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Cronaca

Roma, cadavere nel Tevere: recuperato il corpo di un uomo

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
Un cadavere è stato recuperato nel Tevere. E' il corpo di un uomo adulto avvistato alle 14 circa nel fiume, all'altezza dell'incrocio affluenza con il fiume Aniene, nella zona di via del Foro Italico. Sul posto una squadra dei vigili del fuoco del comando di Roma nucleo sommozzatori e fluviale sono intervenuti per il recupero del cadavere. Al momento è sconosciuta l'identità dell'uomo che probabilmente si trovava in acqua già da alcuni giorni. Il corpo e stato consegnato alle autorità competenti. È stata una donna che faceva canottaggio a segnalare al 112 il corpo di un uomo anziano nel Tevere. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia Parioli. Da un primo esame, sul corpo non sono visibili segni di violenza.

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Cronaca

Roma, schianto mortale a Tivoli: muore ex bancario, ferita la moglie

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
Incidente mortale questa mattina alle 9 alle porte di Tivoli. Un suv Bmw ha sbandato e ha travolto una Smart che sopraggiungeva: morto il conducente della citycar, ferita leggermente la moglie che viaggiava accanto a lui. Sul posto è giunta l’eliambulanza ma purtroppdo per l’uomo i soccorsi sono stati inutili, è morto durante il trasporto in ospedale. Illeso il guidatore che avrebbe causato l’incidente. Avrebbe riferito di aver avuto un colpo di sonno.
La vittima è un 69enne di Tivoli, che prima della pensione lavorara in una banca di Ronma. Il pensionato abitava poco distante dal luogo dello scontro. La Tiburtina Valeria è rimasta chiusa per un paio d’ore. Sul posto la polizia municipale per i rilievi, i vigili del fuoco e i sanitari del 118.

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Cronaca

Cucchi: Cc, fotosegnalamento cancellato

(Fonte: www.ansa.it)
Mancano tracce scritte del passaggio di Stefano Cucchi dalla compagnia Casilina per gli accertamenti fotosegnaletici e dattiloscopici durante l'arresto: dal registro delle persone sottoposte a fotosegnalamento fu cancellato con il bianchetto il nome di Stefano Cucchi. "Una pratica non regolare", lo hanno ribadito alcuni militari dell'Arma in servizio il 15 ottobre 2009, data dell'arresto di Cucchi, ascoltati oggi alla Prima Corte d'Assise di Roma nell'udienza del processo che vede imputati cinque carabinieri per la vicenda del geometra romano. Sul registro dei fotosegnalamenti, un rigo è cancellato con il bianchetto: sotto alla casella con il nome di Misic Zoran si intravede, eliminato successivamente, quello di Stefano Cucchi. "Non è una pratica normale, può capitare che il fotosegnalamento non avvenga per problemi ai sistemi informatici, ma in genere si cancella il nome con una riga orizzontale, non con il bianchetto", ha spiegato uno dei carabinieri ascoltati.

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Politica

Municipio VI: nessuno sgombero del centro antiviolenza

Il Municipio VI di Roma Capitale rende noto che non è in corso alcuno sgombero di un centro antiviolenza in via Amico Aspertini 393. L’associazione Cespp a cui erano stati originariamente assegnati i locali non risulta essere un Centro Anti Violenza e l’assegnazione stessa dell’immobile è scaduta e non rinnovata. La procedura di riacquisizione avviata dal Municipio VI è finalizzata ad un utilizzo dell’immobile sulla base dei bisogni individuati nel territorio.
L’associazione Cespp, la cui attività è stata impropriamente definita in alcune ricostruzioni circolate a mezzo stampa come un ‘centro antiviolenza’, non risulta avere contatti con i servizi sociali, possedere le caratteristiche previste dalla Legge Regionale del 19 marzo 2014 né aver vinto un bando con tale oggetto. Il centro non rispetta gli obblighi previsti dalla legge ed è aperto solamente su appuntamento o in rari momenti della settimana. Nel Municipio VI sono attive per tali finalità due strutture: il Centro comunale di accoglienza per le donne sole o con figli vittime di violenza “Donatella Colasanti e Rosaria Lopez” in via di Torre Spaccata e il Centro Anti Violenza in via Sisenna, quest’ultimo inaugurato lo scorso marzo. Tali strutture, in rete con le Istituzioni ed i Servizi Sociali Municipali, sono le uniche a garantire la presa in carico delle donne offrendo l’assistenza e la tutela necessarie nonché l’individuazione di progetti individuali finalizzati al reinserimento delle singole o, in caso di presenza di figli, dei nuclei familiari usufruendo delle case di semi-autonomia.

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Politica

Rifiuti, addio alla plastica: ecco il piano della Regione Lazio

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha presentato questa mattina il piano “Lazio Plastic Free”, il progetto in cinque punti per ridurre l'uso della plastica e stimolarne il riciclo e la rigenerazione. L'iniziativa è stata illustrata all'Ondina Generali, il nuovo circolo sportivo sul Tevere recentemente ristrutturato e inaugurato la scorsa settimana. Le linee guida sono contenute in una memoria approvata oggi dalla Giunta: il Lazio, è stato detto, è la prima regione in Italia ad aver avviato un programma così articolato per il contrasto all'uso della plastica, favorendone riciclo e riuso.
Ad illustrare il piano è stato l'assessore ai Rifiuti Massimiliano Valeriani: le parole chiave sono «riduzione, recupero, riciclo, rigenerazione e riuso», ha spiegato, con l'ambizione di rendere nei prossimi anni il Lazio la prima regione completamente plastic free. Questi obiettivi saranno perseguiti tramite accordi con la grande distribuzione e con gli ospedali per la riduzione del packaging (che saranno sottoscritti entro fine 2018); l'istituzione del “Premio Comune Plastic Free”; il protocollo della scorsa settimana con Corepla e Arpa per favorire il recupero e il riciclo della plastica in mare; un accordo per l'installazione di ecocompattatori nei punti vendita della grande distribuzione (entro la fine del 2018); agevolazioni e penalità per Comuni e imprese sulla produzione di rifiuti in plastica.
La delibera prevede anche l'istituzione della figura del Green Manager (primo corso a settembre), che favorirà la corretta gestione del ciclo dei rifiuti negli enti pubblici, negli ospedali, nelle scuole e nelle grandi aziende, oltre alla realizzazione di centri per il riuso. 

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Cronaca

Roma, rubavano all’outlet di Valmontone: prese sorelle ladre

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
Rubavano nei negozi dell'outlet di Valmontone, arrestate due sorelle di Artena, con precedenti. Le taccheggiatrici, 30 e 17 anni, approfittando del notevole afflusso di persone alla ricerca dell'acquisto del capo «griffato» in occasione dei saldi estivi, sono entrate in azione ripulendo cinque negozi di abbigliamento e cosmetici. I carabinieri della stazione di Valmontone, grazie ai servizi di controllo predisposti, hanno intercettato le sorelle mentre occultavano all'interno delle proprie borse parte della refurtiva, da cui avevano manomesso i dispositivi anti-taccheggio. La merce recuperata, per un valore complessivo di 700 euro, è stata interamente restituita ai responsabili dei negozi. Le arrestate dovranno rispondere di furto aggravato in concorso. Per la 30enne sono scattati gli arresti domiciliari mentre per la minorenne la permanenza presso il Centro di Prima Accoglienza per minori.

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Cronaca

Omicidio Varani: Appello,30 anni a Foffo

(Fonte: www.ansa.it)
Confermata la condanna a 30 anni di reclusione per Manuel Foffo, sotto processo per l'omicidio di Luca Varani, il giovane romano massacrato nel marzo 2016 nel corso di un festino a base di alcol e droga. La sentenza è della prima corte d'assiste d'Appello di Roma che ha ribadito la decisione del Gup del febbraio 2017 emessa con rito abbreviato. L'accusa per Foffo è di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà. Della morte di Varani era accusato anche Marco Prato che si è suicidato in carcere il giorno prima dell'inizio del processo. Varani fu ucciso con 30 tra coltellate e martellate nel corso di un festino: Foffo e Prato scelsero la vittima, secondo l'accusa, con l'intento "di uccidere".

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Politica

Campidoglio, al via l’assunzione di 200 dipendenti entro ottobre

Entro ottobre Roma Capitale procederà all’assunzione di altri 200 dipendenti, individuati tra i candidati risultati “idonei” nell’ambito del cosiddetto “concorsone” del 2010. È quanto prevede una integrazione al Piano assunzionale 2018, che già prevedeva l’entrata in servizio di 467 lavoratori, tra i quali 350 agenti di Polizia locale. Il numero complessivo dei dipendenti che entreranno in servizio, durante l’anno in corso, sale così a 667. Tra le ulteriori figure professionali che verranno assunte ci sono 100 istruttori amministrativi, 30 funzionari amministrativi, 20 ingegneri, 15 esperti di normativa dei lavori pubblici e di finanza di progetto, 14 istruttori dei servizi culturali, 10 funzionari economico-finanziari, 10 istruttori economici e 1 geologo. «Prosegue lo scorrimento delle graduatorie degli ‘idonei’ del maxi-concorso del 2010 – dichiara il delegato della Sindaca al Personale e alle Relazioni sindacali, Antonio De Santis – grazie a un’integrazione del Piano assunzionale già previsto per il 2018. Oltre a dare finalmente una risposta ai candidati che da anni attendono di poter lavorare per il Campidoglio, rafforziamo ulteriormente la macchina amministrativa con l’ingresso di personale altamente qualificato. La professionalità dei 200 nuovi dipendenti sarà essenziale per rilanciare l’azione istituzionale e garantire ai cittadini livelli di servizi sempre più alti».

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Roma, Raggi in diretta Fb: “Buche? Tempi lunghi a causa dei bandi”. E sui rifiuti attacca la Regione

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Lorenzo D'Albergo)Diretta Facebook della sindaca Virginia Raggi tra buche, rifiuti e trasporti. Primo passaggio sul dossier voragini. "Abbiamo finito la mappatura delle strade, sia per quanto riguarda le arterie della grande viabilità che le vie di competenza dei municipi. I bandi? A volte servono mesi prima di far partire i lavori. Spesso si tratta di procedimenti lunghissimi. Bisogna attendere qualche mese, talvolta di più. Ora comunque le gare sono avviate, così come i lavori. Un mese fa per esempio siamo andati in via dell'Archeologia, a Tor Bella Monaca, una zona critica". Il passaggio più polemico arriva sulla spazzatura: "Dalla chiusura di Malagrotta nel 2013, la Regione non ha mai fatto niente per trovare una soluzione. Si va avanti con autorizzazioni spot per portare i rifiuti in altre regioni. Quando si bloccano partono i problemi. Roma ha inviato immondizia in Puglia per solo per un mese, 200 tonnellate al giorno. Ora quell'accordo si è esaurito. La Regione Lazio non ha impianti? Allora si avvalga della normativa nazionale. Chieda alle altre regioni. Qui ogni volta si combatte una battaglia a colpi di titoli di giornali. Altrove non succede niente. Solo qui si fa politica coi rifiuti, è una questione piccola e squallida. Noi stiamo facendo tutto quello che è necessario, ora serve un impegno ufficiale da parte della Regione. Dal 2013 la Pisana è a braccia conserte". Poi la notizia: "Abbiamo appena scongiurato lo sciopero dei lavoratori Ama, chiedono più assunzioni. Anche noi saremo contenti se potremo avere più operatori". Infine, per chiudere il capitolo spazzatura, i dati sulla differenziata: "Al ghetto è schizzata all'84 per cento. Abbiamo replicato quel modello nei municipi VI e X, dove abitano 500 mila abitanti. A Fontana Candida e all'Axa abbiamo raggiunto le stesse percentuali e siamo pronti a spostarci in altre zone. Per noi si tratta di step molto importanti. Ama, poi, dovrebbe potersi occupare di tutta la filiera. Per questo abbiamo presentato richieste di autorizzazioni per due impianti di compostaggio per l'umido. Vorremmo che quegli scarti fossero trattati dalla municipalizzata, senza scontare le difficoltà di aziende terze".
Chiusa la fase delle accuse, ritorno sulla sicurezza stradale e sul progetto che riguarda l'abbattimento dei pini che, con le loro radici, rendono ingestibili arterie come la Cristoforo Colombo e la via Ostiense: "A Roma abbiamo 80 mila alberi sulle pubbliche vie. Molti sono anziani, a fine ciclo vita, e con radici affioranti che possono creare pericoli. Dove è stato possibile fresarle, abbiamo proceduto con lavori poco invasivi. Nel momento in cui troveremo alberi che per età e condizioni di salute non sono più gestibili, dovremo prendere una decisione. Dolorosa, ma scontata. Dobbiamo avere il coraggio di abbattere e ripiantare altrove. La vita di una persona vale più di quella di un albero".
Deviazione sul report mobilità con il corridoio laurentino per i 45 filobus acquistati in era Alemanno ("Lo stiamo per completare") e il nuovo assetto di viale Marconi: "Quando finiremo la manutenzione stradale, procederemo con le piste ciclabili e i tram. La mobilità su ferro è l'unica cura per deflazionare l'uso del mezzo privato". Le linee tramviarie più che le metro: "La stazione San Giovanni della tratta C è bellissima, un museo. Ma questa ricchezza archeologica significa pure che Roma non sarà come New York, Londra o Parigi a livello di rete metropolitana. I reperti sono un piccolo ostacolo a questo tipo di sviluppo. Ci sono i progetti delle metro D ed E. Ma prima bisogna pensare ad altro, alle preferenziali per far aumentare velocità commerciale degli autobus e ai tram".
Sui bus, nel frattempo, sono arrivati i tornelli: "La città è di tutti e ogni romano deve essere il primo a controllare il suo vicino. Non possiamo avere un controllore per ogni passeggero. Dobbiamo far sì che l'attenzione civica ricominci a essere patrimonio di ognuno di noi. Se riusciamo a stimolare riprovazione sociale nei confronti di chi non si comporta bene, registreremo un successo".
Prima di chiudere con l'incontro con il vicepremier Luigi Di Maio al ministero del Lavoro ("Abbiamo dato vita a una cabina interministeriale per lo sviluppo di Roma, vogliamo competere con le altre capitali internazionali e avere interlocuzioni con i ministri in maniera diretta"), ecco il passaggio sulla sicurezza: "L'ordine pubblico non è affidato ai vigili urbani, ma alle forze dell'ordine. C'è un tavolo costantemente aperto in prefettura, organo che rappresenta il ministero dell'Interno e che con noi collabora su alcune delle situazioni più sentite. Roma ha determinate situazioni su cui bisogna intervenire. Per esempio abbiamo cancellato i murales della vergogna al municipio VI che rappresentavano i boss locali. Ed è servita la presenza della polizia e dei carabinieri per portare a termine questo compito".

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Politica

Regione Lazio in risposta alla Raggi: Il Comune non fornisce le aree idonee per la localizzazione degli impianti per la gestione dei rifiuti

«Il Sindaco Raggi è un disco rotto: continua con questa storiella sulle presunte responsabilità della Regione Lazio sul tema dei rifiuti. La verità, come tutti sanno, è che non si riesce a chiudere il piano regionale perché il Comune di Roma e la Città metropolitana, di cui è sempre Sindaco Virginia Raggi, non forniscono le aree idonee per la localizzazione degli impianti per la gestione dei rifiuti e per la chiusura del ciclo dei rifiuti della Capitale, a differenza di quanto hanno fatto tutte le altre province. Ci fa piacere che però oggi, oltre alle storielle, il Sindaco Raggi abbia finalmente assicurato che il Comune di Roma collaborerà per stabilire queste aree. Forse, finalmente, così si potrà chiudere il ciclo dei rifiuti a Roma ed evitare il pendolarismo dei rifiuti della Capitale in tutta la regione, in Italia e in Europa». Così la Regione Lazio in una nota.