(Fonte: www.repubblica.it)
Stop alle cartelle, congelati quasi tutti gli atti della riscossione. È il provvedimento assunto dall’amministratore delegato di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, che consentirà a migliaia di contribuenti di Roma e del Lazio di non avere brutte sorprese sotto l’albero, almeno fino alla Befana. Dal 24 dicembre all’8 gennaio 2017 era previsto, infatti, l’invio di circa 68mila cartelle. Non è e non può essere – spiegano da Equitalia – un blocco totale in quanto alcuni atti cosiddetti inderogabili saranno comunque notificati anche durante queste due settimane, anche se in buona parte attraverso la posta elettronica certificata.
Ma per il resto l’operazione ‘zero cartelle’ prevede la sospensione nel Lazio della notifica di 57.278 atti, mentre quelli inderogabili e che quindi comunque saranno inviati sono circa 10.500. “È un time out, una sospensione – spiega l'amministratore delegato di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini – che rientra nel quadro di riforma di un sistema di riscossione che deve essere più dalla parte dei cittadini e non contro. I progetti messi in campo nei 18 mesi della mia guida e col nuovo Consiglio di amministrazione dimostrano, con i numeri, che era stata intrapresa la strada giusta e che si può fare riscossione e recupero dell’evasione anche stringendo un patto di fiducia con imprese e cittadini”.
Nel dettaglio, a Roma saranno sospesi 40.049 atti, e inviati poco più di 8mila. Dopo la Capitale, è Latina la provincia col maggior numero di atti 'congelati' (7.652) seguita da Frosinone (4.718), Viterbo (3.110) e quindi Rieti con 1.751 avvisi di accertamento esecutivo e avvisi di addebito che non verranno notificati nelle due settimane natalizie.
Nella speciale classifica delle regioni, il Lazio è seconda dopo la Campania (57.348) e precede la Toscana in cui saranno sospesi 41.284 atti.
Guardando i numeri degli atti prodotti da Equitalia in questi ultimi 3 anni, si nota che nel Lazio sono in progressiva diminuzione (-16%) i dati relativi alla produzione e alla notifica di atti (cartelle, avvisi, eccetera) passati dai 4,2 milioni del 2014, ai 3,8 milioni del 2015, fino a una stima per il 2016, non ancora concluso, di 3,5 milioni. Un segno valutato positivamente dal sistema fiscale a testimoniare che i contribuenti del Lazio sono più virtuosi rispetto ad alcuni anni fa. Roma e la sua provincia in particolare nel 2014 ha fatto registrare 3,2 milioni di atti di Equitalia recapitati a imprese e famiglie, scesi a 2,8 milioni nel 2015 e a poco più di 2,5 milioni previsti per il 2016, con un calo rispetto a 3 anni fa del 17.4%.
Bene anche Frosinone: 324.561 atti nel 2014, calati a 291.363 l’anno successivo e circa 274 mila previsti nel 2016 (-15.5% rispetto al 2014). Così anche Viterbo dove nel 2016 sono stati notificati il 9% di atti in meno, infatti, dai 188.793 del 2014, a 182.801 nel 2015, ai 171mila circa di quest’anno. In testa a tutti (-18%) Rieti e provincia, passata di 98 mila del 2014 a 95.071 del 2015 alla previsione per il 2016 di 80mila.
Unica area col segno ‘più’ è quella di Latina, che cala del 9,6% nel 2016 rispetto al 2014 passando da circa 427 mila atti a 386mila nel 2016, mentre rispetto allo scorso anno vede un incremento del 9%, perché nel 2015 Equitalia ha notificato poco più di 354mila atti.