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Politica

Ospedale Amatrice, ok fondi ricostruzione

(Fonte: www.ansa.it)

"La Giunta regionale del Lazio ha approvato una delibera per impegnare 15 milioni e trecento mila euro per la ricostruzione dell'Ospedale di Amatrice, demolito in seguito alle lesioni riportate dall'evento sismico, affidata agli uffici dell'assessorato ai Lavori pubblici". Lo rende noto la Regione Lazio in una nota. "Si tratta di un intervento atteso dalla comunità di Amatrice e dell'area del cratere che consentirà di ricostruire l'ospedale prevedendo la realizzazione – spiega la nota – di un punto di primo intervento, di reparti di medicina interna e chirurgica con sala operatoria e di un settore radiologico. L'impegno di spesa è di circa 15 milioni e trecentomila euro ripartiti tra la Regione Lazio, che stanzia 300.000 euro per le indagini preliminari geologiche e geognostiche, il contributo di 6 milioni di euro del Ministero Federale dell'Ambiente, dell'Edilizia e della Sicurezza Nucleare della Repubblica Federale di Germania, fondi per 9 milioni di euro assegnati dal Commissario straordinario al sisma".

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Cronaca

Operazioni di contrasto al degrado urbano da parte della Polizia Locale

Da ieri la Polizia Locale ha avviato una vasta operazione di bonifica nella zona adiacente a Porta Maggiore. Gli Agenti del PICS (Pronto Intervento Centro Storico), con ausilio di personale e mezzi dell’Ama, hanno iniziato, fin dalla mattinata, un intervento finalizzato alla pulizia delle aree intorno a Piazza di Porta Maggiore e Piazzale Labicano, per un totale di  12 metri cubi, tra giacigli e rifiuti vari, conferiti in discarica. Altri interventi di bonifica sono stati effettuati,  nei giorni precedenti,  nelle zone adiacenti la Stazione Tiburtina, in Via Casilina a ridosso delle Mura Aureliane, in Via Frascati a ridosso dell’acquedotto romano, quandrante Marconi-Ostinese, fino alle zone di Pietralata e Prenestina. Nella sola Piazza Teofrasto sono stati rimossi e conferiti in discarica circa 10 metri cubi di rifiuti. Interventi simili proseguiranno nei prossimi giorni.

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Cronaca

Bomba d’acqua su Roma, strade allagate e traffico in tilt

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Bomba d'acqua su Roma. Un forte temporale ha allagato la città: traffico in tilt sulla Cassia, sul Gra e sulla Cristoforo Colombo. Strade piene d'acqua e tombini ostruiti. Il maltempo ha colpito a sorpresa la città che stamattina si era svegliata sotto al sole. Incidente grave, anche a causa della strada allagata, su Via Nomentana all'altezza di Via di Sant'Alessandro. Strada chiusa al traffico.

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Cronaca

Nomentana, scontro tra uno scooter e un furgone dei gelati: morto un 25enne

(Fonte: www.romatoday.it)
(di M.S.)Tragedia sulla Nomentana ed ennesima giovane vita spezzata sulle strade di Roma. Un 25enne è morto dopo essere rimasto coinvolto in uno scontro avvenuto all'altezza del civico 1381, al confine tra la zona di Torraccia e Colleverde di Guidonia.  Il giovane viaggiava a bordo di un Piaggio Liberty quando si è scontrato con un furgone che viaggiava in direzione opposta. Da accertare l'esatta dinamica dell'accaduto avvenuto alle 16.20. Un impatto che ha sbalzato il centauro dalla sella. Inutili i soccorsi: sul posto è atterrata l'eliambulanza, ma non c'è stato nulla da fare; vani anche i disperati tentativi di rianimazione sul posto. Pesanti le ripercussioni al traffico: la Nomentana è chiusa in entrambi le direzioni tra il raccordo e la rotatoria della Palombarese, con deviazioni sul Raccordo in direzione centro e sulla Palombarese per chi viaggia fuori Roma. Sul posto quattro pattuglie del III gruppo Nomentano.

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Cronaca

Roma, guardia giurata dal medico: parte un colpo, ucciso paziente

(Fonte: www.repubblica.it)
(di Federica Angeli)Tragedia nella zona di Colli Aniene, in uno studio di via Palmiro Togliatti. Una guardia giurata, F.M, 40 anni, era in visita dal suo medico curante per rinnovare il porto d'armi quando, nel mostrare la pistola al dottore, accidentalmente è partito un colpo. Il proiettile partito dall'arma ha attraversato la parete di cartongesso che separava lo studio dall'altra stanza e ha colpito e ucciso uno dei pazienti in attesa, G.R., 69 anni. Sul posto sono arrivati polizia e carabinieri. I militari della compagnia Casilina stanno indagando sull'accaduto e la guardia giurata è stata portata in caserma ed è in stato di fermo in attesa dell'arrivo del magistrato. Inutile il tentativo del medico di rianimare il paziente.
 

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Cronaca

Atac: autobus, tram e metro saltano una corsa su cinque

(Fonte: Corriere della Sera, di Erica Dellapasqua) – Solo ad aprile di quest’anno sono saltate quasi una corsa su cinque di autobus, tra, filobus e metropolitane di Roma rispetto a quelle programmate nel contratto di servizio tra Atac e Campidoglio. Il dato (meno 18,15% di viaggi) è già impressionante di per sé. Soprattutto se si pensa alle promesse aziendali su una prestazione più performante dei mezzi, dichiarate nel piano di rientro presentato ai giudici del tribunale fallimentare.

Lo è ancora di più, un dato impressionante, se si segue il ragionamento degli operai delle officine che con l’indice disegnano la curva della produzione: «Vede? È tutto molto strano: a differenza degli altri anni, i numeri calano già a gennaio, e non più a giugno per i problemi all’aria condizionata…». Gennaio, cioè il mese dopo l’intesa sul nuovo contratto di lavoro che prevede l’incremento da 37 a 39 ore settimanali per i dipendenti dell’Atac. Un periodo già al centro dell’attenzione della procura che indaga per sabotaggio. I numeri catastrofici li fornisce proprio Atac sul suo sito e il confronto con l’anno scorso è ampiamente negativo. Ad aprile, ultime tabelle disponibili, lo scostamento tra servizio offerto e servizio promesso è appunto del 18,15% (meno 14,89% sulla rete di superficie e meno 3,26 sulle metro). Mentre nel 2017, sempre ad aprile, il disservizio si fermava rispettivamente a meno 9,82 e meno 1,97%. Andando a ritroso, ecco marzo (meno 20,78 nel 2018 e 12,87 nel 2017), febbraio (15,78 e 19,11) e infine gennaio (meno 19,3 rispetto al meno 17,95 del 2017).

Tra gli approfondimenti della procura, i casi degli 11 bus in fiamme, più guasti, anomalie e i troppi incidenti, tutti negli ultimi mesi: il sospetto è che ci sia qualcosa, qualcuno, dietro il preoccupante ripetersi di questi eventi. Al magistrato che indaga l’azienda ha fornito documenti che proverebbero l’incremento degli «incidenti» nell’arco di un periodo ben preciso, ovvero in concomitanza con la ratifica del nuovo contratto di lavoro tra Atac e sindacati. Proprio il momento, ragionano sempre nelle officine, in cui la curva della produzione precipita verso il basso. I due dati, in effetti, non sarebbero in contrapposizione: più guasti, meno corse. È un’ipotesi. L’altra, più tecnica, è che invece il piano per aumentare la produttività dei dipendenti, tra i punti cardine del concordato all’esame dei giudici fallimentari, non abbia apportato alcun beneficio. «Come è possibile – si chiedono anche i lavoratori che hanno firmato il nuovo orario di lavoro – che l’aumento delle ore, e quindi in teoria della produttività, si traduca in un ulteriore taglio delle corse?». Una spiegazione potrebbe avere a che fare con le modalità di organizzazione dei nuovi turni, contestate a suo tempo dai sindacati che hanno diffidato l’azienda dal proseguire: è vero, per esempio, che adesso le officine sono aperte h24, e non più per solo 18 ore, ma se numericamente gli operai delle rimesse, e anche le aziende che le riforniscono di ricambi, materiali e così via, sono rimasti gli stessi, i benedici saranno minimi. Ipotesi a parte, mentre i chilometri garantiti da Atac continuano a diminuire, le associazioni dei consumatori attaccano: Altroconsumo promuove una class action perché «il servizio erogato non corrisponde a quello di cui i pendolari avrebbero diritto: chiederemo un risarcimento pari al 50% del costo dell’abbonamento».

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Cronaca

Scuola, è allarme bullismo: una vittima ogni tre giorni

(Fonte: Corriere della Sera, di Fulvio Fiano) – Al termine del terzo dei tre incontri con la sua classe, una bambina si avvicina alla poliziotta che le ha parlato di comportamenti sbagliati da non accettare e le confessa che a lei non piace quando il suo compagno di banco viene picchiato dagli altri maschietti a ricreazione. L’agente donna non allarma la bambina con reazioni evidenti, le fa capire che ha fatto la cosa giusta a informarla e, salutati gli scolari, avvia senza perdere tempo le verifiche e le procedure di intervento.

Centoquarantatre casi, anche a sfondo sessuale, sono venuti alla luce nel progetto «scuole sicure» durante l’ultimo anno scolastico, uno ogni tre giorni, grazie a un protocollo all’avanguardia della Questura di Roma contro bullismo e cyber bullismo. Due scuole «visitate» a settimana, 70 mila studenti raggiunti (270 mila da 2012 a oggi), 9 mila docenti formati, 4 mila genitori coinvolti, l’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Capitale da sei anni porta avanti una rivoluzione lessicale e culturale che vuole restituire un senso ai comportamenti sbagliati.

«La prima cosa che diciamo agli studenti , ai docenti e ai dirigenti scolastici è che la parola “bullismo” non deve essere un paravento per nascondere e giustificare azioni da codice Penale», spiega Ciro Nutello, l’assistente capo della polizia che coordina il progetto. E così il concetto «bullismo» viene smontato e ricomposto in 13 piccoli esempi. Il compagno che prende oggetti dal tuo zaino commette un furto. Quello che ti minaccia per farsi dare i soldi della merenda realizza un’estorsione. Se però li prende con violenza è una rapina. Gli insulti sono un’ingiuria. E così via con violenza privata, molestie e atti persecutori.

«Si è parlato di bullismo anche nel video della scuola di Lucca, dove un docente viene minacciato, umiliato, colpito con un casco — ragiona Nutello —. I ragazzi devono sapere che sopra i 14 anni sono penalmente punibili, che i loro genitori saranno chiamati a risponderne e che le conseguenze possono ricadere sulle loro vite da adulti». Ma il lavoro, come detto, è anche sui docenti, ai quali viene sottolineato che «sono pubblici ufficiali e hanno il dovere di segnalare e intervenire». «Ci imbattiamo in professori che per paura o impreparazione minimizzano o provano a chiudere la vicenda in modo informale, compromettendo anche eventuali indagini. I docenti devono sapere che ci sono gli strumenti per non restare soli ad affrontare questi casi».

Ma il fine non è la repressione, se non in casi estremi, bensì la comprensione e la prevenzione attraverso la comunicazione circolare di informazioni. In questo schema operativo i 43 commissariati di zona, con il loro personale formato in modo specifico, sono il fulcro di una rete in cui Asl, enti, associazioni, municipi, scuole fanno ognuno la propria parte nel raccogliere segnalazioni, incrociare dati, affrontare situazioni spesso al limite del disagio sociale. Il metodo d’azione è brevettato: la polizia va a scuola in coppia – un agente uomo e una donna – per un primo contatto. Poi torna due volte incontrando gruppi mai più ampi di due classi. Dal primo segnale, partono gli accertamenti. «I bambini o i ragazzi ci vedono come confidenti e finiscono per fidarsi — dice Alessio Zucconi Mazzini del commissariato San Paolo, uno dei più attivi —. Da sei anni stiamo scoprendo un mondo sommerso anche di reati comuni. Abbiamo una scatola dove lasciare biglietti e dai disegni espliciti fatti da una bambina, ad esempio, siamo passati a un referto del 118 per cristallizzare la prova di una violenza subita». La formula prevede anche che nelle scuole vadano sempre agenti con ruoli operativi, perché l’esperienza affinata in questi anni ha dimostrato che certi discorsi hanno più ascolto e credibilità se vengono fatti da chi conosce certe dinamiche e sa come intervenire. Così si scopre che dietro un «bullo» quasi sempre ci sono maltrattamenti o di abusi subiti o un disagio comportamentale non segnalato o riconosciuto.

Gli interventi sono calibrati su fasce di età e già alle medie si tocca anche il tema del cyber bullismo. «I ragazzi sono tanto disinvolti nell’uso dei social quanto sprovveduti sulle sue conseguenze — spiega Nutello — e sempre più spesso registriamo una tendenza a confondere quello che è reale da quello che è virtuale». Ad esempio il «sexting», neologismo che descrive le chat più esplicite in cui ci si scambiano anche foto di parti intime. «Ormai si comincia a 10-11 anni, ma i ragazzi devono sapere che il telefono con chi chattano non è loro, perché la sim è intestata ai genitori e sono questi che finiscono nei guai». Anche nel virtuale vale il discorso fatto per i reati da codice Penale, vedi il furto o sostituzione di identità creando falsi profili sui social. «I genitori devono sapere che rischiano un’accusa di divulgazione di materiale pedopornografico se sui telefoni dei loro figli girano immagini esplicite», dice Nutello. L’altra convinzione errata è che un profilo anonimo o un commento cancellato mettano al riparo da eventuali conseguenze. «Scrivere put…., o dare della negra a una compagna è calunnia, diffamazione. La scuola non è più la famiglia, dove al massimo arriva una punizione, ma per fortuna non è ancora la strada, dove le conseguenze degli sbagli sono più gravi. Resta un luogo dove educare e spiegare che il rispetto delle regole vale sempre».

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Cronaca

Roma, Uccisa dall’auto pirata i genitori di Debora hanno donato gli organi

(Fonte: La Repubblica, di Flaminia Savelli) – "Tesoro mio, se avessi potuto decidere tu siamo sicuri che l’avresti fatto. Oggi grazie al tuo sacrificio 5 persone sono state salvate. Grazie amore mio per essere ciò che sei ora e sempre": è il commovente post pubblicato su Facebook da Carlo Funari, papà di Debora morta sul colpo dopo un incidente mortale causato da un pirata della strada. La ragazza, 28anni appena compiuti, era impiegata come barista nell’attività di famiglia e venerdì intorno alle 20 stava percorrendo via Mattia Battistini quando un uomo a bordo di una Lancia Lybra ha centrato in pieno la sua auto.

Per la giovane non c’è stato nulla da fare. Trasportata in condizioni disperate al policlinico Gemelli, i medici hanno fatto il possibile per salvarla. Ma all’alba di sabato è morta.I familiari hanno quindi deciso per l’espianto di organi. La procedura è stata accordata ed eseguita ieri. Intanto parenti e amici si sono stretti nel dolore della famiglia. Disperato il fidanzato con cui aveva appena trascorso una breve vacanza per festeggiare i due anni di fidanzamento. Un destino beffardo perché la coppia era rientrata nella capitale il giorno prima dell’incidente.

Mentre proseguono le indagini per rintracciare l’uomo che si è dato alla fuga dopo lo schianto. Gli investigatori della polizia Locale del gruppo Aurelio hanno già acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza della strada. E grazie all’intestatario della Lancia Lybra, risultata essere senza assicurazione, avrebbero già individuato il fuggiasco. Si tratterebbe di un 50enne, uno cittadino straniero di origine romena. Le ricerche si stanno dunque concentrando nei campi rom vicini alla zona dell’incidente. Il cerchio delle indagini potrebbe chiudersi presto.

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Politica

X Municipio a 30 km/h: mancano i fondi, le strade con limite di velocità salgono a 102

(Fonte: RomaToday, di Lorenzo Nicolini) – Mancano i fondi, le buche e le radici restano ed le strade del X Municipio rimangono o diventatano a velocità limitata. Il 22 maggio, dopo l'incidente avvenuto ad Ostia in cui è morta Elena Aubryla 26enne motociclista di Monteverde, la Polizia Locale del X Gruppo Mare visti i "dossi, gli avvallamenti e le buche su molte strade e marciapiedi, nonché l'esistenza di dissesti procurati dagli apparati radicali degli alberi da cui potrebbe derivare pericolo e grave rischio per l'incolumità di automobilisti, motociclisti e ciclisti" ha chiesto, "non potendo provvedere alla rapida messa in sicurezza di tutte le strade in manutenzione, l'istituzione di un limite massimo di velocità di 30 km/h".

La situazione, tuttavia, in questi giorni non è migliorata. E così le 88 strade con il limite di velocità sono aumentate a 102. La Direzione Tecnica del X Municipio spiega in una determina: "facendo seguito a vari sopralluogi effettuati sulla reteviaria di competenza si rileva come, dopo una serie di interventi di colmatura delle buchee avvallamenti tutt'ora in corso, le condizioni del manto stradale restino in gran parte pericolose al transito, sia per la vetustà delle pavimentazioni in conglomerato bituminoso (spesso non rinnovate da molti anni), sia per la presenza di sollevamenti e disconnessioni della pavimentazionestradale,causati dalla presenza degli apparati radicali di alberature adiacenti la carreggiata".

E così considerato che tale condizione di dissesto, implica la necessità di una serie di interventi straordinari di ripristino del manto stradale ai quali non è possibile fare fronte per "le esigue risorse a disposizione dell'appalto di manutenzione ordinaria in essere", i limiti a 30 km/h non saranno solo ad Ostia ma si sono estesi anche ad Acilia, MalafedePalocco Infernetto.

Tutte le strade a 30 km/h nel X Municipio

  1. Viale dei Promontori (tratto compreso tra Via Mar Glaciale Artico e Via Mar Arabico)
  2. Via dei Pescatori
  3. Via Ernesto Giovannini
  4. Via Mar Arabico (tratto compreso tra Via Mar Rosso e Via Mar dei Coralli)
  5. Via Mar dei Caraibi (tratto compreso tra Via Mar Rosso e Via Mar dei Coralli inclusal’area di parcheggio)
  6. Corso Duca di Genova(tratto compreso tra Viale delle Repubbliche Marinaree Via della Corazzata)
  7. Piazza della Stazione del Lido (eccetto aree di stazionamento dei mezzi pubblici)
  8. Via Cardinal Ginnasi
  9. Via Carlo Bosio
  10. Via Stefano Cansacchi
  11. Via Desiderato Pietri
  12. Via Domenico Bonamico
  13. Via dei Galeoni
  14. Via Isole Samoa
  15. Via Lucio Lepidio
  16. Via Mar dei Coralli
  17. Via delle Oceanine
  18. Via Ernesto Orrei
  19. Via Oletta
  20. Via Enea Picchio
  21. Via Umberto Grosso
  22. Via Isole Salomone
  23. Via delle Tartane
  24. Via delle Triremi
  25. Via Mario Ruta
  26. Via Marino Fasan
  27. Via dell’Idroscalo
  28. Piazza Lorenzo Gasparri
  29. Via Agostino Scaparro
  30. Via Alessandro Piola Caselli
  31. Viale Vega
  32. Via Diego Simonetti
  33. Via Giuseppe Genoese Zerbi
  34. Via Capitan Casella
  35. Via dell’Appagliatore
  36. Via Tancredi Chiaraluce
  37. Via di Tor Boacciana
  38. Via Ferdinando Acton
  39. Via Capo Poro
  40. Via della Martinica
  41. Via Costanzo Casana
  42. Via Litoranea (tratto terminale )
  43. Lungomare Duca degli Abruzzi
  44. Lungomare Paolo Toscanelli
  45. Lungomare Duilio
  46. Lungomare Lutazio Catulo
  47. Lungomare Amerigo Vespucci
  48. Via Antonio Forni
  49. Via Giovanni Ingrao
  50. Via delle Ebridi
  51. Via delle Azzorre
  52. Via di Acqua Rossa
  53. Viale dei Romagnoli
  54. Via delle Molucche
  55. Viale Vasco de Gama
  56. Via delle Baleniere
  57. Viale Paolo Orlando
  58. Via Capitan Casella
  59. Via delle Fiamme Gialle
  60. Via Luigi Borsari
  61. Viale del Lido di Castel Porziano
  62. Piazza Tolosetto Farinati degli Uberti
  63. Via dei Velieri
  64. Largo Giovanni Roncagli
  65. Via Ermanno Wolf Ferrari
  66. Viale di Castel Porziano
  67. Via Alessandro Stradella
  68. Via Ernesto Boezi
  69. Via Umberto Giordano
  70. Via Enrico Bossi
  71. Via Torcegno
  72. Via Canazei
  73. Via Lauregno
  74. Via Antonio Lotti
  75. Via Vittorio Gui
  76. Via Alberto Franchetti
  77. Via Timante
  78. Via Canale della Lingua
  79. Via Demostene
  80. Via Archelao di Mileto
  81. Via Gorgia di Leontini
  82. Viale Alessandro Magno
  83. Via Demostene
  84. Via Democrito
  85. Via di Casal Palocco
  86. Via Agatarco
  87. Via Antifane
  88. Via Prassilla
  89. Via di Acilia(tratto compreso da P.zza S. Leonardo da porto Maurizio a Via C. Colombo)
  90. Via di Dragone
  91. Via N. Castaldi
  92. Via G. Gravina
  93. Via Salvaterra
  94. Via di Macchia Saponara
  95. Via Amedeo Bocchi (tutte learee di parcheggio)
  96. Via L. Patrasso
  97. Via di Malafede
  98. Via G. Todeschini
  99. Via Nino Taranto
  100. Via D. Venturini
  101. Via Pietro da Mazzara
  102. Via dei Romagnoli

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Cronaca

Roma, picchiano ragazzo per il cellulare: arrestato 16enne, caccia al branco

(Fonte: Il Messaggero) – Un minorenne romano guida un "branco" contro un bengalese per derubarlo. A 16 anni, spalleggiato da alcuni conoscenti, ha aggredito un ragazzo del Bangladesh di 21 anni che stava passeggiando in via dei Ginepri a Centocelle insieme ad un connazionale, colpendolo proditoriamente con dei pugni al volto per derubarlo del telefono cellulare.

Il ragazzino romano, però, è stato bloccato dalla vittima durante la zuffa che è scoppiata tra i due e consegnato ai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma nel frattempo intervenuti sul posto, allertati da alcuni passanti che avevano assistito, attoniti, alla scena.

I complici del 16enne – 5 ragazzi secondo le testimonianze raccolte dai Carabinieri – sono riusciti a darsi alla fuga a piedi prima dell'arrivo delle «gazzelle», ma sono tuttora in corso le indagini finalizzate alla loro completa identificazione. Il 16enne è stato portato nel Centro di Detenzione per Minori di via Virginia Agnelli a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.