Valentino Nizzo, Direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, è stato ospite negli studi di Radio Roma Capitale.
Per iniziare si è fatta una precisazione, molti infatti confondono questo museo con il Museo di Valle Giulia. Il Direttore ha ricordato infatti la storia del Museo con le sue origini "Abbiamo iniziato da poco a farci chiamare ETRU e abbiamo lanciato una nuova identità visiva e anche un nuovo sito per non confondere i visitatori".
Nizzo ha aggiunto: "Papa Giulio III fu il primo a volere questo luogo e ha dato il proprio nome. La location del Museo è merito del Pontefice".
Protagonisti indiscussi del Museo sono gli Etruschi: "Struttura che rappresenta una meraviglia del nostro patrimonio nazionale e il nostro è il museo etrusco più bello al mondo. Abbiamo più di 6000 oggetti esposti per un totale di 50 sale. Oggi ci si confronta poco con questa realtà che è stata gran parte del nostro tempo. Gli Etruschi dalla Lombardia fino alla Campania e quindi gran parte della nostra civiltà dipende da questo popolo".
Sul rapporto fra etruschi e romani: "Si tratta di un rapporto conflittuale da una parte e d'integrazione dall'altra. Fin dall'inizio Roma fu fondata da Romolo con rito etrusco e quindi i romani avevano rispetto per questo popolo. Durante il saccheggio di Alarico i romani chiesero aiuto agli etruschi".
"Alcuni aspetti del rituale del pontefice massimo sono stati presi dagli etruschi. Anche il fascio littorio del fascismo era un simbolo etrusco. La parola "persona" deriva da questa lingua che vuol dire "maschera".
Sulle prossime iniziative che si terranno al museo: "L'unica fermata rimasta aperta è quella di Flaminio che dista 15 minuti a piedi. Abbiamo annunciato qui la mostra incentrata sull'artista Fano e il rapporto con gli etruschi. Il 29 ospiteremo una scrittrice che ha scritto "L'ombra lunga sugli etruschi". Non tutti sanno quanto il mondo etrusco abbia influenzato la nostra arte contemporanea. Il 14 aprile faremo una "fasceggiata" ossia una visita guidata con bambini in fasce e faremo questa mostra dedicata proprio alla maternità. Faremo anche dei laboratori didattici per i bambini. Il nostro museo coninuga un bel contenuto in un bel contenitore. Stiamo lavorando al recupero di locali interni. Vogliamo fare del Museo un epicentro culturale dato che intorno ci sono molti istituti culturali. Nel nostro museo vogliamo trasmettere cultura divertendoci".