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Sport

Bagno di folla per Paltrinieri

Prima della vasca, il campione olimpionico e del mondo dei 1500 metri Gregorio Paltrinieri, ha fatto un vero e proprio bagno di folla al 55° Trofeo Settecolli. Tanti ragazzi, ma anche adulti, sono stati in fila per ore, pur di avere una firma e un selfie con la punta del nuoto azzurro. «È sempre bello essere qua a Roma – ha detto Paltrinieri al nostro microfono – perché è sicuramente la vasca più bella del mondo e c’è tanto affetto nei nostri confronti. Mi piace fare il Settecolli». Il periodo australiano? «Bene, ma abbiamo già fatto tante altre gare e collegiali. Sta andando tutto abbastanza bene per cui sono fiducioso». Europeo di Glasgow che sarà impegnativo. «La mia competizione nelle mie gare è sempre più serrata. C’è un tedesco che va forte così come Romanchuk. Addirittura sembra un mondiale. Credo che saranno delle belle gare». La squadra azzurra in generale? «Bene. Abbiamo già dato prova ai Giochi del Mediterrano, dove abbiamo vinto un sacco di medaglie, che stiamo molto bene».

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Cronaca

Inchiesta stadio della Roma, dopo le ammissioni Parnasi chiede di essere scarcerato

(Fonte: www.repubblica.it)

•Saranno giorni decisivi per il destino giudiziario di Luca Parnasi, l'ex amministratore unico dell'Eurnova arrestato il 13 giugno scorso nell'ambito dell'inchiesta sulla costruzione dello stadio della Roma a Tor di Valle.

Dopo l'interrogatorio-fiume con i magistrati degli ultimi due giorni, nel quale ha sostanzialmente confermato quanto gli viene contestato nell'ordinanza cautelare dal gip (che lo ha definito 'dominus' di un'associazione per delinquere finalizzata al compimento di una serie di reati contro la pubblica amministrazione), Parnasi, attraverso i suoi difensori, gli avvocati Emilio Ricci e Giorgio Tamburrino, ha presentato un'istanza di scarcerazione chiedendo, in subordine, gli arresti domiciliari alla luce del fatto che le sue ammissioni hanno dato ulteriore forza al quadro probatorio acquisito sino ad ora dalla Procura.

• CONFERMATO L'IMPIANTO ACCUSATORIO
Parnasi nei due incontri fiume, sollecitati dallo stesso costruttore,  aveva ammesso tutto: quello che era contenuto nell'ordinanza di custodia cautelare, quello che emergeva chiaramente dalle intercettazioni telefoniche e ambientali e forse anche di più.  "Ho pagato tutti i partiti", ha sostanzialmente confermato davanti agli inquirenti. Nel corso dell'atto istruttorio, l'indagato avrebbe ammesso, in tema di finanziamenti alla politica, di avere elargito denaro, dazioni fatte per un tornaconto personale, per accreditarsi, per avere rapporti con tutti i partiti, avrebbe ribadito a chi indaga così come emerge dalle carte dell'inchiesta.

"Ho pagato tutti", ha raccontato, in sintesi, il costruttore ai magistrati. Come sospettavano i pm e i carabinieri del nucleo investigativo che per mesi hanno monitorato ogni sua mossa, il costruttore, interessato a non conoscere ostacoli di alcun tipo nella realizzazione del nuovo stadio della Roma, non aveva scrupoli nè imbarazzi a elargire denaro e altre utilità a chiunque, a esponenti politici, movimenti, fondazioni o partiti, che fossero di maggioranza o no.

Somme in chiaro, tracciate, di cui sono stati spiegati significato e scopo, più altri contributi su cui dovranno essere fatti approfondimenti investigativi per capire se di natura lecita o illecita. Parnasi pagava per risultare simpatico, per aggirare possibili intoppi di natura burocratica e incassare autorizzazioni e 'via liberà di tipo tecnico, per velocizzare l'iter amministrativo di determinate procedure, per mantenere rapporti cordiali con chiunque, o anche solo per accreditarsi negli ambienti che contano in vista di futuri progetti imprenditoriali da intraprendere non solo a Roma.

I magistrati nelle prossime ore esprimeranno un parere su questa istanza che sarà poi vagliata dal gip Maria Paola Tomaselli.

• ANZALDI: "DICHIARAZIONI AGGRAVANO POSIZIONI DI DI MAIO E BONAFEDE" 
"Il centro della presunta corruzione per lo stadio della Roma era il Movimento 5 stelle. È questo il quadro che viene fuori dagli interrogatori dell'imprenditore Parnasi, che aggravano ancora di più la posizione del partito di Di Maio e Bonafede". Commenta su Facebook il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi.
Le attenzioni economiche – prosegue Anzaldi – di Parnasi per Lanzalone derivano dal fatto che l'avvocato, su esplicita indicazione della sindaca Raggi, era il referente del Campidoglio a guida cinquestelle sulla procedura dello Stadio, ovvero il punto focale degli interessi di Parnasi. E non parliamo di finanziamenti regolari, tracciati e denunciati, ma di utilità personali come fatture per presunte prestazioni inesistenti o altri incarichi. A decidere sullo Stadio era il Campidoglio a guida M5s, non altri partiti, ed è stata proprio la Giunta Raggi, insieme a Lanzalone, a stravolgere il progetto della Giunta Marino, venendo incontro alle richieste dell'imprenditore. Alla fine, il risultato è stato: meno opere pubbliche per i cittadini, più consulenze per chi gestiva la partita a nome della Giunta".

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Politica

Roma, Raggi: arrivano nuove macchine aspira-rifiuti

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

A Roma arrivano nuove macchine aspira-rifiuti totalmente elettriche. Lo annuncia su Facebook il sindaco della Capitale, Virginia Raggi.

«Abbiamo sperimentato delle nuove macchine aspira-rifiuti totalmente elettriche. I risultati sono stati positivi: la capacità di raccolta di un singolo operatore è stata incrementata di tre volte. Quindi strade più pulite e grazie al motore elettrico, ecologico e silenzioso, operazioni effettuate anche di notte senza arrecare disagi ai cittadini», scrive Raggi.

«Si è concluso con esito positivo il periodo di prova, iniziato a febbraio, delle nuove macchine aspira-rifiuti sperimentate da Ama per potenziare il servizio di spazzamento. Gli aspiratori elettrici stradali si sono dimostrati maneggevoli ed ergonomici. Inoltre, il motore elettrico, ecologico e silenzioso, ne ha consentito l'uso anche di notte ed in luoghi affollati», continua il sindaco.

«Visti i risultati della sperimentazione, l'azienda si doterà di altri dieci esemplari per provvedere al fabbisogno cittadino partendo dalle aree centrali, turistiche e di movida, per poi coprire l'intera città», conclude Raggi.

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Sport

Dotto punta gli Europei

Luca Dotto si è qualificato per la finale dei 100 stile libero, distanza di cui è campione europeo in carica, al 55° Trofeo Settecolli. Dotto ha vinto la sua batteria e il suo tempo è il 2° assoluto. «Sensazioni ancora non buonissime – ha affermato Dotto al nostro microfono – però il tempo è ottimo. Era un mio obiettivo riuscire a nuotare sotto i 49” in questa situazione di carico di allenamento, per cui sono molto contento perché mi permette di passare l’ultima fase di preparazione all’europeo con tranquillità. Questa sera sarà una bellissima finale perché siamo tutti lì, in qualche decimo, per cui sarà molto combattuta. Ed è quello che serve per potersi spingere ancora più in là». Obiettivo Europei di Glasgow. «Sono campione in carica e quindi diciamo che sono obbligato a ribadire il titolo. Finora le cose stanno andando bene. Adesso vediamo l’ultimo mese di preparazione, racimolare le forze e migliorare la tecnica, poi vediamo di divertirci a Glasgow». Considerate le assenze aumentano le pressioni su di te e Paltrinieri. «No, non credo. Sono anni che io e Gregorio siamo abituati ad avere aspettative alte e poi lui non le ha mai tradite visto che è il numero 1 al mondo da tempo e non deve preoccuparsi di tempo o avversari, ma fare il suo. Io non sono così forte in confronto, ma non penso a quello che vogliono gli altri. Cerco sempre di pensare che, se nuoto, lo faccio per me».

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Politica

Zotta (M5S): ” Amministrazione Comunale e Scuola insieme per combattere il cyberbullismo”

Oggi pomeriggio è intervenuta ai nostri microfoni la Consigliera Comunale e Presidente della Commissione Scuola in Campidoglio, Maria Teresa Zotta, per parlare del tema del cyberbullismo. 
La Consigliera ha parlato così di questo fenomeno:«Purtroppo è un problema di cui ancora si continua a parlare. Sia l'amministrazione che la scuola devono quindi necessariamente mettere in atto tutte le iniziative utili a correggere tali comportamenti. Abbiamo approvato ieri in Assemblea Capitolina alcune linee d'indirizzo che tendono a creare in tutti i Municipi uno sportello di ascolto utile laddove si verifichi un caso di sospetto bullismo con il fine di indirizzare il soggetto (la vittima o artefice) verso un supporto. Gli sportelli d'ascolto non hanno una funzione terapeutica, ma saranno gestiti comunque da esperti del settore. Roma Capitale ha già firmato un Protocollo con l'Ordine degli Psicologi. Occorre far uscire le vittime dall'isolamento perchè spesso questi gesti vengono compiuti in situazioni poco riconoscibili e spesso manca il dialogo. So bene quello che può essere il dramma di un ragazzo essendo stata insegnante e avendo visto, purtroppo, morire i miei alunni vittime di bullismo. Esiste una legge nazionale (la n.71 del 2017) contro il cyberbullismo che si rivolge alle scuole, voluta da una senatrice ex insegnante. Le scuole, con questa legge, hanno ricevuto precise indicazioni su quello che devono fare. Le attività sono principalmente tese a contrastare i comportamenti da bulli. Oltre alla scuola anche l'amministrazione deve fare la sua parte. Il fenomeno va affrontato insieme.
Come amministrazione comunale avevamo già organizzato insieme all'Assessorato un Convegno al quale avevano partecipato insegnanti, Polizia Postale, Carabinieri, Dipartimento della Gioventù, il Garante dell'infanzia e adolescenza e i ragazzi del gruppo "Bulli Stop" che lavorano per sensibilizzare alla presa di coscienza. Anche quest'ultimi verranno coinvolti, mi auguro, nel progetto. Questo centro è composto da  ragazzi che sono stati vittime di bullismo e possono dare esempi di come vivere l'adolescenza in modo diverso. Il bullismo spesso deriva da gesti violenti visti in famiglia, quest'ultima a volte involontariamente diventa artefice di certi comportamenti». 

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Politica

Acquedotti romani, dalla Regione al Campidoglio per bonificarli dall’arsenico

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Anna Maria Liguori)ACQUA "bonificata" dall'arsenico, per una buona parte della popolazione di Roma stop ai rischi che vengono dalla rete idrica non in sicurezza. I cittadini non dovranno più avere paura di bere acqua inquinata. È stato firmato stamattina al dipartimento Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana di Roma Capitale l'accordo tra Arsial, l'Agenzia regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura del Lazio, Roma Capitale e Acea Ato2 per il trasferimento degli acquedotti di proprietà Arsial a Roma Capitale e, della gestione, ad Acea Ato2.
"Una firma storica, attesa da vent'anni – afferma l'amministratore unico di Arsial, Antonio Rosati – che sancisce il risanamento degli acquedotti oggetto dell'ordinanza del sindaco di Roma Capitale riguardo la presenza dell'arsenico nell'acqua. Come ci eravamo impegnati quattro anni fa come Regione Lazio, si conclude oggi un'opera imponente che finalmente garantirà a circa cinquemila cittadini romani di tornare a essere considerati di serie A come tutti gli altri". Sei gli acquedotti immediatamente interessati dal trasferimento: sono quelli in zona Casaccia, Monte Oliviero, località Brandosa, Camuccini, Santa Maria di Galeria e Pian Saccoccia. A seguire verranno trasferiti altri due siti, quelli in Santa Brigida e Malborghetto, non appena raggiungeranno i requisiti di idoneità rilasciati dalla Asl di competenza e i presupposti previsti dall'accordo sottoscritto. "Questi pozzi erano di proprietà Arsial – contina Rosati – derivano dalla riforma agraria del 1951. Nel 2000 con la nasciata dei gestori unici dell'acqua in Italia questa gestione doveva passare ai Comuni e per lporo conto ai gestori dei bacini idrici choamati Ato, nel nostro caso Acea. La Regione in quell'anno stanzio 13 milioni di euro per il risanamento e favorire il trasfreimento della gestione. In Arsial però si è continuato per anni a gestire questi acquedotti  con grandi inefficienze perdite di acqua e grandi insoddisfazione dei cittadini". Ora invece il tasferimento è già attivo. 

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Politica

Furti in case, banche e gioiellerie  Presi gli «Irriducibili», 9 indagati

(Fonte: Corriere della Sera, di Rinaldo Frignani) – Agivano travestiti da guardia giurata e per introdursi all’interno di istituti bancari e falsificare le chiavi d’accesso agli sportelli bancomat nonché ricostruire con una speciale apparecchiatura il codice d’apertura della cassaforte. Poi rubavano anche in abitazioni e in gioiellerie sparse nel centro Italia. Era questa l’attività degli «Irriducibili» come li chiamano i carabinieri della compagnia Roma Centro che giovedì mattina hanno notificato nove misure cautelari nei confronti di altrettanti personaggi della malavita romana che dal 2010 al 2016 hanno agito in trasferta in alcune regioni centrali.

Due in carcere

Due le persone finite in carcere, per le altre obbligo di dimora e obbligo di firma. Le indagini sono scattate dopo le segnalazioni ricevute dai carabinieri della compagnia di Cisterna, nel napoletano, che hanno ricostruito alcuni furti commessi da noti «cassettari» romani in trasferta. A questo punto gli investigatori dell’Arma hanno cominciato a indagare almeno su 15 episodi, quattro dei quali in sportelli bancomat. Derubato anche un anziano pensionato che in casa custodiva in contanti i suoi risparmi, 220 mila euro. Per neutralizzare l’allarme delle gioiellerie, invece, la banda utilizzava un sistema jammer , ovvero un’apparecchiatura che consentiva di accecare anche le telecamere di sorveglianza.

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Politica

L’assessora Marzano sui tempi di rilascio delle carte d’identità: “Il problema è la mancanza di personale”

Flavia Marzano della giunta Raggi, assessora a "Roma Semplice", si è espressa ai microfoni di Radio Roma Capitale, intervistata da Paolo Cento per parlare della complicata situazione dei tempi di rilascio delle carte d'identità. I tempi per ritirarle infatti sono da capogiro: in alcuni municipi, come al VII, superano i 3 mesi. "Sicuramente – anticipa Paolo Cento – la  responsabità è del Ministero, ma cosa può fare il Comune?". "Ci stiamo lavorando – risponde Flavia Marzano – abbiamo fatto un accordo con l'ex ministro Minniti: dovevamo 45 macchine, di cui ne sono arrivate solo 25. Il problema, tuttavia,  è la mancanza di personale. A che servono le macchine se non c'è nessuno che le adopera? – fa notare l'assessora. "Quello che possiamo fare e che stiamo facendo – continua Flavia Marzano – è raccogliere dati per fornire le macchine per i documenti digitali ai municipi che ne hanno piu bisogno".

Un'altra cosa che migliorerebbe le cose è cercare di stimolare la popolazione a usare maggiormente il servizio digitale dell'anagrafe. la Marzano, quindi, si rivolge direttamente ai cittadini: "Moltissime cose si possono fare in maniera più semplice, rapida ed economica via internet: fatele a casa se possibile: è più semplice, rapido ed economico. Se doveste necissitare di aiuto, prenotando con il servizio "Roma facile", una persona vi aiuterà a fruire del servizio digitale, in modo da imparare." 

In conclusione, l'assessora risponde alla domanda di un ascoltatore: "Perchè – chiede il cittadino – comunicare il cambio di residenza all'Ama nonostante sia (parzialmente) del Comune?" A tale domanda, la Marzano risponde con grande disponibilità: "E' un'ottima idea – dice l'assessora M5S – servirebbe un protocollo d'intesa, ma valuteremo nelle sedi appropriate se possibile. Raccolgo il consiglio!"

In basso, l'intervista…

 

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Cronaca

Roma, abusivi i box per le botticelle: sequestro a Villa Borghese

(Fonte: la Repubblica, di Francesco Salvatore) – A guardare bene si vedono anche percorrendo viale del Muro Torto. Quella schiera di casette in legno che spunta fra la vegetazione di Villa Borghese è lì dall'ottobre 2015. Dovevano essere i ricoveri notturni per i cavalli che trainano le botticelle, progettati e pensati all'interno di una villa "monumento nazionale, di rilevante pregio archeologico, storico e artistico " .

Ieri i carabinieri forestali hanno messo i sigilli a quei 115 box e a tutte le stradine che li collegano, nonché ai locali di guardiania, agli spogliatoi dei vetturini e alle docce per i cavalli. Tutto abusivo: si tratta di "una macroscopica irrazionalità della scelta capitolina", scrive il gip Elisabetta Pierazzi nel decreto di sequestro preventivo. Quella che doveva essere "una struttura temporanea" è stata realizzata "in assenza del prescritto permesso di costruire " , in difformità a quanto disposto nella conferenza dei servizi e dai pareri della Soprintendenza, ovvero scavando e abbattendo pini secolari. E, soprattutto, i box stanno ancora lì da tre anni in abbandono, visto che le botticelle non ci sono mai entrate. Altro che temporaneità.

A chiedere la misura è stato il pm Michele Nardi, il quale ha individuato responsabilità penali in capo a 7 persone, accusate di aver violato due disposizioni del testo unico dell'edilizia e del codice dei beni culturali e del paesaggio, oltre che di aver danneggiato il patrimonio archeologico nazionale permettendo interventi in una zona vincolata.

Tra di loro c'è l'ex direttore del dipartimento manutenzione urbana del Campidoglio Umberto Petroselli, l'ex dirigente Guido Mariano Celi, l'architetto Angelo Tullo, responsabile del procedimento e oggi a capo dell'ufficio Nuove opere edilizie, il geometra comunale Grazio Grande, oggi responsabile ufficio Manutenzione ponti e gallerie. Poi l'archeologa della Soprintendenza capitolina Angela Napoletano e i titolari delle due ditte che hanno realizzato l'opera, Barbara Failla e Alfred Georg Rubner.

Ammonta ad oltre un milione di euro la spese affrontata dal Comune per costruire i box, seppur " si tratta di un servizio gestito da privati " . O almeno era questa l'idea del Campidoglio, visto che in quelle strutture i cavalli non si sono mai visti. L'iter per individuare la casa delle nuove botticelle risale al 2003, spiega una consulenza del pm, quando la struttura che i vetturini occupavano abusivamente nell'ex Mattataio a Testaccio viene destinata alla nuova sede dell'Accademia delle belle arti.

Ma è nel 2009, sotto l'amministrazione Alemanno, che l'iter entra nel vivo. Nel 2011 viene approvato il progetto definitivo e l'impegno di spesa per un milione e 390mila euro. Nell'aprile dello stesso anno una prima tranche dei lavori, per 500mila euro, viene affidata ad una ditta senza pubblicazione del bando. Per la seconda tranche da 840mila euro, nel 2014, sotto l'ex sindaco Marino, l'appalto viene affidato al prezzo più basso a un'altra società.

" Il Comune ha operato una scelta impropria dei sistemi di gara affidando ad una prima impresa i lavori per la costruzione di un'area attrezzata e poi ad un'altra la fornitura in posa dei prefabbricati", specifica il perito. Fatto sta che i lavori finiscono nel 2015 ma nessuno quantifica il canone che i vetturini devono pagare. Tutto viene abbandonato. "Si ritiene che sussista il concreto pericolo che la libera disponibilità dell'area possa aggravare i reati in questione – specifica il gip – anche solo per gli interventi manutentivi che le opere richiedono, per le quali è previsto un ordine di demolizione".

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Cronaca

Paola Guerci: “Diminuiscono i reati ma aumenta la voglia di sicurezza degli Italiani”

Paola Guerci torna sul dossier sicurezza del Censis. Diminuiscono i reati ma aumentano la voglia e la di sicurezza "fai da te": il 39% degli Italiani sarebbe favorevole alla pistola in casa. Il ministro degli Interni fa sapere che sarebbe il caso di fare una riforma della legittima difesa. Un altro dato interessante riguarda le donne. Da qualche giorno è stato infatti rilasciato un altro sondaggio: sono molte le donne che non escono per paura.

In basso il podcast…