Categorie
Cronaca

Roma, pedone investito e ucciso a Centocelle. Grave ciclista travolta da tir

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
Un uomo di 89 anni è stato investito e ucciso in via dei Castani, a Centocelle, Roma. L'incidente mortale è avvenuto alle 9.13: i vigili del V Gruppo stanno cercando di ricostruire la dinemica della tragedia. L'investitore a bordo di una Opel Meriva si è fermato a prestare i soccorsi. Il conducente è stato portato all'ospedale Vannini per gli accertamenti tossicologici. Sempre questa mattina grave incidente intorno alle 10 in via di Portonaccio, all'altezza del semaforo con l'A24: a scontrarsi un camion e una ciclista che è stata portata in gravi condizioni all'Umberto I. Sul posto la polizia locale del Gruppo Tiburtino.

Categorie
Cronaca

Giallo ad Ariccia, diserbante sul campo di calcio dei bimbi. È caccia ai vandali

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
Giallo ad Ariccia dove la notte tra domenica e lunedì è stato sabotato il campo di calcio "Arrigo Menicocci". Nel campo si allenano e giocano i bambini della scuola calcio. Qualcuno ha vandalizzato l'area sprozzando del diserbante che ha mangiato l'erba.
Ieri pomeriggio è scattato il sopralluogo della polizia locale insieme al consigliere comunale delegato allo sport Giorgio Leopardi e i responsabili dell'ufficio tecnico del Comune.
I guardiani del campo intanto hanno cambiato lucchetti, serrature ai cancelli e alle porte della struttura che ospitava fino a pochi giorni fa la Polisportiva Virtus Ariccia alla quale è stata revocata la concessione, per affidarla ad altra gestione tramite un bando comunale. «Siamo senza parole – hanno detto il consigliere comunale Giorgio Leopardi e il sindaco Roberto Di Felice – abbiamo subito proceduto a fare regolare denuncia presso la locale stazione carabinieri, che insieme alla polizia locale hanno avviato le indagini. Si stanno visionando le videocamere di sorveglianza del posto e ascoltando i residenti della zona per accertare se qualcuno abbia visto qualcosa». Leopardi e Di Felice parlano di «gesto vile e incivile, un atto cattivo fatto contro tutta la comunità sportiva su un campo dove giocano e si allenano ogni anno più di 100 bambini della scuola calcio. Abbiamo già attivato una ditta specializzata per riattivare l'erba e sistemare il prato erboso, affinché i bambini a settembre possano tornare a giocare e divertirsi, contro ogni cattiveria».

Categorie
Politica

Assessore Annunziata sulla marana di Prima Porta: “Continueremo a sollecitare la Regione Lazio”

Oggi pomeriggio è intervenuto ai nostri microfoni l'Assessore all'Ambiente, Decoro Urbano e Dissesto ldrogeologico del XV Municipio, Pasquale Annunziata, per affrontare due problematiche: quella dei rifiuti e quella della bonifica della marana a Prima Porta. Su quest'ultima tematica, l'Assessore ha affermato: "La marana di Prima Porta è una delle mie principali battaglie da quando sono entrato in giunta. Già dal 2016 mi sono attivato presso la Regione Lazio perchè la pulizia dell'area è sua competenza. Sono loro che devono intervenire. Abbiamo scritto decine di lettere alla Regione, ma non ha mai risposto. A quel punto ho scritto direttamente al Prefetto richiamando la correttezza istituzionale di un ente che non stava rispondendo. A quel punto, dopo il richiamo, la Regione ha risposto dicendo che nel capitolo di spesa non ci sono i fondi necessari per intervenire. L'area della marana è divisa in due aree di competenza: quella di competenza dell'agro romano, che ha già pulito l'area; quella di competenza regionale risorse idriche, che è ancora ferma. Si richiede un grande quantitativo economico per fare una bonifica in quell'area. Abbiamo fatto un soppralluogo anche recentemente in zona e continueremo a sollecitare affinchè questa bonifica venga fatta".
Sulla situazione dei rifiuti a Cesano, Annunziata ha spiegato: "L'area, dove è effettuato il porta a porta, come in altre zone soffre di una carenza di mezzi perchè sia per il porta a porta che per la pulizia delle strade entrono in gioco alcuni specifici mezzi. Al momento stiamo aspettando che ne arrivino nuovi. A Cesano riusciamo a coprire 10 aree su 14; le quattro zone scoperte devono aspettare il turno successivo. A questo si è aggiunto il fatto che alla cooperativa che ritira questo materiale nelle aree commerciali è scaduto il contratto e la nuova ditta a settembre o massimo ottobre dovrebbe entrare in funzione. In questo lasso di tempo quotidianamento vengono inflitte penali per il non ritiro. Con una nuova ditta si libereranno più mezzi e  ci sarà più personale Ama tale da rassicurare una raccolta più puntuale. L'Ama sta attraversando un momento un po' particolare".

Categorie
Cronaca

Tivoli, stop della Soprintendenza alla discarica vicino a Villa Adriana

(Fonte: www.repubblica.it)
Stop senza appello dalla Soprintendenza Speciale di Roma all'ipotesi di una discarica a pochi passi da Villa Adriana. Secondo quanto riferisce l'Adnkronos, infatti, i tecnici della Soprintendenza guidata da Francesco Prosperetti, nel parere inviato alla conferenza di servizi convocata dalla Regione Lazio, ritengono che non ci siano le condizioni per il rinnovo chiesto dalla Daf Srl delle autorizzazioni rilasciate nel maggio del 2008 per il conferimento di rifiuti inerti nella cava di Corcolle. Nel 2008, infatti, era stata concessa in regime di urgenza l'autorizzazione a utilizzare la cava di pozzolana di Corcolle come discarica per i rifiuti inerti provenienti dagli scavi per la realizzazione della Metro B di Roma, con l'obbligo di riqualificazione paesaggistica della zona. Per la Soprintendenza esistono dubbi perfino sulla legittimità della cava stessa: "La questione della legittimità della cava preesistente – scrivono i tecnici – non può considerarsi superata: perché il danno permanente causato dalla perdita di beni archeologici ha generato un'interruzione di un contesto di riconosciuto pregio per la densità delle stratificazioni, che testimonia un singolare connubio tra natura e manufatti di epoche diverse dell'antichità e della storia". Inoltre, sempre secondo la Soprintendenza, non è stato presentato un rilievo accurato dello stato di fatto dell'impianto con una relazione sui rischi ambientali, aggiornato ad oggi, e le autorizzazioni date nel 2008 si appellavano a un regime di emergenza che adesso non c'è più. Infine – conclude il parere dei tecnici – alla attuale conferenza di servizi non sono state invitate le Autorità di Bacino del Tevere e dell'Area Difesa del Suolo della Regione Lazio, nonostante quell'area "appartenga a un ambito a rischio idrogeologico, interessata dal corridoio ambientale del fosso dell'Acqua Rossa: come è registrato nella cartografia del Piano di Assetto Idrogeologico".

Categorie
Cronaca

Casamonica, 31 arresti nel clan. Il giudice: «droga, usura, estorsione con metodo mafioso» | L’operazione grazie alle parole dei pentiti

(Fonte: Corriere della Sera, di Fulvio Fiano) – «Una consorteria mafiosa dall’estrema pericolosità» è la descrizione che riassume nell’ordinanza di arresto l’operazione condotta questa mattina contro il clan Casamonica. Trentuno arresti, sei persone ricercate, sedici membri della famiglia in galera, 55 capi d’imputazione e reati che vanno dall’usura all’estorsione, all’intestazione fittizia dei beni, allo spaccio, tutto all’interno di una associazione mafiosa che si regge sulla «paura che tale cognome genera nella popolazione romana». Nell’inchiesta del pm Giovanni Musarò e coordinata dal capo della Dda della procura di Roma, Michele Prestipino, vengono coinvolti anche sei membri della famiglia Spada e un esponente del clan ‘ndranghetista degli Strangio. Anche loro figurano tra gli arresti eseguiti dai carabinieri del comando Provinciale e del gruppo Frascati, a testimonianza dei legami criminali tenuti dalla famiglia mafiosa che controlla i quartieri Appio e Tuscolano della Capitale, con il quartier generale nel vicolo di Porta Furba.

«Sono fortemente intimorito — dice un pentito in un passaggio dell’interrogatorio riportato nell’ordinanza del gip Gaspare Sturzo — perché se queste dichiarazioni dovessero essere rese pubbliche io sarei un uomo morto. Quelli sono i Casamonica e con quella gente non si scherza». Donne e uomini, giovani e meno giovani partecipano agli affari del sodalizio. C’è Antonietta, detta “Dindinella”, Consiglio, detto Simone, Domenico/Balù. E poi Ringo (Enrico), Balì (Giovannina), Ciufalo (Massimiliano) e Bìtalo (Giuseppe). Un altro passaggio della pentita Debora Cerreoni spiega il carattere fondante del clan: «Loro sono perfettamente consapevoli di avere un notevole potere intimidatorio, che esercitano nelle loro attività… i Casamonica incutono notevole timore e nessuno li denuncia mai». Un controllo del territorio, scrive ancora il gip «realizzato anche attraverso accordi con organizzazioni criminose omologhe, sopprimendo i soggetti che a quel controllo si contrappongono».

Eseguito insieme agli arresti anche il sequestro di un immobile e delle quote di cinque società, comprensive di conti correnti, beni, intestazioni e autorizzazioni all’esercizio dell’attività commerciale.

Categorie
Cronaca

Droni in volo per Matteo Barbieri La mamma Maria: lo aspettiamo

(Fonte: Corriere della Sera, di Valeria Costantini) – Lo stanno cercando persino dal cielo, con l’aiuto dei droni a sorvolare le periferie della Capitale fino ad Anguillara. Matteo Barbieri ormai è scomparso da sei, lunghi giorni insieme alla sua Honda. «Non riesco a evitare di pensare al peggio, che qualcuno gli abbia fatto del male, fisicamente…»: per la mamma Maria Mogavero la speranza si alterna all’angoscia straziante, quella che spezza il fiato, che toglie il sonno. Anche ieri familiari e amici erano in giro a cercare il 18enne sparito dalla notte di mercoledì scorso. Gli ultimi spostamenti sono noti. A mezzanotte e mezza Matteo è uscito dal ristorante «Capperi» al Trionfale per tornare in moto all’appartamento di Anguillara Sabazia (paesino a metà strada con Viterbo) che divide con un amico. L’ultimo messaggio alla fidanzata Diana – «Amore sto tornando a casa» – e poi il nulla.

«Matteo stava bene, era felice del suo lavoro, io spero ormai in un allontanamento volontario perché altre ipotesi non posso prenderle in considerazione», sospira la giovane che da un anno condivide con il 18enne sogni e futuro. Un mistero assoluto la sua scomparsa. I carabinieri della compagnia Trionfale, che coordinano le ricerche a tutto campo e con il massimo impegno, non possono escludere invece alcuna ipotesi, nemmeno quella peggiore. Ieri mattina i militari hanno sequestrato il computer di Matteo per scoprire eventuali minacce, qualche amicizia sospetta o possibili guai in cui si possa essere andato a cacciare a sua insaputa. L’unico neo nella vita di questo «bravo ragazzo che mai ha dato problemi» è stata la decisione di lasciare la scuola (l’Itis Fermi di Roma) a soli due mesi dal diploma.

Un dispiacere, racconta ora con rammarico la mamma, che aveva creato con il figlio qualche discussione: lei, preoccupata per il suo futuro, tuttavia non gli ha mai negato né affetto né sostegno. «Ci manca terribilmente», la voce di Maria è ferma ma carica di sofferenza quando si rivolge direttamente a Matteo: «Voglio che sappia che qualunque cosa sia successa, qualunque problema abbia avuto, nulla è troppo grande da non poterlo superare insieme…. noi lo aspettiamo». Così la mamma si rivolge al figlio dallo sguardo trasparente e il sorriso dolce. Le ricerche non si sono mai interrotte: da giorni cacciatori, ciclisti, motociclisti sono in giro senza tregua a setacciare le strade tra Roma e Anguillara (ma non solo) o a distribuire volantini.

Ieri un amico del papà Angelo ha anche fatto volare un drone nell’area tra La Storta e la Braccianese, la zona dove è comparso per l’ultima volta giovedì il segnale Gps del cellulare del giovane cameriere. Le segnalazioni giunte ai militari sono decine, per ora senza risultati; il nome e il volto di Matteo sono inseriti in ogni database delle forze dell’ordine in Italia, in attesa di qualunque «alert». «Noi non ci fermiamo, chiediamo a tutti di aiutarci a cercare Matteo e riportarlo a casa», l’appello di una mamma non conosce la parola resa.

Categorie
Cronaca

«La famiglia faceva la spesa gratis» Lo strapotere a Ostia di Spada & C.

(Fonte: Corriere della Sera, di Ilaria Sacchettoni) – Quando Roberto Spada si trasforma in ariete nei confronti del giornalista Daniele Piervincenzi, l’8 novembre 2017, Ostia ha da poco tagliato il suo cupo traguardo. Sono trascorsi esattamente dieci anni dalla seconda gambizzazione di Vito Triassi, punto di riferimento dei Caruana Cuntrera e di Cosa nostra sul litorale. È lo spartiacque: il X municipio, da qui in poi, diventa territorio di intimidazione, violenza, omertà. Per capire la Ostia di oggi, in cui gli ex alleati degli Spada pretendono di fare la spesa gratis alla Conad di via Cagni, bisogna saper leggere quella di ieri. Così spiega, nell’aula bunker di Rebibbia, il capitano Gianluca Ceccagnoli che, dal 2015, guida il Nucleo investigativo dei carabinieri del litorale. E per capire l’ascesa degli Spada bisogna sapere interpretare gli equilibri criminali della zona.

«Nel 2009 — elenca il capitano — viene ucciso Emidio Salomone legato alla banda della Magliana. A luglio 2011 è assassinato il cognato di Ottavio Spada, Marco Salera. In seguito si verificano un attentato dinamitardo e il duplice omicidio di Francesco Antonini conosciuto come “Sorcanera” e Giovanni Galleoni, detto “Baficchio”. A luglio 2013, a pochi passi dalla caserma, c’è una violenta colluttazione con un reciproco tentativo di omicidio fra Ottavio e Marco Esposito». Al rosario di episodi sgranato da Ceccagnoli vanno aggiunti i 14 incendi in due anni appiccati a stabilimenti, ristoranti e chioschi della zona e ricostruiti dai pm Ilaria Calò e Mario Palazzi. «Ostia — sottolinea Ceccagnoli — è uno scacchiere criminale complesso in cui operano diverse organizzazioni. Dal clan Spada ai Triassi fino ai Fasciani. All’interno di questi gruppi si stringono alleanze oppure ci si scontra e in quel caso abbiamo iniziative anche gravi. Non va dimenticata la miriade di danneggiamenti contro operatori commerciali di questo periodo, perché le voci dell’economia di Ostia sono la gestione degli stabilimenti e il traffico di stupefacenti». In questo «continuo riposizionamento delle zone di influenza» come lo definiscono gli investigatori, la famiglia Spada beneficia della perdita di influenza dei Triassi e alterna vittorie a sconfitte sia nell’usura che nello spaccio.

Lo strapotere dei clan ha la sua quotidiana celebrazione: «A ottobre 2015 presso la Conad si presentano due Cardoni che fanno spesa gratis e costringono il proprietario a dargli trenta euro» racconta il capitano. Il clan è in guerra contro lo Stato di cui occupa le case e contro cui, all’occorrenza, manifesta con forza. «Il 19 ottobre 2015 — ricorda il capitano — facciamo un controllo su Massimiliano Spada che resiste e che viene portato in caserma lungo la zona di via Zambrini. Ma accade qualcosa. In cinquanta si radunano lì sotto, urlando e tentando di forzare il cancello. Fra loro Silvano Spada e Maria Dora Spada ma anche Massimo Cardoni che giorni dopo sarà gambizzato. Anche lui reclama la liberazione di Spada». Dalla gambizzazione di Cardoni parte l’operazione Suburbe che oggi ha portato al processo. «Intercettiamo Massimiliano Spada — spiega Ceccagnoli — e scopriamo che il contrasto con Cardoni era per il controllo di un’occupazione delle case popolari». Mercoledì la nuova udienza.

Categorie
Cronaca

Roma, allarme ragno violino: boom di segnalazioni nei quartieri sud

(Fonte: Il Messaggero, di Lorena Loiacono) – E’ allarme “ragno violino” a Roma sud: basta una sua puntura per finire d’urgenza in ospedale. Si chiama Loxosceles rufescens, viene descritto dagli esperti come piccolo e giallognolo, a tratti marrone. Le sue dimensioni possono arrivare a una lunghezza che varia dai 7 ai 10 millimetri circa. 

Il suo carattere è schivo, resta nascosto e vive in disparte, come fosse un eremita. Ma quando si arrabbia sono guai. Il ragno violino, infatti, è velenoso. Ne sanno qualcosa le persone finite al pronto soccorso per un suo morso. Di cui a volte neanche ci si accorge. Bisogna fare attenzione perché non sempre infatti il paziente, morso dal ragno, avverte dolore al momento del pizzico. Se ne accorge nelle ore seguenti. E in questi giorni, come riporta Leggo, i casi stanno aumentando: del resto questa è la stagione preferita del cosiddetto “ragno violino”, in quanto calda e afosa. Il ragno spopola infatti sia nelle aree di campagna sia in città. Si annida spesso nei solai così come nelle scarpe e in luoghi appartati e protetti. Come sta accadendo ora nella zona di via Ardeatina e via Laurentina dove vicino alle aree residenziali ci sono ampi spazi verdi. 

«È una brutta bestia: se vuole, sa far male – spiega l’infettivologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano – generalmente non attacca perché tende a restare in disparte ma, se si incattivisce, è pericoloso. Un suo morso può portare prurito e arrossamenti ma anche allergie e bruciori. Non solo, se intervengono batteri anaerobi si possono anche creare danni alla cute, danni muscolari e ai reni. I sintomi si manifestano entro due giorni dalla puntura: a quel punto è indispensabile correre in ospedale. È importante prendere l’animale, anche morto e schiacciato, o fargli una foto per mostralo poi al medico a cui ci si rivolge. Il mio consiglio è di andare subito in una struttura ospedaliera con un centro anti-veleni». Il ragno violino quindi, di piccole dimensioni e apparentemente innocuo, può portare conseguenze serie se sottovalutato.

Categorie
Cronaca

ACLI con il Cuore

Si chiama "ACLI con il cuore" l'iniziativa delle ACLI di Roma dedicata al contrasto della povertà sanitaria e per la prevenzione cardiologica che si terrà domani, mercoledì 18 e giovedì 19 luglio dalle ore 9 alle ore 13 in via Prospero Alpino, 20 a Roma. Una vera e propria "due giorni" totalmente gratuita e dedicata al cuore e alla prevenzione delle malattie cardiovascolari grazie alla presenza in sede del team guidato dal Dott. Massimo Lucchetti, consulente di cardiologia del Campus Bio-Medico. Sarà possibile, solo su appuntamento, effettuare un'accurata visita cardiologica e ci si potrà sottoporre all'esame dell'elettrocardiogramma. Questa importante iniziativa gratuita è aperta a tutti cittadini e in particolare ai nonni e alle nonne di Roma nell'ambito di "Estate con noi, aperti per ferie" l'iniziativa delle Acli di Roma e provincia – realizzata in collaborazione con l'Unione Sportiva delle Acli di Roma e provincia e la Fap (Federazione Anziani Pensionati) delle Acli di Roma – e dedicata all'estate non solo dei più piccoli, ma anche degli anziani della Capitale.  Nella sede ACLI di  via Prospero Alpino 20, infatti, è attivo uno speciale servizio di accoglienza e socializzazione aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 13. In tale contesto è prevista la misurazione della pressione, un centro di ascolto e sostegno, alcuni momenti di condivisione, un corso gratuito di alfabetizzazione informatica, l'angolo della lettura e per chi è impossibilitato a muoversi autonomamente la possibilità di usufruire del taxi sociale. «Con ACLI con il cuore – spiega Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma e provincia – continua il nostro impegno nel contrasto di tutte le forme di povertà, in questo caso della povertà sanitaria. Un segno di vicinanza concreta ai cittadini più fragili che non riescono più a curarsi in maniera adeguata con particolare attenzione alla terza età. Sappiamo, infatti, che nella nostra città sono soprattutto gli anziani che per far fronte alla crisi sono costretti a ridurre la spesa per le cure, i medicinali ed i controlli specialistici. Questa iniziativa si inserisce nel solco dell'impegno che il Sistema ACLI di Roma mette in campo per contrastare le fragilità attraverso: progetti di recupero dei generi alimentari come "il cibo che serve", iniziative di contrasto della dispersione scolastica e percorsi di inclusione attiva». Per INFO: info@acliroma.it, oppure il sito www.acliroma.it. Tel: 06.57087028/25.

Categorie
Cronaca

Genzano, camion si ribalta nel giardino di una villa e schiaccia due auto: un ferito grave

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
Due auto schiacciate e un ferito grave per il ribaltamento di un camion nel giardino di una villa in via Montecagnolo a Genzano, sui castelli romani: la strada ha ceduto sotto il peso del mezzo impiegato per trasportare bitume per asfalto. Per fortuna intorno alle 15.30 nel giardino della villa abitata da due famiglie non c'era nessuno. Il conducente del camion, un Iveco Stralis è rimasto gravemente ferito: per i soccorsi sono intervenuti il 118 di Lanuvio e l'eliambulanza, atterrata in un campo adiacente per poi trasportare il ferito M.A. un 63enne di Prossedi (Latina) in codice rosso al policlinico di Tor Vergata. I rilievi sono affidati agli agenti della polizia locale di Genzano, in sostegno anche l'autoradio dei carabinieri del radiomobile di Velletri: la strada è stata chiusa.