Sono 52 le persone indagate nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Roma con al centro gli alloggi popolari. Gli uomini al centro dell'indagine avevano allestito un sistema corruttivo per ogni tipo di commissione. Un meccanismo che garantiva all'interno dell'Ater, in cambio di pagamento, informazioni riservate sulle abitazioni da occupare. Non solo, venivano fornite anche autorizzazioni per regolarizzare la presenza negli immobili e scalare illecitamente la graduatoria.
L'indagine, avviata nel 2015, ha visto il coinvolgimento di un funzionario e un dipendente Ater e anche un dipendente del Comune di Roma. Ad uscire anche le intercettazioni telefoniche con le persone coinvolte. Fra queste una in cui un indagato si lamentava dell'atteggiamento di una persona alla quale aveva fornito l'indirizzo dell'abitazione da occupare: "Mò ti dico! Il signor Rocco una casa dell'Ater la prende quando dico io! Dà i sordi che je dico io, se je sta bene, se no non pija neanche à residenza!".
A finire agli arresti domiciliari oggi sei persone.
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Alloggi popolari, sei persone agli arresti domiciliari per corruzione