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Cronaca

Massimo Frana ospite a Radio Roma Capitale

Massimo Frana, Dottore di ricerca in Filosofia delle religioni, è stato ospite negli studi di Radio Roma Capitale per parlare delle tradizioni legate a martedì grasso e, in generale, al Carnevale.
Prima di entrare nel tema gioioso della festa, Massimo Frana ha voluto fare una premessa parlando di una notizia di cronaca trattata, nei giorni scorsi, ossia sul dimezzamento della pena che c'è stato nei confronti di un uomo che aveva ucciso la moglie. Il Professore ha espresso disappunto in merito: "Il Giudice ha diminuito la pena ad un assassino. Non ho letto la relazione dello psichiatra che avrebbe esaminato il caso. Abbiamo a che fare con persone che fatico a chiamare esseri umani. La sentenza è un ritornare indietro. Una sentenza che ci fa tornare vicini al delitto d'onore che era considerato un attenuante. Noi stiamo lavorando su ogni piano affinchè venga estirpata la violenza sulle donne. Non ci deve essere alcuna giustificazione di fronte alla violenza. A proposito di feste, venerdì c'è la festa della donna e mi sembrava opportuno commentare questa notizia".

Dopo questo cappello introduttivo, Frana ha definito il Carnevale così: "Parola che viene dal latino che significa levare la carne. Questi sono giorni di abbuffate alle quali seguiranno un periodo in cui la carne va levata perchè inizia la Quaresima, un lasso di tempo in cui ci si astiene dal mangiare carne. In tempi passati questa usanza era molto più sentita". 

Frana ha poi lanciato un appello alle mamme: "La maschera è qualcosa in cui identificarsi. Vedo delle maschere terribili (vedi bambina travestita da prostituta o bambino che è stato vestito da Hitler). Il piccolo si riconosce nella maschera, ha una funzione pedagogica e quindi attenzione a quello che si sceglie per il proprio figlio/a". 

Sulle origini del Carnevale, il Professore ha detto: "Il Carnevale pur essendo legato al Cristianesimo ha delle radici più antiche. Il Carnevale si celebrava anche nell'Antica Atene. Le antesterie si celebravano nel mese di Antesterione, periodo in cui si celebravano le antiche dionise. Questa ricorrenza fu voluta da Bisistrato nel VI secolo a.c e parliamo di una ricorrenza antichissima. Il mese di Antesterione andava dalla seconda metà di febbraio alla prima metà di marzo. Nell'antica Atene, per l'occasione, si aprivano le botto. Se per noi il Carnevale è quindi "levare la carne", nell'antichità si aprivano le botti con il vino e quest'ultimo veniva assaggiato. Anche nell'antichità ci si mascherava. Si metteva una maschera per ricordare Dioniso, con lo scopo di celebrare la divinità. Le Antesterie si chiudevano con le torte composte da semi, melagrana (simbolo del ritorno del corpo alla terra), l'uva passa e il grano(simbolo della risurrezione). Questo dolce chiudeva questi giorni di festeggiamenti".

Frana ha citato  poi un pezzo di Platone sul ruolo degli dei e di come abbiano ispirato i poeti. Il passo evoca anche il concetto di maschera: tramite essa si chiedeva alla divinità di prendere forma in noi. Maschera vista come forma di identità, come passaggio fra essere umano e divinità. Maschera come funzione di nascondere al profano qualcosa e, allo stesso tempo, rivelare qualcosa. Maschera come gioco.

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Cronaca

8 marzo, Guerci: varie iniziative nella capitale

In Punto Donna si è parlato di tumore al seno e delle ricerche che sono state effettuate. Guerci ha sottolineato che il tumore al seno è quello più diffuso e si può riuscire a stanarlo per tempo e anche sconfiggerlo. In molti ospedali sono state attivate le breast unit. Paola Guerci ha parlato poi degli scioperi che potrebbero esserci venerdì, giorno della Festa della Donna. Un peccato per la Guerci perchè sarà una giornata piena di eventi. Fra le varie iniziative ce ne è una promossa dall'Unicef e dalla ASL Roma 4 per le donne nel carcere di Civitavecchia. Si chiama "Voci dal carcere" e saranno le detenute a determinare il tema dell'incontro. Alla Casa Internazionale delle Donne c'è un'iniziativa che partirà domani con una serie di incontri sulle donne. 

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Politica

Comune e Lazio Nuoto sempre più distanti

Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del bando di concessione per l’impianto sportivo di viale Giustiniano Imperatore, via di Villa in Lucina, e cioé la struttura gestita dalla S.S. Lazio Nuoto, non sono mancate le polemiche, compresa una manifestazione davanti al Campidoglio. Oggi pomeriggio l'incontro in Sala della Piccoloa Protomoteca tra il Comune, rappresentato dall'assessore Daniele Frongia e il presidente della Commissione Sport Angelo Diario, e la Lazio Nuoto, compresi il legale che ha in carico il ricorso al TAR e il presidente della SS Lazio Antonio Buccioni. Confronto duro e posizioni delle due parti che sono rimaste le stesse: «Hanno fatto ricorso al TAR e vedremo – ha affermato l'assessore Frongia al termine dell'incontro – ma noi siamo disponibili a eventuali osservazioni da sottoporre agli uffici. E' un bando che premia lo sport e il territorio per ben il 70%, mentre l'offerta economica è solo il 30. Abbiamo poi un regolamento nuovo che garantisce i cittadini per il servizio. Da questo punto di vista siamo tranquilli per il lavoro fatto fino adesso». Posizione all'opposto quella del presidente della Polisportiva Lazio Antonio Buccioni: «Mi sembra di cogliere un atteggiamento del tipo vorrei ma non posso – ha detto Buccioni – e il problema resta. Il bando è uno strumento amministrativo che la legge oggi prevede, ma non sarà così in eterno. Le modalità con cui si è concretato offrono degli ampi motivi di preoccupazione e scetticismo. Comunque non sono modulati sul riconoscimento della funzione sociale e sportiva della società sportiva. Lo sport deve essere un fine e non un mezzo. Questa elementare divisione sulla funzione dello sport – ha concluso Buccioni – mi sembra sia completamente avulsa da questo bando».

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Politica

Depositati nuovi accordi territoriali comprensivi di canoni per studenti universitari

Presso il Dipartimento Patrimonio e Politiche Abitative di Roma Capitale è avvenuto un secondo deposito relativo ai nuovi accordi territoriali per la stipulazione dei contratti di affitto a canone concordato comprensivi della fattispecie rivolta agli studenti universitari sul territorio del Comune sottoscritti da CONFABITARE, UNIONCASA, ASSOCASA, TECNOBORSA e le associazioni di studenti universitari VENTO DI CAMBIAMENTO – FENIX, ASUM e CNCPE.
Il deposito giunge a seguito dell’iter avviato su impulso dell’Assessorato Patrimonio e Politiche Abitative di Roma Capitale, che preso atto dell’assenza di rinnovo degli accordi territoriali per gli affitti agevolati dal 2004 ha convocato, nel maggio scorso, organizzazioni della proprietà edilizia e degli inquilini perché avviassero i lavori e le interlocuzioni al fine di giungere a definire le nuove fasce di canone rapportate alle mutate condizioni sociali ed economiche.
“Prendiamo atto dell’avvenuto deposito di un secondo testo di accordi territoriali per gli affitti a canone concordato, comprensivo dei canoni di affitto rivolti agli studenti universitari. Un segnale positivo, anche per il contrasto del fenomeno degli affitti in nero. Abbiamo ritenuto fondamentale dare l’impulso necessario affinché le parti avviassero le interlocuzioni finalizzate al deposito di nuovi accordi territoriali per gli affitti agevolati sul nostro territorio. Preso atto che il dialogo avviato tra organizzazioni ha portato al deposito di due accordi anziché di un testo unitario, cogliamo dal lavoro compiuto un segnale di attenzione importante alle mutate esigenze dei cittadini, che arriva dopo 15 anni di stasi. La situazione sociale ed economica è mutata e parallelamente devono essere aggiornati gli strumenti a disposizione. L’impegno dell’Amministrazione su questo fronte è massimo”, dichiara l’Assessora al Patrimonio e alle Politiche Abitative di Roma Capitale Rosalba Castiglione.
 

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Sport

La 2ª Snow Side Cup è dell’Orsello Magnola

La pista Montefreddo Settebello del comprensorio di Ovindoli Monte Magnola ha ospitato anche la prova di gigante dei Campionati Regionali di Sci Alpino del Comitato Lazio e Sardegna della FISI, valevoli per la 2° Snowside Cup – Trofeo Kinder + Sport. La manifestazione è stata organizzata dallo SC Snow Side Team e dallo SC Orsello Magnola. Dopo un’autentica battaglia sul filo dell’ultima discesa, l’Orsello Magnola ha confermato il successo ottenuto lo scorso anno, battendo in volata lo SC Il Lupo e lo SC Livata. Sotto il podio, ma vicino nel punteggio, anche lo SC Terminillo. Sette sci club diversi sono riusciti a conquistare almeno un titolo regionale. Rinviato il Super G. «Classifica per società molto combattuta – ha affermato il Direttore dello SC Orsello Magnola Andrea Ruggeri – segno che il livello medio degli sci club del CLS è più competitivo. Ci può essere l’errore individuale, ma i valori dei primi quattro, cinque club sono abbastanza omogenei». La giornata di sole non ha condizionato la pista che ha svolto in maniera perfetta il compito di far scendere in gara oltre 200 atleti dalla categoria senior ai Baby di 8 anni. In dieci sono stati in grado di centrare la doppietta slalom-gigante: Super Baby Michele Perrino (Il Lupo); Baby 1 Flavia Resta (Il Lupo); Baby 2 Lavinia Sambuco e Filippo Maria Calzetti (Sarnano Jast); Cuccioli 2 Eleonora Di Paola (Livata) e Edoardo Lallini (Livata); Ragazzi Francesco Mazzocchia (Orsello); Allievi Giorgia Tari (Livata); Senior Sara Forcina (Campocatino) e Gian Marco Coicchio (Sarnano Jast).. «Un po’ la fortuna, un po’ le condizioni del meteo e le decisioni prese in commissione di giuria – ha affermato il Direttore dello SC Snow Side Team Lorenzo Sant’Andrea – hanno fatto sì che tutto sia andato in maniera perfetta, chiudendo anche in tempi contenuti la gara. Direi che il bilancio di questi due giorni di competizioni sia decisamente positivo». Classifica a squadre 2° Snow Side Cup (prime posizioni): 1) Orsello Magnola 2323; 2) Il Lupo 2293; 3) Livata 2106; 4) Terminillo 2043; 5) Snow Side Team 1154.

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Cronaca

Formula E, Lampariello: Non siamo stati convocati dal Comune

Paolo Lampariello, Presidente dell'Associazione Ripartiamo dall'Eur Onlus, è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale per fare il punto sulla nuova Formula E.
Prima di tutto Jacopo Nassi ha chiesto un aggiornamento sulla situazione dell'Eur. A tal proposito Lampariello ha affermato: "La situazione è invariata e il problema della prostituzione è sempre presente nelle nostre strade. Forse, grazie all'intervento dei Carabinieri, un po' è diminuita ma si continuano a compiere atti sessuali in mezzo alla strada. La situazione è molto delicata".

Sulla situazione della Formula E, il Presidente ha detto: "Non siamo stati convocati dal Comune. L'Eur è stato preso di mira da qualche anni dal punto di vista economico. Prima eravamo una sorta di isola felice. Dal 2000 tutto è cambiato. Si punta sull'economia, ma ci sono ancora tante questioni irrisolte. Sono passate varie amministrazioni e ci sono ancora dei problemi non risolti (come quello dell'Acquario). La Formula E ha rappresentato l'anno scorso la prima occasione e avevamo detto di "si" all'evento per dare un tono al quartiere. Avevamo chiesto la piantumazione delle piante, il rifacimento dei marciapiedi(e su questo il Presidente del Municipio ha dato una forte spinta e qualcosa si stava realizzando), uno stop alla movida, una norma anti corruzione e avevamo chiesto di partecipare ai Tavoli, a differenza dell'anno scorso e infatti l'evento non è stato positivo. L'anno scorso per 2-3 giorni non circolava nessuno durante la manifestazione. Avevamo chiesto di partecipare perchè noi conosciamo il territorio. La Formula E doveva essere un volano per l'economia, ma non lo è stato. Avevamo cercato di ricreare degli eventi all'Eur. Abbiamo chiesto di essere più partecipativi come residenti. Avevamo chiesto di non spaccare la Cristoforo Colombo in due come era stato fatto l'anno chiesto. Il Comune di Roma non ci ascolta e questa volta ci siamo accorti che è stato fatto un incontro, ma non ci hanno invitato. Noi vorremmo cercare di dare una mano in questa manifestazione per dare meno problemi ai cittadini e ai residenti. Se non avverrà quello che abbiamo chiesto, il terzo anno prenderemo dei provvedimenti. Nella nostra Associazione ci sono sette Commissioni e sceglieremo quale percorso intraprendere, se anche dal punto di vista legale. Dobbiamo attendere gli eventi, vedere cosa accade e poi decideremo". 

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Cronaca

Sgombero ex Penicillina e abbandono animali, Stefani: non essendoci una norma precisa, abbiamo difficoltà ad intervenire

Luana Stefani dell'Onlus "I gatti del Verano" è intervenuta ai microfoni di Radio Roma Capitale per parlare della situazione dei gatti dopo lo sgombero dell'ex fabbrica di Penicillina a Tiburtina. A tal proposito Stefani ha affermato:"Purtroppo gli sgomberi incidono anche sugli animali. Roma, vive quotidianamente insediamenti su tutto il territorio. Una volta erano tipo baraccopoli, adesso queste persone prendono e occupano fabbriche o stabilimenti che poi vengono abbandonati. Soprattutto nella Valle dell'Aniene ci sono varie fabbriche abbandonate e qui trovano riparo molti gatti. Queste persone portano con loro sempre animali: cani, gatti e anche galline. Noi ci troviamo in difficoltà. Non c'è una normativa specifica e tutto viene lasciato al buon senso degli operatori. Noi come associazioni veniamo interpellati, ma non c'è una norma precisa e non sappiamo come intervenire. Sappiamo che ci sono poveri animali abbandonati che vagano per il territorio. Queste persone vengono fatte evacuare e poi arrivano le ruspe. I gatti appena sentono i rumori si vanno a nascondere e quando sentono il rumore delle ruspe tendono a nascondersi. Questi gatti spesso vengono schiacciati dalle ruspe".
Per quanto riguarda l'attività della Onlus nella colonia felina del Verano, Stefani ha detto: "Quando eseguivamo le catture per sterilizzarli, all'inizio abbiamo trovato una situazione di apocalisse. I gatti del Verano sono una sorta di guardiani della pace. Vegliano sulle persone e sui cari. Parliamo però di animali abbandonati ai fenomeni atmosferici".
 

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Cronaca

Vigne Nuove, convalidato il fermo per la donna accusata di omicidio

Il Gip del Tribunale di Roma, ieri mattina, ha convalidato il fermo della cittadina marocchina di 47 anni, compagna dell’uomo, connazionale di anni 34 anni, trovato cadavere nel loro appartamento di via Dino Galli, in zona Vigne Nuove a Roma, lo scorso 31 gennaio. Appena atterrata in Italia, proveniente dal Marocco dove si era recata, contrariamente a quanto prescrittole, per sfuggire alla cattura, alla donna i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma avevano notificato un decreto di fermo di indiziato di delitto, a firma del PM dott.ssa FINI della Procura della Repubblica di Roma che ha condotto le indagini, perché indagata per i reati di omicidio aggravato e occultamento di cadavere.
I Carabinieri intervenuti nell’appartamento il pomeriggio dello scorso 31 gennaio, avevano infatti trovato esanime il cittadino marocchino, adagiato su una sedia a rotelle ed avvolto in due buste di cellophane. Già le preliminari dichiarazioni rese dalla donna in sede di interrogatorio, svoltosi fino a notte fonda nella caserma dei Carabinieri di via In Selci relativamente al decesso del compagno, si erano dimostrate lacunose e non avevano chiarito i motivi né le ragioni per le quali il corpo fosse stato occultato. L’esito dell’autopsia e degli esami tossicologici ha successivamente evidenziato che la causa della morte del cittadino marocchino, riconducibile alla donna fermata, sia da ascrivere ad avvelenamento causato da un mix di alcool etilico e clonazepam (antidepressivo appartenente alla classe delle benzodiazepine, con alto potere sedativo). E’ stato altresì accertato che in passato tra l’uomo e la donna si erano registrate alcune liti e che quest’ultima, successivamente al decesso del compagno ha cercato di occultarne il cadavere, chiedendo l’aiuto di un conoscente al quale, in cambio, ha offerto del denaro. Quest’ultimo, pur essendosi procurato una sega che sarebbe servita a tagliare a pezzi il cadavere, non riusciva a portare a termine il comune intento anche per il successivo intervento dei Carabinieri.
Dopo la convalida del fermo, all’indagata è stata applicata la misura cautelare della custodia cautelare presso il carcere di Rebibbia.
 

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Cronaca

Violenza sulle donne, Avv. Gassani: cambiamento culturale che deve iniziare nelle scuole

 
L'8 marzo sarà la giornata per riflettere sul tema della violenza contro le donne. All'indomani della sentenza del Tribunale di Bologna che ha diminuito la pena ad un uomo che aveva ucciso la sua compagna con il Tribunale ha parlato di una sorta di giustificazione, in Punto Donna si è parlato di questa decisione. Molti parlamentari hanno parlato di un vero e proprio scandalo. L'Avvocato dell'Associazione Matrimonialisti Familiaristi Italiani, Gian Ettore Gassani, è intervenuto nel corso della rubrica per commentare con Paola Guerci questa sentenza che sembra un passo indietro rispetto al lavoro che si sta facendo per combattere il femminicidio. L'Avvocato matrimonialista ha affermato: "Una sentenza che fa discutere e che ci fa tornare al delitto d'onore che è stato abrogato solo nel 1981. Aspettiamo tutti di leggere la motivazione di questo provvedimento. Da quello che ho letto c'è stato uno sconto perchè c'è stata una confessione. Mi sembra una motivazione debole che fornisce dei precedenti pericolosi. Ogni due giorni una donna viene assassinata e quindi il femminicidio è un problema nazionale. La donna viene vista come un oggetto per alcuni uomini. Oltre alle morti, c'è un dato allarmante legato al numero di violenze fisiche o psicologiche. Il Codice Penale deve essere modificato e il codice rosso può essere un aiuto, ma prima di tutto bisogna cambiare la cultura. Il cambiamento culturale deve iniziare nelle scuole, sui mezzi di comunicazione e sui social. Basta con le favole in cui la donna ha bisogno del principe azzurro per salvarsi. Dobbiamo cambiare l'idea del rapporto uomo donna fin da piccoli. Possiamo inasprire le pene e dare ergastoli, ma non risolveremo il problema di fondo. Quando interrogo alcuni personaggi in tribunale mi rendo conto che certi uomini sono convinti di quello che hanno fatto per una questione di idee e cultura. La violenza nei confronti delle donne è l'emergenza numero uno e per questo per il prossimo 8 marzo come associazione stiamo organizzando un evento. Si terrà in via di Ripetta, presso Piazza del Popolo, e si tratta di un incontro sponsorizzato da me e da tanti colleghi avvocati uomini per far capire che quella della violenza di genere è una questione che riguarda tutti. Amo mia figlia più di me stesso e tutti gli uomini che amano le loro figli, madri e mogli devono capire che questa è una battaglia di civiltà. La festa della donna deve essere una battaglia di tutti. Opportuno ricordare le donne tutti i giorni".

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Politica

Striscione no vax, Bonafoni: recentemente non avevo rilasciato dichiarazioni, ma come Giunta si continua ad andare avanti

Marta Bonafoni, Consigliera regionale della Lista Civica Zingaretti, è stata intervistata da Jacopo Nassi ai microfoni di Radio Roma Capitale.
In apertura la consigliera ha espresso solidarietà a quanto successo alla Locanda dei Girasoli. Poi si è parlato di uno striscione ingiurioso recapitato alla consigliera Bonafoni da parte dei No Vax la scorsa settimana: "Non mi è piaciuta la modalità con cui mi è stato recapitato questo striscione di due metri con una rivendicazione no vax. Era un messaggio anonimo in cui si diceva di non fare strumentalizzazione sui figli. Sono andata a ritroso nel tempo cercando di capire quanto ho fatto. Ho fatto dichiarazioni sui vaccini, ma era almeno un anno che in Commissione sulla Salute non dicevo nulla. E' un messaggio che accarezza un fanatismo che non fornisce possibilità di confronto. Sul bambino che doveva tornare a scuola dopo esser guarito dalla leucemia e non ha potuto farlo perchè c'erano bambini non vaccinati. In quell'occasione non rilasciai interviste, ma lo fece la Giunta di cui faccio parte. Adesso in Italia molti credono di potersi sostituire ai medici, non è così che si affrontano temi di questo tipo. Lo striscione è stato segnalato e si continua ad andare avanti".