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Cronaca

Stadio Roma: interrogatorio Parnasi

(Fonte: www.ansa.it)
E' in corso l'interrogatorio in carcere del costruttore Luca Parnasi, ex presidente del gruppo Euronova, e arrestato nell'ambito dell'inchiesta della Procura capitolina sul nuovo stadio della Roma. In base a quanto si apprende, Parnasi, assistito dagli avvocati Emilio Ricci e Giorgio Tamburrino, avrebbe chiesto di essere ascoltato dai pm titolare dell'inchiesta. Nei suoi confronti il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pm Barbara Zuin contestano all'imprenditore, tra gli altri, il reato di associazione a delinquere finalizzato alla corruzione. 

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Cronaca

Roma, auto si ribalta per evitare una frana: ragazzo sotto choc

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

(di Fulvio Ventura)Incidente sulla Polense, una vettura si ribalta per evitare una frana. Ieri mattina, al confine tra Tivoli, Roma e San Gregorio da Sassola, una Ford Ka, guidata da un ragazzo di Casape, si è ribaltata nel primo tratto di consolare, dopo il bivio per San Vittorino Romano. Il conducente si è trovata la strada sbarrato da una frana caduta dalla parete di tufo che costeggia la strada. Nel tentativo evitarla si è ribaltato, per fortuna senza gravi conseguenze. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia della Città Metropolitana, del distaccamento di Villa Adriana, ed i vigili del fuoco. 

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Sport

Sport in Piazza a Piazza Vittorio

Il CONI Lazio è sempre più vicino allo sport per tutti. Nell’ambito delle numerose iniziative di promozione sportiva che l'ente sta sviluppando su tutto il territorio regionale per l'estate, rientra anche l'iniziativa “Sport in piazza a Piazza Vittorio” abbinata alla storica rassegna “Notti di Cinema in Piazza Vittorio”, giunta alla ventesima edizione. Quest’anno gli organizzatori dell’evento hanno voluto dare un particolare rilievo allo sport, riservando una specifica area dove saranno organizzate dagli istruttori qualificati delle Federazioni aderenti all'iniziativa del CONI Lazio attività propedeutiche di varie discipline e attività di promozione, integrate da esibizioni, incontri e temi relativi alla storia dello sport che coinvolgeranno i cittadini di ogni età. Il tutto per consentire ai cittadini di avvicinarsi ad alcune discipline sportive o di trascorrere una serata di sano divertimento. “Sport in Piazza a Piazza Vittorio” si svolgerà durante l'arco di sei settimane, dal 12 luglio al 2 settembre con la pausa dal 6 al 22 agosto. Dal giovedì alla domenica, dalle 17 alle 24, sarà allestito un villaggio sportivo attrezzato ogni settimana con aree tematiche dedicate ad alcune discipline sportive. Si partirà giovedì 12 con gli sport della mente (scacchi, dama, bridge), poi sarà la volta degli sport vari (scherma, giochi tradizionali, bowling, bocce, cricket), gli sport rotellistici (pattinaggio, ciclismo, ghiaccio), gli sport di combattimento (arti marziali, kickboxing), gli sport di squadra (tennis, badminton, tennistavolo, pallavolo), quelli praticabili sui simulatori (pesca sportiva, pentathlon moderno, tiro a segno, vela, guida sportiva) e si chiuderà con gli sport a corpo libero (danza sportiva, ginnastica, twirling). «Siamo sempre più impegnati nella diffusione della pratica sportiva accessibile a tutti – ha affermato il Presidente CONI Lazio Riccardo Viola – e il nostro lavoro di promozione tocca ormai ogni angolo della Regione ed è sempre più apprezzato. Promuoviamo lo sport soprattutto nei luoghi non deputati allo sport e Piazza Vittorio è uno di questi. Grazie al lavoro sinergico con i presidenti federali della regione siamo in grado di mettere in campo le migliori risorse in termini di tecnici e istruttori, offrendo ai cittadini la possibilità di fare attività sportiva di qualità, gratuitamente, e di scoprire nel contempo la grande ricchezza dell'offerta sportiva. Promuovere un evento a Piazza Vittorio, che è la piazza per eccellenza di Roma in quanto è la più grande in termini di superficie ed è anche il simbolo dell'integrazione, perché è la più multietnica della Capitale, vuol dire offrire la possibilità a tutti di vivere una bella esperienza non solo sportiva ma anche culturale».

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Cronaca

Maccaro sul consumo giovanile di droga: “Stiamo perdendo una generazione nella droga”

Luigi Maccaro, dell’ACTA (Associazione delle Comunità Terapeutiche Accreditate del Lazio) è intervenuto a “Ma che parlate a fa’”, e si è espresso su un tema molto delicato, quello della droga.

A leggere le ultime notizie, infatti, sembrerebbe che stia tornando a crescere il consumo delle droghe. “In realtà le droghe – spiega Maccaro – specialmente cannabis, cocaina ed eroina, non se ne sono mai andate. Quello che è in crescita è il consumo da parte dei giovani. Si sta perdendo, una generazione nel mondo delle sostanze. La vastità del fenomeno è impressionante. Nella nostra comunità – continua l’intervistato – ragazzi tra i 16 e i 19 anni, hanno già sperimentato moltissimo (droga, spaccio, ecc). C’è chi a 7 anni vede il papà drogarsi e mima con la bustina di zucchero il gesto della “sniffata” davanti alla maestra. C’è chi, adolescente, si droga con i genitori. Maccaro mette in guardia anche sull’ampiezza del fenomeno: “E’ un fenomeno trasversale, le periferie non sono più quelle geografiche. Chiaro che nelle periferie metropolitane la situazione è differente, ma anche nei quartieri benestanti il consumo di droga è molto alto. I ragazzi scappano da situazioni problematiche, la droga è la loro via di fuga. “E’ anche diffusa la compensazione degli effetti degli eccitanti tramite la droga”: si consuma cocaina per compensare gli effetti dell’alcol, per esempio.

“Il fenomeno – spiega Luigi Maccaro – non si affronta non con il dualismo legalizzazione/proibizionismo. Serve una campagna di sensibilizzazione e di educazione giovanile. Essendo scesa molto l’età in cui si consumano droghe, è necessario un piano nazionale per far fronte alla situazione , cosa che ancora non c’è. Serve che i genitori prendano coscienza del loro ruolo educativo. E, infine, serve occupare il tempo ibero dei giovani con attività formative. Queste – conclude Maccaro – sono le tre gambe della lotta alle droghe.

 

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Politica

Catini(M5S): “Mettere i principi antifascisti nello Statuto di Roma è un segnale per le nuove generazioni”

Oggi pomeriggio, ai nostri microfoni, è intervenuta la Presidente della Commissione Politiche Sociali e della Salute in Campidoglio, Maria Agnese Catini, per parlare della mozione "Roma Antifascista".
La consigliere del Movimento Cinque Stelle in merito alla contromozione sull'intitolazione ha così detto: "Sono enormemente contenta di appartenere ad un gruppo politico in grado di fare una modifica e che ha chiesto scusa per lo sbaglio che ha fatto precedentemente. Nella vita quotidiana e politica non era mai successo prima. Siamo persone normali e quando sbagliamo lo ammettiamo e ci poniamo il problema delle modalità da seguire  e di come porre un rimedio all'errore. Potevamo fare come altri gruppi in passato e invece abbiamo ammesso lo sbaglio. Si è trattato di un errore tecnico e etico. Abbiamo fatto un tipo di percorso, avendo anche  partecipato il 25 aprile con la Comunità Ebraica e ANPI, questa disattenzione era un problema etico. Io ero l'unica ad aver votato no a quella mozione conoscendo il percorso che avevamo fatto. Roma non può dimenticare ciò che è successo nel passato, è una ferita troppo grande. Non possiamo dimenticare i principi antifascisti della Costituzione e abbiamo intenzione di mettere i principi antifascisti anche nello Statuto di questa città, collaborando con l'ANPI. Vogliamo lanciare un segnale importante anche per la nuova generazione". 

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Cronaca

Traffico di Cocaina dal Sud America: Carabinieri arrestano 9 persone

ROMA – Dalle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Compagnia Roma Centro, coadiuvati dai militari del Comando Provinciale di Roma, stanno dando esecuzione a una ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, nei confronti di 9 persone (4 in carcere e 5 ai domiciliari), alle quali è stato contestato il delitto di traffico internazionale di sostanze stupefacenti del tipo cocaina.

Le attività investigative, svolte da marzo a novembre 2016 dai Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Farnese e del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia romana, con il fondamentale ausilio e supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (D.C.S.A.), hanno permesso di individuare un considerevole traffico internazionale di droga, importata dal Perù e successivamente distribuita nelle principali piazze di spaccio romane, ma anche in altre province italiane.

Il sodalizio, costituito da cittadini peruviani e capeggiato da un latitante internazionale, che si nascondeva nella provincia di Barcellona ed è stato catturato nel corso delle indagini in esecuzione di un Mandato di Arresto Europeo, riusciva a importare ingenti quantitativi di cocaina purissima dal Sud-America, tramite l’utilizzo di corrieri (prevalentemente donne incensurate), che occultavano la sostanza stupefacente, dopo un particolare processo chimico effettuato in Sud America che rendeva la cocaina una crema densa, inodore, collocata all’interno di confezioni di shampoo, prodotti cosmetici e alimentari, impossibile da individuare ai controlli, anche perché il confezionamento avveniva in contenitori non modificati, con la complicità di industrie di marchi famosi a livello internazionale.

La cocaina grezza, con gradi di purezza anche del 99%, una volta giunta a Roma, veniva sottoposta a specifici trattamenti chimici da alcuni membri dell’associazione, specializzati nella “cottura”, per essere trasformata nella classica forma pulverulenta.

Le cessioni agli acquirenti finali, effettuate dai pusher della organizzazione, erano dedicate soprattutto ai consumatori delle zone di movida del centro (Pigneto; San Lorenzo; Trastevere; Campo de’ Fiori; Lungotevere) o rimaneva all’interno della comunità peruviana romana.

In numerose perquisizioni effettuate dai Carabinieri, in occasione delle quali i militari hanno rinvenuto i barattoli contenenti cocaina, sono stati trovati oggetti per il culto della così detta Santeria cubana, conosciuta anche come Yoruba: gli arrestati infatti erano dediti rievocare genitori e antenati defunti, considerati protettori dei loro discendenti, pregando e offrendo sacrifici su altarini a loro dedicati, anche al fine, così come ascoltato durante le intercettazioni telefoniche, di garantire la buona riuscita degli illeciti traffici internazionali di cocaina.

Ai militari che arrestavano gli indagati, i sodali indirizzavano macumbe, auspici malefici volti a interrompere l’azione repressiva a loro danno.

L’indagine ha portato alla denuncia, complessivamente, di 22 indagati, a 23 arresti in flagranza dei reati di spaccio, al sequestro di complessivi 17 kg di cocaina purissima circa e al sequestro di oltre 60.000 euro, in contante e altri valori, provento dei traffici internazionali.

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Politica

Russo: “Lo sciopero del 2 luglio non avrà luogo”

Alessandro Russo, della Funzione Pubblica della CGIL Lazio, è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale. Il sindacalista, parlando dello sciopero inizialmente previsto per il 2 luglio, ammette a Paolo Cento: “Lo sciopero non avrà luogo per differenza di vedute con la Commissione di Garanzia. Il servizio – continua Russo – è molto importante per i cittadini e ci sono delle regole da rispettare. Nonostante le divergenze vogliamo rispettare queste regole”.

Lo sciopero verte su due temi in particolare, che sono rispettivamente le delibere 52 e 58 del 2015 operate dal Comune di Roma. “La prima prevede un piano di privatizzazione – spiega Alessandro Russo – Ama, in realtà, già mette in appalto molti servizi. Abbiamo paura per l’impianto industriale”. Russo si concentra anche sulla seconda delibera: “E’ necessario lo sblocco delle assunzioni. Questo servirebbe a risolvere i problemi di sicurezza dei lavoratori e migliorare la qualità del servizio”

In conclusione, il sindacalista di CGIL fa il punto sulle criticità della raccolta differenziata della capitale: “Ci sono problemi in tutta la filiera: nella raccolta, nel trasporto (i mezzi disponibili sono limitati), e negli impianti, che sono il grande problema di Ama”.

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Politica

Roberta Della Casa ai microfoni di RRC: “Apertura degli asili nido convenzionati già dal 1 settembre e risolto il guasto idrico a Casal Bruciato”

Roberta Della Casa, Presidente del IV Municipio, è intervenuta oggi pomeriggio ai nostri microfoni per parlare della questione nidi a gestione diretta. Sulla notizia della mancata apertura delle strutture di Piazza Balsamo Crivelli e Piazza Gola, la minisindaca ha detto: "Queste strutture erano convenzionate con il Comune di Roma che ha effettuato un recupero dell'immobile e ha deliberato l'apertura a gestione già dal prossimo 1 settembre. Il passaggio di gestione potrebbe presentare delle problematiche e, eventualmente non fossero pronti, abbiamo predisposto per tutte le famiglie interessate un'alternativa nelle vicinanze e quindi è stato assicurato il posto. Ricordo che è la struttura capitolina ad occuparsi di bandi e graduatorie e sono competenze del Comune di Roma, ma ciò non vuole dire che non lavoriamo insieme. Il Municipio non può sostituirsi al Comune, ma c'è una collaborazione in funzione dell'utenza".
In conclusione, la Presidente ha rilasciato un commento anche sulla protesta messa in atto dagli inquilini di via Sante Bargellini, rimasti senza acqua da sabato: 
"Al Municipio non era arrivata nessuna segnalazione fino a lunedì mattina e, tra l'altro, è arrivata in maniera informale. Apprendo che l'acqua mancava da sabato, ma  le persone non si sono rivolte agli interlocutori giusti. Ci siamo attivati subito: sono state portate in strada le autobotti e portata l'erogazione d'acqua ad otto scale su dieci in giro di poche ore. Ci siamo attivati anche per i lavori successivi e già da questa mattina l'acqua è stata ripristinata su tutte le scale. Quegli immobili sono di proprietà INPS e non del Comune di Roma. I lavori proseguiranno nei prossimi giorni."

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Cultura

Intervista esclusiva di Paola Guerci alla stilista Giada Curti

Paola Guerci ha parlato oggi pomeriggio di moda citando sfilate e mostre presenti qui a Roma, nell'ambito della manifestazione AltaRoma. Quest'ultima consiste in una serie di eventi  che ci saranno nella capitale fino al 1 luglio . E' intervenuta ai nostri microfoni anche la  giovanissima stilista Giada Curti. Quest'ultima ha  parlato del rilancio della città in termini di moda. Secondo la stilista, infatti, questi eventi rappresentano un trampolino di lancio per i giovani e, come tutte le manifestazioni, ha aspetti positivi e negativi. Giada Curti ha parlato anche delle sue collezioni, citando in particolare l'ultima che ha uno stile un po' hippie e gipsy. Le sue collezioni nascono dalla sua vita e quotidianeità. La Curti, mamma di quattro bambini, ha spesso utilizzato i meravigliosi scorci di Roma per effettuare le sue sfilate. La sua passione per i paesi arabi è nata, invece, dalla curiosità che la spinge a chiedersi cosa hanno in comune le donne di tutto il mondo e cosa vogliono le donne di culture diversa. L' obiettivo è quello di cercare e ricreare una donna "differente". La stilista, fortemente amata in Italia e all'estero, è un esempio di donna piena di risorse e impegnata su più fronti.
La Guerci ha poi espresso un commento generale sul mondo della moda e dello stile "made in Italy" ricordando le grandi firme italiane, soprattutto quelle del secondo dopoguerra, che sono riuscite ad imporsi sulla moda francese. 
A fine intervento la Guerci è tornata anche a parlare della querelle sulla Casa delle Donne e dell'intervento di molte artiste del mondo dello spettacolo che hanno sollecitato il Campidoglio a trovare una soluzione. 

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Cronaca

San Basilio come Harlem: poliziotti al servizio del narcotrafficante

(Fonte: Corriere della Sera, Giuseppe di Piazza) – Don Winslow, il più grande scrittore statunitense di noir, non sa dove sia San Basilio. Ma è come se lo sapesse. Quando ha scritto The Force (in Italia, Corruzione), che gli è valso per la prima volta l’ingresso tra i best seller del New York Times, Winslow ha immaginato un gruppo di poliziotti bianchi di Harlem talmente avidi da mettersi al totale servizio di un potente trafficante di droga. Nel romanzo, la gang protegge il boss, lucra sulla sua droga, e gli fornisce in anticipo tutte le informazioni utili a eludere le indagini dei colleghi non corrotti. Esattamente come a San Basilio, solo che il boss romanesco, il cinquantenne Carlo D’Aguano, non ha niente di esotico, non ha killer caraibici ai suoi ordini, non si veste come un rapper, non ha diamanti incastonati nei denti, ma, esattamente come ad Harlem, lucra su tutto ciò su cui si può lucrare: dalla droga al pizzo, dall’usura alle illegalità minime. Le attività della gang di poliziotti corrotti, secondo la procura, andava avanti da tempo. Il romanzo di Winslow è uscito l’anno scorso. E potete scommetterci, i sei agenti corrotti non l’hanno letto: altrimenti avrebbero scoperto che, tradendo i buoni, si fa sempre una brutta fine. Ad Harlem, New York, così come a San Basilio, Roma.