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Grandi evasori, un bottino record da 2,3 miliardi

(Fonte: la Repubblica) – Grandi, grandissimi evasori che sono sospettati di aver sottratto al Fisco entrate per 2,3 miliardi di euro in un anno è mezzo. La Guardia di Finanza, che li ha scoperti, sottolinea che "non si tratta di piccoli commercianti, artigiani e imprenditori, l'ossatura economica del Paese, sempre da tutelare". Non abbiamo di fronte la piccola impresa che "dimentica" di rilasciare uno scontrino.

Parliamo invece di giganti dell'evasione, di soggetti "pericolosi" i cui patrimoni sono espressione diretta dei gravi reati tributari o economico-finanziari commessi. Ognuno di questi soggetti ha sottratto all'erario, in media, 2 milioni. I finanzieri hanno "congelato" e poi acquisito in via definitiva al patrimonio dello Stato oltre 1,3 miliardi. 

Intanto – nell'ultimo anno e messo – sono state beccate altre 12.824 persone del tutto sconosciute al fisco (evasori totali). Sono responsabili di aver evaso 5,8 miliardi di Iva.  Sono state 28 mila le verifiche a carico delle persone e delle imprese considerate maggiormente a rischio di evasione fiscale. Poco meno di 23 mila i reati fiscali, tra cui: – per il 67% emissione di fatture false, dichiarazione fraudolenta, occultamento di documentazione contabile.

Diciassettemila i responsabili individuati, 378 dei quali finiti in manette. Nel settore delle accise, i 5.300 interventi conclusi dalle Fiamme gialle hanno portato al sequestro di oltre 18.400 tonnellate di prodotti energetici, cui si aggiunge un consumo in frode pari a circa 225 mila tonnellate. Sempre negli ultimi 17 mesi, sono 6.361 i datori di lavoro verbalizzati per aver impiegato 30.819 lavoratori in "nero" o irregolari. Nel comparto del gioco e delle scommesse, sono stati eseguiti oltre 6 mila controlli e concluse 352 indagini di polizia giudiziaria. 

Altro fronte caldo, gli appalti. Nel 2017 e nei primi cinque mesi di quest'anno, il valore degli appalti irregolari è di 2,9 miliardi di euro. Sono state denunciate oltre 6 mila persone, il 10% delle quali (644) e' finito in manette.  "La corruzione – sottolineano le Fiamme gialle – è solo la punta dell'iceberg di un insieme di inefficienze e sprechi di risorse di cui si rendono colpevoli persone che, operando nel pubblico, procurano danni all'erario".

Negli ultimi 17 mesi ne sono state individuate 8.400, responsabili di un danno erariale da 5 miliardi di euro. 

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“Ok al censimento. Parola di rom”

(Fonte: Il Tempo, di Mary Tagliazucchi) – Non si placano le polemiche contro il ministro dell’Interno. Ma Matteo Salvini, nonostante le pressioni politiche, non arretra di un millimetro sulla proposta di un censimento dei rom. Ma cosa ne pensano i diretti interessati? Lo abbiamo chiesto a Najo Adzovic, ex delegato ai rapporti con i rom durante la giunta del sindaco Alemanno, dal 2010 rappresentante istituzionale delle comunità presenti nei campi nomadi della Capitale.

Cosa pensa dell’idea di un censimento dei rom?

«Alcuni forse hanno dimenticato che già nel 2011, insieme alla giunta Alemanno e in totale collaborazione con l’allora ministro dell’interno Roberto Maroni, il prefetto Pecoraro e la Croce Rossa italiana, avevamo iniziato un percorso di censimento della popolazione rom su tutto il territorio nazionale. Ma sulle dichiarazioni provocatorie di Salvini è opportuno sottolineare alcuni punti. Molti rom in Italia fanno ormai parte della terza generazione e compiuti 18 anni sono a tutti gli effetti cittadini italiani. Questo fa capire meglio la situazione, senza che si debba per forza creare caos, disinformazione, paura e diffidenza».

Non siete contrari quindi ad essere censiti?

«Informiamo i cittadini che nessuno (soprattutto la maggior parte dei rom in Italia), ha problemi ad essere censito. La comunità rom è stata già censita diverse volte dal Viminale, dalle forze dell’ordine e dalla polizia municipale. Tutti i nominativi sono in possesso delle amministrazioni comunali e nei data base delle forze dell’ordine»…

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Inchiesta stadio della Roma, Giampaoletti ascoltato in Procura

(Fonte: www.repubblica.it)

Questa mattina il direttore generale del Campidoglio Franco Giampaoletti e' stato ascoltato come persona informata sui fatti nell'ambito nell'inchiesta della procura di Roma sul progetto dello Stadio a Tor di Valle. L'atto istruttorio, che e' andato avanti per circa un'ora e mezza, potrebbe aver riguardato il ruolo svolto in Campidoglio dall'avvocato Luca Lanzalone, ai domiciliari da mercoledi' scorso e ascoltato ieri dai giudici, nel corso della mediazione tra la giunta Capitolina e Eurnova per arrivare alla stesura del nuovo progetto dell'impianto sportivo giallorosso. Intanto questa mattina Luigi di Maio ai microfoni di Coffee break sul La 7 ha smentito qualsiasi ipotesi di crisi della giunta capitolina. "Il movimento non chiederà alla sindaca Raggi di farsi da parte" ha spiegato il vice premier. "L'unica colpa – ha aggiunto – è che ci siamo fidati dell'avvocato sbagliato". Ieri invece è stato interrogato l'ex presdiente dell'Acea. "Io alla vicenda dello stadio non ho mai partecipato" ha dichiarato Luca Lanzalone agli arresti domiciliari. E mentre l'avvocato si difende, un collaboratore di Luca Parnasi, Luca Caporilli, anche lui arrestato mercoledì scorso, davanti ai pm fornisce i primi riscontri all'inchiesta: "Davamo soldi, dazioni ad almeno un funzionario pubblico responsabile dei pareri al progetto" sullo stadio. Sempre martedì sera in Campidoglio, durante la riunione della maggioranza, la sindaca Virginia Raggi continua a sostenere l'estraneità del Movimento: "La procura ha detto che sullo stadio abbiamo fatto tutto regolarmente. Ma facciamo un'altra verifica su tutto perché la corruzione cerca di infiltrarsi in mille modi diversi. Non abbiamo preso un euro. Invece, da quello che scrivono i giornali, Pd e Forza Italia hanno anche chiesto raccomandazioni per i figli oltre ai soldi. Con quale faccia attaccano noi?"

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Roma: primo ok a pedaggio anti-traffico su modello Londra

(Fonte: www.repubblica.it)

Roma guarda a Londra. Almeno per i progetti sul fronte della mobilità, per scoraggiare l'uso in città dell'auto privata. E' stata approvata oggi, infatti, nella commissione capitolina Mobilità la proposta di delibera con le linee guida sul pedaggio veicolare, la cosiddetta 'congestion charge', ovvero una tariffa per accedere alle aree semi-centrali della Capitale, una sorta di pedaggio anti-traffico. Per alcune categorie come i residenti saranno previsti pacchetti bonus ad hoc. A sorvegliare gli ingressi, invece, ci sarà un sistema di varchi elettronici già previsto in città per l'accesso dei bus turistici. Resterebbero in vigore le regole orarie della Ztl centro storico in cui si può accedere solo tramite permesso. Obiettivo dell'amministrazione a 5 Stelle è "ridurre il traffico veicolare in ingresso nelle aree centrali al fine di favorire una modalità plurimodale di trasporti con sosta nelle aree esterne e il raggiungimento della destinazione finale con i servizi di trasporto pubblico locale". Nella proposta di delibera, che dovrà passare ora per l'assemblea capitolina, ci si rifà anche a esempi italianissimi come Milano e si dà mandato alla giunta e agli uffici dell'amministrazione competenti, entro un periodo di due anni dall'approvazione, di ratificare tramite apposito atto normativo l'adozione, nell'ambito della Ztl 'Anello ferroviario' (un anello più largo del centro storico che comprende ad esempio parte di via Nomentana, piazza Re di Roma, piazzale Ostiense, piazzale degli Eroi e viale di Tor di Quinto) di un sistema di pedaggio veicolare sul modello del Congestion Charge che preveda il pagamento di una tariffa per l'accesso. Da valutare: misure di inibizione all'accesso per i veicoli maggiormente inquinanti; e una specifica disciplina con agevolazioni ed esenzioni tariffarie per alcune categorie come residenti, titolari di contrassegno speciale di circolazione per persone con disabilità, utilizzatori di veicoli a trazione ibrida o elettrica; una disciplina volta a favorire lo spostamento di un minimo di 3 persone con lo stesso veicolo. "I ricavi derivanti saranno investiti nell'efficientamento del trasporto pubblico, per il quale questa amministrazione si è già attivata da tempo, come dimostrano gli impegni assunti per l'acquisto di 300 nuovi autobus e il recupero di 60 minibus elettrici, fermi da anni nei depositi Atac, che arriveranno il prossimo anno", spiega il presidente della commissione Enrico Stefano (M5S). A dettare i tempi l'assessore alla Mobilità Linda Meleo: "L'iter è seguito passo dopo passo: entro fine luglio sarà avviato uno studio di Roma servizi per la mobilità che servirà a individuare soluzioni per definire il percorso da attuare. Obiettivo è realizzare questo provvedimento entro due anni".

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Campidoglio, sgomberato immobile occupato abusivamente all’interno di Villa Ada

Il Dipartimento Patrimonio di Roma Capitale ha riacquisito questa mattina un immobile di proprietà capitolina di gran pregio, di circa 100 mq con terrazza panoramica, occupato abusivamente all’interno dell’edificio “Tribuna” nel parco pubblico di Villa Ada. All’operazione hanno partecipato gli agenti del Gruppo II Parioli della Polizia Locale e del Commissariato Vescovio della Polizia di Stato. L’immobile era stato assegnato sul finire degli anni ‘50 all’allora ispettore del Servizio Giardini. Al suo decesso, nel 1991, nonostante fossero venute meno la funzione e la motivazione per l’utilizzo del bene, l’alloggio ha continuato ad essere occupato indebitamente dalla moglie. Dovendo l’immobile rientrare nella disponibilità dell’Amministrazione per fini pubblici, si era provveduto già negli anni successivi ad invitare la signora al rilascio dell’appartamento, senza arrivare tuttavia fino ad oggi all’effettiva consegna. L’assessora al Patrimonio e alle Politiche Abitative Rosalba Castiglione afferma che gli immobili di proprietà capitolina sono i primi fondamentali luoghi che devono essere sottratti agli abusi e messi a disposizione delle esigenze della comunità. L’assessora aggiunge che chi in passato ha chiuso gli occhi di fronte a queste situazioni ha causato un danno enorme a Roma, ai suoi cittadini e alla stessa idea di comunità, sottolineando come questa Amministrazione continuerà decisa l’azione di recupero e restituzione degli immobili comunali al servizio dei cittadini. L’assessora alla Sostenibilità ambientale Pinuccia Montanari dichiara che i parchi di Roma sono un patrimonio da tutelare e da difendere. Si sta lavorando per restituire decoro e dignità alle aree verdi della città, beni comuni che devono essere restituiti ai cittadini mettendo al centro legalità, trasparenza e lottando contro ogni forma di sopruso e vandalismo. Villa Ada ha un altissimo potenziale che occorre valorizzare anche con nuove iniziative ambientali, ludiche e sportive. Sarà assicurato ai cittadini il massimo impegno per una delle parti più importanti dell'immenso patrimonio verde di Roma.
Il destino di questi immobili è una questione che sta particolarmente a cuore, come dichiara l’assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi cittadini Daniele Frongia che ha dedicato parte dell’attività di Commissione di Revisione della Spesa, già a partire dal 2014, proprio a combattere questi abusi reiterati per anni presentando diversi atti e numerosi solleciti. Oggi, questo di Villa Ada, rappresenta un successo per Roma e per i suoi cittadini che tornano a poter usufruire di spazi comuni finalmente con le giuste tutele e si ripristina una situazione caratterizzata per troppo tempo dall’abuso dannoso per la collettività. Si dichiara inoltre contento che la battaglia, anche personale, abbia portato finalmente i suoi frutti.

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San Basilio e Tiburtino, sequestrate varie dosi di droga e in manette due presunti pusher

I Falchi della Sezione “Contrasto al Crimine diffuso” della Squadra Mobile hanno intensificato il pattugliamento e l’azione repressiva nelle zone di San Basilio e Tiburtino, pizzicando due spacciatori: uno mentre lanciava dalla finestra cocaina ed hashish; l’altro scoperto dal fiuto del cane poliziotto Condor. Nel primo quartiere gli agenti, dopo aver notato dei movimenti sospetti nei pressi di un comprensorio, hanno perquisito l’appartamento in uso ad un pregiudicato 23enne, di origine calabrese. Il malvivente, quando ha sentito i poliziotti bussare alla porta dell’abitazione, ha lanciato un pacco dal balcone, non accorgendosi che di sotto c’erano altri investigatori pronti a recuperarlo: al suo interno circa 300 dosi di cocaina, 1.000 di hashish, materiale per il “taglio” dello stupefacente e circa 17.000 euro. Nel quartiere Tiburtino invece, dopo numerosi appostamenti, i Falchi hanno focalizzato la loro attenzione su di un pregiudicato romano, residente in un appartamento nei pressi della fermata metro Pietralata. Gli investigatori della Squadra Mobile, perquisita l’abitazione di M.U. con l’ausilio delle unità cinofile, grazie al fiuto del cane Condor sono riusciti a scovare diversi chili di hashish, dai quali si sarebbero ricavate circa 65.000 dosi, e della marijuana che, se venduta al dettaglio, avrebbe fruttato circa 1.000 dosi, nonché l’intera attrezzatura per lavorare lo stupefacente, il tutto abilmente occultato all’interno dell’immobile.
Entrambi i pusher sono finiti in manette.

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Cronaca

Roma, ragazza lesbica rifiutata al colloquio di lavoro: «A noi servono donne, non maschi mancati»

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

(di Veronica Cursi)Ha risposto ad un annuncio di lavoro per uno stand di tiro al bersaglio presente alla manifestazione "Lungotevere in Festa 2018", ma dopo una breve conversazione via chat si è vista negare il colloquio. Motivo? «A noi servono donne, non maschi mancati – le hanno risposto dopo aver visto il suo profilo- Ti presenti come donna, ma hai l’aspetto da maschio». L'ennesima storia di discriminazione ha per protagonista Valentina, giovane omosessuale romana, che di fronte a quell'incredibile risposta ha provato a difendersi: «Pensavo servissero persone educate e gentili, ben disposte verso il cliente, non sapevo che si dovesse fare una sfilata di moda». La replica è stata ancora peggio: «Non sono io che comunico male – le hanno scritto – Sei te che vuoi prendere da entrambe le parti e non hai capito cosa vuoi essere. Prima capisci qualcosa a proposito della tua identità, poi ti potrai proporre per lavori in cui si cercano RAGAZZE».

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Cronaca

Incidente a Monteverde: investito da un furgone, uomo in prognosi riservata

(Fonte: www.romatoday.it)
E' stato trasportato d'urgenza in ospedale dopo essere stata investito da un furgone. L'incidente stradale è avvenuto intorno alle 9:00 di oggi 20 giugno a Monteverde. Ad essere costretto alle cure del 118 un uomo di 60 anni. Il sinistro all'altezza del civico 185 di via di Donna Olimpia. Ancora da accertare l'esatta dinamica dell'investimento, sulla quale hanno svolto i rilievi scientifici gli agenti del XII Gruppo Monteverde della Polizia Locale di Roma Capitale. Colpito da un furgone Iveco condotto da un italiano di 28 anni, fermatosi a prestare i primi soccorsi, il 60enne è stato poi trasportata dall'ambulanza del 118 all'ospedale San Camillo dove si trova in prognosi riservata. 

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Cronaca

G.R.A: accusa malore alla guida, salvato da agenti di Polizia

E’ stato fondamentale il senso del dovere di una pattuglia del commissariato di Tor Carbone che, impegnata per un servizio, transitando sul G.R.A. all’interno della galleria Appia, ha notato un Suv fermo sulla corsia di emergenza. Dopo aver fermato la volante pochi metri più avanti rispetto al mezzo, l’agente immediatamente è andato a controllare il conducente, notando ingenti danni alla macchina sul lato destro a seguito di un brusco impatto lungo il muro della galleria. L’uomo alla guida era in uno stato di semi incoscienza e le portiere del mezzo risultavano bloccate. Il solo finestrino del lato passeggero abbassato. Il poliziotto ha quindi provato a scuotere l’uomo per accertarsi delle sue condizioni di salute, ma quest’ultimo ha reagito con voce flebile, sguardo assente  e frasi prive di contenuto. Compresa la grave situazione nella quale versava l’uomo, l’agente ha contattato la sala operativa della Questura sollecitando l’intervento del personale sanitario del 118. Contestualmente, sempre presso la sala operativa, giungeva la chiamata agitata da parte di un cittadino preoccupato del fatto che il fratello da alcune ore non rispondeva alle chiamate, specificando che il familiare era affetto da diabete e rischiava il coma per ipoglicemia. L’acume operativo degli “attori” coinvolti – personale della sala operativa ed equipaggio della volante sul posto – hanno permesso, una volta identificato il guidatore, di appurare che si trattava proprio della persona oggetto di ricerche. Gli agenti quindi, in attesa dell’arrivo del personale medico, si sono adoperati nel tenerlo vigile monitorandone le condizioni stante la progressiva perdita di coscienza e l’incombente pericolo di vita. Poco dopo, è giunto personale del 118 sul posto che ha provveduto a rianimare l’uomo, soccorrendolo.

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Cronaca

Roberto Spada condannato a sei anni: riconosciuta l’aggravante del metodo mafioso

(Fonte: RomaToday) – Il tribunale di Roma ha condannato a 6 anni di carcere Roberto Spada e Ruben Alvez Del Puerto per  l'aggressione al giornalista di 'Nemo' Daniele Piervincenzi e all'operatore Edoardo Anselmi, avvenuta a Ostia lo scorso 7 novembre.  I giudici della Nona sezione hanno riconosciuto l'aggravante del  metodo mafioso e per entrambi gli imputati hanno disposto un anno di libertà vigilata al termine dell'espiazione della pena.

Il pm Giovanni Musarò aveva chiesto una condanna per entrambi a otto  anni e 9 mesi di carcere. Spada e Del Puerto dovranno risarcire i due  giornalisti aggrediti con 4mila euro, risarcimenti sono stati  stabiliti anche a favore delle parti civili, fra cui Comune, Regione, Odg, Fnsi, Libera. Attualmente Roberto Spada è detenuto nel carcere di Tolmezzo, comune in provincia di Udine.

"Il tribunale ha riconosciuto la colpevolezza per i gravi fatti di intimidazione avvenuti col metodo mafioso e li ha condannati a una pena severa", ha commentato l'avvocato Luca Petrucci, difensore di parte civile per la Regione Lazio. "Ancora una volta siamo a fianco dei cittadini affinché venga rispettata e garantita la legalità – ha aggiunto –  e vengano isolati sul territorio della Regione Lazio coloro che vogliano minare il senso civico del vivere in una collettività e il bene comune". 

Oltre ai sei anni di reclusione, i giudici hanno disposto la misura di sicurezza di un anno di libertà vigilata al termine dell'espiazione della pena. La corte ha anche deciso un risarcimento in favore della Federazione nazionale della stampa, Ordine dei giornalisti, Comune di Roma, Regione Lazio e associazione Libera.