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Cronaca

Aurelio, incidente mortale in via Casale San Pio V: morto un 28enne

(Fonte: RomaToday) – Ennesima vittima sulle strade di Roma. Un motociclista di 28 anni ha perso la vita in uno scontro avvenuto all'Aurelio nella notte. Era da poco passata la mezzanotte quando il giovane, a bordo della sua moto, modello Suzuky Gsx, stava percorrendo via del Casale di San Pio V e, giunto all'altezza del civico 6, si è scontrato con una Ford Focus, guidata da un uomo.

Un impatto terribile, che ha sbalzato la vittima dalla due ruote senza lasciargli scampo. Il 28enne è infatti morto sul colpo, rendendo vani i soccorsi. La salma è stata condotta al Policlinico Gemelli. Sul posto per accertare la dinamica e per regolare il traffico pattuglie della polizia locale di Roma Capitale del XIII gruppo Aurelio, XII Monteverde, VII Appio, XIV Monte Mario.

Per i rilievi e la pulizia della strada via del Casale di San Pio V è stata chiusa al traffico fino alle 5 di questa mattina. 

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Cronaca

Cade dal balcone e finisce sull’inferriata, grave un 70enne

(Fonte: www.romatoday.it)

E' precipitato dal balcone del terzo piano cadendo su una inferriata che si trova due piani più in basso. A rimanere gravemente ferito un uomo italiano di 70 anni, caduto dal proprio appartamento di via Umbertide all'Appio Latino. Allertati i soccorritori sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, il 118, i carabinieri e la polizia. I fatti sono accaduto intorno alle 10:30 di lunedì 28 maggio. Rimasto incastrato con una gamba sull'inferriata del balcone del primo piano, l'uomo è stato messo in salvo dai vigili del fuoco del comando provinciale di Roma intervenuti con due squadre e l'ausilio dell'autoscala. Affidato alle cure dell'ambulanza del 118 il 70enne è stato trasportato in codice rosso all'ospedale San Giovanni Addolorata in gravi condizioni, ma a quanto si apprende non in pericolo di vita. Da accertare le cause che hanno determinato la caduta, sul caso indagano i militari dell'Arma che al momento non escludono nessuna ipotesi investigativa, dall'incidente al gesto volontario. 

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Cronaca

Apre la gioielleria e si trova i rapinatori alle spalle, paura sulla via Appia Nuova

(Fonte: www.romatoday.it)
(di Mauro Cifelli) Avevano studiato le mosse della gioielliera ed hanno atteso che aprisse il negozio poco prima delle 9:00. Una volta tirata su la serranda dell'outlet la donna si è trovata due rapinatori alle spalle, che dopo averla minacciata sono entrati nel negozio insieme a lei. I fatti sono accaduti la mattina dello scorso venerdì 25 maggio, all'OroCash di via Appia Nuova, ad Albano Laziale, nella zona dei Castelli Romani. Presa alla sprovvista la titolare della gioielleria, i due rapinatori, entrambi con i volti travisati ed uno dei quali armato di taglierino, hanno intimato alla commerciante di consegnargli denaro, oro e gioielli presenti nella cassaforte del negozio. Scattato l'allarme antifurto, collegato alla centrale operativa Sicuritalia, immediatamente è giunta la segnalazione alle forze dell'ordine. In una corsa persa contro il tempo i due banditi non sono però riusciti nel loro intento di aprire la cassaforte. Poi la fuga a bordo di un'auto parcheggiata sulla via Appia Nuova. Allertate le forze dell'ordine sul posto sono arrivati nel volgere di pochi minuti i carabinieri della Stazione di Albano Laziale e quelli del Nucleo Radiomobile Operativo della Compagnia di Castel Gandolfo. Spaventata ma illesa la titolare dell'OraCash. Acquisite le immagini di videosorveglianza dell'esercizio commerciale, i due rapinatori sono attivamente ricercati dalle forze dell'ordine. 

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Cronaca

Omicidio suicidio a Cecchina: uccide la figlia, brucia casa e si getta dal quarto piano

(Fonte: RomaToday, di Lorenzo Nicolini) – Omicidio suicidio a Cecchina, nel comune di Albano Laziale, alle porte di Roma dove Saliha Marsli, 43enne marocchina, ha ucciso la figlia Yasmine Seffahi di 18 anni e poi si è tolta la vita gettandosi dal quarto piano di un palazzo. La tragedia si è consumata nella serata di domenica 27 maggio, nella cittadina dei Castelli Romani. 

È successo tra via Francia e via Danimarca intorno alle 20 circa. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Operativo di Castel Gandolfo e i militari di Cecchina che hanno trovato la donna riversa nel giardino condominiale. In casa la figlia in una pozza di sangue.

Saliha Marsli uccide Yasmine Seffahi e si toglie la vita 

Secondo quanto ricostruito Saliha Marsli ha ucciso Yasmine Seffahi con un coltello da cucina, un colpo netto all'altezza della gola. Quindi si è lanciata dal quarto piano cadendo nel giardino sottostante e perdendo la vita sul colpo. La 18enne, invece, è stata trovata cadavere sul pavimento di casa.

Contemporaneamente si è sviluppato anche un incendio nell'appartamento. Un rogo partito dalla camera da letto, appiccato dalla 43enne con stracci imbevuti di liquido infiammabile. Pochi dubbi sui fatti per i Carabinieri coordinati dal comandante Emanuele Tamorri che escludono il coinvolgimento di terze persone. Da chiarire solo l'esatta cronologia dei fatti. 

Cecchina: morte Saliha Marsli e Yasmine Seffahi

A dare l'allarme alcuni cittadini di Cecchina che, viste le fiamme provenire dall'appartamento, hanno allertato Vigili del Fuoco e Carabinieri. Alla base della tragedia una lite familiare tra mamma e figlia che erano arrivate ai Castelli Romani da 4 anni, provenienti da Biella dove Yasmine era nata. 

Il padre della 18enne lavora in Spagna come ambulante, mentre la donna faceva la badante e la baby-sitter. I residenti, ascoltati dai militari, hanno confermato che Saliha Marslii Yasmine Seffahi erano solite litigare ma le discussioni non erano mai sfociate in atti di violenza.

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Politica

Roma, prescritte le accuse ad Alemanno

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Francesco Salvatore) Non doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. È la decisione del giudice del tribunale di Roma Maria Cristina Muccari, nel processo che lo vedeva alla sbarra per finanziamento illecito a un partito. La vicenda è quella relativa all’operazione di telemarketing politico, messa in atto per far convergere i voti dell’elettorato Pdl nelle elezioni regionali del 2010 in favore della lista di Renata Polverini presidente, e in cui figurava l’ex moglie Isabella Rauti. Un sondaggio telefonico realizzato da una società di ricerca e su incarico della multinazionale americana Accenture. Un’operazione a costo zero, secondo il pm, con cui Alemanno avrebbe finanziato la campagna elettorale della moglie Rauti. Prescrizione anche per Fabio Ulissi, Sharon Di Nepi e Angelo Italiano, accusati anche loro dello stesso reato di Alemanno. Condanne, invece, per emissione di fatture per operazioni inesistenti per Giuseppe Verardi, Francesco Gadaleta, Roberto Sciortino e Massimo Alfonsi, ex manager Accenture. Regge, dunque, il quadro accusatorio prospettato dalla procura,
che ipotizzava dietro al giro di fatture per operazioni inesistenti la creazione di una provvista utile a finanziare il sondaggio telefonico. Il tribunale ha ordinato anche la confisca per equivalente, per il valore di 30mila euro, nei confronti di Roberto Sciortino. Il pm Mario Palazzi aveva chiesto per l’esponente di destra una pena di un anno e dieci mesi di reclusione oltre a una multa di 50mila euro. Pene pari e superiori ai 3 anni, invece, per gli altri quattro manager.

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Cronaca

Giro, tre arresti e due denunce per la manifestazione filopalestinese

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
(di M.Pas.)E' di tre arresti e due denunce il bilancio del blitz filopalestinese al Giro d'Italia, ieri pomeriggio. Una manifestazione, quella degli anti-israeliani, che era stata annunciata sui social e che è culminata con il tentativo di impedire il passaggio dei corridori. I reati contestati ai manifestanti vanno dalla resistenza a pubblico ufficiale a manifestazione non preavvisata e radunata sediziosa nonché, per una di loro, di accensione di fumogeni nel corso della manifestazione sportiva. «Le azioni messe in atto dai manifestanti, da cui la comunità palestinese si è dissociata – sottolinea in una nota la Questura – sono poi continuate con accensione di fumogeni e lancio di bottiglie di plastiche indirizzate verso gli atleti. L’immediato intervento delle forze dell’ordine ha consentito di individuare alcuni dei responsabili degli episodi, bloccati nonostante il tentativo di un centinaio di attivisti di sottrarli agli agenti, ponendo in essere un’attiva resistenza». Al termine, 5 di loro sono stati condotti in Questura e, dopo le indagini, corroborate dalla visione delle riprese video effettuate dalla Polizia Scientifica, 3 sono stati arrestati, mentre per altri due sono scattate le denunce all’autorità giudiziaria. Il lavoro degli investigatori della Digos comunque proseguirà, per  cercare di identificare gli altri partecipanti alle azioni violente poste in essere. Gli antagonisti della Sapienza, intanto, hanno tenuto oggi una conferenza stampa nel corso della quale hanno denunciato le “cariche immotivate” dei poliziotti: uno di loro, che si è presentato con il braccio ingessato, ha sostenuto di essere stato picchiato dagli agenti e di aver avuto una prognosi di 40 giorni. Tra i manifestanti, al Circo Massimo, c'era una folta delegazione di esponenti dei centri sociali, riconducibili ai movimenti universitari.

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Cronaca

I Castelli piangono Yasmine, la 18enne con la passione del giornalismo uccisa dalla madre

(Fonte: www.romatoday.it)

(di Francesca Ragno e Lorenzo Nicolini)I Castelli Romani piangono Yasmine Seffahi la ragazza di 18 anni uccisa dalla mamma, Saliha Marsli. La tragedia si è consumata nella serata di domenica 27 maggio. La donna, 43enne marocchina, ha sgozzato la figlia, poi ha dato fuoco al loro appartamento e si è suicidata, gettandosi dal 4° piano di un palazzo in via Francia. A dare l'allarme i residenti che stavano attraversando il centro abitato del comune di Albano Laziale durante la processione in onore di San Filippo Neri.  Yasmine Seffahi frequentava il liceo scientifico Vailati nella vicina Genzano e nelle ultime settimane aveva anche iniziato a muovere i primi passi nell'impegno civico e politico attivandosi per la campagna elettorale del Consiglio dei giovani di Albano, le cui elezioni si sono tenute proprio nella giornata di ieri. Secondo le indagini dei Carabinieri è emerso che, tra mamma e figlia da tempo c'erano forti attriti, ma sembravano integrate, la madre lavorava come collaboratrice domestica e badante. Il padre di Yasmine, invece, è tornato in Marocco. Ieri l'ennesima, tragica, lite. Yasmine non voleva lasciare i Castelli Romani e l'Italia, e per questo discutevano. Andrea Titti, giornalista di Cecchina, aveva conosciuto Yasmine come insegnante e l'aveva vista di recente proprio in occasione delle imminenti elezioni del Consiglio dei Giovani, e ha un ricordo di lei come di una ragazza con tanta voglia di partecipare e molto propositiva: "L'ho conosciuta nell'ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro 'Giornalisti non per caso' che porto avanti in diverse scuole dei Castelli Romani. Yasmine aveva partecipato lo scorso anno al nostro progetto ed era sicuramente una delle nostre migliori studentesse, un po' timida, ma socievole, integrata, vestiva all'occidentale come la madre ed era molto propositiva. – racconta a RomaToday – Era rimasta in contatto con la redazione del nostro giornale e collaborava con noi compatibilmente con gli impegni scolastici. Nell'ultimo periodo era estremamente entusiasta nel partecipare alle nostre iniziative, forse a ripensarci anche in modo eccessivo perché sembrava che avesse molta voglia di stare fuori casa". "Si era attivata tantissimo per le elezioni del consiglio dei giovani di Albano e lo scorso 18 maggio era intervenuta con passione alla presentazione del libro di Simone Perotti, un libro particolare che parla di come cambiare vita lasciando il lavoro. Diceva che anche lei aveva compiuto un cambiamento radicale: da taciturna aveva deciso di diventare loquace. Forse il suo era un grido d'aiuto". La mamma di Yasmine era molto presente nella vita della figlia, era sempre con lei: "Pensavo fosse più apprensiva del solito, ci può stare con una figlia che partecipa a molte attività. Negli ultimi dieci giorni Yasmine non aveva partecipato alle nostre attività e si era scusata dicendo che era stata in ospedale. Ho scoperto, poi, che era stata ricoverata per precedenti litigi con la madre e si dice che avesse avvertito gli operatori del 118 che la volta prossima l'avrebbero trovata morta". "Ieri è stato veramente scioccante scoprire cosa fosse accaduto. Avevo provato a contattare Yasmine la mattina per sapere se sarebbe andata alle elezioni del Consiglio dei giovani, ma non ero riuscito a parlarci e proprio i suoi amici, mi avevano chiesto se l'avevo sentita e se aveva votato. Tornato a casa poi ho scoperto cosa fosse successo". Sulla vicenda è intervenuto anche l'avvocato Gabriele Sepio, Consigliere Comunale di Albano, delegato allo studio delle Politiche Sociali e membro del Consiglio Nazionale del Terzo Settore: "La famiglia non aveva denunciato situazioni di disagio e non aveva mai sentito il bisogno di rivolgersi ai Servizi Sociali. Queste vicende ci raccontano molto di più di una tragedia. Ci ricordano che non bisogna mai abbassare la guardia e che occorre continuare il grande lavoro di prevenzione e contrasto verso tutte le forme di disagio ed emarginazione che riguardano i membri più fragili della nostra comunità. Il Comune di Albano Laziale ha attivato da qualche anno molti luoghi di incontro come lo sportello ascolto famiglia, quello per la tutela dei minori e lo sportello ascolto donna per il contrasto alla violenza all'interno della rete Protection Network. Di fronte a vicende come quuest si comprende ancora di più l'importanza di vivere in una comunità coesa". I Carabinieri del Nucleo Operativo di Castel Gandolfo ed i militari di Cecchina che indagano non hanno dubbi: quello di Cecchina è stato un omicidio suicidio. Gli uomini dell'arma coordinati dal comandante Emanuele Tamorri escludono il coinvolgimento di terze persone. Da chiarire solo l'esatta cronologia dei fatti. Nel frattempo le salme sono state portare all'istituto medico legale di Tor Vergata. Sui corpi sarà eseguita l'autopsia, come da disposizione della Procura di Velletri.  
 

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Cronaca

ROMA: PROGETTO “SCUOLE SICURE” DELLA QUESTURA. PRESENTAZIONE ELABORATI E CONSEGNA ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE AGLI STUDENTI

Il Commissariato di Polizia Esposizione, nell'ambito del progetto "Scuole Sicure" della Questura di Roma, ha realizzato un programma, in accordo con i Dirigenti degli Istituti Scolastici nell’area di competenza territoriale per l’anno scolastico 2017/2018, dedicato al tema delle dipendenze, avvalendosi di personale qualificato dipendente che ha partecipato a diversificati momenti di incontro con gli alunni al fine di una concreta condivisione e partecipazione ai concetti di legalità. 
​La tematica affrontata quest’anno nasce dalla considerazione che ormai il concetto di dipendenza non può essere relegato solo al consumo o abuso di sostanze psicotrope e alcoliche; è chiaro che anche il gioco, le scommesse, i videogames rientrano nelle nuove dipendenze o “dipendenze 2.0” che creano conseguenze sugli alunni e sui più giovani davvero serie se si pongono in relazione ai fenomeni di bullismo (cyberbullismo) e 
dell’isolamento dal contesto scolastico.

A tal fine sono stati organizzati anche dei seminari specifici che si sono realizzati presso la sede dell’Auditorium Massimo a cui hanno preso studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado.

L’ultimo incontro ha visto coinvolti gli studenti delle scuole elementari per i quali è stata messa in scena una minima rappresentazione teatrale, al fine di un più diretto approccio comunicativo.
I referenti del Commissariato, nel corso dell’anno, hanno svolto circa 47 incontri presso i vari Istituti scolastici presenti nell’area di competenza territoriale; nello specifico hanno incontrato gli studenti, differenziando gli argomenti da affrontare a seconda della loro età. Sono state analizzate tematiche quali la necessità delle regole e del loro rispetto, il bullismo e cyber-bullismo, legislazione sugli stupefacenti ed alcolici, sicurezza stradale e illeciti di genere.

Tali argomenti sono stati trattati con il metodo della massima interattività, utilizzando un dialogo aperto con i partecipanti e mettendo a disposizione le esperienze tecnico professionali, facendo divenire gli operatori dei riferimenti competenti e sicuri a cui rivolgersi.
Al termine dell’esperienza, è stato richiesto ai Dirigenti scolastici la possibilità di realizzare degli elaborati che rappresentassero quanto appreso dagli studenti durante gli incontri.

I lavori prodotti saranno presentati domani 29 maggio, presso il Teatro Marconi dalle h.9.30. Nell’occasione agli studenti verrà rilasciato un attestato di partecipazione alla presenza del sig. Questore di Roma .

Parteciperanno altresì i cinofili e cavalieri della Polizia di Stato.
 

Comunicato scaricabile dal sito: http://questure.poliziadistato.it/Roma
e dalla pagina Facebook della Questura di Roma (clicca qui)
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Cronaca

Incendio sulla via Pontina: auto in fiamme in direzione Roma

(Fonte: RomaToday, di Mauro Cifelli) – Alba di fuoco sulla via Pontina dove un'auto ha preso fuoco per cause ancora in via di accertamento. Le fiamme sono divampate a bordo di una vettura che viaggiava in direzione della Capitale intorno alle 5:30 di oggi 28 maggio. Allertati i soccorritori all'altezza del chilometro 17+900 sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Roma. Con l'autista fuori dalla macchina i pompieri hanno provveduto a spegnere l'incendio. 

Incendio auto via Pontina 

Per consentire le operazioni di spegnimento dell'auto sono state attuate delle deviazioni sul posto all'altezza dell'uscita Castel di Decima della SR148. Lievi i risentimenti al traffico, visto l'orario mattutino, con rallentamenti in direzione Roma. 

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Politica

Campidoglio, iniziato il corso di formazione per detenuti di Rebibbia

È iniziato questa mattina il corso di formazione per altri 14 detenuti della Casa circondariale di Rebibbia, un percorso preventivo, con rilascio di attestato, che gli consentirà di lavorare per la pulizia delle aree verdi e dei parchi di Roma cinque giorni a settimana, sotto il controllo diretto e la supervisione della Polizia Penitenziaria. Il corso, organizzato dal Servizio Giardini, durerà una settimana e potrà servire anche successivamente per il reinserimento nel mondo lavorativo. Si tratta di un’iniziativa promossa grazie al profondo lavoro di sinergia e di coordinamento tra gli assessori Baldassarre, Frongia e Montanari. I nuovi detenuti si aggiungeranno ai primi 18 che hanno iniziato il lavoro lo scorso marzo da Colle Oppio, ricevendo apprezzamenti dalle istituzioni e dai cittadini. L’iniziativa si è sviluppata tramite la sottoscrizione dell’Accordo congiunto Roma Capitale – Ministero della Giustizia e la successiva firma del Protocollo d’Intesa per il progetto “Lavori di pubblica utilità e recupero del patrimonio ambientale”. Il progetto si fonda su attività di “lavoro volontario e gratuito”, tenendo conto delle specifiche professionalità e attitudini lavorative, promuovendo un percorso di sensibilizzazione al rispetto del bene comune, alla legalità, all’osservanza delle regole e delle norme, come elementi imprescindibili per il percorso di reinserimento del reo.