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Cronaca

Via Giolitti, due cittadini del Bangladesh denunciati per truffa aggravata in concorso

I Carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante hanno denunciato per truffa aggravata in concorso due cittadini del Bangladesh, di 32 e 44 anni, con precedenti, gestori di un negozio Money Transfer in via Giovanni Giolitti. I due pensavano di agire indisturbati vendendo, ad ignari turisti, biglietti Atac già obliterati. Ieri mattina però, una 26enne palermitana, a Roma in vacanza, dopo aver acquistato un biglietto ha chiesto conferma della sua validità al personale Atac nei pressi di una fermata del bus. Scoperta la verità sul tagliando già validato, la vittima ha subito allertato i Carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante che sono intervenuti presso l’attività dove l’aveva comprato. All’interno di un cassetto, sotto la cassa, i Carabinieri hanno rinvenuto altri 43 biglietti Atac già obliterati, pronti alla vendita fraudolenta .
Quanto rinvenuto è stato sequestrato mentre gli “ingegnosi truffatori” sono stati denunciati a piede libero e segnalati all’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Roma, caso Cucchi, carabiniere testimone: “Io minacciato, il governo mi ascolti”

(Fonte: www.repubblica.it)

"Per aver fatto il mio dovere, come uomo e come carabiniere per aver testimoniato nel processo relativo a Stefano Cucchi, morto perché pestato dai miei colleghi, mi ritrovo a subire un sacco di conseguenze". Così Riccardo Casamassima, l'appuntato dei carabinieri che con la sua testimonianza ha fatto riaprire l'inchiesta sul decesso di Stefano Cucchi, in un video postato su Fb. Casamassima si rivolge "ai ministri Salvini e Di Maio e al presidente del Consiglio Conte: mi ascoltino". "Avevo manifestato le mie paure prima del processo del 15 maggio – spiega – paure che si sono concretizzate perché mi è stato notificato un trasferimento presso la scuola allievi ufficiali. Sarò allontanato e demansionato e andrò a lavorare a scuola dopo essere stato per 20 anni in strada. È scandaloso. Ho subito minacce, nessuno mi ha aiutato. Mi appello alle cariche dello Stato, ai ministri Salvini e Di Maio e al presidente del Consiglio Conte: è giusto che una persona onesta debba subire questo trattamento? Mi stanno distruggendo. Mi recherò al comando generale per incontrare il nuovo comandante generale. Se non mi verranno date delle spiegazioni – aggiunge – sarò costretto ad andare in Procura e a denunciare quello che sta succedendo perché il processo Cucchi è ancora aperto e quindi una qualsiasi azione fatta nei miei confronti lo va a compromettere. Per giustificare il trasferimento lo motivano giudicandomi 'poco esemplare e inadeguato al senso della disciplina'", conclude Casamassima. "Massima solidarietà a Riccardo Casamassima, il carabiniere che ha fatto il suo dovere raccontando al magistrato quel che sapeva sulla morte di Stefano Cucchi" afferma intanto Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea. "È stato declassato e trasferito mentre meriterebbe una medaglia. Non è tollerabile che in una repubblica democratica si ostacoli la ricerca della verità da parte dell'Arma dei Carabinieri. Non è accettabile che colpendo Casamassima si lanci un segnale omertoso e intimidatorio a tutti gli uomini in divisa: non denunciate abusi". "Si tratta di una mentalità mafiosa incompatibile con la nostra Costituzione democratica" continua Acerbo. "Il Presidente della Repubblica e il governo hanno il dovere intervenire. Non confido nel ministro degli Interni che, per raccattare voti dei settori più corporativi delle forze dell'ordine, ha più volte sostenuto il loro diritto all'impunità. Non lasciamo solo Riccardo Casamassima. I responsabili del mobbing nei confronti di Casamassima vanno rimossi, i vertici dell'Arma devono immediatamente fare chiarezza. È su questi problemi che le vecchie Rappresentanze Militari sono sempre state silenziose mentre con sindacati autonomi e indipendenti, come sancito dalla Corte Costituzionale, il diritto, lo Stato di diritto, può e deve entrare nelle caserme italiane".

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Politica

Giunta Lazio, ok a prima legge su rider

(Fonte: www.ansa.it)

La giunta regionale del Lazio ha approvato la proposta di legge a tutela dei rider e dei lavoratori che operano tramite piattaforme digitali. Si tratta, spiega una nota della Regione, del "primo testo di legge in Italia che intende garantire maggiori diritti ai lavoratori della Gig Economy. In particolare, la proposta di legge garantisce la tutela della salute e della sicurezza del lavoratore, quella assistenziale e previdenziale, promuovendo lo sviluppo responsabile dell'economia digitale". I contenuti del provvedimento saranno illustrati domani dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e dall'assessore a Lavoro e nuovi diritti, Claudio Di Berardino.

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Cronaca

Ostia, morte Noemi Carrozza, procura indaga per omicidio stradale

(Fonte: www.repubblica.it)

La procura di Roma ha aperto un fascicolo sulla morte di Noemi Carrozza, la campionessa di nuoto sincronizzato morta venerdì scorso su via Cristoforo Colombo, a Roma. Il pm Stefano Luciani procede per omicidio stradale. Stando ai primi risultati dell'autopsia, infatti, la 20enne presenta ferite compatibili con un trauma e quindi la morte non sarebbe stata causata da un malore. Secondo le prime informazioni, inoltre, alcuni testimoni non avrebbero visto altri mezzi coinvolti nell'incidente. Si fa, quindi, più concreta l'ipotesi – rilanciata anche dalla madre di Noemi – che a causare la caduta dallo scooter possa essere stato l'asfalto sconnesso, probabilmente a causa degli alberi che costeggiano la strada. Domani, intanto, amici, parenti e compagne di allenamento daranno il loro ultimo saluto a Noemi. Dalle 10, presso il polo natatorio di Ostia – dove la ragazza si allenava – sarà allestita la camera ardente. Successivamente, alle 14:30, saranno celebrati i funerali nella chiesa di Santa Monica, sempre sul litorale romano.

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Cronaca

Roma, la banda dei distributori in azione, ma arriva la polizia e li ferma

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
(di Alessia Marani)Ore 2,38 della notte del 18 giugno, via Andrea Barbato, zona Torresina. Dalla fitta vegetazione che dà sulla strada sbucano tre giovani, tutti con i passamontagna calati sui volti e i guanti di lattice sulle mani. Stringono degli arnesi da scasso, tra cui un "rompiferro", uno strumento che funziona con la benzina, adoperato per fare saltare le giunture elettrosaldate. Attraversano, prendono di mira la colonnina del distributore automatico della "Enerpetroli". Si guardano attorno, non c'è anima viva a quell'ora della notte, a due passi dal centro commerciale chiuso, sono in tre. Uno fa inizialmente da palo, ma sente che qualcosa non va. E dopo poco si allontana. La banda si muove disinvolta, riesce a scardinare la colonnina per impossessarsi dell'incasso. Ma gli occhi delle telecamere dell'impianto di videosorveglianza sono su di loro. Soprattutto ci sono gli uomini della vigilanza privata che dalla sala operativa centrale li osservano e chiamano subito il numero unico dell'emergenza. In un attimo arrivano le volanti di zona, la 16, la 18 e la 19. Le telecamere continuano a riprendere la scena. I primi due poliziotti scendono subito dall'auto e si lanciano all'inseguimento dei fuggitivi. Il terzo è riuscito a dileguarsi nella campagna. In manette finiscono A. M. e B. C., due romeni di 29 e 26 anni, con una sfilza di precedenti analoghi alle spalle. Per questo erano stati molto attenti a non lasciare impronte. I due sono stati arrestati per tentato furto aggravato in concorso. Da tempo i distributori della Capitale sono nel mirino di bande specializzate nello scasso delle colonnine. Per questo alcuni impianti hanno cominciato a dotarsi di sistemi di videosorveglianza monitorati in notturna dagli istituti di sicurezza subito collegati con le forze dell'ordine.   

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Cronaca

“Punto Donna” Paola Guerci, la cronaca con uno sguardo al femminile

Non perdere il podcast di "Punto Donna"! Come al solito, la cronaca con uno sguardo al femminile. Oggi, giornata internazionale contro la violenza sessuale nei conflitti, molte notizie e commenti, come per esempio, il nuovo caso di prostituzione minorile.

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Cronaca

Prenestina: provoca incidente, ferisce due bimbe e scappa a piedi. Rintracciato pirata della strada

(Fonte: RomaToday) – Ha provocato un incidente poi è fuggito a piedi. E' stata la Polizia Locale di Roma Capitale ad individuare nella tarda serata di domenica il pirata della strada che poche ore prima aveva provocato un sinistro sulla via Prenestina, all'altezza di Tor de' Schiavi. Ad avere la peggio una mamma e le sue due figlie piccole, ricoverate in codice rosso ed una in prognosi riservata.

Incidente a Tor de' Schiavi 

I 'caschi bianchi' del V gruppo Prenestino hanno rintracciato l’uomo, un italiano di 32 anni, che subito dopo l’incidente aveva abbandonato l’auto, una Fiat Panda sul posto ed era fuggito, provando a far perdere le sue tracce. Contattato immediatamente il proprietario del veicolo, un 54enne residente fuori Roma, ha potuto fornire solo alcuni elementi utili al ritrovamento del conducente del veicolo, il figlio di 32 anni. Nessun testimone sul luogo del fatto. 

Pirata della strada sulla via Prenestina 

Gli agenti, solo grazie ad un’accurata ispezione del mezzo, hanno trovato un indizio, dal quale sono risaliti ad un indirizzo in zona Tuscolana. Una pattuglia, recatasi prontamente nell'area, in un primo momento trovava all'interno dell'appartamento un coinquilino della persona ricercata, che dichiarava di essere estraneo alla vicenda. Solo dopo un paio d'ore di appostamento, gli agenti hanno individuato e bloccato l'uomo: dovrà rispondere di fuga ed omissione di soccorso oltreché di lesioni gravissime, secondo quanto stabilito dall’art 590 bis del Codice Penale.

Ferite madre e figlie sulla via Prenestina 

I fatti risalgono alle 16:00 di domenica, quando in via Prenestina all’altezza di via Tor de' Schiavi tre persone a bordo di una Kia Stonic sono rimaste ferite nello scontro con la Fiat.  La mamma, una donna peruviana di 32 anni, con le sue due figlie di 4 e 6 anni, sono state tutte ricoverate in codice rosso. La bambina di 6 anni si trova in prognosi riservata.

Martina Giannini uccisa da un pirata della strada 

Si tratta del secondo pirata della strada che, nel giro di poche ore, è stato fermato dalla Polizia Locale, dopo l'arresto, effettuato nella stessa giornata dagli agenti del I Gruppo Trevi, nei confronti dell'autore dell'investimento avvenuto all'alba di domenica su lungotevere de' Cenci che ha poi determinato la morte di Martina Giannini una ragazza di 26 anni. Anche in quel caso, dopo la fuga ed omissione di soccorso, il conducente, è stato individuato nelle ore immediatamente successive. Ora, per lui, il capo di imputazione è di omicidio stradale. 

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Cronaca

Centro anziani sigillato dal XV Municipio, Ingami: “Gli operatori vi si sono recati all’ora di pranzo, quando era vuoto”

Redazione – La settimana scorsa Radio Roma Capitale si è fatta portavoce del gruppo Facebook “Sei della Cassia se…”, tramite un intervista di Paolo Cento, conduttore di “Ma che parlate a fa’”, a Enrico Ingami, amministratore del gruppo in questione. La vicenda di cui abbiamo trattato riguarda la chiusura del centro anziani nella zona “Toba di Nerone” , nel XV Municipio. “Il centro anziani, riconosciuto dal Municipio, è stato sigillato da alcuni operatori in maniera – dice Enrico Ingami – subdola e bizzarra. Infatti, due operatori del comune si sono recati nello stabile proprio all’ora di pranzo, quando i residenti si erano allontanati per mangiare. Non sono stati affissi nemmeno avvisi o l’ordinanza comunale”.

“Mercoledì scorso – continua Ingami – durante il consiglio municipale, l’amministrazione ha chiarito che un ufficio tecnico avrebbe fatto un sopralluogo per valutare una serie di lavori svolti nel centro senza autorizzazione. Il problema? Nel centro, nessuno ha visto ha visto gli impiegati dell’ufficio tecnico”.

Ingami si espone anche sulle spese effettuate per i lavori: “Le spese avrebbero dovuto spettare al Comune, ma sono ricadute sulle spalle degli anziani”. Principalmente, si parla di aggiustamenti di piccola portata, ma fondamentali nella vita di tutti i giorni, come i condizionatori,  l’impianto elettrico, dei fari e, addirittura, la disinfestazione dai ratti.

Il municipio, nel consiglio di mercoledì, si è detto intenzionato di spostare di 9km il centro anziani. Peccato che sia l’unico a essere disponibile allo spostamento, considerato troppo distante e poco adatto alle necessità di persone della terza età.

Ingami, infine, riassume brevemente gli altri problemi della zona, come quello relativo ai cinghiali: “Ormai si dà loro da mangiare – scherza l’amministratore – in generale, però, le criticità della zona sono le stesse che affliggono Roma nella sua totalità, in primo luogo le buche e l’immondizia".

In fondo alla pagina, l'intervista per Radio Roma Capitale…

 

 

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Politica

L’annuncio della sindaca su Facebook. “Merito dei cittadini e del nuovo modello di gestione”

(Fonte: la Repubblica) – "Nella prima settimana la nuova raccolta 'porta a porta' avviata all'Axa, un quartiere nel X municipio nella periferia sud di Roma, ha ottenuto numeri incoraggianti: la differenziata ha toccato il 93%. Merito soprattutto dei cittadini e del nuovo modello di gestione dei rifiuti. I primi risultati concreti stanno finalmente arrivando e ci fanno capire che siamo sulla buona strada. Quando riusciremo ad estendere questo sistema a tutta la città, il cambiamento sarà completo". Lo scrive su Facebook la sindaca di Roma, Virginia Raggi.

"Dopo la sperimentazione più che positiva che abbiamo avviato nel quartiere ebraico, dove la raccolta differenziata ha raggiunto l'85% e le strade sono tornate pulite, la raccolta 'porta a porta' nel X municipio rappresenta un ulteriore tassello del nostro piano. Presto partirà anche in altri quartieri dei municipi VI e X ma stiamo per intervenire anche a san lorenzo e trastevere che diranno addio ai cassonetti per strada. Anche in queste zone arriva il sistema con sacchetti intelligenti dotati di etichetta rfid (si tratta di microchip che permettono il riconoscimento dell'utente e quindi – quando andrà a regime – consentirà di far pagare di meno a chi differenzia di più). Passo dopo passo prende forma il piano per rendere roma pulita, all'avanguardia e rispettosa dell'ambiente", conclude Raggi.

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Politica

Stadio Roma, Parnasi intercettato: «Tempi troppo lunghi. Ci ho messo 26 milioni e rischiamo che Pallotta va via»

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
Luca Parnasi si sfogava con i suoi collaboratori il 4 marzo del 2017. Il costruttore lamenta il fatto che il progetto dello Stadio della Roma segna una battuta d'arresto a causa della Valutazione di impatto ambientale negativa: «Questi sono tutti figli di puttana alla fine! e pensano al loro culo politico, non pensano a Roma, non frega un cazzo nessuno, questa è la verità: di Roma non gliene frega un cazzo nessuno». Parnasi conclude: «dobbiamo dire noi come si fanno le cose non farcelo dire». Parnasi è su tutte le furie. Nelle carte allegate all'ordinanza si legge che « Parnasi si lamenta del fatto che i tempi sono troppo lunghi». «Ci ho messo 26 milioni e mi rode il culo e così rischiamo che Pallotta va via – dice intercettato – noi dobbiamo dire a Comune e Regione cosa devono fare…, cercando di comprimere il più possibile i tempi». «Dobbiamo dire noi come si fanno le cose non farcele dire da Lanzalone…persone che non hanno mai fatto una convenzione a Roma o Civita che fa il politico sulla pelle nostra», continua nel suo sfogo intercettato Parnasi. «Definiamo i tempi noi e gli diciamo si deve fare così perchè sennò siamo morti … dobbiamo invertire la marcia, quello che è successo ieri è grave… per questo mi sono mangiato Luca Bergamo (il vicesindaco di Roma, ndr) e dobbiamo dire: signori si fa così ma il tono deve essere fermo e irremovibile».