Alessandro Ieva, assessore all’Ambiente dell’X Municipio, è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale per parlare della raccolta differenziata e del pendolarismo dei rifiuti.

"Siamo molto soddisfatti – spiega  – del nuovo modello di raccolta differenziata, calato attraverso un censimento di Ama che ha scoperto 42.000 cittadini sconosciuti ai server. Dovrà essere estesa a tutto il municipio. Per quanto riguarda, la migrazione dei rifiuti, che c’è sempre stata, era stato tenuta in conto. Questo problema sarà risolto con l’estensione della misura al territorio municipale. 

L’assessore passa poi alla questione relativa all’informazione, rispondendo ad una domanda di un ascoltatore, sulla questione della raccolta differenziata: “ Ritengo – spiega  l’assessore – che l’informazione venga fornita in maniera corretta tramite gli incontri, le comunicazioni e gli opusculi informativi. Anche  Ama ha partecipato all’opera informativa.

Per quanto riguarda il futuro, il modello partito da Axa nei primi di giugno e si sta muovendo in altri quartieri, dove stiamo distribuendo i kit. Siamo in costante contatto con Ama al fine di ridurre il pendolarismo e l’abbandono dei rifiuti. E’ incredibile che ciò avvenga nonostante l’esistenza di isole ecologiche e servizi a domicilio. Un modo attraverso cui combattere il fenomeno è  sostituendo i cassonetti con cassonetti intelligenti. 

Ieva si esprime anche sulla Riserva di  Castel Fusano: "La pineta – spiega l’assessore – è di competenza di Roma Capitale. Sono stati fatti diversi interventi, come l’inserimento di telecamere, i droni, gli interventi di bonifica e la presenza di un presidio costante.