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Antonio De Santis: in corso una rigenerazione della macchina amministrativa

Antonio De Santis, Assessore alle Risorse Umane, Personale Scolastico e Servizi Anagrafici di Roma Capitale, è stato ospite negli studi di Radio Roma Capitale. 

L'Assessore è stato nominato da gennaio, ma in questi mesi sono tante le iniziative che ha già portato avanti.

Fra le varie questioni affrontate nel corso dell'intervista con il conduttore Jacopo Nassi c'è stata quella del contratto collettivo decentrato, firmato la scorsa settimana. A tal proposito De Santis ha detto: "E' il secondo contratto decentrato che firmiamo dopo quello di maggio 2017. Vengono dopo una stagione conflittuale che si era palesata con manifestazioni nel 2014-2015. L'obiettivo è quello di promuovere e stimolare al meglio l'erogazione dei servizi. Abbiamo pensato a ristrutturare. Il primo problema è stato quello del salario accessorio. Il primo contratto ha superato l'atto unilaterale non condiviso con i dipendenti e adesso siamo arrivati alla sottoscrizione di un secondo contratto che rappresenta un passaggio importante anche culturale. L'obiettivo fondamentale è quello di erogare servizi migliori per i cittadini. Il livello di conflittualità del passato non aveva aiutato. Vogliamo premiare il merito in una delle aziende pubbliche più grandi di Europa. Si trattava infatti di un ente complesso. Siamo riusciti a riportare un clima diverso. Abbiamo bisogno di persone motivate e questa è la sfida".

Sul percorso fatto sulle assunzioni e stabilizzazioni del personale nel Comune, De Santis ha detto: "Tema di cui vado particolarmente orgoglioso. Parlando con Raggi puntammo sulla rigenerazione della macchina amministrativa. L'età media era di 56 anni: esperienza importanza, ma bisognava introdurre energie nuove. Non si dice molto in giro, ma abbiamo ricambiato il 21% del personale di Roma Capitale. Abbiamo fatto 4800 assunzioni e un numero significativo di uscite pensionistiche. Si tratta di numeri molto importanti. Abbiamo fatto un ritocco all'ingranaggio modificando anche alcuni contratti. Considerate che gli istruttori amministrativi, la categoria C, nella stragrande maggioranza dei casi sono possessori del titolo di laurea. Anche sulle categorie C la maggior parte dei neo assunti è laureato. Un tema che investe la pubblica amministrazione in generale e c'è stata anche un'apertura alle assunzioni a livello nazionale. Sono state saltate due generazioni a livello di assunzioni pubbliche. Pochi intorno ai 40 anni sono funzionari pubblici, molti over 50". 

Per quanto riguarda il lavoro svolto con la Polizia Locale, l'Assessore ha sottolineato: "Per noi è importante la rigenerazione. Abbiamo voluto abbassare la media di età. Negli ultimi due anni abbiamo assunto circa 1000 agenti di Polizia Locale e vogliamo scorrere ulteriormente questa graduatoria nel corso di questo anno. Procederemo anche con lo scorrimento della graduatoria che vogliamo chiudere per poi bandire un nuovo percorso. Secondo noi la Polizia Locale rappresneta il biglietto da visita della città. Non deve essere intesa sola come Municipale che eroga le multe. I neo assunti svolgono servizio su strada e c'era necessità di fare un presidio maggiore sulle vie di Roma era qualcosa che richiedeva la cittadinanza. L'agente deve essere visto come soggetto vicino ai cittadini. Noi vogliamo fare una sorta di vigile di prossimità, una persona vicino al cittadino. I primi risultati sono confortanti. Sono contento di incontrare per strada gli agenti di Polizia Locale e da qui a poco ne vedremo anche altri. La Polizia Locale svolge una serie di attività amministrative non di poco conto".

Sul rapporto con i dipendenti comunali si è parlato di un "nuovo corso", un modo per interpretare diversamente il lavoro con i dipendenti: "Abbiamo voluto investire sulle risorse di Roma Capitale tramite percorsi di merito con l'obiettivo di migliorare l'erogazione dei servizi. Concentrarsi solo e soltanto su chi non ha voglia di lavorare non porta a nessuna parte. Vogliamo investire su chi ha voglia di lavorare"

Sulla digitalizzazione e sui tempi della carta d'identità elettronica, lavoro svolto anche con l'Assessora Flavia Marzano, De Santis ha specificato: "Il Ministero degli Interni tempo fa ha introdotto l'agendia cie che ha comportato la necessità di portare degli aggiustamenti nei vari Municipi e ha necessitato di un periodo di transizione. Ci viene in soccorso l'assegnazione di nuove e 60 risorse negli uffici anagrafici. Nel mese di giugno un nuovo gruppo di dipendenti andrà negli uffici anagrafici dove c'era anche un problema di forza lavoro. La Zecca dello Stato ci ha dato personale per fare corsi formativi, il lavoro che svolgiamo con loro è di sinergia. Spesso alcuni cittadini che si erano prenotati, non si presentano a ritirare la carta d'identità e questo creava dei problemi con i tempi. Abbiamo dei report confortanti: il trend è miglioramento. In alcuni Municipi già si possono sbrigare delle pratiche in minor tempo. Stiamo puntando a raggiungere lo standard dopo l'estate. Stiamo accellerando il processo".

Il conduttore, in conclusione, ha chiesto ad Antonio De Santis come è fare l'Assessore a Roma? Egli ha risposto: "Per me un onore rappresentare Roma. La fatica è tantissima, difficile coordinare 23mila dipendenti. Ringrazio sempre il Dipartimento Risorse Umane che mi da una mano. Una grandissima sfida che porto avanti con la Sindaca e siamo certi di raggiungere gli obiettivi prefissati".