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Cronaca

Abusi, chiesta archiviazione Brizzi

(Fonte: www.ansa.it)
La Procura di Roma ha chiesto l'archiviazione per il regista Fausto Brizzi indagato per violenza sessuale a seguito di denunce presentate da tre donne.
Per i pm "il fatto non sussiste". Brizzi era stato iscritto nel registro degli indagati nello scorso mese di aprile. Le denunce riguardavano tre presunti episodi avvenuti nel 2014, 2015 e 2017. Gli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Maria Monteleone, hanno svolto accertamenti anche per i due casi, quelli risalenti ad alcuni anni fa, le cui denunce erano arrivate oltre i termini di legge. Secondo le tre giovani, Brizzi le avrebbe invitate nel suo loft per un provino e le avrebbe poi obbligate a subire atti sessuali. In base a quanto accertato dai magistrati nella vicenda non sono stati riscontrati profili di natura penale. Nello scorso mese di aprile lo stesso Brizzi è stato ascoltato dai pm fornendo una serie di chiarimenti.

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Morlupo, scomparsa mamma di 40 anni: familiari in apprensione. Si è allontanata da quasi 24 ore

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
Si è allontanata da casa ieri pomeriggio alle 18 e di lei non si hanno piu notizie: Isabella Tanga, 40 anni, ha tre figli. Quando si è allontanata dalla sua casa a Morlupo, indossava jeans, maglietta rossa e una borsa rossa. Non ha cellulare e documenti con se. Famigliari e amici in apprensione, chiedono a chiunque l’avesse vista di darne notizia.

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Rubano beni dal Museo delle “Ferrovie dello Stato”, fermati 4 romeni

La scorsa notte, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Frascati hanno arrestato 4 cittadini romeni, di 35, 28, 19 e 18 anni, tutti domiciliati presso il campo nomadi di via Melibeo, sorpresi appena dopo aver asportato beni di interesse storico dal museo delle “Ferrovie dello Stato”, in via Casilina.
Transitando lungo la via, i Carabinieri hanno notato l’effrazione del cancello d’ingresso del museo e sono intervenuti per una verifica all’interno e nelle aree circostanti dove hanno rintracciato e bloccato i ladri, anche grazie ai colleghi della Compagnia di Palestrina, ancora in possesso degli arnesi da scasso utilizzati e della refurtiva: una moneta antica in argento, risalente al periodo del secondo conflitto mondiale; un paio di gemelli in argento, risalente al periodo del secondo conflitto mondiale; un baule antico con lo stemma delle FF.SS.; due bilance antiche in ottone e due pompe in rame. Quanto recuperato è stato riconsegnato al responsabile del museo mentre gli arrestati sono stati portati nel carcere di Velletri, a disposizione Autorità Giudiziaria.

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La carta d’identità? Ripassi a dicembre

(Fonte: www.iltempo.it)

(di Silvia Mancinelli) – Tu non passi.it è il nuovo disservizio disponibile per gli sventurati romani ai quali sia scaduta, o stia scadendo, la carta d’identità. L’evoluzione del documento cartaceo in comoda tessera sarebbe dovuta essere l’innovazione da mesi sulle tasche dei più e invece, vittima di un sistema lento e macchinoso, è diventata una chimera per quanti ne abbiano fatto richiesta. Impossibile, infatti, prenotare online con il sistema "tupassi.it", è d’obbligo fissare l’appuntamento nel municipio di riferimento esclusivamente dal sito "agendacie.interno.gov.it", registrandosi e scorrendo l’elenco a caccia della sede competente per territorio. Finiti i tempi in cui per un documento bisognava recarsi direttamente negli uffici del Comune e fare a gara per prendere un numero più vicino allo zero, oggi per rinnovare la carta d’identità e acquisirla così nel nuovo formato è necessario accendere un computer e orientarsi a caccia dell’agenda telematica. A dare questo tipo di informazione è il numero 060606: diversamente si corre il rischio di presentarsi in municipio e vedersi rispedire a casa a prendere l’appuntamento per un giorno talmente lontano da superare – sicuramente – la data di scadenza della carta d’identità, immediata se ci si è mossi in prossimità del rinnovo.

Svelato l’arcano sulle modalità per accaparrarsi un posto libero, arriva ora il vero problema: i primi appuntamenti disponibili sono in tutta Roma a ottobre inoltrato. E solo per i municipi che hanno a disposizione più sedi e che, in questo modo, riescono a gestire meglio la folla. «Il sistema degli appuntamenti online nasce con l’allora sindaco Ignazio Marino – spiega Pierfrancesco Marchesi, consigliere municipale Fratelli d’Italia in X Municipio – Le prenotazioni si dovrebbero programmare in base ai dipendenti in servizio e alla loro capacità di gestire il carico di lavoro. Sono oltretutto soggette a variazioni: si accumulano, saltano e nell’arco dei mesi fanno scoppiare l’agenda di fatto perennemente rossa. La realtà è quella di tanti documenti scaduti o prossimi alla scadenza e, soprattutto quando arriva il momento delle partenze per le vacanze, le pratiche per le quali è stato fissato l’appuntamento vengono schiacciate da una ulteriore mole di lavoro per i dipendenti, pressati dai tantissimi residenti con l’urgenza di rinnovare il proprio documento in vista di un viaggio prenotato».

Accanto agli utenti che si presentano in municipio per l’appuntamento prenotato online, si aggiunge infatti una lista di persone con l’esigenza di rinnovare la carta d’identità in vista di una partenza oltre confine. Al municipio X, quello di Ostia, ogni giorno si assiste a scene surreali. A chi richiede il rinnovo immediato della carta d’identità, presentando un titolo di viaggio che attesti la reale necessità, viene consegnato un numero scritto a penna su un foglietto. Una sorta di lista parallela che permette di avere il documento cartaceo – impensabile nell’emergenza quello elettronico – a patto di pazientare nell’ufficio dalle sette alle otto ore. Facile, dunque, immaginare il caos più totale, con la gente che dà in escandescenze, gli attacchi agli uscieri inadeguati a gestire un numero tanto elevato di persone e non in grado di fornire una risposta adeguata a chi non conosca l’italiano. Perfino il foglio appeso sul cancello dell’ufficio di via Claudio, per informare dell’entrata in vigore del servizio di prenotazione sul sito "agendacie", è logoro e strappato. «Le volanti della polizia vengono in municipio una media di due volte al giorno – spiega un dipendente -. La pazienza tra la gente costretta in fila ore è messa a dura prova e scongiurare scenate e risse è una sfida quotidiana puntualmente persa».

«Sono convinto che sia necessario togliere gli appuntamenti e tornare a quando ci si presentava direttamente in municipio, garantendosi la priorità arrivando il prima possibile – aggiunge Marchesi – D’altronde come si può prevedere che la persona che prenota oggi per dicembre (il 12 è a Ostia il primo posto libero ndr) sia poi effettivamente disponibile quel giorno? È molto probabile che salti l’appuntamento preso, ne richieda un altro in emergenza, ingolfando il sistema già al collasso». Democraticamente rossa l’agenda di tutti i municipi di Roma. Più fortunati, si fa per dire, sono i residenti del XV dove, grazie alla possibilità di prenotare in quattro uffici diversi, c’è un posto per il 2 ottobre, ma solo nella sede di via Bassano. Maglia nera, anzi livida, al I municipio in via Petroselli, dove la prima disponibilità è per il 22 gennaio del prossimo anno.

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Roma, maxi-blitz al campo rom di Castel Romano con volanti, cani ed elicottero

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
Il campo nomadi di Castel Romano di nuovo ai raggi X. In mattinata è scattato un maxi-blitz della polizia e dei vigili urbani nell'accampamento tra i più grandi della Capitale. Secondo quanto si è appreso, l'operazione, che si avvale anche di un elicottero, è volta all'identificazione e al controllo delle persone effettivamente residenti nel campo. Impiegato anche il reparto cinofili della polizia, per verificare l'eventuale presenza di droga e armi, e agenti della polstrada di Aprilia, che indagano sul lancio di sassi sulle auto avvenuto la settimana scorsa. In una nota del sindacato Ugl-pl, il coordinatore romano, Marco Milani, dice: "Per anni abbiamo denunciato le precarie condizioni di sicurezza dei caschi bianchi romani, impiegati in inutili quanto rischiosi piantonamenti, ad insediamenti che si erano nel tempo trasformati in vere e proprie enclavi di illegalitâ diffusa. Diamo atto a Comando Generale ed Amministrazione Comunale, di essere riuscito finalmente a cambiare l'approccio, demandando le attivitâ di controllo ad operazioni anche in sinergia con altre forze, finalmente efficienti e svolte in numero di operatori tali, da garantire la sicurezza e la tutela dei lavoratori impiegati. Non piú meri quanto inutili piantonamenti di facciata ma efficienti interventi di ripristino di legalitâ e sicurezza in dei luoghi, per troppo tempo abbandonati a se stessi. Nell' auspicarci il prosieguo di tali modalitâ operative, non possiamo non esprimere il nostro plauso e la nostra soddisfazione per aver recepito il grido della categoria, rimasto purtroppo inascoltato per troppi anni".

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Ardea, picchia la moglie e la vigilessa che tenta di fermarlo

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
È intervenuta per fermare un uomo che stava picchiando la moglie, ma è stata a sua volta  aggredita. Ha riportato contusioni al volto e al braccio una vigilessa di Ardea di 56 anni, in servizio alla polizia locale di Roma, che l’altra sera era a cena con le amiche in un ristorante di Nuova Florida quando ha tentato di sedare una violenta lite tra un uomo e una donna.
IL FATTO
Secondo quanto ricostruito, la discussione tra i due coniugi era nata nel ristorante, alla presenza del figlio di circa 8 anni, per poi proseguire nel parcheggio adiacente il locale: è a quel punto che l’agente avrebbe avvertito le urla della donna che chiedeva aiuto. La vigilessa, che si trovava alla cassa per pagare, è corsa sul posto e avrebbe visto l’uomo, di corporatura robusta, che teneva per i capelli la moglie facendole sbattere la testa sul montante dell’auto, col bambino all’interno dell’abitacolo.
La 56enne si è qualificata col tesserino e ha intimato all’uomo di lasciare la donna, ma senza essere ascoltata: a quel punto l’agente ha afferrato l’energumeno per la maglietta e per tutta risposta ha rimediato un ceffone su guancia e orecchio. Non pago, l’uomo ha afferrato la vigilessa per un braccio scaraventandola a terra, poi è entrato in macchina e si è allontanato con moglie e figlio. Il tutto è accaduto sotto gli occhi di testimoni.
L’agente, che ha avuto dieci giorni di prognosi per i traumi riportati, ha formalizzato la denuncia ai carabinieri chiamati dal titolare del ristorante. Non sarà difficile rintracciare l’uomo dai numeri della targa dell’auto.

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Roma, esplosione davanti all’ambasciata turca: sul marciapiede si apre un cratere

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
Esplosione a Roma davanti l'ambasciata Turca. È accaduto intorno alle 14 in via Palestro, in zona Castro Pretorio. Secondo quando si apprende, lo scoppio non ha provocato feriti, ma avrebbe causato l'apertura di una buca su un marciapiede. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia.
Nessuna fuga di gas, come si ipotizzava in un primo momento. «La società ha svolto tutte le opportune verifiche e rilevato l'integrità dei propri impianti. Pertanto esclude che l'evento sia attribuibile a una dispersione di gas dalla rete cittadina». Lo fa sapere un portavoce di Italgas. Tra le ipotesi al vaglio dei pompieri, anche quella di un eventuale contatto tra cavi elettrici.
Paura in zona Castro Pretorio quando intorno alle 14 si è sentita l'esplosione. A causa dello scoppio, in via Palestro, si è divelta una parte del marciapiede

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Roma, militare suicida a Palazzo Grazioli: aperta la camera ardente per l’ultimo saluto a Enrico

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

(di Daniela Faiella) – Arriverà ad Angri domani pomeriggio il feretro con la salma di Enrico De Mattia, il caporal maggiore di Angri che sabato pomeriggio si è suicidato a Roma, sparandosi un colpo di pistola alla testa nel bagno di Palazzo Grazioli. In mattinata, dalle 8 alle 12, sarà allestita la camera ardente nella sala mortuaria di piazzale del Verano, nella capitale. Alle 13, il trasferimento ad Angri dove il feretro dovrebbe arrivare intorno alle 17 per essere sistemato nella congrega di Santa Caterina, in attesa del rito funebre che sarà celebrato giovedì mattina alle 10.30 nella chiesa di San Giovanni Battista.

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In questi giorni tutta la comunità angrese ha voluto stringersi al dolore della famiglia De Mattia, colpita da una tragedia tanto improvvisa quanto inspiegabile. Non si danno pace i genitori del militare, il padre Giovanni, collaboratore storico della pasticceria «O Sciampagnone» in via Di Mezzo, la mamma Anna, che gestisce un negozio in corso Italia. Enrico, 25 anni, il primogenito della famiglia, era legatissimo sia a loro che a sua sorella Paola, di qualche anno più piccola. Ed era innamoratissimo della sua fidanzata, Carola, con la quale si mostra orgoglioso in una posa del 9 giugno scorso, scelta come immagine di copertina del suo profilo facebook. «Ci hai lasciati senza parole… è passato un solo giorno e ancora non mi faccio capace di questo tuo gesto. Ti voglio un bene dell’anima fratello… riposa in pace», scrive Andrea in un post lasciato sulla bacheca del militare, dove scorrono messaggi di cordoglio, testimonianze di affetto ma anche foto di vecchi ricordi, che tracciano il profilo di un giovane felice, brillante, dal sorriso contagioso. 

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Pamela, morta per overdose. Il nigeriano confessa: «Ho fatto a pezzi il suo cadavere»

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
«Ho fatto a pezzi il cadavere di Pamela». Innocent Oseghale ha ammesso oggi di avere fatto a pezzi il corpo di Pamela Mastropietro, la 18enne romana uccisa e smembrata a Macerata il 30 gennaio scorso. Il 29enne nigeriano, accusato di omicidio, vilipendio e distruzione di cadavere, lo ha detto ai magistrati della Procura di Macerata, che lo hanno interrogato nuovamente nel carcere di Marino del Tronto.
Secondo Oseghale, assistito dagli avvocati Simone Matraxia e Umberto Gramenzi, Pamela sarebbe morta per un malore dopo avere assunto droga in casa del nigeriano. «Una volta a casa Pamela si è iniettata l'eroina e subito dopo si è sentita male. Ho chiesto aiuto a Antonhy, un mio amico, al telefono. Lui mi ha suggerito di gettarle sul corpo dell'acqua fredda e di chiamare l'ambulanza. Ho avuto paura. Lei non rispondeva più», ha raccontato Oseghale, assistito dal suo avvocato.
«Sono uscito a fare delle consegne. Quando sono tornato lei era morta. Sono uscito a comprare un sacco per nascondere il corpo. Non ci sono riuscito perché il sacco era piccolo. Ho preso così la decisione di sezionare il corpo – ha continuato il 29enne, rigettando quindi l'accusa di omicidio e di violenza sessuale – Non l'avevo mai fatto prima. Ho nascosto i resti in due valigie e le ho portate con un taxi verso Sforzacosta ma ero al telefono e non mi sono accorto di aver superato il paese e così ho chiesto al tassista di lasciare le due valigie lungo il fossato. Temevo della reazione della mia compagna».

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Associazione Volontariato Pics, Marrani:”Una cattedrale nel deserto”

Oggi pomeriggio è intervenuto Pantaleo Marrani, Presidente dell' Associazione Volontariato PICS, Gruppo Protezione Civile Roma per dare un suo parere sulla pista ciclabile su via Tuscolana. 
A tal proposito il Sig. Marrani ha affermato: "Avevamo lanciato un sondaggio per chiedere ai commercianti un parere sulla ciclabile chiedendo un giudizio anche sul traffico e sullo smog. Emerge un 99% contrario e un 85% che non sapeva nulla o sapevano solo della creazione di una striscia colorata per terra dove far passare le biciclette. Non c'è stata una corretta informazione. Se viene realizzato un cordolo largo 25 cm come scritto nel primo progetto, non andrà bene. Il Comandante della Polizia Locale del VII Gruppo aveva, infatti, chiesto un cordolo largo minimo 80 cm. Del cordolo non si è saputo più nulla, vedremo cosa succederà.
Un'altra cattedrale nel deserto: 2,2 km di ciclabile che non collega altre ciclabili, non inserita in un circuito preesistente. Sarebbe stato più opportuno fare un collegamento con la ciclabile della Palmiro Togliatti che termina fra il V e il VII Municipio.
700mila euro spesi per fare 2,2 km di ciclabile che secondo noi servirà a poco. 
Abbiamo indetto questo sondaggio perchè aumentando il traffico, si produrrà già molto più smog. Siamo già al secondo posto per le polveri sottili (pm10) e al primo posto per le polveri ancora più sottili che sono molto pericolose. La centralina che rileva questa qualità dell'aria è nascosta all'interno di una scuola su una strada dove passano solo cento macchine, se fosse posizionata su piazza di Cinecittà i risultati sarebbero ancora più preoccupanti".
Marrani ha criticato anche una mancanza di trasparenza da parte degli organi istituzionali del VII Municipio, colpevoli di non aver avvisato i commercianti. Il Presidente ha dichiarato: "Nella fotografia che gira sul volantino si vede solo una striscia rossa per terra e invece quello non rappresenta la pista, ma un attraversamento". 
Marrani non ha risparmiato alcune critiche anche al Presidente della Commissione Mobilità Enrico Stèfano e all'ex Assessore del VII Municipio Pierfranceschi che parlò di ciclabile per contrastare il problema della doppia fila sulla via Tuscolana, cosa che secondo il Presidente Marrani non è vero. 
Per quanto riguarda l'inizio dei lavori, Marrani ha detto che sono partiti il 26 luglio e  le attrezzature sono state inserite al centro della carreggiata con riduzione già di molti posti auto. Il primo pezzo di pista ciclabile è stato iniziato in un pezzo dove non ci sono negozi. Il Presidente dell'associazione ha anche lanciato delle domande:"Cosa succederà quando si arriverà con i lavori davanti ai negozi più grandi? Quando si completeranno i lavori?".