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Politica

Trasporti: incontro Raggi – Toninelli

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha incontrato oggi al Mit la sindaca di Roma, Virginia Raggi. Nel corso del tavolo sono stati affrontati diversi temi legati al rilancio del Trasporto pubblico locale a partire dall’ammodernamento delle sue infrastrutture: dalle linee metro alla ‘cura del ferro’, dai nuovi tracciati tramviari fino alle ferrovie cosiddette ex concesse.
«Parte oggi un’interlocuzione istituzionale fattiva, grazie alla quale Roma potrà sempre più migliorare i servizi offerti ai suoi cittadini, anche attraverso l'auspicabile rafforzamento delle sue prerogative istituzionali», ha dichiarato il ministro Toninelli.
«E’ stato un incontro molto costruttivo e operativo. Abbiamo parlato dei dossier e dei progetti per realizzare opere pubbliche utili a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Dobbiamo puntare sulla ‘cura del ferro’ con la creazione di nuove infrastrutture e il potenziamento e ammodernamento delle esistenti”, ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi. All’incontro ha partecipato anche l’assessora alla Città in Movimento, Linda Meleo, che ha sottolineato come ci sia «un’attenzione particolare alla programmazione di nuove opere dalle ciclabili alle linee tramviarie grazie al primo piano urbano della mobilità sostenibile».

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Cronaca

Roma, Primavalle, 58enne affittava camera a extracomunitari senza permesso di soggiorno

(Fonte: www.repubblica.it)
Disoccupato romano di 58 anni è stato denunciato dai carabinieri della stazione di Roma Montespaccato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e omessa comunicazione di cessione di fabbricati. Alcuni condomini di una palazzina avevano fatto delle segnalazioni ai carabinieri, i quali dopo le indagini e l'ok da parte dell'autorità giudiziaria hanno perquisito l'abitazione di via Emma Carrelli, nel quartiere Primavalle. Cinque le persone trovate e identificate. Quattro gli extracomunitari. Due dei 4 stranieri, un senegalese di 51anni e un tunisino di 26, entrambi con precedenti, sono risultati privi di permesso di soggiorno. Dimoravano con il consenso del 58enne, senza che quest'ultimo ne avesse comunicato la presenza alle autorità. Accompagnati all'Ufficio Immigrazione, gli extracomunitari hanno ricevuto l'ordine di lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni.
Sono anche stati trovati gli impianti di acqua, luce e gas con i sigilli rimossi. Immediato il distacco delle utenze. L'immobile è stato sequestrato.

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Politica

Raggi: sciopero? Via sblocco assunzioni

(Fonte: www.ansa.it)
"Lo sciopero deriva dall'abrogazione di una norma che non consente di far entrare nelle partecipate nuovi dirigenti. Stiamo lavorando, abbiamo ottenuto la chiusura positiva del tavolo interistituzionale per Roma, credo che nei prossimi giorni sarà portata in giunta la delibera che supera questo problema". Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi, a margine della presentazione del Global Forum on Modern Democracy in Campidoglio, interpellata sullo sciopero proclamato dai sindacati in Ama il prossimo 14 luglio.

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Politica

Roma, un miraggio la carta d’identità Per l’estate prenotazione non attiva

(Fonte: Corriere della Sera, di Erica Dellapasqua) – In Comune dicevano che da ieri, lunedì 2 luglio, si sarebbe sistemato tutto, che cioè l’appuntamento per il rinnovo della carta d’identità non sarebbe stato più un miraggio. Cinque mesi di attesa per un documento indispensabile sempre, specialmente d’estate, avevano imposto una soluzione d’emergenza: sospendere il vecchio sistema di prenotazione «TuPassi» e allestire con una certa fretta una gestione centralizzata del Ministero dell’Interno che appunto da ieri, proprio per evitare nuovi disagi a chi deve lasciare Roma, avrebbe organizzato i nuovi appuntamenti. Ecco allora il nuovo sito agendacie.interno.gov.it

Appare fiacco. Spunta sulla sinistra una prima casellina («accesso per il cittadino») ma poi si ritrae subito: errore interno dell’applicativo, ci scusiamo per il disagio. Laggiù in fondo la rotellina continua a girare ma la pagina resta azzurra estate. Il sito chiede altro tempo. Dieci secondi, quindici secondi, cinquanta secondi… Eccolo: sullo schermo prendono posto i quadretti con tutte le informazioni scalfite sopra: residenti cliccate qua, guida online, i tuoi appuntamenti. Allora in generale il servizio va, funziona. Poi però ci si addentra nella sezione Roma e cambia tutto

Una prima scrematura delle operazioni possibili il sito la fa già all’ingresso con tutte quelle crocette rosse di fianco alle sedi dei Municipi: «È possibile prenotare un appuntamento per il rilascio della carta d’identità elettronica presso le sedi che riportano accanto il simbolo verde. Le sedi che riportano accanto il simbolo rosso non hanno ancora reso attivo il servizio di prenotazione». La didascalia spiega così che il servizio è indisponibile all’anagrafe principale del centro in via Luigi Petroselli e poi in alcune sedi dei Municipi terzo, sesto, ottavo, nono e undicesimo. Vale, in questi casi, la risposta degli uffici prima dell’introduzione del nuovo sito: «Se non riesce a prendere appuntamento online si presenti qua fisicamente, meglio sul presto, con la prova che dimostri l’urgenza di ottenere il documento, che so un biglietto aereo, le diamo un numeretto e così se non c’è troppa fila dovrebbe riuscire a farcela…».

Negli altri Municipi, comunque, le file non sono state abbattute. La rotellina è stremata quando compare il calendario degli uffici di via Trionfale, sola alternativa a Petroselli per chi è del centro storico: tutto rosso, nessuna prenotazione possibile fino (almeno) al 1° settembre. E dopo? Dopo la pagina si blocca. Così anche per il VII Municipio, uffici di via Fortifiocca, o per il VI (sede di via Cambellotti a Tor Bella Monaca) oppure ancora per gli appuntamenti nel XV: date non disponibili. È impossibile anche visualizzare direttamente il mese successivo: «Il formato del campo ‘Scegli il Giorno’ non è valido!».

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Politica

Rifiuti a Roma, smaltimento a orologeria contratto in scadenza e gare deserte

(Fonte: la Repubblica, di Cecilia Gentile) – Rifiuti, rifiuti e ancora rifiuti. Sacchi di materiale di ogni tipo che dilagano in strada, ancora più maleodoranti per le temperature dell'estate. Sono il regalo dei tre giorni di ponte nella capitale: San Pietro e Paolo, con 1.600 operatori al lavoro invece dei 4.000 in campo nei giorni feriali, sabato, considerato semifestivo, con 2.000 netturbini, e domenica, con i soliti 1.600, la metà assunti tra il 2008 e il 2010, obbligati per contratto, l'altra metà su base volontaria, pagati con straordinario.

Non sono certo le condizioni migliori per svuotare tutti i cassonetti di Roma. E infatti, ancora ieri, in tanti quartieri, l'Ama non era riuscita a togliere i pesanti accumuli. La domenica lavorata come un feriale, inserita nel piano industriale dell'Ama in epoca Marino, è solo un lontano ricordo. La nuova gestione è passata all'estremo opposto: dare un premio agli operatori che non si ammalano, per combattere l'assenteismo che in azienda è ancora pari al 15%.

Intanto Roma soccombe tra i rifiuti. E la situazione potrà ancora peggiorare. Infatti il 7 luglio scadrà il contratto con l'Ati, l'associazione temporanea di imprese, che si porta via 300mila tonnellate di rifiuti all'anno dai due impianti di trattamento meccanico biologico di Ama, quello di Rocca Cencia e quello del Salario. Qui ogni anno entrano 318.400 tonnellate di spazzatura indifferenziata.

Dopo la lavorazione nei due tmb le tonnellate diventano 300mila ( 70mila di fos, frazione organica stabilizzata, 60mila di cdr , combustibile da rifiuti, e 170mila di scarti) che l'Ati con Sogliano Ambiente capofila e con dentro anche Era di Bologna, porta in Emilia e in Lombardia, al costo di 145 euro a tonnellata. Ebbene, da sabato questo contratto non sarà più in essere. Vuol dire che i 52 Tir che ogni giorno partono da Roma per trasferire i rifiuti non saranno più in servizio.
Una situazione esplosiva, che in 24 ore porterà i due tmb di Ama, già strapieni, al collasso, con tutto quello che ne consegue: camion in coda per svuotare i loro carichi nella pancia del tmb, perché non c'è spazio, operai costretti con la ruspa sopra le montagne di spazzatura a movimentare i rifiuti, passaggi non più regolari per lo svuotamento dei cassonetti.

Di tutto questo processo i romani vedono solo il risultato finale: i cumuli di sacchi maleodoranti in strada, i topi, i gabbiani e le cornacchie che ci banchettano.
Non è che Ama non si sia posta il problema. E infatti aveva già lanciato un bando, che però è andato deserto. Ora ne sta preparando un altro. Le carte sono pronte negli uffici di Roma Capitale per essere sottoposte al vaglio dell'Anac, l'Autorità nazionale anticorruzione. Ce la faranno a lanciare il bando entro sabato?

Perché solo con la gara bandita sarà possibile, come prescrive la legge, andare in affidamento diretto, appunto nelle more del bando. E naturalmente i costi saranno molto più alti rispetto ai 145 euro a tonnellata, perché il mercato viaggia a 160-170.
E poi c'è tutto il discorso del cosiddetto "tal quale", cioè il rifiuto indifferenziato, che non riesce ad essere trattato nè nei tmb di Ama nè in quelli di Cerroni per mancanza di spazio. Da dieci giorni Ama deve gestire le 70mila tonnellate all'anno che Austria e Germania non prendono più per fine contratto, e dal 1 luglio anche quelle che per breve tempo ha accettato la Puglia. A ottobre scadrà anche il contratto con l'Abruzzo, che porta via da Roma 180 tonnellate al giorno, mentre i contratti con la Rida Ambiente di Aprilia ( 140 tonnellate al giorno) e con la Saf di Frosinone ( 100 tonnellate al giorno) dureranno per tutto il 2018.

A fronte di questa situazione Ama e Campidoglio puntano sul nuovo porta a porta per incrementare la differenziata. Ma finora il nuovo modello è stato introdotto soltanto al quartiere Axa di Casalpalocco, dove vivono appena 10mila persone, e al Gretto, con poco più di 700 residenti.

La sfida sarà per i territori più vasti. Mentre sullo sfondo rimane l'agitazione sindacale di Cgil, Cisl, Uil e Fiadel che il 6 luglio incontreranno l'assessora all'Ambiente Pinuccia Montanari. Dopo quel confronto, si saprà se lo sciopero verrà confermato.

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Cronaca

Virzì all’arena del Piccolo America: “Ferie d’agosto così attuale, fra destra e sinistra la sconta un immigrato”

 

“Il film fu fatto con uno spirito abbastanza scanzonato, lo concepimmo nell’estate del ‘94 dopo che a marzo il Popolo delle Libertà aveva vinto inaspettatamente le elezioni, con sorpresa di tutti quelli che sfottevano Berlusconi. Lo spirito era quello di raccontare una commedia sull’Italia vista dal buco della serratura della vacanza, scherzavamo dicendo ‘stiamo facendo un film tra Cechov e Vanzina’, satira ma anche malinconia e languore. Ma non pensavamo di essere così lungimiranti”.
 

"Ferie d'agosto", i ricordi di Virzì: "Orlando s'arrabbiava, mi diceva che era un film di destra"

Paolo Virzì ricorda la genesi di Ferie d'agosto e si stupisce di quanti siano gli spunti d'attualità in quel film, pensato ventiquattro anni fa e uscito nelle sale nel 1996. La commedia con Silvio Orlando, Ennio Fantastichini, Sabrina Ferilli, Laura Morante è stata scelta dai ragazzi del Piccolo America per ri-inaugurare l’arena di piazza San Cosimato a Trasteve, un ritorno con il quale si conclude un contenzioso con il Campidoglio e che per i ragazzi ha il sapore della vittoria e della conquista. Il film è la cronaca dell'incontro e dello scontro fra due “fazioni” nell’estate ventotenese: un gruppo di amici di sinistra, niente tv né corrente elettrica, zuppe di porri, grandi letture e schitarrate, e una famiglia di destra, sbruffoni e arroganti, un capofamiglia violento e razzista che per smania d’esibizionismo finirà per sparare a un giovane ambulante senegalese. "E' lui a far da capro espiatorio di quel conflitto sinistra-destra", osserva Virzì, "mi sembra che sia speculare alla situazione attuale".

Torna il cinema nel cuore di Trastevere, la risposta del pubblico è calda – e pure inconsapevole: una signora si avvicina a Virzì, che sotto al palco parla con alcuni cronisti, e a gran voce gli chiede “Scusi, dov’è che posso sape’ il programma? Ma che dura tutta l’estate?”. Tanti giovani, in prima fila il vice di Zingaretti, Massimiliano Smeriglio, il direttore generale per il cinema del Mibact, Nicola Borrelli, il vicesindaco Luca Bergamo, protagonista della trattativa che ha sbloccato il ritorno dei ragazzi in piazza a Trastevere.

Bergamo sceglie proprio questa serata per annunciare di aver presentato in Consiglio comunale una proposta di modifica della delibera 48 affinché venga eliminato il tetto di 4 giorni per la concessione della piazze a iniziative sportive o culturali, in modo che queste possano arginare la gentrificazione dei rioni storici della città. Non c’è la sindaca Virginia Raggi, ripetutamente invitata già nelle passate edizioni dell’arena, “non è riuscita a venire oggi a causa di impegni istituzionali”, annuncia il presidente dell’associazione Piccolo America, Valerio Carocci, “ma ha detto che farà il possibile e dovrebbe esserci il 10 luglio, quando verrà Gigi Proietti a presentare ‘Febbre da cavallo’”.

Virzì presenta il film, “volevamo prendere in giro i ‘nostri’ – spiega – quelli che si dicono pronti ad accogliere chi viene da lontani paesi tropicali e poi gli fa orrore il vicino di casa perché sbaglia il congiuntivo. Ricordo che Orlando se la prese molto per questa mia simpatia nei confronti degli ‘altri’, mi diceva ‘è la prima volta che vedo un film di destra fatto da un regista di sinistra’”.

Accanto a Virzì c’è Francesco Bruni – sostenitore storico dei ragazzi del Cinema America – che con Virzì scrisse la sceneggiatura di Ferie d’agosto, s’affacciano Raffaella Lebboroni e Silvio Vannucci che furono tra gli interpreti. “Oggi più che mai, purtroppo, c’è bisogno di qualcuno che faccia cultura – osserva Bruni – e dico purtroppo perché siamo in una fase della vita di questo paese in cui la cultura conta sempre meno, abbiamo un sottosegretario alla Cultura che con un certo vanto ha detto che non legge libri da tre anni, che non va al cinema né a teatro. Che ci sia un gruppo di ragazzi di vent’anni che si appassionano al cinema mi pare una bellissima risposta alla classe politica ignorante che abbiamo”.

Il ritorno a San Cosimato, per i ragazzi che proprio in quella piazza hanno fatto nascere la loro esperienza (lì venivano fatte le prime assemblee prima dell’occupazione del Cinema America), “è una vittoria, una conquista – commenta Carocci – ma San Cosimato per noi è anche un porto, e quindi siamo felici di riaprire in qualche modo un porto della città, questa sera, e di restituirlo a tutti coloro che lo vorranno attraversare, vivere, senza necessariamente abitarci”. Ed è proprio con il cartello “Apriamo i porti”, mostrato a tutto schermo e accolto da un’ovazione della piazza, che parte la visione del film. Prossimi appuntamenti da segnare in agenda, conclude Carocci, “il 10 Gigi Proietti a San Cosimato per presentare Febbre da cavallo, il 7 Luca Zingaretti sarà al Porto di Ostia per un omaggio a Michael Cimino con la presentazione di Il cacciatore in versione originale restaurata’, e che Pif giovedì 5 sarà al Parco della Cervelletta per presentare La mafia uccide solo d’estate”.

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Cronaca

Cassino, tre donne magistrato per combattere la violenza di genere

Redazione – A Cassino è stata attivata un’iniziativa molto interessante nei riguardi delle donne vittime di violenza di genere. E’ stato infatti creato un gruppo di lavoro, di cui fanno parte tre magistrati donne guidati dal procuratore capo Luciano D’Emmanuele. A Cassino, tra l’altro,  il malcontento per la mancanza della sala protetta aveva generato ampio malcontento. Nella definizione dell’iniziativa, fondamentale la partecipazione della Corte d’appello di Roma e della Regione Lazio, interessate alla replica del progetto su scala regionale. Nel nostro territorio in effetti, dove la violenza sulle donne supera ampiamente la media nazionale, sia il San Camillo sia il Sant’Andrea avevano avviato procedure specifiche.

L’importante – dice Paola Guerciè che si arrivi ad un coordinamento nazionale per arrivare agli stessi servizi in tutta Italia. Ora purtroppo l’azione sembra affidata agli ospedali che dimostrano più sensibilità o risorse da investire”. Questo sarebbe, d’altronde, un buon modo per integrare il Protocollo Eva che stabilisce una via preferenziale  e un supporto a 360 gradi per le donne che, al centralino, dichiarano di essere vittime di abusi o violenze di genere.

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Cronaca

Lavoro, Coldiretti: “Bene Di Maio, con voucher 50mila giovani nei campi”

Con il ritorno dei voucher circa 50mila posti di lavoro occasionali possono essere recuperati con trasparenza nelle attività stagionali in campagna dove con l’estate sono iniziate le attività di raccolta e presto ci sarà la vendemmia. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente l’apertura del vice premier e ministro Luigi Di Maio sulla reintroduzione dei voucher per le attività in agricoltura e per le colf. Una presa di posizione importante fortemente sostenuta dalla Coldiretti dopo che la riforma ha di fatto azzerato questa opportunità in agricoltura che consente di integrare il reddito delle categorie piu’ deboli ma anche per avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti o mantenere attivi anziani pensionati.

I voucher – spiega la Coldiretti – erano stati introdotti per la prima volta in via sperimentale nel 2008 per la vendemmia proprio per le peculiarità dell’offerta di lavoro nelle campagne. Nel corso degli anni successivi l’agricoltura – sottolinea la Coldiretti – è stata l’unico settore che è rimasto praticamente fedele all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni (solo lavoro stagionale e solo pensionati e studenti) a differenza de altri settori. Non è un caso – precisa la Coldiretti – che il numero di voucher impiegati in agricoltura sia praticamente rimasto stabile dal 2011 senza gli abusi che si sono verificati in altri settori. In agricoltura sono stati venduti nell’ultimo anno prima dell’abrogazione circa 2 milioni di voucher, più o meno gli stessi dei 5 anni precedenti pari all’incirca a 350mila giornate/anno di lavoro che – sottolinea la Coldiretti – hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne.

Ora occorre fare presto poiché l’estate coincide – riferisce la Coldiretti – con il periodo di maggior impiego di lavoro nelle campagne a partire dalle attività di raccolta di verdura e frutta come albicocche o pesche, fino ad arrivare alla vendemmia che si concentra nel mese di settembre e secondo un sondaggio Coldiretti/Ixe’ il 68% dei giovani italiani sarebbe disponibile a partecipare alla vendemmia o alla raccolta della frutta. I voucher – ha continuato la Coldiretti – sono uno strumento positivo per l’economia e il lavoro dei territori interessati ma sono anche validi nel favorire l’emersione del sommerso.

“L’Italia non può permettersi di perdere le grandi opportunità di lavoro che vengono da uno dei settori più dinamici dell’economia” conclude il presidente la Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare l’importanza di “assicurare al settore uno strumento che semplifichi la burocrazia per l’impresa, sia agile e flessibile rispondendo soprattutto ad un criterio di tempestiva disponibilità all’impiego e dall’altra generi opportunità di integrazione al reddito di cui c’è particolarmente bisogno”.

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Politica

Raggi: contiamo su 3 milioni di occhi, mandateci i video degli «incivili»

(Fonte: Corriere della Sera, di Andrea Arzilli e Erica Dellapasqua) – «Cittadini segnalino incivili anche con video: possiamo risalire al responsabile e sanzionarlo». Raggi dichiara guerra ai vandali invitando i romani al whistleblowing cittadino, cioè ad inviare al numero unico di segnalazione del Campidoglio – presentato ieri dall’assessora alla Roma Semplice Flavia Marzano – i video report dei «comportamenti incivili». Come quello, pizzicato su Twitter, che mostra due giovani gettare nel Tevere una bici del bike-sharing. Oggi i due, identificati dopo la denuncia della società OBike, sono convocati presso il comando della polizia locale di Roma Capitale, segnale che il metodo funziona e pure velocemente. Due questioni, però, hanno scatenato la polemica sulle parole della sindaca. La prima riguarda la privacy, con Raggi che ha replicato parlando di sistema già collaudato con «incivili che avevano buttato i rifiuti in maniera irregolare, sanzionati col riconoscimento della targa», quindi «parliamo di comportamenti che avvengono in pubblico».

La seconda è sul ruolo dei romani, chiamati a «diventare sindaco», come ha detto il consigliere grillino Angelo Sturni, e quindi a svolgere un’attività di polizia parallela. «Raggi scarica sui cittadini: collaborazione dei romani è necessaria, ma non spetta a loro trasformarsi in investigatori al servizio della giunta», la nota della deputata FI Annagrazia Calabria. La piattaforma comunale comunque è pronta: il «Sus» – sistema unico di segnalazioni – si affiancherà ai canali tradizionali (gli uffici Urp dei Municipi e lo 060606), sostituendo così Gestione dei Reclami e IoSegnalo, cercando di accorciare le distanze tra cittadini e amministrazione. «Con il nuovo sistema le segnalazioni dei cittadini sono su un’unica piattaforma – ha spiegato Raggi -: renderemo questo strumento più funzionale per sfruttare i potenziali 3 milioni di occhi dei romani».

Un percorso in realtà «obbligato», quello scelto dal Comune, che guida gli utenti offrendo un ventaglio di possibili segnalazioni non immediatamente rintracciabili. Il tema, cioè, non è libero. Per esempio, volendo denunciare i ritardi nel rilascio della carta di identità: dopo la registrazione al portale, l’utente sceglierà il problema tra le aree tematiche proposte dal sito. Come spiega la guida «la scelta dell’argomento è facilitata perché digitando poche lettere si ha la possibilità di segnalare l’argomento di interesse». «Buc» per le buche, «sost» per la sosta selvaggia e così via. Quindi i ritardi per la carta di identità? Forse car? Oppure rit? In realtà no. Il lunghissimo elenco di segnalazioni – sei pagine con 69 voci in cui rintracciare l’ambito più pertinente – le incasella sotto la lettera «E», precisamente «eccessivi tempi di attesa dei procedimenti anagrafici». Il problema della carta d’identità, letteralmente, non esiste.

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Cronaca

Campidoglio, X Municipio: rilocalizzazione ambulanti a Largo della Paranzella

Completate le rilocalizzazioni degli ambulanti nel X Municipio, dove le 27 postazioni di via Orazio dello Sbirro e via Vasco de Gama sono state spostate nel vicino Largo della Paranzella. I piani di rilocalizzazione, approvati dai singoli Municipi in base alle esigenze e criticità del caso, sono coordinati dall’Amministrazione a tutela del commercio, della pubblica sicurezza e del decoro cittadino. Agli operatori vengono infatti adibiti spazi più idonei all’attività di vendita all’aperto, di uguale valore commerciale e lontani da incroci stradali pericolosi.

“Prosegue l’attuazione dei piani municipali a tutela di commercio, sicurezza e decoro. In questo modo ne beneficeranno gli operatori, che potranno lavorare in aree adibite, dove banchi e furgoni non siano d’intralcio per viabilità e sicurezza, come pure cittadini, turisti ed esercenti, cui vengono restituite strade prima impraticabili”, dichiara la Sindaca di Roma Virginia Raggi. “Le rilocalizzazioni hanno ricadute positive su tutto il tessuto produttivo, anche in termini di decoro e immagine della città”, spiega Carlo Cafarotti, Assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale.  

Il piano rilocalizzazioni, già portato a termine anche in via Tuscolana e via Ugo Ojetti, rispettivamente VII e III Municipio, proseguirà nel I Municipio con viale Trastevere, nel XIV con via di Torrevecchia, nell’VIII su Circonvallazione Ostiense e via Pico della Mirandola, infine nel IX su viale America.

Ecco il podcast dell'intervista di paolo Cento a Andrea Coia, consigliere comunale e presidente della commissione Commercio in Campidoglio