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Cronaca

Allunaggio, Pulcini: risposta degli USA ai programmi spaziali russi

Il 20 luglio è l'anniversario dell'allunnaggio. Nel 2019 festeggiamo quindi 50 anni dall'inizio del programma spaziale. A parlarne in maniera approfondita è stata la Professoressa di Storia delle Relazioni Transatlantiche al Dipartimento di Scienze Politiche di Roma Tre, Giordana Pulcini, che ha detto: "La corsa allo spazio inizia quasi con la guerra fredda perchè era uno degli elementi della competizione sia per un fattore economico e tecnologico e anche come strumento di propaganda. I primi risultati positivi vengono ottenuti 12 anni prima dall'Unione Sovietica quando viene lanciato nello spazio lo Sputnik, il primo satellite nello spazio. A causa di questo gli USA vogliono rispondere con un programma che sia in grado di catturare l'immaginario colletivo. Kennedy promette di mandare entro 10 anni l'uomo sulla luna come dimostrazione della capacità degli Stati Uniti di conquistare altri mondi. Kennedy venne ucciso nel 1963 e non vide la realizzazione del progetto, ma ci fu l'allunaggio nel 1969. I sovietici abbandonarono invece il progetto. Le spedizioni Apollo vengono ripetute anche nel 1975. L'incapacità sovietica di raggiungere gli Stati Uniti in diretta rimane nella memoria". 
Sulla teoria del finto allunaggio e che quello del 1969 fosse stato preparato per dare un segnale ai russi, Pulcini ha detto: "Queste teorie sono divertenti così come quelle sugli alieni. Non potevano fingere una cosa del genere dal momento che i sovietici avrebbero potuto smascherarli e gli americani avrebbero registrato una grossa figuraccia". 

La Professoressa ha poi aggiunto:"E' vero che lo sviluppo tecnologico veniva supportato. La necessità di arrivare per primi hai convinto ancora di più gli Stati Uniti a fare una corsa allo spazio. Le idee spaziali vengono quindi abbandonate con la fine della guerra fredda".