Categorie
Cronaca

E’ morto Sergio Marchionne, l’uomo che salvò l’auto italiana. Elkann: “Per sempre riconoscenti”

(Fonte: la Repubblica, di Paolo Griseri) – Aveva pianificato tutto, una pausa di pochi giorni per poi tornare immediatamente al lavoro. Marchionne, 66 anni compiuti a giugno, è morto all'ospedale universitario di Zurigo dove era stato ricoverato il 27 giugno per un intervento alla spalla destra. John Elkann, il presidente della holding Exor e della stessa Fca, ha affidato a poche righe il suo pensiero: "E' accaduto, purtroppo, quello che temevamo. Sergio, l'uomo e l'amico, se n'è andato. Penso che il miglior modo per onorare la sua memoria sia far tesoro dell'esempio che ci ha lasciato, coltivare quei valori di umanità, responsabilità e apertura mentale di cui è sempre stato il più convinto promotore. Io e la mia famiglia gli saremo per sempre riconoscenti per quello che ha fatto e siamo vicini a Manuela e ai figli Alessio e Tyler. Rinnovo l'invito a rispettare la privacy della famiglia di Sergio".

L'ultima uscita pubblica del manager era stata due giorni prima del ricovero, a Roma, alla consegna di una Jeep all'Arma dei carabinieri. Era già affaticato, chi lo ha visto quel giorno ricorda che parlava con difficoltà. Ma per lui, figlio di carabiniere, quell'appuntamento era irrinunciabile. È stato il suo ultimo saluto, per molti aspetti simbolico, la chiusura del cerchio di un'esperienza umana e professionale.

Dopo l'intervento alla spalla destra, a fine giugno, le sue condizioni parevano nella norma. Dieci giorni fa l'aggravamento per quelle che i sanitari hanno definito "complicanze postoperatorie". La situazione sarebbe precipitata all'inizio di questa settimana. L'amministratore delegato di Fca ha perso conoscenza. Venerdì John Elkann ha constatato che "Marchionne non potrà tornare a fare l'amministratore delegato".

Era arrivato a Fca nel 2003, come consigliere di amministrazione. Avrebbe assunto la carica di ad l'anno successivo. "Perdiamo due milioni di euro al giorno, la situazione non è semplice", aveva constatato. La rinascita di Fca dopo la rottura del patto con Gm e la restituzione dei debiti alle banche, è stato il suo primo successo. L'azienda è solida ma il vento della crisi mondiale mette di nuovo tutto in difficoltà. Nel 2009 Marchionne cerca la salvezza nel salvataggio di Chrysler e nella fusione di Fiat con la casa americana. Con Fca nasce un colosso da 4,5 milioni di auto all'anno, il settimo costruttore mondiale. Nel 2010 lo scontro con la Cgil. Marchionne chiede la rinuncia allo sciopero, come aveva ottenuto in America. I sindacati si dividono. Il piano Fabbrica italia, travolto dalla crisi globale, non viene realizzato. Nel 2014 Marchionne fissa un nuovo obiettivo: entro fine 2018 azzeramento dei debiti e della cassa integrazione. Il primo viene centrato, la cassa riguarda ancora il 7 per cento dei dipendenti. Era il 27, quattro anni fa. Negli ultimi anni Marchionne tenta un nuovo accordo con Gm per creare il primo produttore mondiale e risparmiare sugli investimenti. Da Washington arriva un "no". Nel 2017 annuncia la sua uscita di escena da Fca. Dopo aprile 2019 sarebbe rimasto presidente di Ferrari.

Negli ultimi giorni Marchionne è stato assistito dai due figli, Alessio Giacomo e Johnatan Tyler, e dalla compagna Manuela. Già sabato i consigli di amministrazione hanno nominato i successori. In quel giorno, quando si è capito che le sue condizioni di salute erano ormai disperate, è stato sostituito negli incarichi da Mike Manley che oggi debutta davanti ai mercati come nuovo amministratore delegato, presentando i risultati semestrali del gruppo Fca. Gli ultimi raggiunti sotto la guida di Marchionne.

Categorie
Politica

Bonaccorsi su apertura centro antiviolenza a Fiumicino: Primo di una lunga serie

«Festeggiamo oggi l’apertura di un nuovo centro antiviolenza nel territorio di Maccarese – Fiumicino, uno spazio importante che offre servizi di ascolto, dialogo e prevenzione a sostegno delle donne e dei bambini vittime di violenza e di discriminazione. Il nuovo centro è il frutto dell’impegno preso dalla Regione Lazio volto a potenziare il numero di strutture che si occupano del contrasto alla violenza sulle donne, un fenomeno sempre più preoccupante. Per questo la Regione ha bandito risorse statali per l’istituzione di nuovi Centri antiviolenza e Case rifugio su tutto il territorio laziale. Con oltre 65.000 euro di risorse regionali, il nuovo centro antiviolenza di Fiumicino è tra i primi di una serie che da qui a fine anno apriranno i battenti».
Lo ha dichiarato Lorenza Bonaccorsi, assessore al Turismo e alle Pari Opportunità della Regione Lazio.

Categorie
Politica

Diaco(M5S): Amministrazione attenta alla tutela e benessere degli animali

Oggi pomeriggio è stato intervistato da Silvia Cangelosi il Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle e Presidente della Commissione Ambiente Daniele Diaco. Il consigliere ha parlato del nuovo regolamento approvato dalla Giunta Comunale sulle botticelle tolte dalle strade. A tal proposito Diaco ha affermato: "Nel nostro programma era presente l'abolizione dele botticelle e abbiamo tempestivamente regolamentato la questione. Abolizione che avverrà nel futuro. Abbiamo attuato questa norma: sposteremo le botticelle finalmente dal traffico urbano all'interno di parchi. Daremo la possibilità ai vittorini di non interrompere l'attività lavorativa convertendo la loro autorizzazione in licenza taxi. Tre, quattro vettorini hanno già fatto questo passaggio, auspichiamo che questa strada venga percorsa da più vettorini possibili. Molti i cambiamenti che vogliamo inoltre attuare. Per esempio verranno utilizzati cavalli da tiro perchè rappresenta la razza più idonea, rispetto ai trottatori utilizzati fino adesso. Non solo, fino adesso non c'era tracciabilità fiscale. Sempre per andare incontro al cavallo, il tragitto potrà durare al massimo tre quarti d'ora. Questo primo passo rappresenta un traguardo storico. L'approvazione in Giunta è il primo step, poi si passerà nei Municipi e in Commissione. Una volta approvato in Aula diventerà esecutivo e speriamo che ciò avvenga in breve tempo. Partiamo con una prova di coraggio perchè le precedenti amministrazioni avevano provato a fare qualcosa senza mai riuscirci. Vittoria non tanto per noi, ma per gli animali".  Su dove verranno spostate le botticelle il Presidente della Commissione Ambiente ha specificato: "Abbiamo individuato percorsi idonei all'interno di Villa Pamphli, Villa Borghese, Castel di guida, Parco degli acquedotti. Verrà rifatto il percorso anche in alcuni parchi per evitare la presenza di buche e criticità dell'animale. Un percorso come quello fatto a New York nel Central Park.  Regolamento nuovo sul benessere degli animali e anche sull'abolizione dei circhi. Molto attenti alla tutela e benessere degli animali". Il Consigliere pentastellato ha risposto anche ad un'osservazione di un cittadino sul problema rifiuti: "Anche su questa questione ci vuole tempo, apriamo un dibattito molto ampio e insieme all'Assessora Montanari e il nuovo Amministratore di Ama stiamo facendo tanto, rivoluzionando la raccolta di rifiuti. Da problema lo stiamo trasformando in una risorsa".  

Categorie
Cronaca

Castel Romano, sassi contro le auto per rapinare i conducenti. La Stradale: non fermatevi

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
(di Raffaella Patricelli)Indagini serrate da parte della Polizia Stradale di Aprilia sulla serie di danneggiamenti avvenuta nella notte sulla Pontina in direzione di Roma all’altezza di Castel Romano: almeno 6 automobili sono state raggiunte da alcuni sassi. Due persone sono rimaste ferite, per fortuna in modo non grave. Il sasso ha sfondato il parabrezza, ma il conducente ha proseguito la marcia. Gli agenti – diretti dal comandante Massimiliano Corradini – stanno indagando per rintracciare i responsabili. Per puro caso infatti la sassaiola non è degenerata in una tragedia. Non è la prima volta che capita: mesi fa fu preso di mira anche un pullman Cotral. Questa volta però il sospetto è che ignoti lancino sassi per far fermare gli ignari automobilisti per poi rapinarli. Per questo la Stradale consiglia di non fermarsi se si dovesse venire coinvolti in un caso del genere. 

Categorie
Cronaca

Roma, truffa sui celiaci: ai domiciliari leader di Forza Nuova

(Fonte: Corriere della Sera, di Ilaria Sacchettoni) – Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova, promotore del movimento «Roma ai romani» e di manifestazioni anti-immigrati dal Trullo al centro storico, è finito ai domiciliari per truffa e falso. Tra una ronda e un presidio contro gli stranieri aveva dato il via ad alcune rivendite di prodotti per celiaci, la «Celiachia world», la «Biogluten» e la «Celiachia e benessere» che, nel 2017, avevano incassato 1 milione e 349mila euro di rimborsi regionali per gli intolleranti al glutine. Quei rimborsi, secondo il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pm Alberto Pioletti, sarebbero stati ottenuti presentando buoni contraffatti, imitazioni (approssimative) dei bonus attraverso i quali le aziende sanitarie locali erogano contributi a pazienti affetti da celiachia. Una truffa elaborata ipotizzando l’assenza di controlli. Alla luce della militanza un dubbio è lecito. Che i soldi servissero a finanziare i battage di Castellino? Al momento è giusto un’ipotesi.

Con il leader di Forza Nuova è stato arrestato anche l’imprenditore Giorgio Mosca, suo collega nella vendita di prodotti specializzati. Alle origini degli approfondimenti la denuncia di Loredana Vasselli, direttore della vigilanza Farmacie e depositi della Roma B. Siamo ai primi di novembre 2017 e la dirigente si presenta in procura con una copia dei ticket rimborsati. Visti da vicino, quei foglietti, paiono dei fac-simile: «Si trattava — è ricostruito nell’ordinanza di misure cautelari della gip Monica Ciancio — di buoni presentati in fotocopia, con lo stesso codice a barre (che invece avrebbe dovuto essere sempre differente) e con modifiche eseguite a penna in corrispondenza di alcuni campi». Ricapitolando, la manager pubblica si trova di fronte a una scoperta inquietante. Da un lato ci sono i soldi erogati dalla Asl (centinaia di migliaia di euro) dall’altra ci sono dei buoni evidentemente manipolati. La Vasselli informa gli investigatori che a loro volta delegano approfondimenti ai carabinieri del Nas.

La Asl apre i propri registri, spunta fuori altro: in quei buoni ci sono «incongruenze fra l’età del paziente e il suo codice fiscale nonché fra il numero del buono e il mese di riferimento, (sono, ndr) privi del numero progressivo e dell’età dell’assistito, con grafica, timbri e numerazioni difformi da quelli originali, uso di inchiostri di colori diversi, duplicazioni dei medesimi buoni e intestazione e assistiti di altri distretti». In qualche caso il ticket riporta il timbro di una dirigente che dal 2015 non è più in servizio. Delle contraffazioni evidenti. É solo una prima scoperta. Gli investigatori non fanno in tempo a ricostruire le origini di quella srl (la «Celiachia a benessere») che ha appena incassato dalla Roma B centinaia di migliaia di euro ed ecco che altri dirigenti di altre asl bussano in procura. Partono verifiche sui pazienti celiaci che però disconoscono le loro firme. Si ricostruisce, allora, la genesi delle srl e viene fuori che il capitale con cui sono state costituite è pari a 1 euro. Nel frattempo Castellino e Mosca continuano a esigere rimborsi sulla base dei soliti stravaganti buoni. Ma le asl bloccano il pagamento e i due finiscono sul registro degli indagati.

Categorie
Cronaca

La Corte Europea ferma lo sgombero di Camping River previsto per oggi

La Corte Europea per i Diritti dell’Uomo, attraverso l’adozione di una misura di emergenza, ha ordinato al Governo italiano di non procedere allo sgombero dell’insediamento di Camping River, previsto per la giornata di oggi a Roma, ovvero 48 ore dopo la notifica agli abitanti dell’Ordinanza n.122 del 13 luglio 2018 firmata dalla sindaca Virginia Raggi.

La decisione della Corte è giunta in seguito al ricorso sollevato da 3 abitanti del “campo”, supportati da Associazione 21 luglio.
La Corte «ha deciso, nell'interesse delle parti e del corretto svolgimento del procedimento dinanzi ad essa, di indicare al Governo italiano, a norma dell'articolo 39, di sospendere lo sgombero previsto fino al venerdì 27 luglio 2018» e, nell’attesa, ha chiesto al Governo italiano di indicare nelle prossime ore le misure alloggiative previste per i richiedenti, la data prevista per lo sgombero esecutivo e qualsiasi sviluppo significativo dello sgombero di Camping River.

Le tre persone rom ricorrenti, hanno vissuto per alcuni anni nell’insediamento di Camping River in cui attualmente risiedono circa 300 persone, esclusivamente rom, secondo Associazione 21 luglio "segregate su base etnica e i cui diritti umani sono stati ripetutamente violati dalle istituzioni capitoline nelle diverse azioni previste dal Piano rom”.

Dopo le azioni inclusive organizzate dal Comune di Roma, il 19 luglio 2018 ad ogni famiglia dell’insediamento è stata notificata l’Ordinanza sindacale n.122 del 13 luglio 2018 con la quale la sindaca Virginia Raggi ha ordinato «l’allontanamento dall’area […] di tutte le persone presenti, a qualsiasi titolo, entro il termine perentorio di quarantotto (48) ore dalla notifica della presente ordinanza, per scongiurare i rischi sulla loro salute» senza fornire alcuna soluzione alternativa adeguata, lasciandole di fatto per strada, aumentando la loro vulnerabilità.
 
La Corte Europea per i Diritti dell’Uomo può indicare “misure ad interim” in casi di emergenze, in modo da fermare un “rischio imminente di danno irreparabile”. Sempre più di frequentemente, riceve richieste di adozione di misure per fermare sgomberi, ma si limita a farlo solo in particolari circostanze. Vittime di violazioni di diritti umani possono rivolgersi alla Corte Europea solo se non dispongono di mezzi efficaci per fare ricorso davanti ai Tribunali nazionali. I tre autori dell’azione hanno, con successo, dimostrato che i Tribunali italiani, visto il brevissimo tempo concesso, non hanno fornito loro mezzi efficaci per fronteggiare il rischio dello sgombero.

Associazione 21 luglio accoglie con grande soddisfazione la decisione della Corte Europea e auspica che il Comune di Roma possa coglierne l’importanza per una profonda revisione del “Piano rom” e per avviare una rinnovata e genuina consultazione con le persone dell’insediamento.
 
Secondo Carlo Stasolla, presidente di Associazione 21 luglio, «il fatto che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo abbia deciso di intervenire in modo così eccezionale dimostra quanto la situazione romana sia assolutamente fuori controllo. Oggi viene certificato come il “Piano rom” della città di Roma calpesta gli impegni assunti dall’Italia a livello europeo a fine di garantire un trattamento egualitario dei rom. Ma tutto ciò non basta! Da una parte è urgente promuovere nuove consultazioni con gli abitanti dell’insediamento, dall’altra è importante conoscere i nomi degli esecutori di un “Piano” irrealistico, scellerato, costoso e lesivo dei diritti umani. Chiediamo alla sindaca di individuare e punire i responsabili delle diverse azioni che negli ultimi mesi si sono succedute a Camping River e cha hanno portato ad una violazione sistematica dei diritti fondamentali delle famiglie residenti. Chi ha sbagliato – conclude – è giusto che paghi. Dare la colpa della mancata inclusione ai rom, come fatto anche in questo caso, è un atto scorretto e ingiusto».
 
Nella giornata odierna, alle ore 15,30, una delegazione di Associazione 21 luglio si recherà in Campidoglio per consegnare, presso la segreteria della sindaca Virginia Raggi, la risposta della Corte e le centinaia di firme raccolte in questi giorni nella mobilitazione on line organizzata per chiedere la sospensione delle azioni di sgombero. Nel corso della consegna è previsto un breve incontro con la stampa presente.

Categorie
Cronaca

Gisci, sul lavoro delle famiglie per le scuole: “Bellissimo esempio di partecipazione delle famiglie”

Emanuele Gisci, assessore alle Politiche e all'Edilizia Scolastica del II Municipio, è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale per esprimersi sul provvedimento preso sulla manutenzione degli edifici scolastici, alla quale potranno legalmente partecipare i genitori degli alunni

Un’idea che apre una discussione sul ruote delle istituzione nella manutenzione della scuole. “Abbiamo pensato a questo provvedimento non come sostitutivo della funzione pubblica, ma semplicemente per normare qualcosa che già accade da tempo: quel bellissimo connubio tra le istituzioni e le famiglie. Questo – spiega Gisci – ha portato spesso al bellissimo esempio di partecipazione delle famiglie nell’abbellimento degli edifici (sostituzione di maniglie, pittura delle mura, organizzazione della giornata ecologica). Cose che, prima, venivano fatta sottobanco”.

Gisci parla poi di come la misura è stata accolta dalle persone: “ La Conferenza Scuola-Municipio, dove sono rappresentati sia i genitori che le scuole, ci chiedeva da tempo di intervenire. Il provvedimento – quindi -è stato accolto molto bene. Da ora – spiega Gisci – le famiglie avranno l’opportunità di vedere riconosciuto il proprio lavoro. Il Municipio, invece, dà così avvio al processo partecipativo nelle scuole del II Municipio.

L’assessore Gisci passa poi a  commentare la questione delle condizioni degli edifici scolastici: "Non si può lasciare che gli interventi vengano effettuati a settembre. Noi abbiamo prodotto un accordo quadro per dividere il mincipio in due parti e provvedere alla manutenzione ordinaria degli edifici scolastici. Il problema riguarda quelli straordinari. Oggi abbiamo zero in cassa".

Categorie
Cronaca

Roma, trovato l’uomo che ha sparato un piombino alla bambina rom

(Fonte: www.repubblica.it)
(di Giuseppe Scarpa)Da un balcone un italiano di 50enne ha sparato alla bambina rom, martedì scorso a Roma, con una arma ad aria compressa. I carabinieri ne sono praticamente certi. Alla piccola, 13 mesi appena compiuti, il pallino, è entrato nella scapola destra ed è arrivato vicinissimo al cuore, provocando una lesione vertebrale che potrebbe causarle una paralisi. La bimba versa ancora in condizioni critiche all'ospedale Bambino Gesù. Gli investigatori per ora non contestano l'odio razziale. Una perquisizione è stata fatta a casa dell'uomo. Gli inquirenti hanno trovato, oltre ad una pistola, anche una carabina ad aria compressa. L'uomo, che è indagato per lesioni gravissime, si è giustificato dicendo che voleva provare le nuove armi che aveva appena comprato. La madre della vittima aveva sempre sostenuto che qualcuno aveva sparato. La donna però, che teneva, in braccio la figlia, non aveva visto l'autore del colpo. Ecco la sua ricostruzione fornita agli investigatori. Lo ha ripetuto in lacrime, senza sosta: “Qualcuno ha sparato a mia figlia”. È la madre della piccola Asia, il nome è di fantasia. Una scricciola di 13 mesi appena compiuti la cui vita, da martedì, è appesa a un filo. È una coppia di nomadi, del campo di via Salone periferia est della Capitale, che denuncia ai carabinieri l’episodio. Martedì la coppia – lo riferisce la madre di Asia ai carabinieri – percorre viale dei Romanisti accanto al parco dei Romanisti, nel quartiere di Torre Spaccata periferia est della Capitale. Alle 14.00 la donna cammina per la strada, ha la figlia in braccio. Accanto a lei c’è il marito. All’improvviso Asia inizia a piangere. La madre cerca di tranquillizzarla. Poi si accorge del sangue, della ferita. La donna guarda il compagno spaventata. La piccina viene portata all’ospedale Sandro Pertini. Qui i medici la visitano e si rendono conto che Asia è in condizioni critiche. Si decide di operarla, ma in un’altra struttura. Con un'ambulanza viene trasportata in codice rosso al Bambino Gesù: La bimba ha un foro all’altezza della scapola. Il piombino ha attraversato il torace della piccina da destra verso sinistra. Ha danneggiato i polmoni, procurato una lesione vertebrale e si è fermato vicino al cuore. I camici bianchi estraggono il piombino. Adesso Asia non è più in pericolo di vita.

Categorie
Politica

XII Municipio, Acernese: “Buona notizia per i cittadini dopo anni di abbandono”

Oggi pomeriggio è intervenuto ai nostri microfoni l'Assessore ai Lavori pubblici del XII Municipio, Emilio Acernese, per parlare del parcheggio di via di Donna Olimpia. Un'opera ferma da più di dodici anni. A tal proposito Acernese ha spiegato: "Questo scheletro ha rappresentato una ferita nel tessuto urbano del quartiere. Per anni il luogo è stato abbandonato a se stesso. I lavori sono iniziati nel 2006 per la costruzione di una struttura privata per box auto destinati alla vendita. Poi sotto sequesto in seguito a difformità su abusi per ampliamenti arbitrali e, nel frattempo, il problema si è aggravato perchè è fallita la ditta che aveva realizzata l'opera. L'obiettivo è stato quindi quello di rimuovere le opere abusive. Grazie ad un dissequestro avvenuto nel 2014 sono state abolite le strutture in cemento armato e rimodellato il profilo per richiamare il precedente profilo collinare. L'Ufficio tecnico del Municipio aveva rilevato queste problematiche.   Nel frattempo la società ha rilevato il cantiere. E' partito quindi un nuovo progetto finalizzato alla riqualificazione.
Dopo la messa in sicurezza e l'adeguamento sismico che è stato fatto, i lavori di completamento dell'opera partiranno successivamente e dureranno per circa 15 mesi. Il nuovo progetto è uguale al vecchio senza però abusi edilizi che non riproducevano il piano planimetrico della collina. E'stato eliminato il pianto interrato e realizzati nuovi parcheggi. 
Questa è una buona notizia per i cittadini di Monteverde perchè ci sono stati vari problemi di sicurezza ed igiene per i residenti a causa di questa opera abbandonata". 
 

Categorie
Cronaca

Salvini: «A Roma la situazione dei rom rom è un casino totale»

(Fonte: Corriere della Sera, di Maria Egizia Fiaschetti) – Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, prepara il terreno per l’incontro di domani con Virginia Raggi: «Il mio obiettivo è arrivare a zero campi rom». Parole che, oltre a tracciare la linea, danno la misura dell’approccio: se non muscolare, come quando il segretario della Lega evocava la ruspa, improntato alla fermezza. Tanto più, ed ecco la bordata, perché «a Roma la situazione sui rom è un casino totale».

Il vice premier rilancia la proposta di censire le presenze: «Mi hanno dato del nazista – contrattacca – ma possono esserci anche finlandesi nei campi. Vado a controllare chi c’è, possono essere italiani, romeni, slavi, extracomunitari, e l’obiettivo è arrivare a una chiusura progressiva». Se non fosse che, nelle stesse ore, slitta lo sgombero del Camping River . Scadeva lunedì il termine, notificato dall’ordinanza sindacale, entro il quale gli abitanti avrebbero dovuto lasciare l’insediamento. Si è deciso, tuttavia, di rinviarlo di qualche giorno (a martedì o mercoledì).

Dopo i primi rientri volontari, altre famiglie si sono rivolte ai servizi socialiper valutare le soluzioni messe in campo dall’amministrazione: dal rimpatrio al trasferimento da parenti o in affitto. Quanto alle frasi di Salvini, che rischiano di suonare come una stoccata, da Palazzo Senatorio dribblano le polemiche: «Il ministro dice di voler arrivare a zero campi con le buone maniere, educatamente, rispettosamente – fanno notare dal Campidoglio -. Sembra aver sposato la nostra linea, che punta sull’integrazione». Resta il problema del Camping River, non ancora sgomberato: «Il termine non era obbligatorio, si stanno verificando le condizioni… se poi l’Asl dice che lì non si può vivere…».

Dal Comune smentiscono che il rinvio sia dovuto al ricorso presentato dall’«Associazione 21 luglio» alla Corte di Strasburgo: «Le vicende non sono collegate. Dopo il viaggio della sindaca a Craiova (Romania) abbiamo ricevuto altre richieste di aderire alle iniziative dell’amministrazione, motivo per cui si è pensato di concedere agli abitanti qualche giorno in più». La trasferta in Romania, oltre a tessere rapporti diplomatici, ha aperto un canale con il mercato del lavoro in deficit di manodopera al punto da assumere operai vietnamiti. In questa prospettiva, si sta lavorando a un protocollo d’intesa con associazioni datoriali simili alle nostre Confcommercio e Confindustria, per favorire l’afflusso di forza lavoro. Craiova ha anche messo a disposizione 170 particelle di terreno edificabile, da assegnare gratis a quanti accetteranno di rientrare nel proprio Paese. Si ipotizzano accordi analoghi con altre città, mentre sono in corso contatti con l’associazione Parada (quella che a Bucarest si occupava dei ragazzi dei tombini) attiva anche nel sostegno alle minoranze. Sul River, nel frattempo, proseguono gli accertamenti patrimoniali, dopo che un abitante ha traslocato a bordo della Porsche Cayenne di un connazionale presentatosi come il fratello.