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Politica

Magi (Radicali): “Trasporto pubblico ostaggio di una società che non si riesce a risanare né a migliorare “

Riccardo Magi, segretario nazionale dei Radicali Italiani, si è espresso ai microfoni di Radio Roma Capitale sul via libera del Tribunale al concordato Atac. Rispondendo a Paolo Cento, Magi si è detto preoccupato: “Non è la soluzione giusta. Deve essere ancora approvato dalla maggioranza dei creditori di ATAC ma, è una strada che non può far stare tranquilli i cittadini romani. La sindaca Raggi ha spacciato una procedura pre-fallimentare per un risanamento e un rilancio dell'azienda. Se andasse in porto la maggior parte delle risorse saranno usate per pagare i debiti e non per migliorare il servizio. Il servizio di trasporto pubblico – sentenzia Magi – è ostaggio di una società che non si riesce a risanare né a migliorare. 

"Il referendum sul tema, richiesto proprio dai Radicali, era stato convocato per il 3 giugno. Tuttavia, la Raggi lo ha spostato perchè troppo vicino alle elezioni municipali. E’ stato poi riconvocato per l'11 novembre. Il dibattito pubblico e la partecipazione democratica sono necessari per ridare al Comune di Roma la sua funzione pubblica principale: progettare i servizi e farli gestire a chi è più competente".

"Atac – continua Magi – negli ultimi anni non ha mai rispettato il contratto di servizio.L’ultimo piano industriale, per esempio, prevedeva 84 milioni di km da effettuare, mentre il contratto di servizio ne richiedeva 101. Quindi, già in partenza si accetta che l’azienda non sia in grado di rispettare le necessità".

“La rete della TPL, una parte della rete trasporto pubblico che è andata tramite un sub appalto di ATAC a un privato, ha le aree più periferiche e difficili da coprire. Ci deve essere una suddivisione della città in lotti, in modo che non si passi da un monopolio ad un altro (pubblico o privato. In queste aree periferiche, si potrebbe sperimentare dei servizi on demand, con un app per esempio, invece che con una linea fissa.

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Politica

Campidoglio, fondi non spesi per le case: la Regione ritira 40 milioni

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Mauro Favale) – Erano lì da oltre un anno, fermi in attesa che il Campidoglio decidesse come utilizzarli. Alla fine i 40 milioni di euro che la Regione Lazio aveva messo a disposizione per tamponare l'emergenza abitativa della città sono tornati al mittente. "Vista l'inerzia del Comune di Roma, la Regione riacquisirà la disponibilità dei 40 milioni di euro con cui verranno finanziati progetti destinati all'emergenza abitativa", scrive su Facebook Massimiliano Valeriani, assessore alla casa della giunta Zingaretti.

È l'ultimo capitolo di uno scontro che si è acceso tra Campidoglio e Regione che nel 2015 ha approvato una delibera che metteva a disposizione della capitale 190 milioni di euro per risolvere il problema della casa che riguarda migliaia di persone. Compresi coloro che vivono nei residence e anche nelle tante occupazioni di immobili in città. La giunta M5S, però, si è opposta a questa parte della delibera e, per bocca dell'assessore Rosalba Castiglione, ha attaccato proprio la giunta Zingaretti, " colpevole" di aver fatto " promesse agli occupanti" che "non possono avere l'avallo delle istituzioni".

"Se l'amministrazione capitolina riteneva irregolare le delibere regionali che più di un anno fa hanno messo a disposizione 40 milioni di euro per dare risposte a chi affronta quotidianamente il calvario della casa, avrebbe dovuto impugnarle invece di lasciarli per un anno nel cassetto" , replica Valeriani. Che difende la bontà di quella delibera che "non contiene violazioni di legge e qualsiasi potenziale assegnatario dovrà sempre essere in regola con i requisiti richiesti dalle norme" . E così, alla fine, la Regione ha deciso di riprendersi quei finanziamenti. Li utilizzerà per "interventi per il frazionamento di molte abitazioni del patrimonio Ater, con l'obiettivo di rispondere alle esigenze dei nuclei famigliari più piccoli. Con queste misure sarà possibile far scorrere le graduatorie di chi aspetta un alloggio popolare".

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Cronaca

Torrino, sos pitbull abbandonato. Prestipino: «E’ solo, cerca un padrone»

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Abbandonato dai padroni, vaga senza meta in via Fosso del Torrino, destando preocupazione tra i residenti e rischiando, oltretutto, di essere investito dalle auto di passaggio. A destare l'allarme tra gli abitanti del quartiere è la presenza di un pitbull, un cane di grossa taglia che, da quando è rimasto solo, risulta molto spaventato nei confronti di chiunque circoli nelle vicinanze. E che adesso cerca qualcuno che se ne prenda cura.

A denunciare lo stato di degrado del Torrino è la deputata dem Patrizia Prestipino che in una nota denuncia la «totale assenza di attenzione da parte delle amministrazioni competenti a situzioni di degrado che creano un forte disagio tra i cittadini». 

Ad allarmare i residenti non è solo la presenza del cane di grossa taglia abbandonato ma anche l'accumulo di rifiuti che avviene attorno ad alcune  roulotte. Una preocupazione che aumenta con il forte caldo di questo periodo.
«Al momento l'ammistrazione locale – continua Prestipino – alla quale sono giunte più volte le segnalazioni dei cittadini, non sono state mai solerti nel porvi rimedio, portando i cittadini a sentirsi completamente abbandonati a loro stessi».

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Cronaca

Nuova inchiesta su Malagrotta, indagato Cerroni. Il gip: «Rischio acqua inquinata»

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
Nuova bufera su Malagrotta. Nell'indagine, coordinata dalla Dda di Roma, risultano indagate sei persone tra cui lo storico patron della discarica, Manlio Cerroni e Francesco Rando, l'ex amministratore unico della società E.Giovi. Traffico illecito di rifiuti e associazione a delinquere: sono questi i reati contestati dalla Procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta che oggi ha portato al sequestro preventivo di 190 milioni nei confronti della E.Giovi Srl società che gestisce la discarica di Malagrotta. Tra le persone finite nel registro degli indagati anche Carmelina Scaglione, attuale rappresentante legale della società. La somma sequestrata su decreto firmato dal gip Costantino De Robbio corrisponde «al risparmio di spesa dal 2012 ad oggi per l'omessa» estrazione «del percolato nella misura della minore somma quantificata dal consulente da ritenersi comprensiva – è detto nel provvedimento – di ogni successivo reinvestimento o trasformazione e di qualsiasi vantaggio economicamente valutabile nei confronti degli indagati».
Gip: "Rischio acqua inquinata". È «evidente che il permanere di questa situazione porterà senza ombra di dubbio all'aggravamento della situazione di illegittimità ed aumenterà esponenzialmente le conseguenze devastanti per l'ambiente circostante la discarica». È quanto scrive il gip Costantino De Robbio nel decreto di sequestro preventivo di 190 milioni di euro svolto nell'ambito di una nuova inchiesta sulla discarica di Malagrotta. Sotto accusa la mancata estrazione del percolato che «è causa dell'inquinamento delle falde acquifere». Nel provvedimento del gip viene sottolineato che «ancora oggi la società E.Giovi non ha provveduto all'adempimento delle prescrizioni e che la discarica non è gestita in modo legittimo tale da impedire il protrarsi della situazione di fuoriuscita del percolato che è conseguenza diretta dell'inquinamento dei terreni circostanti». Per il gip l'accumulo del percolato non estratto «è peraltro ormai così rilevante da essere visibile dall'esterno: dopo avere riempito la camera sottostante la discarica il liquido si è accumulato» con rifiuti solidi facendoli «tracimare dalla sommità superiore» raggiungendo le strade circostanti.

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Politica

Municipio VI, Ziantoni: “A breve progetto per riqualificare aree verdi”

Oggi pomeriggio Silvia Cangelosi ha intervistato l'Assessora alle Politiche dell'Ambiente, Mobilità, Decoro Urbano, Patrimonio, Benessere e Tutela degli Animali del VI Municipio, Katia Ziantoni. Fra le varie tematiche affrontate quella dei rifiuti, una delle problematiche più sentite nel Municipio delle Torri. A tal proposito l'Assessora ha detto: "Situazione di disagio in via delle Cerquete, una strada non completata all'interno del piano di zona. La strada era stata interamente bonificata e nel corso dell'operazione da parte della Polizia Locale era stato trovato di tutto, oltre ad essere stata oggetto d'incendio. Già l'altro ieri sono arrivate altre foto di altri abbandoni, anche una carcassa di auto bruciata. Una situazione abbastanza particolare che vorremmo chiudere. Sulla strada non c'è neanche più asfalto e ciò la rende in condizioni ancora più critiche. In via delle Cerquete c'è stato anche un sequestro di terreno utilizzato come discarica. Abbiamo in corso un progetto di riqualifica sul quale stiamo lavorando. Proprio oggi c'è stato un incontro in Sovraintendenza, il completamento non è quindi così complicato  e lontano. Ci saranno dei rilievi che andranno fatti. Un progetto che non  consente solo una riqualifica, ma anche l'inserimento di opere che la renderanno una strada vera. Una strada che al momento è particolarmente degradata". Per quanto riguarda il degrado di parco di via Erice la Ziantoni ha spiegato: " Il Servizi Giardini ha fatto un intervento sulle alberature anche se ci sono difficoltà per ragioni numeriche. Il degrado è dovuto anche all'atteggiamento dei cittadini. Lì c'è un mercato che spesso rimane sporco e con il vento i cartoni volano via e si ritrovano nel parco di fronte. Problemi di occupazione delle aree verdi da parte di famiglie rom e famiglie disagiate che portano ad un aumento del degrado in alcuni parchi, soprattutto a Tor Bella Monaca.  Stiamo presentando vari progetti per aree verdi e anche per la biblioteca per fare una riqualifica e rendere quei posti luoghi d'incontro. Vogliamo riqualificare anche un ex acquedotto e realizzare orti. Dal prossimo anno qualcosa dovrebbe iniziare a cambiare e i primi risultati a vedersi. A breve ci sarà una presentazione ufficiale di questo grande progetto diretto a migliorare il verde nel Municipio". 

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Cultura

“Mizzica 50”: il compleanno di Maria Grazia Cucinotta raccontato in esclusiva su RRC

Maria Grazia Cucinotta compie 50 anni e lo fa festeggiando con una festa esclusiva. Un party in tema "Sicilia", la sua regione d'origine, che avrà luogo proprio nella capitale (in una location top secret) domenica 29 luglio.
32 anni di carriera e ancora tanto da fare, come sottolineato dall'attrice: "Voglio ancora continuare. Impagabile essere ancora qui. Il tempo che passa va vissuto sempre con il sorriso. Mai cambiare il proprio essere per paura di non piacere agli altri". 
Un party a sorpresa per celebrare il suo compleanno: "Prima volta che organizzano una festa per me, di solito sono io ad organizzare eventi. Sono emozionata come una bambina. Mi entusiasmo di fronte a queste cose. Devo ringraziare Andrea Riccio che sta organizzando questo party, una persona eccezionale. Il nome dell'evento è "Mizzica 50" perchè questa frase rappresenta il mio essere. Ha pensato a tutto per questa festa. Sarà come entrare in set cinematrografico. Riccio è stato attento ad ogni dettaglio, a partire dal biglietto d'invito che è meraviglioso. Riccio (imprenditore del brand "Wedding solution")riesce a rendere magico ogni momento, è un artista vero che è riuscito a far rivivere le emozioni e i profumi siciliani. Abbiamo deciso di fare una diretta Facebook del compleanno per rendervi tutti partecipi".
Silvia Cangelosi, nel corso dell'intervista, ha ripercorso alcune tappe delle esperienze vissute dall'attrice fra cui quella ultima di Masterchef. 
Fra le tematiche affrontate anche la lotta contro la violenza sulle donne, argomento verso il quale l'attrice ha posto sempre tanta attenzione nel corso della sua vita. A tal proposito, la Cucinotta ha detto: "I casi come quello "Weinstein" ci sono sempre stati, ma le donne hanno la possibilità di scegliere. Ci sono donne che vivono, invece, con la paura costante ed io sono sempre pronta a difenderle e dare un supporto. Purtroppo le leggi per difendere le donne non ci sono e per questo ho creato associazioni con avvocati, magistrati e psichiatri per aiutarle. L'obiettivo dell'associazione "Vite senza paura", di cui sono Presidente, è quello di accompagnare le donne dal punto di vista psicologico e legale, cercando di chiedere alle istituzioni di cambiare alcune normative. Molte donne sono vittime di violenze e si sentono annullate e dipendono dal carnefice. Lotto contro i fenomeni di violenza a 360°, in ogni forma". 

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Cronaca

Atac Roma, il tribunale dà l’ok al concordato preventivo

(Fonte: www.repubblica.it)
Il Tribunale fallimentare di Roma ha ammesso la società al concordato preventivo. Il tribunale, ha scritto Atac in una nota, "ha valutato positivamente il lavoro effettuato dalla società, concretizzatosi nel Piano industriale depositato a gennaio 2018 e nella proposta concordataria, tesa a garantire la migliore soddisfazione possibile dei creditori, in discontinuità rispetto al passato e nel pieno rispetto delle regole". "Sono molto soddisfatto – ha dichiarato il presidente Atac Paolo Simioni – Quando sono arrivato a agosto 2017 l'azienda non riusciva più a pagare gli stipendi, i fornitori non rispondevano al telefono ed erano arrivati i primi pignoramenti dei conti correnti. Abbiamo subito preso atto della gravità della crisi e ci siamo messi immediatamente al lavoro. Grazie all'impegno di Atac e dei consulenti legali e finanziari siamo riusciti a costruire un Piano Industriale credibile che, come oggi viene sancito dal Tribunale, è in grado di garantire la migliore soddisfazione dei creditori e consentire il risanamento e rilancio della societa'. È stato un lavoro intensissimo, di una complessità unica per le tematiche affrontate e le eccezionali dimensioni dell'impresa". "Oggi Atac – prosegue Simioni – è un'azienda che paga regolarmente gli stipendi a oltre 11.000 dipendenti, versa i contributi, paga i fornitori a trenta giorni, effettua importanti investimenti in autofinanziamento, il tutto in attuazione del Piano industriale depositato a gennaio. La società ha migliorato sensibilmente tutti gli indicatori finanziari e economici. Con il decreto di ammissione, il Tribunale e la Procura riconoscono all'azienda che la strada che abbiamo intrapreso a settembre era quella giusta: si è trattato di una scelta non facile, ma che abbiamo preso con coraggio e portata avanti con ferma determinazione. Non è stato sempre facile tenere dritta la barra. Le criticità sono state molte, ma non abbiamo mai perso di vista l'obiettivo: ripagare il debito attraverso la continuità aziendale e risanare Atac, nel rispetto delle regole, insieme ai nostri dipendenti e fornitori. La strada ora è segnata, a fine anno ci aspetta l'assemblea dei creditori. Siamo fiduciosi – conclude – che il Piano e la Proposta Concordataria consentiranno a tutti i creditori di valutare positivamente la nostra proposta, forti del positivo riconoscimento del Tribunale, della consistenza dei flussi che garantiremo loro, della nuova solidità che stiamo dimostrando giorno per giorno". La sindaca Virginia Raggi, con un tweet, ha definito l'ok al concordato come "un passo decisivo verso il risanamento e il rilancio dei trasporti a Roma".
 

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Politica

Roxy bar, Regione Lazio si costituisce parte civile nel processo penale

Oggi la Regione Lazio si è costituita parte civile nel processo penale a carico dei 4 imputati coinvolti nell'aggressione al Roxy Bar ai danni dei due proprietari del locale e di una donna invalida. La Regione Lazio è parte civile sia nel processo celebrato oggi con rito abbreviato nei confronti dei tre esponenti della famiglia Di Silvio, sia nel processo a carico dell'unico imputato che ha scelto il rito ordinario, Antonio Casamonica. Per la costituzione di parte civile nei confronti dei tre esponenti della famiglia Di Silvio i termini per la costituzione di parte civile sono scaduti in data odierna. Lo comunica in una nota la Regione Lazio. 

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Cronaca

“Concedere la cittadinanza ai due baristi romeni del Roxy Bar”, l’appello consegnato al presidente Mattarella

(Fonte: www.repubblica.it)
(di Marino Bissio)«Vorremmo crescere i nostri due figli da cittadini italiani». Sono le parole semplici e chiare di Roxana e Marian Roman, i due giovani baristi romeni del Roxy Bar che lo scorso aprile, nel quartiere della Romanina, hanno deciso di denunciare l’aggressione e le prepotenze subite da alcuni componenti del clan dei Casamonica mentre stavano lavorando, dietro al bancone, come tutti i giorni. Una denuncia chiara che ha rotto il muro di omertà in un quartiere controllalo storicamente dalla potente famiglia malavitosa, e che ha permesso l’arresto dei responsabili del violento raid ora sotto processo. «Certi gesti possono infondere coraggio, convincere gli altri che cambiare è possibile. Sono gesti e sogni che meriterebbero una ricompensa, anche se non la chiedono», si legge nell’appello, consegnato al presidente Sergio Mattarella da Giuseppe Giulietti presidente della Fnsi, firmato da decine di associazioni a cominciare dalla Federazione nazione della stampa e dall'Ordine dei giornalisti. «Adesso tocca alle Istituzioni riconoscere il senso civico di Roxana e Marian, il loro gesto sottolinea i principi di integrazione e di convivenza, conferendo loro la meritata cittadinanza italiana».

 
 

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Cronaca

Fecondazione eterologa, anche nel Lazio

(Fonte: www.ansa.it)
La fecondazione eterologa offerta dal servizio pubblico arriva nella Regione Lazio, nella Capitale, nelle sedi del S.Anna e del San Filippo Neri che fanno capo alla Asl Roma 1. La novità è stata presentata questa mattina al S.Anna dal governatore Nicola Zingaretti, con l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato e il dg dell'azienda Angelo Tanese. Il servizio offerto dalla Asl Roma 1 a partire da oggi è il primo simile del centro-sud Italia. Fino a oggi i romani che volevano usufruire del servizio di fecondazione eterologa per avere un figlio erano costretti a pagare un centro privato o andare all'estero. Da oggi sarà possibile farlo prenotando una prima visita ginecologica per infertilità attraverso il Recup regionale. La fecondazione eterologa prevede l'uso di gameti (sia ovociti che spermatozoi, o entrambi) provenienti da donatori esterni alla coppia. "Un centro pubblico vuol dire rispettare la Costituzione della Repubblica", ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.