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Cronaca

Trastevere: tana libera tutti dei Carabinieri

La scorsa notte, i Carabinieri della Compagnia Roma Trastevere, unitamente a quelli della Compagnia Speciale e dell’8° Reggimento Lazio, hanno nuovamente passato al setaccio i vicoli dello storico quartiere capitolino per contrastare fenomeni di illegalità e degrado. Il bilancio delle attività è di una persona arrestata e due denunciate, trovate in possesso di  droga, due coltelli, una mazza da baseball e arnesi da scasso. Controllati anche numerosi locali, 6 dei quali sanzionati e dove sono stati sequestrati circa 150 kg di generi alimentari.

I Carabinieri hanno arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti un 54enne del Senegal, senza occupazione e con precedenti, controllato in piazza San Calisto e trovato in possesso di 50 g di hashish e denaro contante, ritenuto provento dello spaccio. Due 35enni, uno italiano e uno bosniaco, sono stati denunciati a piede libero per porto di armi ed oggetti atti ad offendere perché, durante i posti di controllo alla circolazione stradale in via Dandolo e in via Mameli, sono stati sorpresi a bordo delle rispettive autovetture, il primo in possesso di un grosso coltello, di un set di chiavi multiuso e di una mazza da baseball, il secondo in possesso di un coltello, un piede di porco, un martello e un set di chiavi multifunzione. Tutto quanto rinvenuto è stato sequestrato.

Inoltre, i Carabinieri della Compagnia Roma Trastevere, con l’ausilio del personale del N.A.S. di Roma e del I° Gruppo della Polizia di Roma Capitale, hanno elevato sanzioni amministrative per un totale di circa 14.000 euro a 6 locali controllati, sequestrando circa 150 kg di alimenti. Si tratta di un ristorante in piazza Santa Maria in Trastevere sanzionato per la violazione delle norme sulla tracciabilità degli alimenti e per occupazione abusiva di suolo pubblico con tavoli; un ristorante in via della Fonte dell’Olio per la violazione direttiva in materia di sicurezza alimentare, insegna esterna abusiva ed occupazione abusiva di suolo pubblico con tavoli; un minimarket in via della Lungaretta,  un ristorante-bar in via della Paglia e un pub in piazza Trilussa per la mancata esposizione dell’ordinanza anti alcool in quattro lingue; una trattoria in via Roma Libera per l’inosservanza delle procedure Hccp e la vendita di alimenti privi di tracciabilità.

I Carabinieri hanno anche sanzionato 16 persone per la violazione dell’ordinanza sindacale perché sorprese a consumare bevande alcoliche sulla pubblica via. Durante l’ingente attività sono state controllate e identificate 401 persone e sono stati eseguiti accertamenti su 90 veicoli.

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Cronaca

Giornata mondiale contro la tratta di essere umani in Punto Donna

Oggi pomeriggio, nel corso di Punto Donna, sono state varie le tematiche affrontate. 
Paola Guerci ha iniziato con il parlare dell'aggressione alla campionessa nigeriana a Montecalieri. Daisy Osakue, questo il nome dell'atleta, è stata colpita ad un occhio ed è a rischio la sua partecipazione ai campionati europei di atletica di Berlino.
Oggi è anche la giornata mondiale contro la tratta di esseri umani. Vittime principali sono bambini e bambine che spesso si trovano all'interno di reti per essere portati in giro per il mondo per prostituzione o a scopi mafiosi. Secondo l'ONU i trasferimenti dei minori avvengono soprattutto in aereo e quindi le persone dovrebbero stare più attente e vigilare di più, anche se spesso c'è la forte paura di denunciare per non essere coinvolti in episodi violenti. L'ONU ha pertanto sottolineato l'importanza nel sensibilizzare anche le compagnie aree. Oltre al Papa, anche il Presidente della Repubblica Italiana è intervenuto su questo tema, appallandosi alla battaglia contro ogni forma di schiavitù.  
In Punto Donna si è parlato anche di caldo torrido perchè è in atto il "Piano Caldo", progettato dal Comune, per le persone anziane, le più fragili e sensibili. L'Assessora alla Persona, Scuola e Comunità solidale di Roma Capitale, Laura Baldassarre, ha attivato una serie di iniziative in tal senso e, in ogni Municipio, ci sono persone presenti e in grado di dare supporto agli anziani rimasti in casa da soli.
Si è parlato anche di dati Istat sulla violenza sulle donne perchè, secondo le ultime statistiche, le più giovani sembrano reagire in maniera positiva e responsabile ai rapporti aggressivi. Dimunizione delle violenze più lievi (quelle che riguardano intimidazioni e pressioni psicologiche) soprattutto nella fascia d'età fra i 16 e i 24 anni e soprattutto fra quelle che hanno un livello d'istruzione superiore. Forse le campagne di sensibilizzazione stanno mettendo radice fra le giovanissime donne, alla luce di questi dati positivi. Inoltre la Guerci ha sottolineato che da oggi nella capitale è attivato il primo servizio di fecondazione eterologa pubblica, presso l'Asl Roma1. Una possibilità in più per le coppie che hanno una diagnosi d'infertilità, fortemente voluta dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. 
In conclusione la Guerci è tornata a parlare anche della Casa Internazionale delle Donne. 

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Politica

Municipio VII, Lozzi su Villa Lazzaroni: “Ce la stiamo mettendo tutta, ma chiediamo un aiuto al Comune”

Oggi pomeriggio, intervistata da Silvia Cangelosi, la Presidente del VII Municipio Monica Lozzi ha parlato di Villa Lazzaroni. Molte le segnalazioni e le richiste arrivate da alcuni ascoltatori e membri del comitato "Insieme per Villa Lazzaroni" sulla situazione del parco. Quello che è stato denunciato è un po' di degrado presente nel parco e la richiesta di un sistema d'irrigazione. A tali osservazioni la minisindaca ha risposto: "Villa Lazzaroni è di competenza del Comune di Roma e noi abbiamo segnalato più volte al Dipartimento lo stato della villa. Nel 2014 la manutenzione era stata interrotta e si era andata a degradarsi. Come Municipio, con la nostra ditta di manutenzione, abbiamo risistemato l'impianto elettrico e quello delle fontate. Proprio oggi ho effettuato un sopralluogo per verificare la riattivazione delle fontane che avverrà in questi giorni. Abbiamo collaborato, nonostante non fosse nostra competenza, con la Polizia Locale per la chiusura dei cancelli in maniera puntuale perchè c'erano stati molti atti vandalici di notte. Una delle nostre due sedi del Municipio è proprio all'interno della villa e vogliamo riattivare le telecamere intorno allo stabile. Stiamo chiedendo un intervento e un aiuto forte al Comune. La Villa ha una tale importanza che facciamo fatica se non ci danno una mano. Essendo in capo al Servizio Giardini dovrebbero essere loro a raccogliere e manutenere. Riattivare l'impianto d'irrigazione è superfluo se non c'è garanzia d'interventi risolutivi del verde. A settembre il primo intervento che faremo con i nostri volontari del verde, pagati dal Municipio per aiutarli, verrà organizzato proprio lì. A settembre verrà anche riaperto il teatro ed entro ottobre partirà un bando per far partire le attività e in alcuni mesi dell'anno faremo degli eventi per riqualificare anche a livello culturale la villa. Essendo una villa storica con molte alberature di pregio, da soli non ce la facciamo".

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Cronaca

Lanuvio, incendio in un bosco: un clochard ustionato

(Fonte: www.repubblica.it)
Un incendio è divampato, per cause ancora da accertare, nell'area boschiva al confine tra i comuni di Lanuvio e Genzano, in via delle Selve, alle porte di Roma. Un camper e due autovetture sono stati distrutti dalle fiamme. Un clochard senza fissa dimora che abitava il camper è rimasto ferito, riportando lievi ustioni, ma è stato subito soccorso e affidato alle cure del 118. Sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco. 

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Politica

Smeriglio: “Il vento del razzismo soffia forte con il rischio di una deriva”

«Un caso al giorno di aggressione verso gli immigrati e anche un morto ad Aprilia. Il vento del razzismo soffia forte, con il rischio di una deriva che condurrebbe il Paese verso un tempo buio, che abbiamo vissuto e sconfitto. Le Istituzioni tutte siano in campo, senza indugio e ambiguità, così come le forze politiche e sociali, senza divisioni e distinguo, siano protagoniste di una reazione pacifica e democratica. L'Italia non può essere la terra di nessuno e neanche la patria di razzisti fomentati. A noi il compito di proporre politiche, fare comunità, difendere valori e principi della Costituzione di un Paese libero e accogliente».
A dichiararlo in una nota è Massimiliano Smeriglio, Vicepresidente della Regione Lazio.

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Politica

Raggi: «Sì allo sblocca-cantieri, 125 milioni per strade e metro»

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
«Abbiamo approvato un maxi emendamento che possiamo chiamare lo sblocca cantieri: 125 milioni di investimenti. Finalmente ripartono i cantieri con 58 milioni per le infrastrutture, di cui 20 per le strade e oltre 17,5 per trasporti e mobilità sostenibile». Lo annuncia la sindaca di Roma Virginia Raggi. «I 125 milioni sono tutti nostri, il nuovo ministro (dell'economia Giovanni Tria, ndr) finalmente ci ha concesso la possibilità di usare l'avanzo per gli investimenti», spiega Raggi.

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Cronaca

Fecondazione eterologa: la Regione Lazio decide di attivare due centri

La Regione Lazio ha deciso di attivare per la prima volta un servizio regionale di fecondazione eterologa. Inizialmente saranno la clinica di Sant'Anna il San Filippo Neri, che fanno parte della ASL di Roma 1, a guidare l'innovazione. Questo, inoltre, sarà il primo dei progetti di fecondazione eterologa nel centro-sud. Per accedere, basta prenotare una prima visita ginecologica per infertilità al Recup regionale. In merito a questa iniziativa il presidente Zingaretti ha dichiarato: "In questo modo si rispetta la Costituzione della Repubblica".

"Prima bisognava pagare un centro privato a andare all'estero – spiega Paola Guerci – Ci sono tante coppie costrette a rinunciare ad un figlio perchè non hanno modi di intervenire privatamente o prendere parte ad un viaggio della speranza". 

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Politica

Magi (Radicali): “Trasporto pubblico ostaggio di una società che non si riesce a risanare né a migliorare “

Riccardo Magi, segretario nazionale dei Radicali Italiani, si è espresso ai microfoni di Radio Roma Capitale sul via libera del Tribunale al concordato Atac. Rispondendo a Paolo Cento, Magi si è detto preoccupato: “Non è la soluzione giusta. Deve essere ancora approvato dalla maggioranza dei creditori di ATAC ma, è una strada che non può far stare tranquilli i cittadini romani. La sindaca Raggi ha spacciato una procedura pre-fallimentare per un risanamento e un rilancio dell'azienda. Se andasse in porto la maggior parte delle risorse saranno usate per pagare i debiti e non per migliorare il servizio. Il servizio di trasporto pubblico – sentenzia Magi – è ostaggio di una società che non si riesce a risanare né a migliorare. 

"Il referendum sul tema, richiesto proprio dai Radicali, era stato convocato per il 3 giugno. Tuttavia, la Raggi lo ha spostato perchè troppo vicino alle elezioni municipali. E’ stato poi riconvocato per l'11 novembre. Il dibattito pubblico e la partecipazione democratica sono necessari per ridare al Comune di Roma la sua funzione pubblica principale: progettare i servizi e farli gestire a chi è più competente".

"Atac – continua Magi – negli ultimi anni non ha mai rispettato il contratto di servizio.L’ultimo piano industriale, per esempio, prevedeva 84 milioni di km da effettuare, mentre il contratto di servizio ne richiedeva 101. Quindi, già in partenza si accetta che l’azienda non sia in grado di rispettare le necessità".

“La rete della TPL, una parte della rete trasporto pubblico che è andata tramite un sub appalto di ATAC a un privato, ha le aree più periferiche e difficili da coprire. Ci deve essere una suddivisione della città in lotti, in modo che non si passi da un monopolio ad un altro (pubblico o privato. In queste aree periferiche, si potrebbe sperimentare dei servizi on demand, con un app per esempio, invece che con una linea fissa.

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Cronaca

Campo rom di Salone, 4 arresti e 19 indagati per i roghi tossici

(Fonte: Corriere della Sera) – Quattri arresti nel campo nomadi di Salone per i roghi tossici. È in corso dall’alba l’operazione della Polizia Locale di Roma Capitale, in relazione al traffico ed allo smaltimento illecito dei rifiuti nel campo. Le indagini condotte dai gruppo Sicurezza Pubblica Emergenziale e Comando Generale, erano iniziate nel febbraio 2017 a seguito delle numerose denunce, presentate dai residenti, nei confronti del fenomeno degli incendi di materiale tossico che con cadenza pressoché quotidiana, si sviluppavano all’interno del campo.

Le indagini

Le indagini hanno portato alla scoperta di un sodalizio criminale nato proprio nel campo rom che si occupava di stoccare, incendiare e smaltire rifiuti, anche speciali, di cui in qualche caso curava anche il trasporto per conto di compiacenti ditte italiane. Su quest’ultimo aspetto, sono 19 i nomi iscritti nel registro degli indagati, che dovranno rispondere di reati ambientali e smaltimento illecito di rifiuti. Eseguiti anche 5 sequestri dei relativi furgoni in uso al sodalizio: un vero e proprio «autoparco» a disposizione del clan per svolgere i propri affari con intensa attività quotidiana. Uno dei mezzi era munito di braccio meccanico per lo spostamento ed il trasporto di rifiuti particolarmente ingombranti e pesanti, come fusti di oli esausti o solventi o prodotti chimici.

Sul posto anche Di Maggio

Le attività tecniche di investigazione sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, nella figura de sostituto procuratore Desirè di Gironimo e del procuratore aggiunto Nunzia D’Elia. Le operazioni, che hanno visto impiegati gli uomini dei gruppi Spe, Pso, Gpit, Tuscolano e VI Torri, sono state dirette sul posto dal Comandante Generale Antonio Di Maggio.

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Cronaca

Aprilia, inseguito e pestato perché ritenuto un ladro: muore un immigrato

(Fonte: Corriere della Sera, di Valeria Costantini) – Inseguono un’auto sospetta, la raggiungono e poi picchiano quello che ritengono un potenziale ladro, che alla fine muore. Una notte di violenze ad Aprilia, comune di Latina a pochi chilometri dalla Capitale. Un episodio ancora da chiarire nei dettagli, ma che ha portato alla denuncia per omicidio preterintenzionale di due italiani.

Erano di «ronda» intorno alle 2 di sabato, una «passeggiata di legalità» con tanto di bambini al seguito, quando il gruppo di abitanti della residenziale via Guardapasso hanno notato una vettura sospetta aggirarsi per il quartiere, già oggetto di furti. La Renault Megane con a bordo due uomini (che si sono resi conto di non essere passati inosservati), ha improvvisamente accelerato e, sgommando, ha cercato di allontanarsi nella notte. Tre uomini, tutti quarantenni, sono però saliti in auto e hanno iniziato l’inseguimento.

Pochi chilometri a forte velocità e la Renault è uscita di strada, schiantandosi sulla via Nettunense. Il conducente si è dato alla fuga nei campi mentre il passeggero, un marocchino di 43 anni, appena sceso è stato raggiunto dagli italiani: non si sa se sia rimasto ferito per l’incidente, ma è certo che è stato raggiunto da un pugno e da più di un calcio, almeno stando alla prima ricostruzione dei carabinieri che indagano sul decesso dello straniero.

Il nordafricano ha piccoli precedenti per documenti falsi e nel veicolo è stato ritrovato uno zaino con arnesi da scasso. Uscito dal veicolo ha anche provato a difendersi dagli aggressori. I due, incensurati, sono finiti nei guai soprattutto per i filmati di alcune telecamere di videosorveglianza dei negozi della zona e il racconto di diversi testimoni presenti: uno degli indagati era rimasto sul luogo del fatto, l’altro era fuggito ma si è presentato nella caserma dell’Arma dopo aver saputo che lo stavano cercando. La sua testimonianza potrebbe essere fondamentale per ricostruire i movimenti nella prima fase della vicenda, quando l’auto si aggirava nella strada in cui poi l’hanno «intercettata» i residenti.

Gli investigatori hanno anche sentito gli aggressori su quello che era avvenuto. Uno di loro ha detto di essersi limitato a difendersi quando «ha visto il marocchino infilare le mani nel marsupio» e, temendo che avesse un’arma, ha reagito, colpendolo. Il terzo italiano salito in macchina non è stato denunciato perché contro di lui non ci sarebbe alcun sospetto: secondo i carabinieri non ha partecipato al presunto pestaggio e, da quanto ricostruito, non conosceva i due denunciati. Inoltre, è stato lui a chiamare il 112 per dare l’allarme sull’inseguimento.

Sarà comunque l’autopsia che verrà eseguita nelle prossime ore a chiarire le cause del decesso del marocchino. Se siano stati insomma i colpi sferrati dagli italiani a causarne il decesso oppure se le eventuali ferite riportate nell’incidente abbiano avuto un ruolo decisivo per la sua morte. L’unico elemento che finora sembra emergere con chiarezza è che dietro alla vicenda non ci sia alcun motivo razziale.

È stato invece questo il motivo scatenante per l’aggressione di venerdì scorso al diciannovenne senegalese di Partinico, in provincia di Palermo. La vittima ha riconosciuto il suo picchiatore in fotografia: è un operaio di 34 anni ad aver insultato («Sporco negro») e picchiato il giovane Dieng Khalifa. L’uomo è stato denunciato per lesioni personali aggravate dall’odio razziale. La tensione è alta in Sicilia anche dopo un altro episodio avvenuto alla stazione dei pullman di Catania: un autista della Etna Trasporti avrebbe chiuso le porte in faccia a cinque donne di colore con biglietto pagato, partendo senza farle salire. Un fatto registrato via Facebook da alcuni testimoni, ma contraddetto dal direttore della società, Mario Nicosia, che parla di equivoco.

(29 luglio – modifica il 30 luglio 2018)