Michele Azzola, segretario della CGIL di Roma e Lazio, è stato intervistato da Jacopo Nassi. In merito all'inchiesta sul tenere aperti i negozi la domenica, Azzola ha affermato: "La CGIL ha presentato una proposta di legge in Parlamento perchè le liberalizzazioni e assenza di regole che si sono determinate negli ultimi dieci anni ha creato molta precarietà e costi per i negozi che stanno portando alla chiusura di moltissime piccole attività. L'Italia è l'unico paese europeo che ha un far west. La liberalizzazione degli orari non ha portato ad una nuova occupazione e anzi, si tratta di un saldo a perdere. Si è scaricato il costo dell'apertura delle nuove strutture sui lavoratori. Si sono sviluppati contratti part time di 18 ore che portano a 400 massimo 500 euro al mese. Non siamo per la chiusura della domenica a prescindere. Bisognerebbe riportare sul territorio la discussione".
Sul reddito di cittadinanza e sui "navigator": "Purtroppo la norma nasce pasticciata e non tiene conto della differenza fra Regioni e Stato. Bandire un concorso per assunzione regolare in pubblica amministrazione richiederebbe del tempo. Situazione che non aiuterà. Un precario che dovrà occuparsi di un altro precario".
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Apertura centri commerciali domenica, Azzola (CGIL): le liberalizzazioni senza regole hanno creato maggiore precarietà
